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Enkidu ha scritto:
Il film di Spielberg non è che lo scadente remake di una scadente trasposizione cinematografica del bel romanzo di H.G.Wells, "La Guerra dei Mondi", che assieme ad altre opere dello stesso autore, come "La Macchina del Tempo" e "I Primi Uomini sulla Luna", inaugurò l'inizio della fantascienza classica del XX secolo, con tutti i temi classici della fantascienza: gli alieni e i primi contatti con essi, i viaggi nello spazio e i viaggi nel tempo, con tutto quello che ne consegue.
Wells infatti scrisse il suo romanzo a cavallo fra il XIX e il XX secolo, un'epoca in cui l'immagine dell'universo era un tantinello diversa da oggi, causa le conoscenze sul cosmo enormemente inferiori alle nostre.
D'allora le cose sono molto cambiate.
Spielberg ha cercato d'essere un po' più aderente al romanzo, ma appena un po' rispetto al vecchio film degli anni 50. Di fatto, anche se ha voluto far credere di voler omaggiare il grande scrittore inglese, l'ha massacrato anche lui, come tutti gli altri.
Secondo me, doveva infischiarsene del realismo e raccontare la storia così com'era: avvincente ma scientificamente impossibile alla luce della scienza moderna.
Il romanzo partiva da un presupposto che per quei tempi era un dato a cui credevano tutti senza alcuna difficoltà, per quanto strano possa sembrare adesso: Marte era un pianeta abitato da un'antica civiltà, poiché il pianeta rosso era più antico a causa della sua minore dimensione, e quindi si era raffreddato prima. Si trattava di un pianeta morente, i cui mari si erano progressivamente prosciugati, lasciando al loro posto solo immense e gelide tundre verdi-blu, mentre i continenti erano diventati grandi deserti rossi, tagliati da immensi canali costruiti dai Marziani. Anche l'aria era in parte sfumata nello spazio, rendendo l'atmosfera irrespirabile per la sottigliezza.
Ma se Marte era un mondo ormai alla fine, e i suoi abitanti erano tanto più evoluti di noi, non c'era la possibilità che ci invadessero per colonizzare il nostro pianeta, più giovane, più caldo, più fertile e più grande? Non è che ci avrebbero considerato solo dei selvaggi da sterminare, o ancora peggio semplicemente degli animali appena un poco più intelligenti degli altri?
L'idea aveva ispirato Wells e così aveva creato il primo romanzo di fantascienza della modernità.
Oggi diremmo che la cosa è improponibile, perché una civiltà superiore, anche se vivesse su Marte, avrebbe mezzi infinitamente più sofisticati di una inutile e dispendiosa guerra, per ottenere ciò di cui ha bisogno.
Nessuno può guardare "con invidia" al nostro mondo, perchè non ha nulla di invidiabile a chi può girovagare per l'universo. Eventuali abitanti di un mondo morente, ormai scarso di acqua e aria, potrebbero addirittura ringiovanire il loro mondo attraccando una decina di comete dalla Nube di Oort per farle precipitare in mille pezzi sulla superficie del loro mondo.
La Guerra dei Mondi è solo una piacevole favola dell'orrore, tutto qua. Se qualcuno poi volesse sterminarci, magari perché ci considera una sorta di batteri contagiosi e molesti, non perderebbe tempo a usare i pittoreschi tripodi, tanto affascinanti quanto dispendiosi (per lentezza e limitatezza di possibilità) al fine di uno sterminio. Meglio sarebbe una serie di deflagrazioni nucleari, o irradiamenti di energia su larga scala, per farci fuori tutti in rapidissimo tempo, con minimo rischio e minimo dispendio di mezzi.... non vi pare?
Il problema e` sempre del punto di vista con il quale viene sceneggiato, realizzato un film...peggio se di cosiddetta fanta(?)scienza.
Nella quasi totalita` dei casi i film di fanta(?)scienza sono in chiave pro-umana...
E bisogna trovare tutti i possibili escamotage per permettere in fondo al film una via di uscita per l`umanita`...
Insomma al di sotto esiste una forte componente pedagogica e di morale da trasmettere.
Ah tra le altre cose, c`e` anche la difficolta` estrema di immaginarsi come si "muoverebbe" una ipotetica civilta` cosiddetta aliena (alla Terra e` sottinteso ma sarebbe ogni tanto bene scriverlo anche nei cinema...perche` molte persone sono ignoranti nel senso che non lo sanno).
E qui o si va per totale fantasia ed immaginazione umana oppure come nel caso delle opere "originali" di molti registi sicuramente si ricevono anche input per via anonima tramite posta...
E sono sicuro che Spielberg non la racconta giusta come si suol dire...
Grazie.
Marco1971.