Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
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07/08/2011, 16:21

Deckard ha scritto:
Questo paradosso è stato ben messo in mostra dal mitico Albertone ne "Il disco volante" (ad esempio)... Il cinema non necessariamente deve rispecchiare la plateale realtà, ma ha la possibilità di esaltare con il grottesco, l'assurdo o il fantastico certi aspetti, per descriverne meglio le dinamiche.


Oltre a Il disco volante con Sordi bisogna citare anche Un marziano a Roma di Ennio Flaiano.
La commedia interpretata da Vittorio Gassman andò in scena nel 1960 e fu subito un... fiasco clamoroso.

http://spazioinwind.libero.it/letteratu ... iano01.htm

Rimase storica la frase di Ennio Flaiano che commentò "l'insuccesso mi ha dato alla testa" [:)]
Ultima modifica di Trystero il 07/08/2011, 16:24, modificato 1 volta in totale.

07/08/2011, 18:57

oh, ragazzi... io me lo scarico [:D]

GIANLUCA1989 ha scritto:
secondo voi una notizia del genere la metterebbero dopo il CALCIO!!??!

se è per quello, mettono anche omicidi o stragi

09/09/2011, 11:01

Bhè, a Venezia è stato accolto bene... :

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp? ... ione=12154

Venezia: Gipi l'alieno sommerso dagli applausi
Un vero trionfo per Alfonso Pacinotti, il regista-fumettista terzo italiano in gara.

Immaginate un piccolo paesino del Nord, dove la calma piatta di tutti giorni viene scossa dall'annuncio alla tv dell'imminente sbarco di una civiltà extraterrestre.
Manca una settimana, ma nessuno sembra turbato dall'annuncio.
Finché i famigerati alieni non atterrano davvero sulla Terra, trovando un pianeta stanco e disilluso, stretto in una crisi economica gravissima.
Come in ogni paese reazionario che si rispetti, le risposte all'arrivo degli ospiti oscillano dal razzismo fino alle interpretazioni mistico-religiose.

Fantastico, ma non troppo

"L'ultimo terrestre" è un film fantastico e irreale, neanche troppo. E' il film di Gian Alfonso Pacinotti (nella foto), in arte Gipi, illustratore alla sua prima opera fumettista, terzo ed ultimo cineasta passato alla Mostra del Cinema di Venezia, dopo Emanuele Crialese con "Terraferma" e Cristina Comencini con "Quando la notte".
Il film è stato proiettato in anteprima per la critica e la stampa che lo hanno accolto con applausi.
Ma un vero trionfo c'è stata nella proiezione serale aperta al pubblico: 15 minuti di applausi per il film e il regista.
Oggi l'uscita nelle sale cinematografiche italiane.


A sto punto mi piacerebbe dargli un'occhiata!
(continuo a pensare che buona ispirazione sia stata "Un marziano a Roma" di Flaiano)
Ultima modifica di Deckard il 09/09/2011, 11:02, modificato 1 volta in totale.

15/12/2011, 17:38

Riprendo questo vecchio topic per segnalare un altro film italiano presentato all'ultimo festival del Cinema di Venezia:

L'ARRIVO DI WANG
dei Manetti Bros.

Immagine

Qualche recensione:

http://www.movieplayer.it/film/articoli ... wang_8483/

http://www.everyeye.it/cinema/articoli/ ... ione_14957

Da quel poco che ho letto il film brilla per l'originalità della sceneggiatura, e sembra essere stato ben accolto dal pubblico e critica, anche se non c'è da aspettarsi l'audience di un cinepanettone.
Come per il film precedente (L'ultimo Terrestre) probabilmente l'alieno diventa una figura metaforica per mettere in luce i profondi e contradditori aspetti della + terrestre e umana specie. Non aspettiamoci quindi rivelazioni o disclosure particolari. Per quanto, nell'eventualità di un contatto con una razza aliena non dovremo aver trascurato il complesso delle reazioni e comportamenti umani, spesso idealizzati e cristallizzati dal cinema del genere.

Ho visto qualche clip su RAI 5: è da apprezzare anche una delle prime introduzioni di creature digitali in live action made in Italy in un lungometraggio (una creatura che deve apparire REALISTICA non fonte di fantasia concettualmente tipo Roger Rabbit), anche se la resa visuale non è all'altezza di esempi a stelle e strisce o d'oltralpe (tenendo anche conto del budget della produzione in questione!). In ogni caso preferisco film come questi che invitano a vedere tematiche STRAcalcate convenzionalmente a suon di roboanti MEGA FX in nuove e alternative direzioni, senza l'appoggio di pesanti e danarosi sponsor che non fanno altro che ridurre il film ad uno spottone banalotto e pesante stile Independence day o Transformers.

Il trailer sul Tubo:



I Manetti Bros. parlano del film:

Ultima modifica di Deckard il 15/12/2011, 18:04, modificato 1 volta in totale.

16/12/2011, 14:03

Biohazard ha scritto:

In Italia anche un pollo potrebbe diventare attore, gran parte dei registi è rimasto indietro a 40 anni fa, escono per lo più film alla 3 Metri Sopra Il Cielo che mi fanno vergognare di essere Italiano. "Commedie" che invece di far ridere fanno piangere e concorrenti del Grande Fratello che me li ritrovo a recitare in fiction non di certo per meritocrazia, perché alla fine ci sono tanti attori che pur essendo molto bravi non riescono ad emergere a causa di raccomandati o gente che la dà a mezzo mondo.

Insomma, mi sa che si è capito che non sono un fan del cinema italiano... [}:)]


Siamo in due, Bio... ma scommetto che ci sono tante altre persone con un minimo di buon gusto che la pensano esattamente come te.... o almeno mi illudo che sia così...

16/12/2011, 15:44

Biohazard ha scritto:

In Italia anche unpollo potrebbe diventare attore, ....etc, etc...


Mha... [8]
A me sembra un giudizio piuttosto sommario, che rischia di superare in banalità quel cinema di massa italiota nel quale mette forzosamente tutta la produzione nazionale... probabilmente senza conoscerla fino in fondo.

E fino a quando i film si giudicheranno con la presunzione di avere l'esclusiva illuminazione del nume ASSOLUTO del "BUON GUSTO"... faremo ben poca strada! [;)]

Questo senza nascondere la precarietà del nostro cinema, che vede i grossi capitali (privati) foraggiare solo le Grasse-Grosse produzioni cinepanettonistiche o vanzinanti, mentre registi, autori e attori + audaci (e preparati) devono arrangiarsi con fondi minimali. Io ammiro chi, così allo scoperto, rischia DEL SUO PROPRIO dando vita a storie ed idee, mai collaudate neanche dagli opulenti professionisti stranieri, per i quali, E NON E' SUCCESSO POCHE VOLTE, diventano poi fonte di ispirazione se non di PLAGIO!

Il film in questione è costato 500000 Euro, ed è stato girato in gran parte con una CANON 7D!!! Se un budget così piccolo (che prevede la partecipazione oltre che di attori BRAVI anche di personale della CG che ha lavorato per AVATAR) permette di essere + agili e non essere vincolati ideologicamente, come i costosissimi Blockbusters, originali come un panino al MCDonald, bhe... le novità in un settore ormai cristallizato come la Scifi potranno avere qualche nuova chance...

-----> http://www.cinemaerrante.it/2011/09/10/venezia-68°-larrivo-di-wang-la-recensione/
Ultima modifica di Deckard il 16/12/2011, 16:19, modificato 1 volta in totale.

16/12/2011, 16:30

Ce ne fossero di produttori come Procacci in giro.
Il film merita una visione anche solo per incoraggiare il cinema italiano che se è vero che non è ai fasti di un tempo è altrettanto vero che sforna ancora piccoli gioielli (I 100 passi, Gomorra, Il Divo e gran parte della produzione di Pupi Avati).
Se poi è vero che questo film è costato appena 500mila euro tanto di cappello.
Pensate a gente come Emmerich, regista che pur avendo a disposizione fantabilioni di dollari ha prodotto tanta di quella robaccia da far arrossire lo spettatore gia' dopo pochi minuti (2012, The Day After Tomorrow, 10000 A.C., Il patriota).
Io ho deciso, vedrò questo film [:)]

16/12/2011, 16:33

E... prima che compaia in una delle segnalazione yutubiane cui siamo pluriabituati, ecco un fake promozionale:

Ultima modifica di Deckard il 16/12/2011, 16:36, modificato 1 volta in totale.

16/12/2011, 16:36

Indiana Pipps ha scritto:

Ce ne fossero di produttori come Procacci in giro.
Il film merita una visione anche solo per incoraggiare il cinema italiano che se è vero che non è ai fasti di un tempo è altrettanto vero che sforna ancora piccoli gioielli (I 100 passi, Gomorra, Il Divo e gran parte della produzione di Pupi Avati).
Se poi è vero che questo film è costato appena 500mila euro tanto di cappello.
Pensate a gente come Emmerich, regista che pur avendo a disposizione fantabilioni di dollari ha prodotto tanta di quella robaccia da far arrossire lo spettatore gia' dopo pochi minuti (2012, The Day After Tomorrow, 10000 A.C., Il patriota).
Io ho deciso, vedrò questo film [:)]


Certo! Se ne potrebbero aggiungerne altri, + o - noti, la lista delle persone capaci, che si muovono con difficoltà nel cinema italiano è davvero lunga. Un regista che riesce ad unire pubblico e qualità, ed è uno dei miei preferiti, è Paolo Virzì.
Pazzesco! Ho visto solo ora l'intervista che ho postato! E' stato filmato TUTTO con una Canon 7D!!! [8)]

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Interessante è anche questa recensione:

http://www.paesesera.it/Cultura-e-spett ... o-l-alieno

Da cui traggo:

Una fantascienza, dunque, che preferisce la metafora sociale alla spettacolarità del modello Usa, e che comunque rappresenta un sasso nello stagno nel nostro cinema, con la creatura 3D in computer grafica che campeggia in primo piano per più di metà film e una sfida tecnica inedita qui da noi, soprattutto con un budget così ridotto (meno di 500mila euro). Dietro c’è la giovanissima società romana Palantir Digital Media, guidata da Simone Silvestri e Vito Picchinenna, che hanno realizzato i tantissimi effetti visivi del film con la supervisione di Maurizio Memoli, che aveva appena lavorato ad Avatar. “Il film è proprio nato dalla voglia di sperimentarsi sugli effetti - dicono i registi di Zora la vampira – doveva essere un corto ma poi ci ha preso la mano”.

Pur trattandosi di uno sci-fi “da camera” (si svolge per la maggior parte nella stanza dell’interrogatorio), L’arrivo di Wang rimanda di continuo a Roma, e soprattutto a un certo spirito capitolino nell'affrontare gli imprevisti. Geniale (e divertente) l’idea di agganciarlo al massimo realismo, che di solito nei film di fantascienza non è di casa. Gaia, in un momento di impasse, si ritrova addirittura a chiamare un numero verde e poi Amnesty International, e lo sperduto Wang, appena atterrato sul nostro pianeta, racconta di essersi trovato di fronte a problemi molto pratici. “Questi dettagli li ho scritti io – dice Marco Manetti – volevo che ci fosse dell’ironia, ma soprattutto che il film fosse realistico. Mi sono chiesto ‘che poi fa’ in certe situazioni? Chi chiami?’”.


Come per altri film scifi made in Italy l'incontro con l'alieno è uno scontro con le abitudini e convenzioni umane nell'affrontare la vita, con l'alienazione vera e propria del nostro solitario e quotiadiano vivere terrestre... aspetti che forse solo i primi film di Spielberg hanno affrontato mediandoli con la fiaba.
Ultima modifica di Deckard il 16/12/2011, 17:20, modificato 1 volta in totale.

16/12/2011, 18:10

quella sul papa mi é piaciuta:

ne ho pensato un'altra:

FIAT ....LUX

(o, a scelta...ringhio...rettili scemi...nordici..sudici...)

Perô Emilio Fede,che é poi uno dei pochi ad avere ancora...Fede...che annuncia uno sbarco alieno mi piacerebbe vederlo e sentirlo.

Dopo quel po' po' di alieno che ha servito per decenni,magari arrivasse l'alieno che....serve loro come si deve!

[^]
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