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 Oggetto del messaggio: Il Codacons denuncia la Gelmini
MessaggioInviato: 07/09/2010, 12:25 
"Troppi studenti per classe". Il Codacons denuncia la Gelmini
L'associazione annuncia esposti a 104 procure d'Italia per "turbativa di pubblico servizio" e un ricorso collettivo contro i tagli agli organici del personale nella scuola
di SALVO INTRAVAIA



"Classi superaffollate" e il Codacons denuncia il ministro Gelmini. La notizia che quest'anno le classi italiane avrebbero avuto un maggior numero di alunni era stata anticipata qualche giorno fa da Repubblica.it.

Ma l'associazione dei consumatori guidata da Carlo Rienzi passa ai fatti. Denuncia il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e i direttori degli Usr (gli uffici scolastici regionali) a 104 procure per "interruzione e turbativa di pubblico servizio e violazione delle norme sulla sicurezza delle classi che superano i 25 alunni" e annuncia un megaricorso collettivo contro i tagli agli organici del personale che lasceranno a casa quasi 18 mila precari e che hanno fatto esplodere la protesta di questi giorni.

Il Codacons per supportare la denuncia tira in ballo una delle norme sull'affollamento delle classi più disattesa degli ultimi anni: quella antincendio (Dm 26 agosto 1992) che prevede un affollamento massimo per classe di 26 persone. In pratica, tra alunni e insegnanti, non bisogna superare le 26 unità: un docente e 25 allievi, due insegnanti e 24 alunni e via discorrendo. Ma si potrebbe ancora scendere: un'aula di 36 metri quadri può ospitare al massimo 18 ragazzi.

Le uniche norme che interessano i dirigenti periferici del ministero (degli Uffici scolastici provinciali e degli Uffici scolastici regionali) quando si predispone l'organico sono quelle emanate annualmente dal viale Trastevere, che aumentano anno per anno il numero di alunni per classe.In base alle ultime, in una classe di scuola superiore potrebbero entrare anche 30 studenti. Salvo poi verificare le altre normative in materia: quella antincendio appunto e quella igienico-sanitaria che nella fattispecie stabilisce una quadratura di 1,96 metri quadri a studente. Per non disattendere nessuna delle norme in questione bisognerebbe, volta per volta, prendere in considerazione gli indici più restrittivi. Ma, si sa, la teoria è una cosa mentre la pratica un'altra. E il responsabile resta il dirigente scolastico.

"Nelle classi in cui si inseriranno più di 25 alunni per sopperire alla mancanza di docenti 'tagliati' dalla Gelmini - afferma l'associazione di consumatori in una nota - si commette un grave reato: si mette a repentaglio la sicurezza dei ragazzi e si violano le norme di igiene pubblica sul limite minimo di spazio che un'aula deve avere". Il Codacons, per i casi di classi fuorilegge, chiede alle procure di avviare l'azione penale contro il ministro e i direttori regionali e di "sequestrare le classi illegali".

"E' dal 1971 che è previsto un limite massimo di alunni per ogni classe. Prevedere adesso - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi - classi di 30 o 40 alunni è una vera e propria follia che fa correre inutili rischi a studenti e insegnanti". Rienzi precisa che "l'esposto è stato presentato oggi nelle 104 Procure e che ora sia i docenti precari danneggiati dai tagli che le famiglie i cui figli sono messi a rischio potranno costituirsi parte civile". E quando entrerà in vigore la class action "le famiglie potranno agire rappresentate dal Codacons per i danni subiti". Un'ulteriore motivo di sofferenza per la scuola che rischia di fare esplodere la protesta.

Un allarme , quello sulla sicurezza delle aule scolastiche, che a pochi giorni dall'avvio delle lezioni viene lanciato anche da Cittadinanzattiva, che dal 17 settembre "lancia una campagna di mobilitazione dei cittadini sul sovraffollamento delle aule". Il perché è presto detto. "Distacchi di intonaco, segni di fatiscenza, barriere architettoniche, oltre agli arredi in numero inadeguato rispetto a quello degli studenti e spesso rotti: la sicurezza delle aule scolastiche lascia molto a desiderare", denuncia Cittadinanzattiva, .

"Alle carenze che riscontriamo ormai da anni, - spiegano - si aggiunge ora il pericolo del sovraffollamento delle aule" perché "il decreto legge 112 del 25 giugno 2008 prevede, infatti, la formazione delle classi con un incremento dell'attuale numero di studenti per aula". Per questo Cittadinanzattiva, contestualmente ai dati sulla sicurezza delle scuole e sulla vivibilità della aule, lancerà una specifica campagna sul problema del sovraffollamento i cui dettagli saranno disponibili anche sul sito dell'associazione, http://www.cittadinanzattiva.it, a partire dal prossimo 17 settembre.

http://www.repubblica.it/scuola/2009/09 ... i-1848175/



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MessaggioInviato: 07/09/2010, 12:30 
Era tempo, perbacco.



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MessaggioInviato: 07/09/2010, 14:03 
Ce ne vorrebbero altre [:o)]



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MessaggioInviato: 08/09/2010, 01:51 
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Messaggio di Blissenobiarella

"Troppi studenti per classe". Il Codacons denuncia la Gelmini
L'associazione annuncia esposti a 104 procure d'Italia per "turbativa di pubblico servizio" e un ricorso collettivo contro i tagli agli organici del personale nella scuola
di SALVO INTRAVAIA

"Classi superaffollate" e il Codacons denuncia il ministro Gelmini. La notizia che quest'anno le classi italiane avrebbero avuto un maggior numero di alunni era stata anticipata qualche giorno fa da Repubblica.it.

ì


A questa perla della Gelmini, assocerei anche questa.....




Scuola: Relazione OCSE, Italia tra paesi che investono meno

Nel nostro paese secondo dati dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico la spesa per l'istruzione in rapporto al Pil è del 4,5%, dato che ci colloca al penultimo posto nella classifica» CGIL, necessari cambiamenti alternativi. L'italia si allontana dai Paesi sviluppati

Immagine

Fonte:
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=14492

07/09/2010 - Non è buona la pagella che l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha consegnato al sistema d'istruzione italiano con il suo rapporto sull'Educazione 2010 presentato questa mattina (7 settembre).

Le criticità riguardano l'affollamento delle classi, il numero delle ore passate fra i banchi di scuola, la poca flessibilità nei programmi di studio che è pari al 12% del monte ore nel nostro paese, la bassa presenza di studenti stranieri nelle università italiane, lo stipendio dei docenti.

Inoltre l'Italia, come evidenziato dall'OCSE nella sua analisi comparativa internazionale dei sistemi di istruzione, è penultima su 33 paesi nella quota di Pil dedicata al settore. In Italia infatti, la spesa per l'Istruzione in rapporto al Pil, è sotto la media OCSE. Si investe il 4,5% contro il valore medio che è del 5,7%, un dato che è rimasto costante dal 1995 al 2007. Gli USA spendono il 7,6% e sono tra i pochi ad aver incrementato la spesa negli anni presi in considerazione. Persino il Brasile con il 5,2% e l'Estonia con il 5% spendono più di noi.

“L'istruzione è la migliore risposta alla crisi”, questo è stato il messaggio che Angel Gurria, Segretario Generale dell'OCSE, ha lanciato durante la presentazione del Rapporto 2010 sull'Educazione (Education at a glance) che viene ufficialmente pubblicato oggi. “L'educazione - dichiara Gurria - è un investimento essenziale per sviluppare una crescita di lungo termine e per rispondere ai cambiamenti in atto, soprattutto quelli del mercato del lavoro”. Il Segretario OCSE ricorda, inoltre, che una buona istruzione “aumenta le possibilità di trovare lavoro” ed è quindi, un modo per “contrastare la disoccupazione” che ha toccato livelli molto alti. In un mercato del lavoro che cambia e che chiede competenze sempre più elevate “anche gli adulti avranno bisogno di rivedere la loro formazione”.

I dati OCSE “bocciano sonoramente le politiche del Governo sul sistema d'istruzione” ha commentato Domenico Pantaleo, Segretario Generale FLC CGIL. “Giustamente l'istruzione - ha aggiunto - è la migliore risposta alla crisi, ma l'Italia non solo spende meno, ha tagliato risorse pari a 8 miliardi di euro in tre anni alla scuola e 1,3 miliardi all'università. Per il Governo l'istruzione è un costo e non una risorsa strategica per guardare al futuro”. “Gli insegnanti - ha concluso Pantaleo - sono pagati molto meno dei loro colleghi europei ma il Governo ha bloccato per tre anni gli stipendi e cancellato gli scatti d'anzianità. Per valorizzare il merito ci vogliono risorse e non chiacchiere”.

Lo stato del sistema formativo italiano delineato dal Rapporto evidenzia per il dipartimento Formazione e ricerca della CGIL “la necessità di cambiamenti radicalmente alternativi rispetto ai provvedimenti adottati dal Governo. A partire dagli investimenti nella conoscenza, nel 2008 l’Italia spendeva il 4,5% del Pil contro una media OCSE del 5,7%, che dovrebbero crescere per recuperare il gap che ci divide dai paesi sviluppati e invece subiscono un vero e proprio taglio epocale”. Per la CGIL quindi il Rapporto OCSE 2010 sull’educazione "boccia quindi l’Italia e conferma che nel nostro paese si spende poco e male per l’istruzione".






Inutile dire altro.
per me, la Mariastella, può tornare a fare la showgirl.



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MessaggioInviato: 08/09/2010, 10:08 
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Thethirdeye ha scritto:


Scuola: Relazione OCSE, Italia tra paesi che investono meno

“Gli insegnanti - ha concluso Pantaleo - sono pagati molto meno dei loro colleghi europei ma il Governo ha bloccato per tre anni gli stipendi e cancellato gli scatti d'anzianità. [/i]




Col nostro debito pubblico, investire sulla scuola e contemporaneamente aumentare gli stipendi agli insegnanti sono due richieste che fanno a pugni.

Aumentare gli stipendi automaticamente implica minor investimento per la scuola.

Francamente dello stipendi degli insegnanti non me ne importa un accidenti e per le ore effettivamente lavorate guadagnano fin troppo.
Aumentare loro lo stipendio non penso affatto che ciò possa migliorare l'efficienza, tanto più se l'aumento non avviene su base singola e per meriti ma solo per contratto esteso a tutti gli insegnanti.

In Italia a parità d'impiego, lo stipendio è quasi sempre sotto la media europea, in modo particolare nel settore privato.


Insegnanti di ruolo ed eterni insegnanti precari si fanno 'scudo' dei bambini e dei ragazzi in modo pretestuoso ma in realtà a ciò che interessa loro è la loro cadrega altro che il bene dei loro alunni.


Ultima modifica di rmnd il 08/09/2010, 10:13, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/09/2010, 10:51 
Quindi, secondo te, le scelte attuate e i tagli previsti sono giusti?
Perchè se così fosse, gli altri ministri europei, a confronto, sarebbero degli "spendaccioni".... o sbaglio?



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MessaggioInviato: 08/09/2010, 11:08 
Continuo a non capire il voler criminalizare e colpevolizzare la gente che lotta per difendere il proprio posto di lavoro.
Mi chiedo questa classe politica così preoccupata di risparmiare, quali risparmi abbia effettuato su se stessa, visto che a dispetto della tendenza italiana ad avere stipendi al di sotto della mediua europea, i nostri politici invece risultano i meglio retribuiti d'europa


"Se fossi italiano, non pagherei le tasse"
L'economista americano critica i costi eccessivi della classe politica
http://www.libero-news.it/news/411887/L ... asse_.html


Se fossi italiano, non pagherei più le tasse: gli stipendi dei politici italiani sono troppo alti”. A criticare la classe politica del Belpaese è Edward Luttwak, noto economista e politologo americano, che in un’intervista pubblicata oggi dal settimanale “Il Punto” spiega: “Quello italiano è un sistema malato dalle fondamenta. Ciò che si spende per gli stipendi dei politici si toglie allo sviluppo del Paese”. Nell'ultimo numero del giornale si legge un’ampia inchiesta alla “stipendiopoli”, un’indagine "molto documentata e impressionante”, commenta il direttore editoriale Cicero, “che dimostra, numeri alla mano, i grandi sprechi della politica e della pubblica amministrazione in Italia”.

Dopo aver illustrato le differenze tra Italia e Stati Uniti in termini di costi della politica, lo studioso ha esortato i cittadini a “riprendere possesso dei loro soldi, costringendo una classe politica autoreferenziale a fare marcia indietro. Il modo per farlo c’è: non pagare più le tasse. Se fossi italiano, invece di darla al fisco, parte dei miei guadagni la metterei in un fondo fiduciario per ridarla allo Stato solo a due condizioni ben precise: la riduzione del numero dei parlamentari, magari con un sistema monocamerale, e l’allineamento del loro stipendio alla media europea, assai più bassa della vostra.
14/05/2010



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MessaggioInviato: 08/09/2010, 11:19 
Quello che sottolinei, cara Bliss, è sacrosanto....

Ed è ancor più grave, se pensiamo che mentre i loro stipendi sono da capogiro e fuori da ogni parametro europeo, i tagli in oggetto si associano a quelli già effettuati sulla CULTURA, sulla RICERCA e sullo SVILUPPO.

Allo stato dell'arte, è come se si volesse deliberatamente sbriciolare il vero motore di un paese (cioè le nuove generazioni) al fine di creare un popolo di "zombie", incapace di reagire, costruire e produrre.



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MessaggioInviato: 08/09/2010, 11:21 
La cosa che più mi meraviglia, per non dire altro [:49] , è che si trovano sempre giustificazioni per i tagli alle classi più deboli e meno tutelate (operai ed impiegati) e pochi si inidignano per gli stipendi d'oro ed i privilegi di chi gestisce il potere e non si assume nemmeno le responsabilità per ciò che fa o per chi guadagna senza avere talento né titoli. Conosco insegnanti che sono anni ed anni che sono precari o che per misere supplenze stanno tutto l'anno l'anno lontani da casa e dalle famiglie sostenendo costi superiori alle entrate, per non parlare dei sacrifici a livello personale. Qui c'è qualcosa che non va perché se la base non sostiene i livelli superiori, prima o poi la piramide crolla e se non è crollata ancora è perché al posto della base stanno cercando altre soluzioni ma quelle non durano a lungo e, comunque, prima o poi la base si inca..a e la calma è solo è apparente. La storia ci insegna che basta una sola scintilla per far scoppiare un grosso incendio. Non me lo auguro ma potrebbe essere l'unica soluzione. Se non fossimo inebetiti da tv e mass media, forse sarebbe già scoppiata. Io non ho nessuna intenzione di pagare o di far pagare per i danni fatti fatti da altri e vorrei essere rappresentata da persone competenti ed oneste. Chiedo troppo?


Ultima modifica di Hannah il 08/09/2010, 11:22, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/09/2010, 20:11 
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rmnd ha scritto:

Col nostro debito pubblico, investire sulla scuola e contemporaneamente aumentare gli stipendi agli insegnanti sono due richieste che fanno a pugni.

Aumentare gli stipendi automaticamente implica minor investimento per la scuola.

Francamente dello stipendi degli insegnanti non me ne importa un accidenti e per le ore effettivamente lavorate guadagnano fin troppo.
Aumentare loro lo stipendio non penso affatto che ciò possa migliorare l'efficienza, tanto più se l'aumento non avviene su base singola e per meriti ma solo per contratto esteso a tutti gli insegnanti.

In Italia a parità d'impiego, lo stipendio è quasi sempre sotto la media europea, in modo particolare nel settore privato.


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Beh.. qualche mese fa "avete" aumentato lo stipendio dei prof. di religione per 250 milioni di euro all'anno. [:D]... [B)]


Ultima modifica di Lawliet il 08/09/2010, 20:12, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/09/2010, 23:45 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Quello che sottolinei, cara Bliss, è sacrosanto....

Ed è ancor più grave, se pensiamo che mentre i loro stipendi sono da capogiro e fuori da ogni parametro europeo, i tagli in oggetto si associano a quelli già effettuati sulla CULTURA, sulla RICERCA e sullo SVILUPPO.

Allo stato dell'arte, è come se si volesse deliberatamente sbriciolare il vero motore di un paese (cioè le nuove generazioni) al fine di creare un popolo di "zombie", incapace di reagire, costruire e produrre.





Hai dimenticato che i politici godono dei Benefits: auto blu, cinema, teatro, eventi sportivi, mostre, ristoranti, autostrade, viaggi in aerei di stato e quant'altro a SPESE dello stato, cioè loro spendono e il conto lo paga Pantalone (cioè noi).

Poi per quanto riguarda la denuncia del Codacons finirà alla stessa maniera: Emetteranno un paio di emendamenti al decreto legge, ovviamente votato dalla maggioranza compatta, che impedisca che un ministro venga portato in un tribunale.

X Rmnd:
Vedi che forse non capisci molto di come funziona la scuola o di come funziona il lavoro di un insegnante.
E forse non ti ricordi che quando andavi a scuola, il professore o la professoressa ti faceva delle lezioni, ti dava compiti e ti CORREGGEVA i compiti in classe.
Forse non sai che il professore deve preparare a casa le lezioni x i propri studenti di, probabilmente, ben 3-4 classi differenti, correggere centinaia di compiti in classe.
Credi che quelle cose le potesse fare nelle ore di scuola coi ragazzi? no, quelle cose le fanno a casa loro, e sì, si portano a casa il lavoro.
Te difficilmente ti porti a casa il lavoro, mentre loro per finire magari fanno pure le ore piccole, e quelle ore vengono conteggiate "a forfeit" dallo stato, cioè che se a casa gli tocca di lavorare x 5 ore ma gliene pagano solo 2, sono pistolini suoi.

Sicuramente ci sono insegnanti che non fanno un cavolo da mattina a sera e scaldano la cadrega, ma ci sono migliaia di insegnanti che sgobbano come dei muli, che hanno studiato come dannati x avere quel posto, che hanno investito i loro soldi in lauree e master per poter dare il massimo sul lavoro, e mo adesso sono in mezzo ad una strada, e molti di loro hanno pure famiglia.


Pensa che cè gente in politica che non ha nè master nè lauree e piglia + soldi di 20 insegnanti messi assieme AL MESE.


Ultima modifica di holocron il 08/09/2010, 23:46, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
holocron ha scritto:
Forse non sai che il professore deve preparare a casa le lezioni x i propri studenti di, probabilmente, ben 3-4 classi differenti, correggere centinaia di compiti in classe.
Credi che quelle cose le potesse fare nelle ore di scuola coi ragazzi? no, quelle cose le fanno a casa loro, e sì, si portano a casa il lavoro.
Te difficilmente ti porti a casa il lavoro, mentre loro per finire magari fanno pure le ore piccole, e quelle ore vengono conteggiate "a forfeit" dallo stato, cioè che se a casa gli tocca di lavorare x 5 ore ma gliene pagano solo 2, sono pistolini suoi.




http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=7210&REPLY_ID=119426



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Roma ladrona: Scuola Bosina, piccoli leghisti crescono... a spese nostre!
.pubblicata da BERLUSCONI chi è?

Il 12 luglio scorso, Il Giornale (a firma di Chiocci e Bracalini) segnalava che lo scorso 9 giugno il Ministero del Tesoro ha emesso un decreto con il quale finanzia una scuola privata con un totale di 800.000 Euro: 300mila di competenza 2009 e 500mila di competemza 2010, per «ampliamento e ristrutturazione».

La scuola Varesina beneficiaria di questo finanziamento si chiama "Scuola Bosina", ed è stata fondata nel 1998 e «nasce con la Scuola Primaria, come Associazione culturale per l’educazione e l’istruzione dei giovani» (cit. http://www.scuolabosina.com/page3.html).

Il Giornale osservava che:

La società cooperativa (che gestisce la scuola, n.d.r.), con sede legale a Varese, ha chiuso il bilancio 2008 con una perdita di 495.796 euro, anche se le iscrizioni non vanno affatto male. Due anni fa, raccontò Panorama, gli alunni erano cresciuti del 25% e per la prima volta la Scuola Bosina era stata costretta a creare le liste di attesa per i suoi studenti.

Quindi, precariato per sopperire ai vuoti dei ruoli pubblici, e fondi per ristrutturare le scuole private; sciopero della fame per gli insegnanti nelle cui mani si affidano i figli dei comuni cittadini, ma «un'ampia scelta di corsi di educazione motoria, che vanno dalla psicomotricità, all’acquaticità, al judo, all’avviamento ai giochi di squadra, in modo che ognuno possa trovare lo sport più adatto alla propria persona» (cit. http://www.scuolabosina.com/page4.html) per i piccoli frequentatori della SCUOLA BOSINA, a spese nostre.

Ah, per inciso, la Scuola Bosina è stata fondata da Manuela Morrone, moglie di Bossi (la quale è ancora socia della cooperativa che gestisce la scuola), ed è oggi presieduta dall’ex senatore leghista Dario Galli; è anche nota come "Libera scuola dei popoli padani".

Qui l'articolo de Il Giornale: http://www.ilgiornale.it/interni/dono_l ... comments=1



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Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Roma ladrona: Scuola Bosina, piccoli leghisti crescono... a spese nostre!
.pubblicata da BERLUSCONI chi è?

Il 12 luglio scorso, Il Giornale (a firma di Chiocci e Bracalini) segnalava che lo scorso 9 giugno il Ministero del Tesoro ha emesso un decreto con il quale finanzia una scuola privata con un totale di 800.000 Euro: 300mila di competenza 2009 e 500mila di competemza 2010, per «ampliamento e ristrutturazione».

La scuola Varesina beneficiaria di questo finanziamento si chiama "Scuola Bosina", ed è stata fondata nel 1998 e «nasce con la Scuola Primaria, come Associazione culturale per l’educazione e l’istruzione dei giovani» (cit. http://www.scuolabosina.com/page3.html).

Il Giornale osservava che:

La società cooperativa (che gestisce la scuola, n.d.r.), con sede legale a Varese, ha chiuso il bilancio 2008 con una perdita di 495.796 euro, anche se le iscrizioni non vanno affatto male. Due anni fa, raccontò Panorama, gli alunni erano cresciuti del 25% e per la prima volta la Scuola Bosina era stata costretta a creare le liste di attesa per i suoi studenti.

Quindi, precariato per sopperire ai vuoti dei ruoli pubblici, e fondi per ristrutturare le scuole private; sciopero della fame per gli insegnanti nelle cui mani si affidano i figli dei comuni cittadini, ma «un'ampia scelta di corsi di educazione motoria, che vanno dalla psicomotricità, all’acquaticità, al judo, all’avviamento ai giochi di squadra, in modo che ognuno possa trovare lo sport più adatto alla propria persona» (cit. http://www.scuolabosina.com/page4.html) per i piccoli frequentatori della SCUOLA BOSINA, a spese nostre.

Ah, per inciso, la Scuola Bosina è stata fondata da Manuela Morrone, moglie di Bossi (la quale è ancora socia della cooperativa che gestisce la scuola), ed è oggi presieduta dall’ex senatore leghista Dario Galli; è anche nota come "Libera scuola dei popoli padani".

Qui l'articolo de Il Giornale: http://www.ilgiornale.it/interni/dono_l ... comments=1





I frequentatori della scuola Bosina non sono tutti figli di leghisti.
L' aumento delle iscrizioni, dipende dall' ottimo programma scolastico, che oltre ai programmi ministeriali, comprende lo studio della storia e delle tradizioni locali, visite sul territorio per comprenderne la morfologia.
Bliss, ti ostini nell' inoltrarti in un territorio che non conosci assolutamente, così rischi di perdere la tua proverbiale obbiettività.[;)]
Essendo una scuola legalmente riconosciuta, ha diritto a dei contributi statali, che vengono utilizzati bene a quanto pare. La stessa cosa non la si puo affermare per altri comprensori scolastici.



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MessaggioInviato: 09/09/2010, 20:52 
Green, il punto è questo: la scuola privata essendo privata e aperta solo agli iscritti che pagano una quota, non è una scuola pubblica e non deve essere sovvenzionata da denaro pubblico.
Cosa c'è di difficile da capire? I leghisti si lamentano del fatto che il nord paghi per il sud e poi va bene se io devo pagare per far andare a scuola i figli delle persone ricche o che comunque possono permettersi una retta scolastica?
Sono io che manco di obbiettività [:0]? Green hai mai letto gli specchi esseni?



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