02/03/2010, 22:13
02/03/2010, 23:59
03/03/2010, 20:28
03/03/2010, 20:36
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03/03/2010, 23:22
04/03/2010, 07:30
Vale@ ha scritto:
Per rispondere a Starman, saranno stati sempre loro (questi alieni) che ci hanno raccontato la storia S.Agostino e l'angelo, secondo il quale comprendere certe altezze per noi equivale a voler rovesciare tutto il mare in una buca di sabbia, con una conchiglia!?
04/03/2010, 12:00
04/03/2010, 22:39
04/03/2010, 23:14
05/03/2010, 00:14
05/03/2010, 12:36
05/03/2010, 13:52
Doc ha scritto:
Caro Starman, ho letto il tuo racconto con particolare piacere. Anche a me ha trasmesso un senso di realtà che quasi mi inquieta. Forse perchè è una delle possibili fini future del nostro pianeta. La cosa, al solo pensarci fa venire i brividi.
Altro punto interessante è l'idea di battaglia, che rievoca alla mente il Mahabharata, con l'incredibile ed epica guerra nei cieli di Kurukshetra.
Non ti nascondo che condivido la tua visione non fiduciosa e poco rassicurante sul nostro futuro come specie. Troppo assoggettata a troppe cose immateriali e prive di Anima, l'unica vera cosa che invece abbia importanza.
Per rispondere a Vale sulla visione di S.Agostino. Trovo questo padre della chiesa una mente illuminata in un mondo (il suo) in cui la spada e il terrore erano padroni della civiltà europea e del medio-oriente. In fondo, poco di diverso da quanto accade oggi; sono cambiati i luoghi, ma lo scenario è lo stesso, anzi peggiorato dall'alienazione dell'umano che si vede soppiantato dalla stessa tecnologia che le sue mani producono.
Credo che S.Agostino in quanto tale abbia voluto dare un ammonimento in primis a se stesso e di conseguenza a tutti noi con quella visione. E' probabile che davvero lui l'abbia avuta, e abbia colloquiato con qualche entità di qualche altro piano. E' anche però probabile che sia stata creata appositamente dalla sua mente illuminata per tracciare un po' la strada che lui reputava più giusta: smettere con le pretese di voler comprendere al 100% il Creato, e preoccuparci invece di entrare in armonia ed equilibrio con lo stesso. Allora e solo allora potremo anche comprendere i suoi misteri e i suoi perchè.
In entrambi i casi, che la visione fosse reale oppure una semplice finzione, il risultato non cambia: un insegnamento profondo, che non sappiamo apprendere.
Leggiamo in questi giorni di ghiaccio nei crateri lunari e di oceani ghiacciati marziani. Non ci bastano queste prove? No, alla scienza no. Ciò però non toglie che la vita è proliferata altrove nell'universo e nello stesso nostro sistema solare prima ancora che si sviluppasse qui sul questo pianeta che Starman giustamente non chiama "nostro". La Terra ci ospita, proprio come ospita tutte le altre specie viventi con l'eccezione che gli altri esseri viventi hanno la saggezza di non rompere il patto d'equilibrio tra loro e la loro "madre-nutrice"; noi invece abbiamo rotto questo patto molte volte nei millenni passati e di nuovo lo abbiamo rotto ora. Il risultato è che il seno che ci dava il latte, potrebbe benissimo negarci la nostra nutrizione.
Parliamo di interferenze umane e non umane in questo gioco al suicidio che l'uomo fa con la Terra, leggendo di teorie per cui saremmo come dei polli in un pollaio. E' probabile; è probabile che qualcuno cerchi di controllare il nostro destino. Forse è il loro compito, forse è la loro arroganza. Sta di fatto che come creatura di Dio, io posso scegliere; posso scegliere di non avere più la pappa pronta portatami dal padrone, posso scegliere di morire di stenti ma libero, posso scegliere di vivere senza dare retta al padrone. Posso scegliere.
Possono anche controllare i burattini dei piani alti, le case farmaceutiche, i governi... finchè anche uno solo di noi saprà di poter scegliere e sceglierà la libertà, loro hanno perso.
05/03/2010, 17:36
05/03/2010, 21:09
Vale@ ha scritto:
Daccordo con entrambi, spero che ci sia, almeno come potenziale, il potere effettivo delle scelte, nonostante la difficolta'.
Penso anch'io che la concezione di raggiungere cio' che definiamo Dio, sia in fondo la morte del nostro motore di ricerca, che e' appunto la spinta alla sopravvivenza, esigenza che puo' essere solo umana, di creatura cioe' che non e' completa a se stessa ma che puo' trovare pressoche' tutto cio' che le serve servendosi continuamente dalla fonte assoluta, attraverso percorsi infiniti....