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29/11/2010, 22:05

Sirius ha scritto:

xkjes ha scritto:

Quindi dite che gli americani giocano a scacchi e stanno per fare scacco matto [8)]


solo na cosa spero: che stavolta se dobbiamo crepare tutti, qualche bomba nucleare caschi pure su suolo Americano! che questi so bravi a fa la guerra sempre lontano da casa


Io credo che lo scudo spaziale sia attivo e non credo che arrivi bombe in america!

29/11/2010, 22:15

xkjes ha scritto:

Sirius ha scritto:

xkjes ha scritto:

Quindi dite che gli americani giocano a scacchi e stanno per fare scacco matto [8)]


solo na cosa spero: che stavolta se dobbiamo crepare tutti, qualche bomba nucleare caschi pure su suolo Americano! che questi so bravi a fa la guerra sempre lontano da casa


Io credo che lo scudo spaziale sia attivo e non credo che arrivi bombe in america!

Così secondo te loro si sentono al sicuro?.
Ancora non si spiega il lancio di missili della Costa Ovest Americana. [8]

29/11/2010, 22:23

Io credo che lo scudo spaziale sia attivo e non credo che arrivi bombe in america!
[/quote]
Così secondo te loro si sentono al sicuro?.
Ancora non si spiega il lancio di missili della Costa Ovest Americana.[8]
[/quote]

Se fosse stato un lancio di un missile per colpire il suolo americano hanno fallito e credo che centri lo scudo spaziale o uno scudo elettronico!

01/12/2010, 00:30

[color=blue]La terra senza luce
http://www.ilfoglio.it/zakor/695

Immagine

L’utopia che diventa distopia. Il paradiso che si tramuta in inferno. Una larga macchia nera: ecco come appare la Corea del Nord vista dal satellite. Per chi la sorvola in aereo la Corea del Nord è l’unico Paese di cui si vedono i confini. A Ovest e a Est c’è il mare, a Nord c’è la Cina e a Sud la Corea del Sud, che di notte brulicano di mille luci. Una distesa di buio grande quanto l’Inghilterra, una nazione di ventitre milioni di abitanti che appare disabitata come un oceano che si mangia luce, energia, vite. La Corea del Nord è semplicemente un vuoto. Su ventitré milioni di abitanti conta duecentomila prigionieri politici in campi “di rieducazione” da cui di rado si esce vivi. Almeno la metà, centomila, ci è finita perché sorpresa a praticare una qualche forma di religione. Più di metà dei bambini muoiono prima di diventare adulti: 51,34 per cento, la più alta percentuale del mondo. Anche avere avuto un padre o un nonno cristiano porta a essere considerati di “sangue impuro”, cittadini di serie B per sempre. Molti nordcoreani che non sanno nulla del mondo esterno ripetono una canzone obbligatoria secondo cui non hanno “nulla da invidiare”.

di Giulio Meotti
[/color]

01/12/2010, 09:19

rmnd ha scritto:

[color=blue]La terra senza luce
http://www.ilfoglio.it/zakor/695

Immagine

L’utopia che diventa distopia. Il paradiso che si tramuta in inferno. Una larga macchia nera: ecco come appare la Corea del Nord vista dal satellite. Per chi la sorvola in aereo la Corea del Nord è l’unico Paese di cui si vedono i confini. A Ovest e a Est c’è il mare, a Nord c’è la Cina e a Sud la Corea del Sud, che di notte brulicano di mille luci. Una distesa di buio grande quanto l’Inghilterra, una nazione di ventitre milioni di abitanti che appare disabitata come un oceano che si mangia luce, energia, vite. La Corea del Nord è semplicemente un vuoto. Su ventitré milioni di abitanti conta duecentomila prigionieri politici in campi “di rieducazione” da cui di rado si esce vivi. Almeno la metà, centomila, ci è finita perché sorpresa a praticare una qualche forma di religione. Più di metà dei bambini muoiono prima di diventare adulti: 51,34 per cento, la più alta percentuale del mondo. Anche avere avuto un padre o un nonno cristiano porta a essere considerati di “sangue impuro”, cittadini di serie B per sempre. Molti nordcoreani che non sanno nulla del mondo esterno ripetono una canzone obbligatoria secondo cui non hanno “nulla da invidiare”.

di Giulio Meotti
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[:0] [:0] [:0]
ma quindi sono obbligati a spegnere la luce a tale ora? O proprio non viene distribuita/non viene permesso di accenderla/e?

che roba... peggio dell'africa [:0]

01/12/2010, 10:10

Mah, secondo me è una specie di copri fuoco, succedeva anche qui in tempo di guerra (mi raccontano i "vecchi")!

E poi un po' di risparmio energetico non fa mai male... [:o)]

01/12/2010, 12:13

Coree: 007 Seul, probabile nuovo attacco
Le aggressioni di Pyongyang legate alla successione al vertice

SEUL, 1 DIC - I servizi di intelligence di Seul valutano 'altamente probabile' un nuovo attacco da parte della Corea del Nord, dopo l'aggressione della scorsa settimana contro l'isola sudcoreana di Yeonpyeong. Lo afferma Won Sei-hoon, direttore del National Intelligence Service (Nis), nel corso di un'audizione parlamentare, spiegando che si tratta di azioni legate 'alla successione al vertice' del regime di Pyongyang, con la salita al potere di Kim Jong-un, terzogenito del 'caro leader' Kim Jong-il.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 47572.html

01/12/2010, 13:56

nemesis-gt ha scritto:

Coree: 007 Seul, probabile nuovo attacco
Le aggressioni di Pyongyang legate alla successione al vertice

SEUL, 1 DIC - I servizi di intelligence di Seul valutano 'altamente probabile' un nuovo attacco da parte della Corea del Nord, dopo l'aggressione della scorsa settimana contro l'isola sudcoreana di Yeonpyeong. Lo afferma Won Sei-hoon, direttore del National Intelligence Service (Nis), nel corso di un'audizione parlamentare, spiegando che si tratta di azioni legate 'alla successione al vertice' del regime di Pyongyang, con la salita al potere di Kim Jong-un, terzogenito del 'caro leader' Kim Jong-il.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 47572.html


Ah allora se lo hanno detto gli 007 Sud coreani stiamo sicuri che non succedera' proprio nulla [:D]
Ogni volta che l'intelligence parla di nuovi attacchi terroristici poi tutto tace.
Meno male,ce ne fossero di piu' di dichiarazioni di questi agenti segreti.
Ultima modifica di Lawliet il 01/12/2010, 19:49, modificato 1 volta in totale.

01/12/2010, 22:21

01 Dicembre 2010, 19:15 - Televideo
19.15 Stati Uniti e Corea del Sud hanno bocciato la proposta della Cina di un incontro ai primi di dicembre, sia pure di natura straordinaria, nell'ambito del negoziato a sei per "raffreddare" le tensioni intercoreane. I ministri degli Esteri dei due Paesi si sono trovati d'accordo sulla ripresa dei negoziati, ma a patto che Pyongyang compia passi concreti per rinunciare alle sue ambizioni atomiche. Washington ospiterà invece lunedì 6 un vertice Usa–Giappone–Corea del Sud.

perche vogliono una riunione solo tra alleati? il problema e la orea del nord. loro che centrano? cosa stanno architettando?

01/12/2010, 22:30

ragazzi ho come la brutta senzazione he nell aria stia girando qualcosa di storto. sta volta me lo sento dentro che sta per accadere qualcosa. e se la storia di wikileaks sia una sorta di distrazione per non far capire alla gente che in corea si sta rischiando un conflitto che diventera globale e nucleare?

e gia successo che la corea rompe, ma a qust ora aveva gia finito di rompere. quest anno e gia la 3 volta che la korea rompe. e non si sta fermando, anzi sembra che anche seul si stia mettendo sotto. mettendo anche lei missili sulle rampe. gli usa e alleati vogliono incontrarsi chissa per cosa dire. la situazione e sempre peggio. invece di migliorare peggiora minuto per minuto. [:(] qui potrebbero rimetterci milioni di persone. se non di piu

01/12/2010, 22:55

va be' lo aveva detto anche Leo Zagami, l'illuminato pentito,che la guerra sarebbe scoppiata e ci sarebbero stati parecchi morti,perche' LORO vogliono che sia cosi'.

09/12/2010, 21:27

Capo Stato Maggiore: rafforzare legami militari con Tokyo e Seoul
Tokyo, 9 dic. (Apcom) - Il capo di Stato Maggiore della Difesa Usa, l'ammiraglio Mike Mullen, considera "una vera urgenza" il rafforzamento dei legami militari con la Corea del Sud e il Giappone, come mezzo di dissuasione per Pyongyang. Gli Stati Uniti hanno partecipato a manovre militari congiunte con i loro alleati di Tokyo e Seoul da quando la Corea del Nord ha bombardato il 23 novembre scorso un'isola sudcoreana, facendo quattro morti. Durante una sua visita nella capitale giapponese, Mullen ha spiegato: "Considero una vera urgenza da affrontare tutti insieme la situazione nella penisola coreana, per mostrare la nostra forza e riuscire a dissuadere le iniziative della Corea del Nord". "Ciò andrebbe a vantaggio di tutti noi", ha spiegato l'ammiraglio americano ai giornalisti, al termine di un incontro con il ministro giapponese della Difesa, Toshimi Kitazawa. Secondo un responsabile del ministero, Mullen avrebbe detto a Kitazawa che sarebbe importante inviare "un avvertimento" fermo a Pyongyang, minacciando una risposta graduale in caso di qualsiasi nuova provocazione della Corea del Nord. (fonte afp)

09/12/2010, 21:44

L’intelligence di Seul e Washington allarmate: Pyongyang può schierare una nuova e pericolosa classe di mini-sottomarini lancia siluri. Temuti altri attacchi
Pyongyang come Assange: ogni pretesto è buono
La Corea del Nord può schierare una nuova e pericolosa classe di mini-sottomarini capaci di lanciare siluri, lasciando ipotizzare la preparazione di altri attacchi dopo quello che a marzo ha causato l’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan e la morte di 46 marinai.
La questione è sollevata e diffusa dal quotidiano di Seul JoongAng Ilbo, che cita fonti dei servizi di intelligence di Usa e Corea del Sud, i quali hanno avuto l’occasione di esaminare le immagini satellitari dalle quali sono emersi “chiaramente” i tubi lanciasiluri di 4 metri sporgere dai Daedong-B, i nuovi sommergibili di 17 metri di lunghezza, 4 metri di larghezza e appena 2,2 metri di altezza.
La Corea del Nord, secondo le fonti, avrebbe organizzato “intense esercitazioni militari a luglio e di recente, proprio mentre Seul e Washington erano impegnati in esercitazioni congiunte”.
Le autorità di intelligence, prove alla mano, sostengono che Pyongyang sia in grado di portare a segno attacchi con i suoi Daedong-B, insieme alla più grande classe Yono, che il governo sudcoreano ritiene abbia affondato la Cheonan.
Nel frattempo l’ammiraglio Michael Mullen, capo degli Stati maggiori riuniti nordamericani, è partito per la Corea del Sud per discutere di strategia con i sudcoreani dopo l’attacco del 23 novembre da parte di Pyongyang. Mullen è a capo di una delegazione che ha il compito “di rafforzare il coordinamento in materia di deterrenza strategica”, ha annunciato il segretario di Stato Usa Hillary Clinton al termine del suo incontro a Washington con i ministri degli Esteri giapponese Seiji Maehara e sudcoreano Kim Sung Hwan. Il vertice si è concluso con la condanna dei partecipanti per l’attacco compiuto dalla Corea del Nord contro l’isola di Yeonpyeong, definito una violazione dell’armistizio del 1953. La Clinton ha assicurato che “l’atteggiamento bellicoso” nordcoreano dovrà far fronte dall’altra parte alla “solidarietà tra i tre Paesi” riuniti a Washington. Il segretario di Stato si è incontrato lunedì a Washington con i colleghi di Giappone e Corea del Sud affermando che i tre hanno condiviso “profonda preoccupazione” per “gli attacchi provocatori da parte della Corea del Nord”. Il ministro degli esteri giapponese Seiji Maehara ha definito “indiscriminati e crudeli” gli attacchi giunti dalla Corea del Nord.
I tre ministri hanno concordato sulla necessità di aumentare la cooperazione con Cina e Russia perché aumentino le pressioni su Pyongyang per giungere ad un atteggiamento meno aggressivo da parte dei nordcoreani. Il segretario di Stato nordamericano Hillary Clinton ha detto ieri che qualsiasi tentativo di riprendere i colloqui a sei deve iniziare con la fine di tutte le “azioni provocatorie da parte della Corea del Nord” e aggiunto che la Cina ha un “ruolo speciale” da giocare nell’influenzare il comportamento della Corea del Nord.
Intanto Pechino segue tutto da vicino e commenta a margine: il dialogo e i negoziati sono “l’unico modo” per risolvere la crisi nella penisola coreana, ha affermato ieri la portavoce della diplomazia cinese Jiang Yu. “La Cina - ha detto la portavoce - è impegnata per la pace e la stabilità nella penisola coreana e si augura che venga accolta la sua proposta di una riunione d’emergenza a sei tra le due Coree, la Cina, gli Usa, il Giappone e la Russia”. I tre Paesi hanno però accolto con poco entusiasmo l’invito cinese, affermando che sono necessari “passi concreti” che dimostrino la buona volontà di Pyongyang.



garbo della Cina a Washington sulla crisi fra le due Coree. In spregio al pressing della Casa Bianca, Pechino non ha condannato Pyongyang, ma espresso piena intesa col regime di Kim-Jong Il. Posizione scontata, ma ufficializzata soltanto in seguito al primo incontro fra un alto responsabile cinese e lo stesso Caro leader, dall’attacco all’isola meridionale di Yeonpyeong del 23 novembre.

Faccia a faccia da cui sarebbe inoltre emerso il comune auspicio a una sempre più stretta collaborazione.

“A coloro che ci criticano – ha fatto eco all’incontro una portavoce del Ministero degli esteri cinese – vorrei chiedere cosa hanno fatto per tutelare la pace nella regione. La dissuasione militare non risolverà alcun problema. Porterà soltanto nuove tensioni”.

Al largo del Mar del Giappone continuano intanto le grandi manovre degli Stati Uniti. Alle esercitazioni con la Corea del Sud sono seguite quelle con il Giappone.

Simbolica dimostrazione di una decennale amicizia, che il Capo di Stato Maggiore americano Mike Mullen vorrebbe ora portasse a un vero patto di ferro con Seul e Tokyo. Perché soltanto la dissuasione, ha detto, potrà porre fine all’instabilità nel nord-est asiatico.
Ultima modifica di Halosoldier il 09/12/2010, 21:45, modificato 1 volta in totale.

10/12/2010, 15:19

nord corea minaccia uso di armi atomiche per difendersi.

10/12/2010, 19:30

ATTRITI TRA COREA DEL SUD E COREA DEL NORD – Choi Cheol- Yeong ricorda distintamente gli attimi di panico provati durante l’attacco nordcoreano della piccola isola di Yeonpyeong, ma i suoi nervi rimangono a fior di pelle, poiché, dice, potrebbero esserci altri bombardamenti, in particolare durante le esercitazioni dell’artiglieria sudcoreana della prossima settimana.

“Ho il presentimento che potrebbe accadere qualcosa, ma se così dovesse essere saremo pronti”, sostiene Choi, un funzionario cittadino, indicando un armadietto vicino alla sua scrivania dove tiene una maschera anti-gas.

Due settimane dopo che l’artiglieria della Corea del Nord ha sconvolto la tranquilla comunità peschereccia dell’isola di Yeongpyeong, accrescendo la paura verso il vicino, dotato di un potente armamento, molti sudcoreani sono convinti che saranno oggetto di altri attacchi, e si è da subito scatenato il dibattito su quali potessero essere i nuovi obiettivi.

Gli analisti della politica internazionale sostengono che al Nord la situazione stia diventando sempre più disperata, dovendo far fronte a carenza di scorte alimentari per l’inverno ed allo stesso tempo garantire la successione del figlio più giovane del dittatore Kim Jong- il. In questo contesto, dicono gli esperti, azioni militari provocatorie ed ostili sono la via più semplice per fare pressione sul più ricco e vulnerabile Sud, affinchè conceda alla Corea del Nord gli investimenti e gli aiuti per sopravvivere.

“Le tendenze passate mostrano che i nordcoreani colpiranno in qualche modo inaspettato”, sostiene Jong-ha, professore di difesa e studi sulla sicurezza all’università di Hannam(Daejeon), “l’eventuale attacco potrebbe avvenire tra qualche mese, ma dobbiamo essere pronti, o la sorpresa e il panico sarebbero troppo grandi”.





Nuova minaccia nucleare di Pyongyang. La Corea del Nord farà leva sulla sua potenza nucleare per difendersi. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri nord-coreano, Pak Ui-Chun che sara' in visita ufficiale in Russia da domenica a mercoledi' prossimi, su invito delle autorita' di Mosca: lo ha dichiarato lo stesso Pak all'agenzia di stampa russa 'Interfax', aggiungendo che incontrera' il collega Serghei Lavrov, con il quale saranno affrontate "questioni inerenti i rapporti bilaterali e i principali problemi internazionali"; evidente in quest'ultimo inciso l'allusione alla nuova crisi inter-coreana, accesasi dopo l'attacco a sorpresa del Nord contro l'isolotto sud-coreano di Yeonpyeong, il 23 novembre scorso, costato quattro morti, tra cui due civili. Il capo della diplomazia di Pyongyang ha quindi rivendicato le velleita' atomiche del suo Paese, che ha bisogno di armi nucleari per difendersi da Stati Uniti e Corea del Sud. "Noi", ha sottolineato Pak, "siamo una volta di piu' certi della bonta' della nostra scelta di seguire la politica dello 'Songun' (in lingua coreana 'Prima di tutto l'Esercito'; ndr), e di rafforzare un potenziale difensivo che s'impernia sul nucleare come deterrente. Riteniamo", ha proseguito, "che fino a quando gli Stati Uniti e la Corea del Sud non avranno posto fine alla loro linea ostile e aggressiva nei confronti della Repubblica Democratica Popolare di Corea (denominazione ufficiale della Corea del Nord; ndr), sara' assolutamente impossibile eliminare la tensione dalla penisola coreana", ha concluso. La sortita del ministro degli Esteri di Pyongyang ha peraltro provocato un immediato altola' da parte del Cremlino: in un comunicato diramato a stretto giro dal ministero degli Esteri russo, in effetti, si ribadisce che "tutte le parti in causa debbono evitare d'intraprendere qualsiasi iniziativa in grado di aggravare la tensione"
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