16 luglio 2012 Otto regole per proteggere i risparmi 
Il problema dei debiti degli Stati, dal Giappone all'Inghilterra, dagli Usa ai Paesi Europei, ha creato un'enorme distorsione nel mercato dei capitali e nelle scelte degli investitori.
I risparmi delle famiglie sono ormai concentrati in obbligazioni o in fondi come i
http://www.nontipago.it/Economia/Sicav.htm SICAV o i fondi pensione, che investono a loro volta capitali in obbligazioni. E ciò accade mentre i rendimenti delle obbligazioni sono al minimo storico nei principali Paesi del mondo, e mentre il debito obbligazionario sta prosciugando le liquidità dai mercati azionari e dal mercato immobiliare.
Ma, nei prossimi 24 mesi, si dovrà cambiare trend dato che la situazione diventa sempre più insostenibile. La fine del capitalismo keynesiano è ormai prossima. Presto o tardi giungeremo al momento di massimo panico, momento in cui le borse scenderanno ai minimi e tutti quelli che hanno investito nei debiti insostenibili di determinati Paesi , come l'Italia, vedranno saltare in aria i propri risparmi.
La fine del sistema attuale, ovviamente, non avverrà in maniera graduale, ma sarà rapida e violenta.
Sono in tanti, ancora oggi, a non sapere come si possa uscire dalla trappola del debito e dai suoi effetti, fatti di
iperinflazione,
svalutazione delle monete,
ristrutturazione dei debiti,
espropri e
creazioni di guerre.
La soluzione a tutto sarebbe riappropriarsi della sovranità monetaria, uscendo dai vincoli di BCE, FMI, Banca Mondiale e dalle interferenze private nelle banche centrali, ma lottare per tale obiettivo, oggi, non è ancora possibile. La quasi totalità della gente non è per niente informata a riguardo.
Per questo, in attesa che l'informazione si diffonda come dovrebbe, e la maggior parte della popolazione inizi a far sentire la propria voce per un cambiamento reale, è bene mettere a riparo i propri risparmi di una vita, anche se piccoli, seguendo i seguenti consigli:
1- i risparmi vanno depositati in quei Paesi che non stanno subendo gli effetti della crisi che stiamo vivendo noi stessi in prima persona in Italia, e che, dunque, non avranno mai problemi relativi a
congelamento di capitali, espropri, perdita dei diritti sui risparmi e cambi forzosi di valuta;
2 - i risparmi vanno tenuti lontani dai Paesi dell'area-euro (il miglior posto è la Svizzera) e
non depositati in Euro;
3 - è consigliabile investire una parte di risparmi in
metalli preziosi, a partire dall'oro, fisicamente detenuti in cassette di sicurezza proprie o in appositi caveau. Diversamente, dato il futuro poco roseo che si prospetta all'orizzonte, si rivelerà una scelta azzeccata l'aver acquistato un
appezzamento di terreno da coltivare;
4 - evitare di avere più immobili in Paesi con alti debiti poichè in essi aumenterà ulteriormente la
pressione fiscale. E' consigliabile, invece, investire in immobiliare in quelle aree del mondo dove i prezzi sono ancora vicini al costo di costruzione, dove la popolazione è giovane, dove sono attratti gli investimenti, dove, dunque, è stimabile una rivalutazione (Brasile ad esempio). E' bene prediligere, inoltre,
acquisti di gruppo per ottenere sconti e dimezzare, o annullare, il peso di tasse locali, notai e spese di agenzia;
5 - evitare di avere in portafoglio non solo titoli di debito di Paesi a rischio fallimento ma anche titoli di debito di qualsiasi tipo con scadenza medio-lunga (se non per piccolissime quote e a meno che non offrano un adeguato premio al rischio - ma in questo contesto di tassi troppo bassi è quasi impossibile);
6 - evitare di avere in portafoglio una grande quantità di Euro poichè, da 9 mesi a questa parte, è in atto la fuga dall'Euro da parte dei grandi e dei piccoli investitori (la stessa BCE ha favorito in questi mesi la svalutazione dell'Euro con i tagli dei tassi). Al contrario, è necessario avere un'ampia selezione di obbligazioni di alto rating, di breve durata, espresse in
diverse valute estere;
7- evitare di avere in portafoglio polizze assicurative/SICAV di compagnie imbottite di obbligazioni spazzatura;
8 - per chi ha la possibilità e vuole proteggersi dal rischio di una possibile tassa sul patrimonio si consiglia di delocalizzare il lavoro e la propria famiglia all'estero, spostando altrove il centro dei propri interessi economici, oltre che la propria residenza fiscale. Infatti, il semplice spostamento di capitali potrebbe non essere sufficiente in futuro per eludere una patrimoniale su case e risparmi spostati all'estero.
Il presente articolo è ispirato dai consigli del gestore del blog
http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.it/.
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