Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 17 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio: Gli Alieni della Santa Inquisizione
MessaggioInviato: 16/07/2010, 14:09 
Gli Alieni della Santa Inquisizione

La lettura degli antichi testi vaticani, finalmente recuperati,
svela la possibile presenza di UFO ed extraterrestri anche nel Medioevo
e nell”Era Moderna”. Scambiati per diavoli però…


di Alfredo Lissoni

Immagine

Fonte:
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6224.10

Dopo essermi occupato dei files UFO islamici ed ebraici, in questi ultimi mesi mi sono dedicato allo spinoso argomento dei “Vatican UFO files”, ovvero dei documenti antichi, contenenti manifestazioni extraterrestri, custoditi negli archivi ecclesiastici della Chiesa Cattolica. Si tratta di una ricerca che, in realtà, conduco discretamente da molti anni, prima ancora che come ufologo, come ex bibliotecario ed ex insegnante di religione. La difficoltà nel reperire il materiale non è tanto legata al riserbo ecclesiastico, quanto alla difficoltà di recuperare quelle fonti di prima mano, come ad esempio verbali dell’Inquisizione, dalle quali era necessario sfrondare interpretazioni di fantasia ed invenzioni pure e semplici. I documenti ecclesiastici, me ne rendevo conto, potevano celare per gli ufologi molte sorprese; non va dimenticato che dopo la caduta dell’Impero Romano la preservazione del sapere, della cultura, della storia passò nelle mani della Chiesa (grazie a monaci ed amanuensi). Oltre ad avere saccheggiato le cronache storiche e gli annali, alla ricerca di episodi di avvistamenti UFO, ho passato al vaglio centinaia di verbali inquisitoriali e, scremando le testimonianze contenenti fantasie indotte, ho trovato alcuni resoconti che, pur se attribuiti al diavolo, sembrano mostrare risvolti ufologici. Mi domandavo difatti se, in alcuni resoconti dell’epoca, il “demonio” altro non fosse una creatura venuta dallo spazio e scambiata (o mascheratasi) per altro, fatti salvi tutti quei casi in cui questi racconti erano parto della fantasia delle streghe o degli inquisitori, o veri e propri abusi compiuti da violentatori mascherati da demoni.

Un primo indizio a favore di questa tesi lo troviamo nelle leggende cristiane d’Italia, ove il demonio, una volta messa a nudo la sua natura non umana (infatti avrebbe amato mostrarsi mascherato in veste talare per corrompere i credenti), è stato spesso immaginato come un “globo di fuoco” affine agli UFO. In una leggenda senese raccolta da Idilio Dell’Era si racconta del “demonio mascherato da prete” che si aggirava attorno al castello delle Moiane in Siena, all’epoca della contessa Dorilla in pieno Medioevo; scoperto dai monaci mentre stava celebrando una messa blasfema in chiesa, il demonio sarebbe svanito in un globo di fuoco. Che il “globo di fuoco” non fosse “spirito” è dimostrabile dai boati prodotti e dalla devastazione del tetto della chiesa, alla quale si accenna nei documenti; è altresì curioso il fatto che per secoli la comparsa e scomparsa del demonio sia stata associata all’odore dello zolfo (nel Cinquecento le streghe erano definite “foetentes”, maleodoranti) e che in molti casi di avvistamenti UFO i dischi abbiano prodotto un forte odore di ozonizzazione, sotto certi aspetti simile proprio allo zolfo. Ancora, “fuochi tremolanti sotto il terreno” ove si tenevano i sabba sono citati nei verbali del processo alla strega Helen Guthrie di Forfar, 1661. É parimenti insolito notare, nelle leggende cristiane, la presenza, in Olanda, della credenza nella “nave di Satana” che percorreva il mare la notte per carpire anime e che sarebbe stata incendiata e distrutta da S. Elmo protettore dei marinai; il rogo della nave, secondo i racconti olandesi, fu in passato la motivazione del perché “il fondo del mare talvolta fa luce di notte”. Come non associare questa ulteriore manifestazione al fenomeno degli UFO subacquei segnalati (e fotografati, come sul Gargano e a Rimini) in tutto il mondo?

L’altra faccia del maligno

Quanto al diavolo vero e proprio, se leggiamo i verbali dell’Inquisizione scopriamo come, incredibilmente, le descrizioni dell’essere “materiale”, quale che ne fosse l’età, fossero tutte perfettamente coincidenti, ai quattro angoli del mondo. Nelle testimonianze più affidabili ricorreva la presenza di un demone basso, simile ai moderni Grigi, noto come “Puck” o “Pechs” nelle leggende anglosassoni (era tutto nero e con il testone, come gli alieni visti nel 1967 a Cussac, Francia, da alcuni ragazzini); il demone basso ricorreva anche nel trattato di demonologia del francese Jean Bodin, che, sotto il nome di Xafan, presentava una creatura macrocefala e dalle braccia lunghe, antesignano dei Grigi. Sempre in quegli antichi verbali ho trovato la descrizione di un altro demone che mostra un parallelismo con la letteratura ufologica: era descritto con molte corna, come il chupacabras. Altre cronache del Nord Europa riferiscono di creature dall’aspetto umano ma nerissime di pelle e con uno o entrambi i piedi fessi; se seguiamo alla lettera quei racconti, essi scendevano da una “nube nera” (un UFO?) e “ballavano” in maniera devastante nei campi di grano ove, a testimonianza del loro passaggio, la gente trovava strane figure circolari (ed in realtà, presumibilmente, si trattava dell’antico fenomeno della formazione di crops circles, attribuiti dalla fantasia popolare contadina all’opera di un diavolo mietitore); ove passavano, sparivano mucche (come nel caso delle moderne mutilazioni animali), che si credeva fossero servite da pasto ai satanisti danzanti.

Questi esseri assai spesso penetravano nelle camere da letto di uomini e donne (con le sembianze corrispondenti all’altro sesso) e vi si accoppiavano. A suggello di quell’unione, sul corpo degli umani veniva lasciato un marchio, detto dalla Chiesa “il segno del demonio”, ed oggi assimilabile alla “cicatrice da impianto”. Uomini e donne potevano essere rapiti in cielo, passando attraversi camini o muri (sensazione oggi ricorrente nei rapiti dagli UFO). I testimoni dicevano di avvertire l’aria fredda sulla pelle e di vedere la terra dall’alto (come i rapiti); quindi venivano portati al sabba ed infine abbandonati, a volte in stato semi-confusionale e talvolta dopo diversi giorni, anche in luoghi assai lontani dalla loro abitazione. Ugo d’Heury ha testimoniato nella sua Historia del conte di Macon, “sparito in aria come Romolo” di un processo in Germania dove il magistrato accusatore venne “rapito in cielo dal diavolo”. Nelle miniature quattrocentesche di Johannes Tinctor, facenti parte del “Tractatus contra sectum valdensium”, il volo delle streghe era raffigurato sia con le “malefiche” a cavalcioni di una scopa, ma anche con il passaggio di diavoli “volanti” che letteralmente rapivano a forza, in cielo, ignari viandanti, afferrandoli per la vita.

In definitiva, fatte salve le differenze culturali dell’epoca, tutto quanto abbiamo finora letto, l’intero apparato scenico e fantasmagorico delle apparizioni del diavolo sembrava anticipare, in chiave popolare, quello che oggi è lo scenario dei rapimenti UFO. Così, nel 1911 a Jirinvaara in Carelia, una signora finlandese di nome Anni Lattu scompare misteriosamente da casa, fra l’Epifania e la Pasqua. La sua assenza durò parecchi giorni, tanto da essere notata dalla gente del posto. Quando la donna ricomparve, disse di avere visto una macchina volante simile “ad una vasca da bagno”, che era atterrata davanti alla sua casa e dalla quale erano uscite alcune piccole creature, “dei diavoli”, che l’avevano sequestrata a forza a bordo del disco. La strana macchina volante si era messa in moto senza far rumore, portando Anni Lattu nello spazio per alcuni giorni. Inutile aggiungere che l’incredibile storia suscitò la diffidenza dell’auditorio e che Anni venne presa per pazza. Ma è singolare come il resoconto di ciò che si configura essere chiaramente un rapimento UFO ante litteram sia stato inquadrato, agli inizi del XX secolo, in un contesto “demoniaco”. Del resto, per il diavolo venne preso l’ extraterrestre che uscì in un fascio di luce conica da un disco dinanzi a due attonite guardie forestali finlandesi a Imjarvi il 7 gennaio 1970.

Strani marchi sulla pelle

Il collegamento con il fenomeno UFO lo si ha, nei pochi casi selezionati come veramente anomali, da una serie di elementi ricorrenti anche nella letteratura ufologica. Abbiamo già citato il fatto secondo cui il diavolo potesse apparire collegato alla “nera nube” (speculare dunque alla nube divina); ne testimoniò la strega Margaret Nin-Gilbert di Thurso nel 1719 (in uno degli ultimi processi per stregoneria). Il passaggio della “nube volante” poteva produrre pericolosi effetti fisici su cose e persone, come i moderni UFO che rilasciano radioattività al suolo dopo un atterraggio. Le cronache francesi riferiscono della “strega” Reine Percheval di Bazuel, un paesino della regione di Cambrésis, che nel 1599 venne condannata perché una delle sue vacche aveva partorito “un vitello nato morto e mostruosamente deforme”. La deformità poteva in effetti ricordare l’esposizione alle radiazioni che oggi noi ben conosciamo, ma che all’epoca, evidentemente, valse alla donna l’accusa di essere un’amante del demonio. Due anni dopo nella stessa città venne identificata un’altra strega, la cui fama era ben nota, Aldegonde de Rue, sul cui corpo viene trovato il marchio del diavolo: cinque puntini insensibili al dolore, sulla spalla sinistra. In effetti, il “marchio di Satana” è troppo simile alle moderne cicatrici sul corpo dei rapiti dagli UFO per non adombrare coincidenze sospette. Gli inquisitori francesi lo descrivono come “un segno minuscolo, insensibile al dolore, spesso evidenziato da una callosità o da una verruca o da un piccolo graffio”; per quelli inglesi era invece un capezzolo soprannumerario. Di tale “segno” parlò, nei verbali, lo stregone William Burton, processato ad Edimburgo verso il 1655. “Nei primi processi inglesi – ha commentato la studiosa Margareth Murray – le streghe confessarono di essersi punte le mani o il volto e di aver dato ai famigli il sangue, ma in quelli più recenti si diceva che il famiglio stesso succhiava il sangue della strega.

Secondo la credenza popolare le streghe avevano più capezzoli (il che è clinicamente spiegabile con una malattia congenita, l’ipertelorismo; N.d.A.); il capezzolo soprannumerario era un tratto caratteristico delle streghe inglesi e veniva provocato da tale suzione”. Curiosamente anche in un episodio di rapimento UFO verificatosi a Puebla, in Messico, nel 1971, il rapito di turno si trovò sul corpo, a seguito dell’esperienza, molti capezzoli. L’estrazione del sangue ricorre in diversi moderni casi di abductions (rapimento UFO): a Burzaco in Argentina, il 4 ottobre 1972, Gilberto Gregorio Cossioli venne sottoposto a prelievo da alcuni alieni alti due metri e mezzo, che lo avevano bloccato in un sedile circolare; in un caso del 13 gennaio 1979, a Santiago del Estero, i rapitori alieni di Marcos Suarez si lasciarono dietro le spalle “un acre odore di zolfo”; il 16 giugno 1980 a Rosario quattro nanerottoli di mezzo metro rapirono il falegname Juan Gomez; lo avrebbero sequestrato per due settimane su un disco e, scrisse la stampa, lo avrebbero “rilasciato lontano da Rosario e con un punto nero sull’indice destro, come se qualcuno gli avesse prelevato del sangue”.

I cerchi nel grano

La comparsa dei crop circles, poi, nel corso dei secoli fu spesso associata al demonio, a maggior ragione quando, allora come ora, essi si formavano accanto a “cromlech” (complessi megalitici pagani), come è accaduto ad esempio nei tempi moderni accanto al celebre sito di Stonehenge, in diverse occasioni. Di questa idea si è detto convinto il prof. Terence Meaden, che ritiene che i monumenti eretti nel Neolitico altro non fossero che il tributo dedicato ai crop circles dell’epoca. Dalla lettura degli antichi verbali processuali apprendiamo che proprio accanto ai cromlech era solito manifestarsi quello che veniva preso per il diavolo: accanto ad un menhir (una pietra monolitica di un cromlech) Jonet Miller di Edimburgo incontrava il demonio, “in forma di giovane”, nel 1661. Scrive lo studioso Grillot de Givry: “Il sabba avveniva tra i menhir di Carnac in Bretagna; sul Blocken tedesco, nella chiesa pagana di Blokula in Svezia, sul Puy de Dame in Auvergne”. Anche le streghe francesi, come Estebène de Cambrue, del distretto di Amou (1567) lo incontravano su una gran pietra, attorno alla quale dovevano danzare. Come nei casi inglesi, il “diavolo” era un uomo nero, vestito di scuro, secondo alcune versioni addirittura con sei-otto corna in testa (dunque abbiamo a che fare con un’iconografia differente da quella tradizionale, e che ricorda alla mente il già citato chupacabras). Tra l’altro, secondo la testimonianza di Silvain Nevillon, processato ad Orléans nel 1614, il “diavolo” apparso al sabba disse di chiamarsi Orthon, come uno degli extraterrestri che si sarebbero manifestati al contattista americano George Adamski nel 1950…

Rapporti esogamici

Anche nei casi francesi i diavoli entravano nelle camere da letto. Una di due sorelle processate nel 1652 disse che “il diavolo era entrato nella sua camera da letto dalla finestra; aveva forma di gatto e si era trasformato in un uomo vestito di rosso”. Lo stregone Andro Man di Aberdeen confessò, nel 1597, di avere avuto rapporti, sessant’anni prima e a casa di sua madre, “con il diavolo in forma di donna, chiamata la regina degli Elfin”. L’unione avvenne quando Andro era chiaramente un giovane (elemento ricorrente in molti casi di abductions; si pensi a Villas Boas); da quell’unione sarebbe nato un bambino, in seguito portato via dall’essere. Che nel caso delle visioni aliene delle streghe non si trattasse di semplici allucinazioni, o soltanto di allucinazioni, è testimoniato anche dall’Assempro 38 di fra Filippo degli Agazzari, che spiega come il realtà il “volo” fosse più che reale (e talvolta persino con risvolti tragici; in tutto e per tutto identico alle moderne abductions tramite raggi di luce traenti): “Vi fu un uomo che per avere sette denari si dette al diavolo; un diavolo che, in quelle occasioni, appariva in figura umana e che, quando fu il momento di riscuotere, trascinò con sé in alto il malcapitato. E il diavolo allora lo portò in aria, in tanta altezza, che la moglie sua non lo poteva più vedere. E dopo questo se ne portò l’anima sua, e il corpo lasciò cadere in terra.” In un verbale dei processi della Val di Fiemme, datato 21 gennaio 1505, si racconta della “strega” Margherita di Cavalese che “veniva portata in volo per più di mille miglia sopra il monte Val, giù ai mulini, sopra le fontane” e che, assieme ad alcuni compari, mutilava e mangiava le vacche di un contadino di Moena.

I diavoli potevano rapire gli umani anche per molti giorni. Isobel Haldane di Perth, Australia, disse nel 1607 di essere stata condotta dal diavolo “in un colle ove abitavano le fate e di esservi rimasta tre giorni da giovedì a domenica alle ore 12#8243;, finché incontrò un demone dalla barba grigia che la riportò indietro. Nei verbali dei processi della Val di Fiemme, in Trentino, lo stregone Giovanni Delle Piatte racconta, il dicembre 1504, dei suoi incontri con il diavolo in forma di “grande frate nero, vestito di nero”. Il “fratone nero” era solito rapire i suoi adepti – non viene spiegato bene come – trasportandoli in attimo oltre il lago; li introduceva nella cavità di una montagna, dove bisognava passare una porta che si apriva e chiudeva da sola e in fretta, e appena si apriva bisognava saltare dentro in fretta, altrimenti si veniva schiacciati e ridotti in polvere (non sembra un moderno racconto di fantascienza?). Là un altro diavolo, dall’aspetto umano e persino con un nome terrestre, Eckart, “avvertiva le persone che non dovevano fermarsi più di un anno, altrimenti non potevano più uscire”. Delle Piatte raccontava di avere “fatto il giro di tutto il mondo in cinque ore” a bordo di “cavalli neri”, di sapere di “streghe che possono causare tempeste con il diavolo loro signore”, del furto di buoi che venivano mutilati per servire da cibo per le streghe (il che ci ricollega al fenomeno delle mutilazioni animali aliene).

Un’altra strega della Val di Fiemme, processata con Delle Piatte, Margherita Tesadrello di Tesero, aggiungeva che i “buoi venivano consumati entro un cerchio” e che a volte, a seguito di quegli incontri, lei accusava strani effetti fisici che, a differenza delle normali malattie, la segnarono per tutta la vita: “Rimasi ammalata otto giorni e da allora fino a presente non ho più avuto la testa a posto”. A partire dal XVIII secolo la colpa dei voli notturni e delle sparizioni di persone passò dal demonio alle fate. Nel 1673, si scrisse, il dottore inglese Alan Moore venne “portato via dalle fate” sotto gli occhi di due testimoni. Le “fate” vennero ritenute responsabili di altre sparizioni nel 1691 e nel 1845. Ma la realtà, come abbiamo visto, era assai diversa…


Fonte:
http://secretus.altervista.org/2009/12/hello-world/



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Premio impegno per il forum!Premio impegno per il forum!

Non connesso


Messaggi: 2246
Iscritto il: 01/02/2009, 13:35
Località: Cagliari
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/07/2010, 14:22 
mi pare di averlo già postato... [:39]



_________________
Immagine
UFO & ABDUCTIONS

Le atrocità in nome (e della) chiesa
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 93
Iscritto il: 18/01/2010, 14:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/07/2010, 21:25 
Interessante, anche se personalmente ci andrei cauto nel collegare credenze e miti molto vecchi con accadimenti e scoperte odierne (non parlo necessariamente di ufologia).


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/07/2010, 23:28 
Quello che non mi è mai piaciuto in questo genere di libri è il mescolare fenomenologie strettamente ufologiche, come per esempio i resoconti (sotto forma di cronache di fatti e avvenimenti memorabili) di avvistamenti di veri e propri oggetti volanti di forma discoidale che già ai testimoni dell'epoca potevano apparire macchine (e questi sono i casi più impressionanti e interessanti) con ciò che invece sembra rientrare più nella sfera del misticismo con i suoi fenomeni e le sue visioni, o al limite anche della superstizione popolare dell'epoca.

Mi spiego; se un mistico medievale ha una visione questo fenomeno si può spiegare in molti modi: strettamente religioso, esoterico, stati alterati di coscienza , al limite superstizioso etc; non è affatto detto che questo abbia a che fare con la fenomenologia più genuinamente ufologica. E' vero che in qualche caso potrebbe esserci stata sovrapposizione parziale o totale di fenomeni o interpretazioni, ma se è difficile oggi fare chiarezza in questo campo quanto più difficile è farlo basandosi su testimonianze di un periodo per noi culturalmente così lontano.

Tra gli episodi curiosi mi pare di ricordarne uno a carattere "marinaresco" relativo alla città di Genova. Non vorrei ricordare male, ma mi sembra che si segnalava il fatto che veri e propri esseri anfibi avrebbero circondato il porto della città per un certo numero di giorni, atterrendo i cittadini con urla e suoni spaventosi; le autorità cittadine sarebbero intervenute addirittura sparando cannonate, ma senza successo; infine, dopo molte preghiere collettive, se ne sarebbero andati. Si precisavano i nomi delle persone morte di spavento.
Come giudicare una cronaca di questo tipo? Pura invenzione? Mi sembra difficile, i cronisti del passato in genere erano persone colte (per l'epoca) e degne di fiducia; una balla di questo tipo, coinvolgente un'intera città e nomi di persone morte di paura, sarebbe stata palese e sarebbe ricaduta su chi l'avesse scritta.
Probabilmente è l'esagerazione e l'incomprensione di un fatto di altra natura; ma quale natura? Ufologica (o meglio, "usologica")? Forse, paradossalmente è la spiegazione più razionale; altrimenti cosa pensare, che un'intera città soffrì di allucinazioni? Che fino a pochi secoli fa esistevano esseri oggi estinti? Poco plausibile. Resta la possibilità della menzogna, con le difficoltà però che si porta dietro.


Ultima modifica di quisquis il 16/07/2010, 23:29, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/07/2010, 00:20 
Questo argomento mi ha sempre molto interessato, non semplicemente per il fatto che in molte antiche mitologie sembrano nascondersi possibili contatti con alieni, ma anche perché sto facendo delle riflessioni sul rapporto fra le antiche isterie collettive sulle streghe e sul Diavolo e le moderne isterie collettive di tipo complottistico o meno.
Credo che fondamentalmente l'umanità non sia cambiata un granché dai tempi della caccia alle streghe, anche perché è passato troppo poco tempo e troppo pochi cambiamenti culturali.
Non posso trattare qui estesamente le mie riflessioni, ma posso dire a grandi linee che, come le superstizioni e i terrori isterici sulla stregoneria e i commerci col Demonio non sono altro che l'ingigantimento favoloso di tracce di antichi culti pagani conservatisi nell'Italia e nell'Europa medioevali, così forse anche il vasto mondo dei fenomeni ufologici potrebbe essere l'ingigantimento, attuato attraverso i mass media, di alcuni fenomeni di contatto con gli alieni.
Capire questo meccanismo di ingigantimento fantastico potrebbe aiutarci a capire meglio come distinguere la realtà dalla fantasia nei fenomeni ufologici....


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/07/2010, 08:41 
Cita:
quisquis ha scritto:
Tra gli episodi curiosi mi pare di ricordarne uno a carattere "marinaresco" relativo alla città di Genova. Non vorrei ricordare male, ma mi sembra che si segnalava il fatto che veri e propri esseri anfibi avrebbero circondato il porto della città per un certo numero di giorni, atterrendo i cittadini con urla e suoni spaventosi; le autorità cittadine sarebbero intervenute addirittura sparando cannonate, ma senza successo; infine, dopo molte preghiere collettive, se ne sarebbero andati. Si precisavano i nomi delle persone morte di spavento.
Come giudicare una cronaca di questo tipo? Pura invenzione? Mi sembra difficile, i cronisti del passato in genere erano persone colte (per l'epoca) e degne di fiducia; una balla di questo tipo, coinvolgente un'intera città e nomi di persone morte di paura, sarebbe stata palese e sarebbe ricaduta su chi l'avesse scritta.
Probabilmente è l'esagerazione e l'incomprensione di un fatto di altra natura; ma quale natura? Ufologica (o meglio, "usologica")? Forse, paradossalmente è la spiegazione più razionale; altrimenti cosa pensare, che un'intera città soffrì di allucinazioni? Che fino a pochi secoli fa esistevano esseri oggi estinti? Poco plausibile. Resta la possibilità della menzogna, con le difficoltà però che si porta dietro.


Interessantissimo questo episodio. Hai qualche link o testo dove posso leggerlo?


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/07/2010, 17:40 
Cita:
Near ha scritto:

Cita:
quisquis ha scritto:
Tra gli episodi curiosi mi pare di ricordarne uno a carattere "marinaresco" relativo alla città di Genova. Non vorrei ricordare male, ma mi sembra che si segnalava il fatto che veri e propri esseri anfibi avrebbero circondato il porto della città per un certo numero di giorni, atterrendo i cittadini con urla e suoni spaventosi; le autorità cittadine sarebbero intervenute addirittura sparando cannonate, ma senza successo; infine, dopo molte preghiere collettive, se ne sarebbero andati. Si precisavano i nomi delle persone morte di spavento.
Come giudicare una cronaca di questo tipo? Pura invenzione? Mi sembra difficile, i cronisti del passato in genere erano persone colte (per l'epoca) e degne di fiducia; una balla di questo tipo, coinvolgente un'intera città e nomi di persone morte di paura, sarebbe stata palese e sarebbe ricaduta su chi l'avesse scritta.
Probabilmente è l'esagerazione e l'incomprensione di un fatto di altra natura; ma quale natura? Ufologica (o meglio, "usologica")? Forse, paradossalmente è la spiegazione più razionale; altrimenti cosa pensare, che un'intera città soffrì di allucinazioni? Che fino a pochi secoli fa esistevano esseri oggi estinti? Poco plausibile. Resta la possibilità della menzogna, con le difficoltà però che si porta dietro.


Interessantissimo questo episodio. Hai qualche link o testo dove posso leggerlo?


Si trova in un libro di Alfredo Lissoni intitolato "Progetto Omega: i dossier UFO del Santo Uffizio" (MIR Edizioni) a pag.24-25 ("alieni nel mare di Genova"); il racconto sarebbe conservato negli archivi municipali della città di Nizza e il fatto sarebbe avvenuto nel 1608. Si dice che la Signoria della città fece portare dei cannoni e furono sparati circa 800 colpi, ma senza successo. Nel mare prospiciente la città sarebbero apparse tre "carrozze" ( il che è tutto dire) tirate da sei figure di "fuoco". Delle pioggie di "sangue" sarebbero state registrate subito dopo in tutta la regione, fino in Provenza. Si dice che in mare c'erano anche figure di forma umana ma coperte di squame e la "testa di drago" con "serpenti volanti" attorno alle braccia. Si fanno i nomi e cognomi di due persone morte di spavento (il figlio di un certo Gasparino de Loro ed il fratello di un tal Antonio Bagatello), aggiungendo che anche a delle donne sarebbe toccata la stessa sorte in quanto molti si "ammalarono" di paura.

Ora, che dire? Se ci atteniamo all'ipotesi ufologica alcune cose tornerebbero: le carrozze tirate da figure di "fuoco" non sarebbero altro che i classici "USO" luminosi ed il loro sistema di propulsione, le figure umanoidi che nuotavano ed emergevano dal mare ed erano ricoperte di squame ricordano un po' i classici alieni "anfibi", la testa "di drago" lo confermerebbe (in passato tutto ciò che era sauriforme o simile a rettile veniva spesso indicato con il termine drago, ed i rospi non sono molto distanti da quelle forme); en passant, anche i "dargos" di Zanfretta manifestatisi in Liguria non mi sembrano molto distanti da queste forme (perfino il nome lo ricorda-potrebbe essere anche un nome in realtà inventato inconsciamente da Zanfretta per descrivere esseri di questo tipo, così come i Genovesi di 3 secoli prima associarono a "draghi" esseri che, nell'ipotesi ufologica, non lo erano). Restano da spiegare i rumori che avrebbero atterrito la popolazione, che li avrebbe scambiati per gridi spaventevoli; di solito i fenomeni "USO" sono silenziosi; però immaginate, un sibilo di una macchina volante ("i serpenti volanti? Le carrozze in mare?") o un "bang" dovuto a un forte spostamento d'aria ( si dice che i gridi erano così potenti che avrebbero fatto risuonare il circondario) avrebbero comunque potuto essere scambiati per gridi spaventevoli. Sulle pioggie di "sangue" che dire? Bisogna vedere se si trattava di "sangue" o di qualche altra sostanza; comunque la caduta di sostanze dall'alto in concomitanza con fenomeni ufologici non è ignota.

Che dire? Se davvero è accaduto qualcosa è probabile che sia stato deformato ed ingigantito dalla paura e dalla sorpresa, nonché interpretato alla luce degli stilemi ed i modi di sentire del tempo. In ogni caso la città di Genova nel 1608 non si può certo dire che fosse una città arretrata o digiuna di conoscenze marinare, il che farebbe pendere la bilancia verso un fatto realmente fuori dal comune.


Ultima modifica di quisquis il 17/07/2010, 18:35, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/07/2010, 18:22 
Cita:
Enkidu ha scritto:

... anche perché sto facendo delle riflessioni sul rapporto fra le antiche isterie collettive sulle streghe e sul Diavolo e le moderne isterie collettive di tipo complottistico o meno.
Credo che fondamentalmente l'umanità non sia cambiata un granché dai tempi della caccia alle streghe, anche perché è passato troppo poco tempo e troppo pochi cambiamenti culturali.


Penso anche io che l'umanità sia più o meno sempre quella, però bisogna ammettere che ci sono stati dei periodi e/o delle zone del globo dove il "tasso" di isteria collettiva era minore: durante l'epoca classica per esempio, nonostante anche lì ci fossero dei tabù sociali e culturali, si era più immuni dalla caccia al diverso, il tutto sostanzialmente rispettando le molteplici differenze presenti nell'orbe romano. Se una città gallica veniva assediata era per ragioni politiche, non culturali. Anche la Cina imperiale sembra essere stato un paese abbastanza equilibrato, con tutti i limiti dell'epoca.


Cita:
Non posso trattare qui estesamente le mie riflessioni, ma posso dire a grandi linee che, come le superstizioni e i terrori isterici sulla stregoneria e i commerci col Demonio non sono altro che l'ingigantimento favoloso di tracce di antichi culti pagani conservatisi nell'Italia e nell'Europa medioevali,


E' probabile, del resto l'iconografia popolare del diavolo ricorda troppo da vicino quella di Pan e dei Fauni in genere perché la cosa possa essere casuale: e pensare che nel mondo romano i Fauni (diversi in buona parte dal Pan ellenico) erano le divinità pastorali per eccellenza, che proteggevano i pastori e le loro greggi; non solo, ma erano anche divinità oracolari che in antico "canebant", "cantavano" nel senso magico di vaticinavano; vi ricordate nell'Eneide il suggestivo episodio di Re Latino che si reca alla sulfurea Fons Albunea , una grotta dove sgorga una sorgente d'acqua sulfurea, utilizzata per ricevere sogni oracolari inviati da Fauno (che nell'immaginario dei popoli italici dell'Italia centrale era un gran Re dei tempi antichi)? I Fauni erano buoni e venerati, soprattutto dal popolo nelle campagne, ed allora il cristianesimo (che veniva da fuori), per acquisire un certo "controllo del territorio" ne fece l'emblema stesso dell'avversario di Cristo.

Comunque bisogna dire una cosa: il Cristianesimo venne da fuori (rispetto all'Italia e alla Grecia prima e al resto d'Europa poi), si insediò prima in città, nelle campagne fece molta più fatica; gli ultimi fronti di resistenza alla nuova religione in Italia furono due: in città l'ambiente colto delle ultime famiglie patrizie che erano rimaste fedeli ai culti familiari e gentilizi (Quinto Aurelio Simmaco ne è un chiarissimo esempio), nelle campagne, a un livello più popolare ma non meno tenace, il popolo dei contadini e dei pastori, notoriamente più conservatore e meno esposto alle novità straniere e cittadine. Da qui il termine dispregiativo "pagani" da Pagus = villaggio con cui i cristiani delle origini, quasi tutti neoconvertiti o stranieri abitanti a Roma o nelle maggiori città, appellava chi in campagna era rimasto fedele alle proprie usanze; pagano equivaleva più o meno a zotico,villano, villico e quindi per estensione arretrato.
In Europa il paganesimo (in realtà sotto questo termine si sono arbitrariamente indicate religioni europee diverse tra loro) ha resistito abbastanza a livello popolare (con l'inevitabile perdita o deformazione di moltissimi contenuti originari), basti pensare all'eccidio dei Sassoni o alle tardive conversioni di Polacchi e popoli baltici. Questa resistenza forzatamente sotterranea era una spina nel fianco delle varie forme di cristianesimo (non solo i cattolici, ma anche i vari protestantesimi erano ossessionati da ciò), di qui le paranoie e le isterie da "caccia all'eretico", che poi paradossalmente creava eretici. E' un po' il tipico meccanismo della demonizzazione; se c'è un clima emotivo squilibrato che demonizza qualcosa, chi istintivamente non è in linea col clima squilibrato ma non ha sufficiente cultura o indipendenza in termini di pensiero per reagire adeguatamente finisce per identificarsi con l'immagine fantasiosamente creata dal clima squilibrato stesso e ad esso (e da esso) identificata come contraria .
Cita:
così forse anche il vasto mondo dei fenomeni ufologici potrebbe essere l'ingigantimento, attuato attraverso i mass media, di alcuni fenomeni di contatto con gli alieni.
Capire questo meccanismo di ingigantimento fantastico potrebbe aiutarci a capire meglio come distinguere la realtà dalla fantasia nei fenomeni ufologici....


Sicuramente.


Ultima modifica di quisquis il 17/07/2010, 18:31, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/07/2010, 18:55 
Sempre nel libro di Lissoni sopra citato si riporta anche un episodio forse meno teatrale ma molto più significativo, secondo me:
Il luogo è Stralsund, una cittadina sul baltico; è il 1680; un cronista dell'epoca ci parla di una grande nave che avrebbe espulso otto lunghe travi da ogni fiancata, dalle quali sarebbero usciti piccoli veicoli veleggianti da una flotta all'altra, come se dessero la caccia a qualcosa. Poi sarebbe apparso in mezzo al cielo una cosa rotonda a forma di piatto, simile ad un'enorme cappello da uomo, circondata tutt'intorno da luci colorate .. [etc.]; I pescatori testimoni dell'avvistamento si ritirarono nelle loro capanne, il giorno dopo accusarono disturbi alle mani, ai piedi, alla testa e ad altre parti del corpo.
Il cronista è un tal Erasmus Francisisi (nome latinizzato), il sottolineato è il mio.
Ora, bisognerebbe vedere l'originale per assicurarsi che sia stato tradotto bene e che le parole utilizzate siano proprio quelle, perché se lo fossero allora io penso che questa descrizione sia impressionante.
Si parla di fatto di navi madre, si parla esplicitamente di veicoli, e di uno si dice esplicitamente che aveva la forma di piatto, aggiungendo, quasi a trovare un paragone più adatto, simile a un'enorme cappello da uomo, circondato da luci colorate. Ora ditemi voi se questo non vi sembra un avvistamento odierno; non mi sembra che il "look" degli UFO sia cambiato molto da trecento anni a questa parte ...
Anche l'apparire subitaneo del disco volante (concetto rafforzato da quell' "in mezzo al cielo") mi sembra un classico.
Per di più c'è il particolare dei problemi di salute accusati dai testimoni, anche questo un classico. Mi sembra notevole (se in questi termini).



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/07/2010, 19:08 
Molto interessante quisquis.... [:)]



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/07/2010, 19:14 
Cita:
Messaggio di Thethirdeye

Gli Alieni della Santa Inquisizione

In definitiva, fatte salve le differenze culturali dell’epoca, tutto quanto abbiamo finora letto, l’intero apparato scenico e fantasmagorico delle apparizioni del diavolo sembrava anticipare, in chiave popolare, quello che oggi è lo scenario dei rapimenti UFO.



Segnalo una testimonianza inquietante
inerente ad un contatto con "esseri rettiliani".

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

"Le Montagne delle Superstizioni, appena fuori Phoenix, fanno da sfondo a una nutrita serie di storie in cui la gente sostiene di aver visto esseri rettiliani in "carne ed ossa". Una di queste ha per protagonista una donna nota come "Angie" che amava scalare le montagne intorno a Phoenix, comprese quelle della Superstizioni. Una volta vide una caverna e vi entrò. Si sedette e cominciò a bere un po' d'acqua dalla sua borraccia. Dopo un po' si alzò per andarsene, ma improvvisamente sentì afferrarsi la mano da dietro. Rimase stupefatta nel vedere sopra di lei un muso rettiliano. Cercò di ridere, pensando che fosse qualcuno che indossava una maschera. Quando si rese conto che era tutto vero, cercò di gridare, ma la voce non le usciva. Perse conoscenza e quando si risvegliò sentì strani suoni simili a latrati e stridii, che in seguito capì essere una sorta di "lingua" usata dai rettiliani. Quando cercò di alzarsi, si accorse di non riuscire a muovere né le braccia, né le gambe. Sentì una mano tra le cosce e cercò con tutte le sue forze di aprire gli occhi. Riuscì quasi ad aprirne uno e vide uomini con il muso di lucertola. Si sentì mancare e una scossa di orrore le percorse il corpo. Riprovò ad urlare ma, anche questa volta, non vi riuscì. Vide parecchi rettiliani verdastri che la spogliavano. Sembravano essere una strana combinazione tra umani e serpenti, disse. Le grandi fessure al posto degli occhi sembravano accendersi di una luce giallastra (esattamente ciò che dice anche Credo Mutwa) e le loro pupille erano verticali e scintillanti. Avevano inoltre grossi nasi schiacciati, le cui narici piatte, durante l'esame condotto sul suo corpo, scintillavano e soffiavano. Ella aggiunse che alcuni avevano una bocca molto larga, costituita da molti strati di epidermide, mentre altri ce l'avevano piccola e priva di quegli strati. Avevano piccole orecchie tonde, posizionate molto in alto sulla testa e prive di lobi. Notò inoltre che le loro squame presentavano un colore diverso rispetto alla pelle della testa. Erano di un verde cachi che diventava verde-grigio sulla nuca. Il loro muso era liscio e terminava con un mento stretto e aguzzo. Due di loro indossavano una tuta bianca con uno stemma che raffigurava un drago ricurvo con una stella a sette punte nel mezzo. Gli altri "uomini-rettili" indossavano uniformi nere con lo stesso stemma. Ella parlò anche di un altro essere dall'aspetto di lucertola, alto, con la pelle bianca e gli occhi azzurri - che corrisponde a quelli molte volte identificati come "Draco reale", e che occupano il livello più alto nella gerarchla rettiliana. Costui indossava una "tuta color arancio bruciato" con tre stemmi sul lato sinistro. Si trattava di un triangolo nero invertito, uno stemma circolare che racchiudeva un drago con una stella e uno ovale con dentro delle stelle in movimento. Sul lato destro della sua uniforme c'erano tre sbarre nere su un piatto d'argento; e sul polsino sinistro appariva una fila di triangoli invertiti, tagliati da tre linee. Era più alto degli altri, misurava quasi due metri e quindici centimetri. A questo punto Angie era nuda sul pavimento e chiese al "Draco bianco" di aiutarla. Sentì qualcosa di freddo toccarle la fronte e una strana calma si impadronì di lei. Allora vide che si trovava in una stanza ovale ampia circa quattro metri e mezzo. Cercò di voltare la testa, ma senza successo. Vide dei tubi da cui pendevano strani "sacchi", simili a palloncini sformati alcuni dei quali cominciarono a muoversi. Si ricordò di come il ventre della sua cagna si muovesse in quello stesso modo quando stava per partorire i cuccioli. Un'ondata di terrore si impadronì di lei. Era come se dentro di lei ci fossero due menti. Una era calma, l'altra in preda al terrore. La parte , calma controllava il suo corpo. Si chiese come facesse il suo corpo ad essere così calmo quando avrebbe potuto succederle di tutto. Uno degli uomini lucertola si svestì e si avvicinò all'estremità del tavolo. Era muscoloso e presentava squame sul petto e sulla parte inferiore dello stomaco. A quel punto la paura ebbe il sopravvento su quella calma artificiosa ed ella iniziò ad urlare e a raccogliere tutte le sue forze per scacciarlo. Gli uomini lucertola le puntarono addosso una luce blu e lei perse conoscenza. L'ultima cosa che ricordava era la sensazione del peso del corpo di lui. Quando Angie rinvenne, si trovava nella sua auto. Si guardò intorno confusa, cercando di capire perché fosse lì. Sapeva che si era trovata sul punto di fare qualcosa, ma non ricordava cosa. Si avviò verso casa, stordita e disorientata. Lì sentì improvvisamente la necessità di fare una doccia e si strofinò il corpo per più di due ore. Si sentiva debole e arrabbiata per qualcosa che non riusciva a ricordare. Passò i giorni successivi a letto, rifiutandosi persino di andare a rispondere alla porta. Sua sorella Susari notò che Angie aveva ogni notte degli incubi e si svegliava urlando. Angie rifiutò anche di avvicinarsi alle montagne che amava così tanto. Quando in seguito rientrò a lavorare, scappò tre giorni dopo, quando un cliente portò una lucertola dentro al negozio. Non aveva la minima idea del perché l'avesse spaventata tanto, visto che i rettili, là nel deserto, avevano sempre fatto parte della sua vita. In seguito, grazie all'aiuto dell'ipnosi regressiva, ricordò ciò che era accaduto sotto alle Montagne delle Superstizioni e riemerse in lei ciò che aveva vissuto, in modo vivido e particolareggiato".

Fonti:

Figli di Matrix
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__figli_di_matrix.php

Reptilian Agenda
http://www.reptilianagenda.com/index.shtml

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::



Domanda: come poteva essere percepito, in un'epoca storica in cui determinate questioni ancora non erano conosciute, un contatto con un essere "rettiliano", se non come un contatto con un demone o addirittura con il "diavolo" in persona?



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/07/2010, 09:31 
Interessante sia le notizie di quisquis che quella di questo "incontro" rettiliano postato da tte.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Connesso


Messaggi: 12208
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/07/2010, 12:58 
Forse però la sezione più adatta è Paleoastronautica


zio ot [;)]



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/07/2010, 13:13 
Concordo con zio ot.


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Viral Marketing Discoverer!Viral Marketing Discoverer!

Non connesso


Messaggi: 5038
Iscritto il: 03/12/2008, 15:07
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/07/2010, 13:23 
Sposto la discussione in Paleoastronautica sotto suggerimento di Barionu. [:)]

Ahi !!
Vi trovo tutti decisamente impreparati. [:p]

L'episodio di cui parla giustamente quisquis è stato trattato l'anno scorso nel mio masterpiece ( [8D]); http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7 ... 4629#79390 .
Chiaramente è segnalato come "verde" e dunque come testimonianza poco attendibile. Infatti non è presente nessuna prova storica di quanto scritto, e pare proprio, come dice Cuoghi, si tratti di manoscritti fantastici (un po' come i Piccoli Brividi dei nostri tempi). Tra l'altro quello di Genova non è nemmeno il più inquietante.

Per il resto trovo interessante l'ultima parte dell'articolo proposto da TTE.. è un episodio che sicuramente tenterò di approfondire.

P.S. Anzi, ne approfitto per chiedere a tutti i lettori di questo post di segnalarmi altri episodi o storie simili che magari mi saran sfuggiti da quando non seguo costantemente la sezione.. dato che sto per proseguire il lavoro iniziato nel mio topic. [:)]


Ultima modifica di Lawliet il 18/07/2010, 13:34, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Chiedere a chi ha il potere, di riformare il potere!? Che ingenuità!" - Giordano Bruno

Indice "Tracce di UFO nella Letteratura"; topic.asp?TOPIC_ID=4630
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 17 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 18/06/2025, 14:12
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org