Cos'è notizia scomoda?
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
...è vecchia di 13 anni...
e tanto per cambiare c'infilate un Berlusconi anche qui?
Ovunque Berlusconi come il prezzemolo?
Allora stavamo dicendo che Di Pietro in passato qualche grana giudiziaria lo coinvolse e chiese aiuto e consiglio proprio a Cesare Previti...
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=8088&REPLY_ID=129431 Cita:
...Di Pietro - scrivono ancora i giudici - riuscira' attraverso la mediazione di Previti ad avere un colloquio con Dinacci che, come gia' aveva fatto Previti, lo tranquillizza".
Cita:
...la molla decisiva che lo spinse a lasciare la toga fu l'intenzione - maturata gia' nella primavera del '94 - "di intraprendere l'attivita' politica ovvero di ottenere incarichi pubblici di maggior rilievo".
E quando a Silvio Berlusconi disse di non essere stato d'accordo sull'invio dell'avviso di garanzia, menti' perche' era "alla ricerca iniziale di probabili alleanze" politiche
Sempre Tonino, nel '93 torchiava Carlo De Benedetti per qualche miliardo di tangenti, sempre Tonino torchiò il povero Prodi.
Poi si sa come andò a finire...Di Pietro divenne ministro qualche anno più tardi proprio sotto il governo Prodi.
E del maxi-corruttore De Benedetti, proprietario di Repubblica e del gruppo editoriale l'Espresso? Come sono i rapporti con Di Pietro?
Due anni dopo, nel '95 i rapporti tra Di Pietro e De Benedetti erano sicuramente migliorati:
Cita:
Telefonata intercorsa tra Antonio Di Pietro e Carlo De Benedetti
ore 10:31 del 19 novembre 1995
(dagli atti del Tribunale di Brescia):
[color=blue]Di Pietro: ‘Pronto?’
De Benedetti: ‘Dottor Di Pietro?’.
D.P.: ‘ Sì...’.
D.B. : ‘Non...l’ho svegliata?’.
D.P. : ‘No...assolutamente, come va innanzitutto?’.
D.B. : ‘Sono Carlo De Benedetti, bene’.
D.P. : ‘Sì...l’avevo riconosciuta benissimo, come va...che piacere sentirla’.
D.B.: ‘Bene, bene... anch’io’.
D.P.: ‘Noi, a questo punto, ho capito che abbiamo tanti amici comuni’.
D.B. : ‘Eh, ne abbiamo tanti ... sicuro’.
D.P.: ‘Tanti amici comuni, con cui lavoriamo insieme’.
D.B. : ‘Bene... e Prodi è uno di questi... no?’.
D.P. : ‘Prodi è uno di questi, sì, in questo momento, pensi, sono davanti al computer’.
D.B. : ‘Sì’.
D.P. : ‘Eh, sto scrivendo un’affettuosa lettera di... e... attenzione verso Prodi, che credo farò con Scalfari pubblicamente, perché lui più volte mi sta tirando in ballo in questi giorni e voglio raccomandargli discrezione e serenità, ma lo faccio in modo molto cordiale’.
D.B.: ‘Sì, ma quando...ehm... il suo progetto va avanti?’.
D.P. : ‘Il nostro progetto... il nostro, eh sì, il mio progetto va avanti, sta, stiamo lavorando... ma quando avremo modo di parlarne, poi gliene preferisco parlargliene a voce’.
D.B. : ‘Con grande piacere’.
D.P. : ‘Sì’.
D.B.: ‘Quando lei vuole, io, ho piacere anch’io...’.
D.P. : ‘Sì’.
D.B. : ‘Di... qualche, anche perché secondo me ci vuole un’accelerazione dei tempi’.
D.P.: ‘Credo che ci sia un’accelerazione in tanti sensi, devo dire che anche noi stiamo facendo parecchio, anche poi...grazie ad amici comuni, insomma ecco...’.
D.B. : ‘Uhm...uhm... senta una cosa, poi ne parliamo perché mi interessa anche sapere la sua idea... su questa pseudo o finta entrata di Romiti’.
D.P. : ‘Eh... non lo so se poi è pseudo o se è finta (sic!)...credo che sia una variabile...anch’io ci sto riflettendo...Eh...eh...eh... per certi versi interessante, per certi versi uhm.. come si può dire...uhm’.
D.B.: ‘Conturbante’.
D.P. : ‘Conturbante... conturbante, perché credo di capire dove vuole andare a virare’.
D.B. : ‘Mah...le dirò... io penso che tutto qu... io mi sono convinto di quello che una volta anche lei mi ha detto, e cioè che bisogna evitare il partito-azienda, ora questo...’.
D.P. : ‘Eh... sì’.
D.B. : ‘Quello di Berlusconi è una cosa del tutto anomala, però... in fondo, io trovo che tutte le invasioni di campo...’.
D.P. : ‘ Mah... quello... che partito azienda è azienda potere, quindi...’.
D.B. : ‘Quindi è una cosa diversa infatti’.
D.P.: ‘Ancora un po’ più...più’.
D.B. :’Al peggio, in quanto...’.
D.P. :’ Que...qui siamo...’.
D.B.: ‘Senta, quando lei ha un momento mi telefoni che ci vediamo settima... settimana prossima senz’altro me ne farò carico’.
D.P.: ‘Grazie dottore’.
D.B.:’ Grazie a lei, arrivederci’.[/color]