Cita:
sezione 9 ha scritto:
Rmnd, io ti sto citando il diritto internazionale. I tuoi desideri sono legittimi, ma non è detto che corrispondano anche alla realtà mondiale. Per cui, alla tua domanda di prima (è liberticida chi non ammette il diritto di secessione), io ti rispondo che per il diritto internazionale, e quindi anche per quello italiano, il diritto di autodeterminazione ESISTE ed è garantito. Il problema, quindi, non è che la legge italiana non è conforme alla legge internazionale, è il tuo pensiero che non lo è.
La costituzione non ammette il diritto di secedere. Quindi non avrebbe valore un referendum del genere in Italia . Non verrebbe neanche accolto. Il diritto internazionale per cosa? per chiedere il riconoscimento di una ipotetica padania.
Ma per arrivare a tale riconoscimento , le regioni del nord dovrebbero coalizzarsi prima di tutto tra loro. E neanche questo è ammesso per costituzione.
Quindi per godere del diritto all'autodeterminazione riconosciuto a livello internazionale occorre giocoforza uno strappo in aperta violazione delle leggi italiane. E poi immaginarti quale sia la via quasi obbligata per arrivare a quello strappo.
Quindi poco importa che il diritto sia riconosciuto a livello internazionale se poi per arrivarci occorre in pratica usare la forza.
Mentre se il diritto a secedere fosse nella costituzione, ciò potrebbe accadere in modo pacifico e consenziente come un semplice divorzio. Ma ovvio che prima di parlare di diritto a secedere, l'assetto regionale dovrebbe essere cambiato. Dovremmo quantomeno trasformare il paese in uno stato (con)federale. E ovvio che in uno stato centralista per suo assetto non ha senso parlare di diritto di secessione.
@Bliss: il nord effettua maggiori scambi con l'Europa che con il sud, poi c'è la questione tasse che restano tutte sul territorio.
E anche dopo, il sud dovrebbe comunque scambiare le merci con qualcuno e via terra , giocoforza il partner ideale rimarrebbe sempre il nord.
Poi gli articoli sopra affrontano la questione macroregionale e non ha nessuna attinenza con la secessione (la secessione potrebbe essere solo la naturale evoluzione nel caso, le disparità economiche tra macroregioni settentrionali e meridionali non venisse colmata neanchè con quel nuovo assetto unitario).