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MessaggioInviato: 09/04/2010, 14:34 
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Near ha scritto:

Invece io mi dissocio. Credo che ci visitano, ma che non siano tra noi.


quoto



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E' il tempo della verità...
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zio ot, il furia inseminator del forum.[:D]



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MessaggioInviato: 09/04/2010, 19:00 
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barionu ha scritto:

......

...ma che fate sentite la primavera come i miei stalloncini da riproduzione? [;)]
Io non ci "credo" ne sono certa,magari non sono proprio residenti, ma domiciliati sì!!!!



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MessaggioInviato: 10/04/2010, 01:13 
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donnacinzia ha scritto:

Io non ci "credo", ne sono certa,
magari non sono proprio residenti,
ma domiciliati sì!!!!



Ti quoto.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 10/04/2010, 11:22 
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alessiovass ha scritto:

Buongiorno....bhè il 20% è un ottima percentuale direi!


Una persona su cinque... una minoranza rilevante, ma sempre una minoranza.... per me le cose cambieranno veramente quando quel 20% diverrà almeno un 50%.... campa cavallo che l'erba cresce.... e lenta per di più!


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MessaggioInviato: 10/04/2010, 11:42 
Cita:
Enkidu ha scritto:
per me le cose cambieranno veramente quando quel 20% diverrà almeno un 50%....


E cosa cambierebbe se la metà della popolazione credesse agli alieni?
Negli anni '60 quella percentuale secondo me era già stata raggiunta.
Articoli e foto sui "dischi volanti" e sugli "incontri ravvicinati" si trovavano regolarmente in tutti i settimanali più diffusi come La Domenica del Corriere, Epoca, Gente, Oggi, in lunghi articoli e pure in copertina... perfino in "Famiglia Cristiana" (dove c'era una rubrica illustrata con notizie "strane").

Oggi l'ufologia è relegata in pagine web e forum e nessuna rivista "seria" pubblicherebbe più articoli come quelli.

E per tornare alle percentuali...
Negli USA il 48% dei cittadini crede alla verità letterale della Bibbia, crede che Dio abbia creato Adamo e Eva ecc... e il 68% crede nell'esistenza del diavolo.
http://www.brianzapopolare.it/sezioni/m ... _usa_3.htm
Forse quelle percentuali impressionanti e per me molto preoccupanti rendono più vere quelle credenze?


Ultima modifica di Learco Pignagnoli il 10/04/2010, 11:55, modificato 1 volta in totale.


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Vorrei proporre alla benevola considerazione del lettore una teoria che potrà sembrare paradossale e sovversiva. La teoria è questa: che sarebbe opportuno non prestare fede a una proposizione fino a quando non vi sia un fondato motivo per presupporla vera. (Bertrand Russell)
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MessaggioInviato: 10/04/2010, 12:09 
E' chiaro che la quantità di persone che crede ad una certa cosa non dice assolutamente nulla in merito alla verità o meno di quanto creduto. La quantità potrebbe semmai avere un certo valore (indiziario, più che altro) se le credenze in questione si fondassero su elementi oggettivamente accertati.
Per esempio se io la mattina vado a lavorare in macchina ed in mezzo al traffico, prima di un ponte, vedo che tutti tornano indietro dicendo che il ponte che io ancora non vedo è crollato, allora io ho due opzioni: o non ci credo e vado a verificare di persona (perdendo del tempo) oppure mi fido e torno indietro (rischiando di commettere un errore). La credenza che il ponte sia crollato per me è un mix di fede e di plausibilità ed il numero alto di persone che ci crede o dice di averlo visto crollato mi spinge a crederci. E' chiaro che qui ci sono degli elementi oggettivi: so per certo che il ponte esiste, che potrebbe in linea di principio crollare, che è possibile distinguere un ponte crollato da uno non crollato; però c'è anche un irriducibile elemento di fede, la fiducia negli altri che dicono di aver visto una cosa che io non ho visto; nel caso degli alieni tra noi (soprattutto se di forma umana) la bilancia secondo me pende ancora troppo dal lato fede, però si tratta di una credenza che io personalmente trovo plausibile.
Quindi non mi sento di dire che ci credo senz'altro, però penso che sia plausibile. Insomma se stessi nel traffico crederei che il ponte è crollato, ma sceglierei lo stesso di andare a dare un'occhiata per esserne veramente certo.



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MessaggioInviato: 10/04/2010, 14:14 
Cita:
quisquis ha scritto:

E' chiaro che la quantità di persone che crede ad una certa cosa non dice assolutamente nulla in merito alla verità o meno di quanto creduto. La quantità potrebbe semmai avere un certo valore (indiziario, più che altro) se le credenze in questione si fondassero su elementi oggettivamente accertati.
Per esempio se io la mattina vado a lavorare in macchina ed in mezzo al traffico, prima di un ponte, vedo che tutti tornano indietro dicendo che il ponte che io ancora non vedo è crollato, allora io ho due opzioni: o non ci credo e vado a verificare di persona (perdendo del tempo) oppure mi fido e torno indietro (rischiando di commettere un errore). La credenza che il ponte sia crollato per me è un mix di fede e di plausibilità ed il numero alto di persone che ci crede o dice di averlo visto crollato mi spinge a crederci. E' chiaro che qui ci sono degli elementi oggettivi: so per certo che il ponte esiste, che potrebbe in linea di principio crollare, che è possibile distinguere un ponte crollato da uno non crollato; però c'è anche un irriducibile elemento di fede, la fiducia negli altri che dicono di aver visto una cosa che io non ho visto; nel caso degli alieni tra noi (soprattutto se di forma umana) la bilancia secondo me pende ancora troppo dal lato fede, però si tratta di una credenza che io personalmente trovo plausibile.
Quindi non mi sento di dire che ci credo senz'altro, però penso che sia plausibile. Insomma se stessi nel traffico crederei che il ponte è crollato, ma sceglierei lo stesso di andare a dare un'occhiata per esserne veramente certo.


Dimentichi un punto secondo me fondamentale.
La seconda via ha un pedaggio. Cosa fai?
Beh, sicuramente l'alternativa del pedaggio è meno accomodante di quella secondo la quale il ponte sia ancora integro. Quindi decidi di andare a dare una occhiatina per sicurezza.
In questo caso, per l'appunto, l'alternativa del mistero e dell'ignoto aumenta la predisposizione delle persone a credere agli alieni sulla Terra, piuttosto del contrario. La teoria li affascina.


Ultima modifica di Lawliet il 10/04/2010, 14:31, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/04/2010, 14:31 
il 20% è una % forte.
cmq penso anchio si tratti di un certo numero.
azzarderei pero' piu' un 2%:sempre q.cosa come 140 mil.di individui ca.
piuttosto vi chiedo ritenete si tratti di un'unica presenza o di piu' razze aliene e oltre a cio' ibridi o tot.alieni.o entrambi i casi.magari se di diversa derivazione misti anche tra loro.


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MessaggioInviato: 10/04/2010, 15:02 
Cita:
quisquis ha scritto:

E' chiaro che la quantità di persone che crede ad una certa cosa non dice assolutamente nulla in merito alla verità o meno di quanto creduto. La quantità potrebbe semmai avere un certo valore (indiziario, più che altro) se le credenze in questione si fondassero su elementi oggettivamente accertati.
Per esempio se io la mattina vado a lavorare in macchina ed in mezzo al traffico, prima di un ponte, vedo che tutti tornano indietro dicendo che il ponte che io ancora non vedo è crollato, allora io ho due opzioni: o non ci credo e vado a verificare di persona (perdendo del tempo) oppure mi fido e torno indietro (rischiando di commettere un errore). La credenza che il ponte sia crollato per me è un mix di fede e di plausibilità ed il numero alto di persone che ci crede o dice di averlo visto crollato mi spinge a crederci. E' chiaro che qui ci sono degli elementi oggettivi: so per certo che il ponte esiste, che potrebbe in linea di principio crollare, che è possibile distinguere un ponte crollato da uno non crollato; però c'è anche un irriducibile elemento di fede, la fiducia negli altri che dicono di aver visto una cosa che io non ho visto; nel caso degli alieni tra noi (soprattutto se di forma umana) la bilancia secondo me pende ancora troppo dal lato fede, però si tratta di una credenza che io personalmente trovo plausibile.
Quindi non mi sento di dire che ci credo senz'altro, però penso che sia plausibile. Insomma se stessi nel traffico crederei che il ponte è crollato, ma sceglierei lo stesso di andare a dare un'occhiata per esserne veramente certo.

Forse il tuo paragone non rende giustizia,invece sarebbe più plausibile dire che se 80% delle persone che vedo ritornare mi dicono che il ponte è crollato e il 20% dice che non è vero ,allora avrei seri dubbi sulla effettiva caduta del ponte e andrei a controllare.Così anch'io ho dei dubbi che allo stato attuale esseri Alieni si potessero insediare fra noi Umani (siamo troppo feroci),forse nel passato è stato possibile.


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MessaggioInviato: 10/04/2010, 16:42 
Cita:
Lawliet ha scritto:

Dimentichi un punto secondo me fondamentale.
La seconda via ha un pedaggio. Cosa fai?
Beh, sicuramente l'alternativa del pedaggio è meno accomodante di quella secondo la quale il ponte sia ancora integro. Quindi decidi di andare a dare una occhiatina per sicurezza.
In questo caso, per l'appunto, l'alternativa del mistero e dell'ignoto aumenta la predisposizione delle persone a credere agli alieni sulla Terra, piuttosto del contrario. La teoria li affascina.


Cita:
bleffort ha scritto:
Forse il tuo paragone non rende giustizia,invece sarebbe più plausibile dire che se 80% delle persone che vedo ritornare mi dicono che il ponte è crollato e il 20% dice che non è vero ,allora avrei seri dubbi sulla effettiva caduta del ponte e andrei a controllare.


Con quell'esempio volevo dire che l'aspetto "credenza" in alcuni casi contiene una miscela di elementi, alcuni oggettivi, altri no; quindi in alcuni casi il numero di persone che crede ad una certa cosa può essere indizio (non prova, indizio) che ci sia qualcosa di oggettivo dietro la credenza in questione. Questo qualcosa di oggettivo potrebbe anche non coincidere con la credenza stessa, tra l'altro. Nel caso degli alieni tra noi, come dicevo, penso che gli elementi oggettivi siano pochi, quindi il numero di "credenti" in questo caso conta poco anche a livello indiziario, secondo me.
Nonostante ciò io sono convinto che ci sia qualcosa di plausibile in tutto questo e penso che sia abbastanza da spingermi a curiosare in questo affascinante campo. Parlo per me, naturalmente.

Concordo sul fatto che il mistero ha sempre affascinato la mente dell'uomo; e se è vero che in qualcuno può portare ad una predisposizione passiva alla credulità, è anche vero che in altri casi stimola semplicemente la curiosità, senza la quale moltissime conoscenze non sarebbero state acquisite, anche nel senso scientifico e moderno del termine. L'incognito è sempre il punto di partenza di una ricerca, altrimenti se tutto fosse noto cosa ci sarebbe da cercare?

Cita:
bleffort ha scritto:
Così anch'io ho dei dubbi che allo stato attuale esseri Alieni si potessero insediare fra noi Umani (siamo troppo feroci),forse nel passato è stato possibile.


Tu qui stai presupponendo che eventuali umani non terrestri siano necessariamente migliori di noi. Io invece penso che non è detto che le cose stiano sempre e necessariamente così. Se vedo uno sconosciuto non sono automaticamente portato a pensare che sia migliore di me e nemmeno che sia peggiore. Se avrò modo di conoscerlo meglio mi farò un'idea più precisa, altrimenti sospendo il giudizio. Nel caso in cui fossero migliori di noi non penso però che si farebbero impressionare dalla nostra relativa ferocia, con la tecnologia che gli si attribuisce di solito (se non altro per essere giunti fin qui) non avrebbero problemi ad operare in incognito senza alcun timore. In passato sulla Terra c'era meno ferocia dici? Non penso proprio, basta guardare a com'era l'Europa duemila anni fa. Galli e Germani avevano sì dei pregi, ma presso di loro il sacrificio umano era la norma, tanto per fare un esempio.
Secondo me quei tempi erano migliori dei nostri sotto alcuni aspetti, sotto altri decisamente peggiori, sotto altri ancora tali e quali ai nostri.


Ultima modifica di quisquis il 10/04/2010, 16:56, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/04/2010, 19:27 
io credo...nell'alieno che vive nell'appartamento di fianco al mio....
un essere curioso, un po' gobbito, e non ti guarda mai in faccia quando ti saluta...
io ..credo negli alieni sulla terra, che camminano imperterriti passando oltre davanti ad un minorato che chiede aiuto...
io credo.....negli alieni sulla terra.....i veri alieni forse siamo noi...e non ce ne rendiamo conto?

allo specchio ogni mattina vedi un alieno che vive in un mondo che non e' il suo?

bhe se e' cosi' ..si ......credo che ci siano gia sulla terra....da molto prima che io nascessi.....

[;)]



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


ex Tecnico di volo militare....in pensione.....studi aeronautici
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MessaggioInviato: 10/04/2010, 20:32 
Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
[red] In passato sulla Terra c'era meno ferocia dici? Non penso proprio, basta guardare a com'era l'Europa duemila anni fa. Galli e Germani avevano sì dei pregi, ma presso di loro il sacrificio umano era la norma, tanto per fare un esempio.
Secondo me quei tempi erano migliori dei nostri sotto alcuni aspetti, sotto altri decisamente peggiori, sotto altri ancora tali e quali ai nostri.



Una superiorità tecnica ed intellettuale,non porta necessariamente alla ferocia,anzi al contrario,semmai la possono usare per difendersi e con un essere umano primitivo,neanche lo fanno arrivare a tanto,basta spaventarlo.
Il guaio siamo noi che allo stato attuale della nostra conoscenza,siamo sicuri di non spaventarci più avendo armi fuoco,chimiche,batteriologiche e Nucleari,i quali li usiamo con incoscienza e disinvoltura come i bambini che non sanno quello che fanno.


Ultima modifica di bleffort il 10/04/2010, 20:38, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
Learco Pignagnoli ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:
per me le cose cambieranno veramente quando quel 20% diverrà almeno un 50%....


E cosa cambierebbe se la metà della popolazione credesse agli alieni?
Negli anni '60 quella percentuale secondo me era già stata raggiunta.
Articoli e foto sui "dischi volanti" e sugli "incontri ravvicinati" si trovavano regolarmente in tutti i settimanali più diffusi come La Domenica del Corriere, Epoca, Gente, Oggi, in lunghi articoli e pure in copertina... perfino in "Famiglia Cristiana" (dove c'era una rubrica illustrata con notizie "strane").

Oggi l'ufologia è relegata in pagine web e forum e nessuna rivista "seria" pubblicherebbe più articoli come quelli.

E per tornare alle percentuali...
Negli USA il 48% dei cittadini crede alla verità letterale della Bibbia, crede che Dio abbia creato Adamo e Eva ecc... e il 68% crede nell'esistenza del diavolo.
http://www.brianzapopolare.it/sezioni/m ... _usa_3.htm
Forse quelle percentuali impressionanti e per me molto preoccupanti rendono più vere quelle credenze?



Bene, te lo spiego..... se almeno la metà della gente credesse negli alieni, se cioè chi crede negli alieni non fosse più una minoranza nel mondo, ma cominciasse ad essere una maggioranza, allora il peso culturale della credenza negli alieni non sarebbe più, appunto, un fatto minoritario, ma eserciterebbe la sua influenza sulla cultura generale, sulla politica, sulla mentalità della gente.
Oggi gli alieni sono ancora considerati una vaga possibilità scientifica e le visite degli alieni sulla Terra sono ancora una cosa "da svitati". Nessuno o quasi vuole veramente prendere sul serio la questione, anche se ci sono alcuni segnali di cambiamento.
Se chi crede nelle visite degli alieni fosse una maggioranza, gli studi dedicati agli UFO aumenterebbero, gli scienziati di vaglia prenderebbero sul serio la questione, i politici comincerebbero a chiedere ai servizi segreti e ai comandi militari di divulgare maggiormente informazioni al riguardo.
Forse l'umanità allora comincerebbe a capire che non siamo soli nell'universo e arriverebbe a capire la necessità di essere più uniti su questa Terra.
Ci sarebbe un profondo cambiamento culturale e forse finalmente si arriverebbe alla verità, dato che una delle ragioni per cui il mistero non si svela è, a mio giudizio, proprio il fatto che la maggior parte dell'umanità non vuole ancora prendere in considerazione e sul serio la possibilità di presenze aliene sulla Terra.
Quello che intendevo dire io, è che non c'entra niente la fede religiosa con la fede negli alieni, anche se per alcuni la credenza negli alieni diventa una forma di fideismo religioso. La credenza negli alieni ha tante forme, non solo quella religiosa.
Ma possiamo star sicuri che difficilmente la credenza negli alieni si diffonderà tanto presto, se appunto in un paese che si autoconsidera "civile" come gli USA, ci sono ancora tante persone che credono ciecamente nelle parole della Bibbia, per quante assurdità dica, arrivando a credere nel mito di Adamo ed Eva, o nell'esistenza del Diavolo.
Siamo prigionieri della superstizione, e prima che riusciamo ad avere una corretta visione scientifica non solo degli alieni, ma anche dell'universo in cui viviamo, ne passerà di acqua sotto i ponti....
Sospetto che uno dei motivi per cui gli alieni non si rivelano apertamente, è appunto questo nostro dipendere dalla superstizione, che ci rende pericolosi per noi stessi e per gli altri.


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Cita:
bleffort ha scritto:

Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
[red] In passato sulla Terra c'era meno ferocia dici? Non penso proprio, basta guardare a com'era l'Europa duemila anni fa. Galli e Germani avevano sì dei pregi, ma presso di loro il sacrificio umano era la norma, tanto per fare un esempio.
Secondo me quei tempi erano migliori dei nostri sotto alcuni aspetti, sotto altri decisamente peggiori, sotto altri ancora tali e quali ai nostri.



Una superiorità tecnica ed intellettuale,non porta necessariamente alla ferocia,anzi al contrario,semmai la possono usare per difendersi e con un essere umano primitivo,neanche lo fanno arrivare a tanto,basta spaventarlo.
Il guaio siamo noi che allo stato attuale della nostra conoscenza,siamo sicuri di non spaventarci più avendo armi fuoco,chimiche,batteriologiche e Nucleari,i quali li usiamo con incoscienza e disinvoltura come i bambini che non sanno quello che fanno.
La superiorità intellettuale di un avversario contro l'altro, permette al primo di "vincere" senza atti di estrema violenza. Poi è da capire se c'è una "guerra" e tra chi.



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