Cita:
sezione 9 ha scritto:
E questo si fa periodicamente, mentre tutti i giorni ci si parla, direttamente o via internet, facebook, twitter e compagnia cantando. Questa è la normalità da sempre.
L'idea di restare attaccati solo ed esclusivamente ad internet è sbagliata, per il semplice fatto che la politica non si fa via internet, ma confrontandosi "persona contro persona".
Hai frainteso che cosa intendevo.
Internet è uno strumento non è un fine, non si tratta di spostare la politica dal reale al virtuale, bensì di utilizzare uno strumento, che prima non esisteva, che ha delle potenzialità molto più in linea con un concetto di democrazia reale e diffusa.
Riprendo l'esempio di Wikipedia, che si può utilizzare come metafora di una nuova politica.
Wikipedia è un progetto collaborativo, nel senso che da tutto il mondo competenze specifiche si riuniscono con una finalità ben precisa, quella di realizzare un'enciclopedia in tempo reale, gratuita e aperta (con dei limiti, ma non mi interessa in questo momento discuterne). La "serietà" del progetto ha fatto sì che al progetto stesso collaborassero persone con competenze ed esperienze reali, e ad oggi almeno wikipedia inglese è considerata (vedi Nature) al pari se non meglio dei repertori tradizionali su carta stampata.
Wikipedia sarebbe mai potuta esistere senza internet? NO
Il discorso che tu fai può andare bene a livello del piccolo comune, dove non ha molto senso (o lo ha in piccola parte, come ausilio a chi non potrebbe presentarsi fisicamente) parlarsi con un PC quando lo puoi fare tranquillamente de visu. Se però ti allarghi già ad un grande comune (tipo un capoluogo di provincia) ecco che la cosa diventa già più complessa.
Non si tratta di VIVERE la politica su Internet, perché ognuno comunque vivrebbe la sua vita nella società (puoi dire addio ai politici di professione, perché è proprio questo che verrebbe meno), ma utilizzare internet per uno scopo, esattamente come avviene per Wikipedia. Nulla impedirebbe alle persone di confrontarsi di persona, di vedersi, di discutere etc... anzi internet, inteso come mezzo di informazione REALMENTE libero, potrebbe dare spunti di discussione nel mondo "reale".
Ciò che però oggi internet consentirebbe, così come avviene per Wikipedia, sarebbe una comunicazione orizzontale, dove in primo luogo ci sarebbero le idee e dove il confronto non avverrebbe su basi ideologiche, o peggio per correnti o moti di corruzione (a più livelli), ma in senso orizzontale. Non è possibile pensare alla democrazia reale a livello macro (oltre i piccoli comuni) con strumenti rappresentativi, perché abbiamo visto che questo è fallito, è tragicamente fallito, servono nuovi strumenti che consentano: INFORMAZIONE e PARTECIPAZIONE collettiva.
La questione non è dire: viviamo nel mondo reale, non su internet... perché io non sto affermando questo. E' il mondo reale che può utilizzare internet come semplice strumento di partecipazione, non solo ma anche di conoscenza.
Certo... molti usano internet per rincoglionirsi con i giochini di facebook, ma cribbio... questo perché non viene offerto qualcosa di SERIO e di CONCRETO, ma solo slogan e specchietti per allodole che alla fine non vogliono cambiare radicalmente le cose, ma solo aggiustarle.
E io temo che Grillo (con la manina di qualcuno, vedi Aspen) si stia muovendo in quest'ultima direzione... ha fiutato che il mondo sta crollando e si è portato avanti per prendere possesso del nuovo (temo)... ovviamente non tanto Grillo, ma altri.
Perché invece la mia prospettiva non viene sviluppata? C'erano stati annunci in passato, ma sono tutti scomparsi nel nulla.