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MessaggioInviato: 14/07/2012, 20:25 
Dedicato all'amica Dilma Rousseff

ALTRO CHE FALLIMENTO, L'EURO STA PROVOCANDO CIO' PER CUI E' STATO PROGETTATO DALL'OLIGARCHIA

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...ovvero quello di distruggere le nazioni europee in soli 10 anni!

"L'idea che l'Euro sia un fallimento è stupidamente errata, l'Euro sta provocando ciò per cui è stato progettato dal suo ideatore e da quel 1% di oligarchi che l'hanno imposto".

Così ha scritto il giornalista americano Greg Palast sul Guardian del 26 giugno, ricordando che "l'ideatore", Robert Mundell, ha sempre visto la sua creatura (l'euro) come l'arma che avrebbe spazzato via norme e regolamenti sul lavoro; "Ho conosciuto Mundell tramite il mio docente universitario Milton Friedman".

Palast descrive bene l'idea di Mundell: "L'Euro inizia davvero a svolgere il suo compito in tempi di crisi, infatti la moneta unica e soprannazionale toglie ai governi eletti la possibilità di usare politiche creditizie e fiscali capaci di farci uscire dalla crisi, in quanto pone le politiche monetarie al di fuori dalla portata dei politici (eletti) e, senza queste prerogative, l'unico modo che hanno i governi per cercare di mantenere i posti di lavoro è quello di ridurre regole e diritti verso imprese e lavoratori, tutto nel nome della concorrenza". Per Mundell niente deve interferire col MERCATO".

Palast continua dicendo che Mundell gli spiegava che "l'euro è tutt'uno con la Reaganomics; la disciplina monetaria impone la disciplina fiscale ed agisce anche sui politici (servi del mercato invisibile... sic), e quando la crisi morde allora alle nazioni resta ben poco da fare se non liberalizzare, privatizzare, deregolamentare e soprattutto distruggere il welfare garantito dallo Stato".

Il termine "riforme strutturali" non è altro che un eufemismo per nascondere l'annullamento dei diritti dei lavoratori (e degli imprenditori...), Mundell sostiene che "l'unione monetaria è una guerra di classe con altri mezzi" (la classe oligarchica contro il 99% dei cittadini).


Ultima modifica di Wolframio il 14/07/2012, 20:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/07/2012, 20:47 
Italia Torni alla Lira! La Salvezza Fuori da Euro

Italia e Irlanda hanno più motivo di lasciare la zona euro rispetto alla Grecia. Le rispettive economie ne beneficerebbero. Questa la conclusione cui è giunta Bank of America (BofA) Merrill Lynch. Un ritorno alla lira salverebbe il paese


L’ITALIA, il cui rating sovrano è stato declassato di due tacche de Moody’s, potrebbe trovare la salvezza fuori dalla zona euro? Il paese, secondo l'agenzia di rating statunitense, è esposta al pericolo di contagio di Grecia e Spagna, e al rischio di non essere in grado di ottenere finanziamenti dai mercati dei capitali a causa di una crescita debole e di un tasso di disoccupazione elevato. Eppure Venerdì, l'Italia non ha avuto difficoltà a collocare 5,25 miliardi di euro sui mercati obbligazionari nel corso dell'asta Btp.

MENTRE molti esperti si aspettano una "Grexit", "gli investitori sottovalutano la volontà di un paese di uscire dalla zona euro. David Woo e Athanasios Vamvakidis, due strateghi esperti di mercato dei cambi presso Bank of America Merrill Lynch hanno concluso che l'Italia sarebbe il paese che maggiormente beneficerebbe di una simile operazione tra gli i 11 paesi che hanno adottato la moneta unica.

APPLICANDO una analisi costi-benefici, gli analisti hanno stabilito una classifica rispondendo a quattro domande.

- Quali sono le possibilità di uscire in maniera ordinata?
- Quali sono gli effetti di un'uscita sulla crescita economica?
- Quali sono gli effetti sui tassi di prestito?
- Qual è l'impatto sul bilancio economico del paese?

NEL PRIMO CASO, in cui sono considerati lo stato del bilancio pubblico e di quello corrente come misure del rischio di uscita senza una grave crisi nel settore, l'Italia occupa il terzo posto. Il paese è in effetti l'unico a realizzare un avanzo primario insieme alla Germania, che si colloca al primo posto mentre la Francia è nona, come l'Irlanda.

PER LA SECONDA DOMANDA, che si basa sull'evoluzione delle esportazioni in caso di un effetto di cambio più favorevole, l'Irlanda potrebbe trarre i maggiori benefici con un incremento del 7% della sua produzione, l'Italia seguirebbe con il 3%. La Germania sarebbe particolarmente penalizzata con una riduzione dell'11% della sua produzione. La Francia si colloca al quinto posto con un guadagno dell'1%.

SUL TERZO PUNTO, relativo ai rendimenti dei titoli, la Grecia si prende una rivincita: il paese trarrebbe infatti vantaggio da un'uscita, con una diminuzione del tasso di ben 2.200 punti base (bps), logicamente seguita da Portogallo e Irlanda, i tre paesi che hanno più accesso ai mercati dei capitali. L'Italia è al quinto posto (- 20 bp) davanti alla Spagna (-80 bps). La Germania avrebbe molto da perdere, con un aumento dei tassi di interesse di 80 bps.

INFINE, per quanto riguarda il bilancio del paese, stabilito tenendo conto della posizione netta d’investimento estero e applicando un deprezzamento della valuta, l'Irlanda si collocherebbe al primo posto, mentre la Germania all’ultimo.

COMBINANDO questi quattro criteri, Italia e Irlanda si classificano al primo posto, mentre la maglia nera spetta alla Germania. In altre parole, la Germania, che potrebbe facilmente uscire dalla zona euro, non avrebbe alcun interesse a farlo, perché si troverebbe ad affrontare una crescita più debole, oneri finanziari più elevati mentre i suoi bilanci accuserebbero un duro colpo. Al contrario, per l'Italia un ritorno alla lira sarebbe persino auspicabile in quanto si tradurrebbe in maggiore competitività, più crescita e migliori finanze pubbliche

L’ANALISI mette inoltre in luce come “mentre la Germania potrebbe ‘corrompere’ l’Italia a rimanere nella zona euro ed evitare le conseguenze di una uscita, la possibilità che ciò accada è limitata. Questo perché l’Italia ha più motivi rispetto alla Grecia di uscire e ogni compensazione potrebbe divenire troppo costosa per la Germania oltre al fatto che gli italiani potrebbero essere più riluttanti dei greci ad accettare le condizioni per rimanere”.

PRIMA di riflettere su un possibile abbandono di un paese si dovrebbe forse pensare a ciò che si vuole fare a (e con) questa moneta unica. Serve una maggiore integrazione europea (Italia compresa) o il crollo di Eurolandia potrebbe risolvere i problemi di molti paesi?

http://www.professionefinanza.com/scheda.php?id=6275


Ultima modifica di Wolframio il 14/07/2012, 20:48, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/07/2012, 13:26 
L’Italia aderisce al patto suicida.
Approvati l’ESM e il Fiscal Compact.


Quando?

Venerdì 13 Luglio [:D]


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http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... l-compact/

13 luglio 2012 (MoviSol) Ieri il Senato della Repubblica ha approvato il Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM) e il Trattato europeo sul Fiscal Compact, due nuovi accordi progettati per mantenere in vita il sistema speculativo globale attraverso l’austerità e la dittatura dei mercati finanziari. Con il sistema dell’euro in via di disintegrazione, i poteri oligarchici sovrannazionali e i loro portavoce nella Troika (BCE, FMI, Commissione Europea) hanno ormai abbandonato ogni pretesa di democrazia e imposto un processo che porterà alla fine di ogni vestigia della sovranità nazionale.

Il Fiscal Compact è l’estensione del Patto di Stabilità, che obbliga tutti gli stati a rispettare i vincoli di bilancio stabiliti a suo tempo dal Trattato di Maastricht. Nel caso italiano significherebbe ulteriori tagli o tasse per circa 40 miliardi di euro all’anno per i prossimi 20 anni. Quello che sta facendo oggi Monti è solo un piccolo assaggio. L’ESM è il fondo salva-stati, che originalmente era previsto venire in soccorso agli stati in difficoltà, agendo come ente indipendente con la forza contrattuale di dettare le linee guide ai governi che accettassero gli aiuti. Non ci sarebbe la possibilità di trattare, di discutere democraticamente con la popolazione, ma solo di eseguire gli impegni presi con qualsiasi mezzo. Nel frattempo gli è stato conferito anche il potere di finanziare direttamente le banche. Quindi non più la maschera di "salva-stati" ma "salva-banche".



Il Trattato ESM ratificato dal Senato prevede che i manager del fondo possano richiedere in qualsiasi momento un aumento del capitale, già consistente, senza che i governi o i parlamenti nazionali possano opporsi, e che gli stessi manager godano della completa immunità da ogni giurisdizione nazionale e internazionale.

Al Senato i due trattati sono stati approvati da tutti i gruppi parlamentari tranne la Lega Nord (contrari) e l’IdV (astenuti). I partiti della maggioranza si giustificano con la "necessità" di costruire un’Europa più forte, strada obbligata per uscire dalla crisi; cioè l’unione fiscale e politica che è l’obiettivo dell’UE da almeno il 1989, quando si decise di bloccare la strada dello sviluppo economico guidato da un’alleanza di nazioni sovrane.

La realtà è che il progetto degli Stati Uniti d’Europa rappresenta soltanto un tentativo disperato di tenere in piedi un sistema finanziario decotto. La politica dell’austerità, della deregulation e del disinvestimento nell’economia reale è la causa della crisi, e non si potrà cambiare direzione senza un taglio netto con il passato (la creazione degli Stati Uniti d’America, infatti, avvenne su basi ben diverse, mirate all’investimento nell’economia reale). Eppure ad ogni ulteriore manifestazione del problema i capi di governo europei – incoraggiati da Obama e Geithner che temono per le banche americane – raddoppiano: altri salvataggi, altri tagli al tenore di vita della popolazione.

Ormai è evidente che la ricetta non funziona, ma bisogna avere il coraggio di cambiare, prima che sia troppo tardi. Gli stati possono ancora decidere di riappropriarsi del futuro, ma per fare ciò dobbiamo porre fine al circolo infinito di salvataggi bancari. La soluzione comincia con la Glass-Steagall, cioè la separazione tra banche ordinarie e banche speculative, proposta che trova nuovi sostenitori ogni giorno. In Italia ci sono proposte di legge in entrambe le Camere del Parlamento (Peterlini, Tremonti, Lega Nord), come negli USA con il ddl della deputata democratica Marcy Kaptur. E lo scandalo Libor di questi giorni ha messo paura addirittura ad una fazione della City di Londra, che ora chiede di andare in questa direzione, con un editoriale sul Financial Times a favore della Glass-Steagall.

I trattati draconiani dell’UE si possono ancora fermare, sia a livello politico perché devono passare ancora per la Camera dei Deputati in Italia, sia a livello giudiziario, per esempio con i ricorsi costituzionali in Germania. La vera svolta però dipende dalla mobilitazione popolare, per costringere le istituzioni a guardare in faccia alla realtà e cominciare a costruire un futuro di progresso.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 15/07/2012, 19:35 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


A proposito del POTERE della Banca d'Ighilterra..
uno dei maggiori centri del sistema bancario internazionale...... [8D]






Fuffa?... Certo certo... come no.....

Scandalo Libor, Barclays: "Ordini da banca d’Inghilterra"

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L’ex-Ceo Diamond ribatte alle accuse e afferma: il vice governatore della Bank of England, Paul Tucker, avrebbe dato istruzioni a Barclays di poter abbassare i tassi di interesse pagati per prendere a prestito da altri istituti.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... terra.aspx

Roma - Sviluppi nello scandalo sulla manipolazione del Libor, il tasso interbancario londinese. La situazione si capovolge e Barclays porta sul tavolo degli imputati gli stessi accusatori. Un memo pubblicato dalla banca suggerirebbe infatti che Paul Tucker, vice governatore della Bank of England, avrebbe suggerito già nel 2008 a Bob Diamond (ormai ex-Ceo di Barclays), che il tasso dichiarato alla quale la banca prende denaro a prestito da altri istituti poteva essere abbassato.

Nella giornata di ieri da Barclays hanno confermato che uno dei loro senior executive ha ridotto il tasso Libor solo durante il picco della crisi del credito, dopo intervento della Bank of England.

Nel memo datato 29 ottobre 2008, scritto dallo stesso Diamond e inviato ad altri due senior executive della banca, si legge: "Mr. Tucker ha detto nuovamente di aver ricevuto delle chiamate da diversi executive nella Whitehall, che si domandavano il perché Barclays figurasse sempre nella parte alta del Libor". Nella nota vi sarebbe anche scritto che Diamond avrebbe avvertito Tucker del fatto che altri tassi di altri istituti potevano essere non rappresentativi.

Barclays dunque vorrebbe dimostrare di non aver manipolato il tasso Libor durante la crisi finanziaria con lo scopo di trarre profitti.



Banche/ Scandalo Libor, Nyt:
Giustizia Usa prepara azioni penali


Dipartimento di Giustizia sta definendo i capi di accusa


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http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/P ... 0062.shtml

Washington, 15 lug. (TMNews) - La giustizia federale americana si prepara a procedere penalmente contro la manipolazione del tasso interbancario Libor praticata da alcune banche. E' quanto scrive oggi il New York Times.

"Il Dipartimento di giustizia ha individuato gli eventuali danni di natura penale commessi da grandi banche e individui al centro dello scandalo", scrive il quotidiano sul suo sito, citando anonimi funzionari del governo. Funzionari del Dipartimento stanno "attualmente definendo i capi di accusa contro varie istituzioni finanziarie e i loro dipendenti, anche contro operatori della Barclays", la banca britannica al centro dello scandalo, ha aggiunto il quotidiano.

Secondo il Nyt, "le autorità prevedono di avviare procedimenti penali nei confronti di una banca entro la fine dell'anno", aggiungendo che la prospettiva di tali azioni legali dovrebbe indurre un certo numero di istituzioni finanziarie a raggiungere accordi con il governo per evitare processi e condanne, come previsto dalla legge. (fonte Afp)



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MessaggioInviato: 17/07/2012, 10:04 
Moody's declassa 10 banche italiane

http://www.wallstreetitalia.com/article ... liane.aspx

L'agenzia americana ha tagliato il rating "di uno o due livelli" di 10 banche italiane, incluse Unicredit e Intesa Sanpaolo e di tre istituzioni finanziarie. Scommessa preventiva di WSI su: polemiche.

NEW YORK - L'agenzia Moody's ha tagliato il rating "di uno o due livelli" di 10 banche italiane, incluse Unicredit e Intesa Sanpaolo e di tre istituzioni finanziarie.

Moody's comunica che il declassamento segue il downgrade dell'Italia deciso la scorsa settimana. Il rating di Unicredit è stato ridotto a Baa2 da A3, con prospettive negative. Intesa Sanpaolo è stata declassata a Baa2 da A3, Banca Monte Parma a Baa2 da Baa1, così come quello di cassa di Risparmio di Parma e Piacenza.
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Nota di WSI: ormai ad ogni declassamento da parte di Moody's Investor Services tutti protestano e accusano l'agenzia di avere un'agenda anti-italiana e di perseguire oscure trame speculative. Sbagliato. E anche in questo l'Italia comincia ad essere un paese senza speranze, per gli atteggiamenti populisti dominanti. Il declassamento le banche lo meritano perche' sono sotto-capitalizzate, mal gestite, piene di titoli tossici, con troppi occupati, in un paese in recessione. Punto. In questo caso poi il declassamento segue il downgrade dell'Italia deciso da Moody's la scorsa settimana. Oddio, che faranno ora i magistrati di Trani, nota cittadina alla periferia di New York, NY?

L'ultima volta il copione fu recitato 15 maggio scorso. WSI pubblico' un'agenzia dal titolo: "Moody's declassa 26 banche, insorge l'Abi: "Aggressione all'Italia, valuteremo azioni". Quel giorno, in una dura nota, l'associazione delle banche italiane - guidata da Giuseppe Mussari, noto gestore per anni di una delle banche piu' bisognose di capitali in Italia, il Monte dei Paschi di Siena - giudico' "irresponsabile, incomprensibile e ingiustificabile" la decisione di abbassare il giudizio sugli istituti di credito. E defini' le agenzie di rating "un elemento di destabilizzazione dei mercati".

E tra i tanti politici con la faccia buona per tutte le stagioni, il sig. Casini dichiaro': "E' un attentato criminale". Bhe', mettiamoci con pazienza a registrare le proteste in arrivo dai finti scandalizzati anche per il declassamento oggi delle 10 banche. Ma non potrebbero questi signori raccontarci tutta la verita', con numeri e scenari alternativi, su banche e debito pubblico, invece di abbindolare la gente con finte polemiche create ad arte per distrarre? Che razza di bugiardi, questa casta al potere. (c.m.)



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MessaggioInviato: 17/07/2012, 18:28 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Moody's declassa 10 banche italiane

http://www.wallstreetitalia.com/article ... liane.aspx

L'agenzia americana ha tagliato il rating "di uno o due livelli" di 10 banche italiane, incluse Unicredit e Intesa Sanpaolo e di tre istituzioni finanziarie. Scommessa preventiva di WSI su: polemiche.

NEW YORK - L'agenzia Moody's ha tagliato il rating "di uno o due livelli" di 10 banche italiane, incluse Unicredit e Intesa Sanpaolo e di tre istituzioni finanziarie.

Moody's comunica che il declassamento segue il downgrade dell'Italia deciso la scorsa settimana. Il rating di Unicredit è stato ridotto a Baa2 da A3, con prospettive negative. Intesa Sanpaolo è stata declassata a Baa2 da A3, Banca Monte Parma a Baa2 da Baa1, così come quello di cassa di Risparmio di Parma e Piacenza.
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Nota di WSI: ormai ad ogni declassamento da parte di Moody's Investor Services tutti protestano e accusano l'agenzia di avere un'agenda anti-italiana e di perseguire oscure trame speculative. Sbagliato. E anche in questo l'Italia comincia ad essere un paese senza speranze, per gli atteggiamenti populisti dominanti. Il declassamento le banche lo meritano perche' sono sotto-capitalizzate, mal gestite, piene di titoli tossici, con troppi occupati, in un paese in recessione. Punto. In questo caso poi il declassamento segue il downgrade dell'Italia deciso da Moody's la scorsa settimana. Oddio, che faranno ora i magistrati di Trani, nota cittadina alla periferia di New York, NY?

L'ultima volta il copione fu recitato 15 maggio scorso. WSI pubblico' un'agenzia dal titolo: "Moody's declassa 26 banche, insorge l'Abi: "Aggressione all'Italia, valuteremo azioni". Quel giorno, in una dura nota, l'associazione delle banche italiane - guidata da Giuseppe Mussari, noto gestore per anni di una delle banche piu' bisognose di capitali in Italia, il Monte dei Paschi di Siena - giudico' "irresponsabile, incomprensibile e ingiustificabile" la decisione di abbassare il giudizio sugli istituti di credito. E defini' le agenzie di rating "un elemento di destabilizzazione dei mercati".

E tra i tanti politici con la faccia buona per tutte le stagioni, il sig. Casini dichiaro': "E' un attentato criminale". Bhe', mettiamoci con pazienza a registrare le proteste in arrivo dai finti scandalizzati anche per il declassamento oggi delle 10 banche. Ma non potrebbero questi signori raccontarci tutta la verita', con numeri e scenari alternativi, su banche e debito pubblico, invece di abbindolare la gente con finte polemiche create ad arte per distrarre? Che razza di bugiardi, questa casta al potere. (c.m.)



Questi non mollano, l' offensiva è continua. Usciamo dall' euro e salviamo le chiappe e che gli altri si arrangino.



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16 luglio 2012

Otto regole per proteggere i risparmi

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Il problema dei debiti degli Stati, dal Giappone all'Inghilterra, dagli Usa ai Paesi Europei, ha creato un'enorme distorsione nel mercato dei capitali e nelle scelte degli investitori.

I risparmi delle famiglie sono ormai concentrati in obbligazioni o in fondi come i http://www.nontipago.it/Economia/Sicav.htm SICAV o i fondi pensione, che investono a loro volta capitali in obbligazioni. E ciò accade mentre i rendimenti delle obbligazioni sono al minimo storico nei principali Paesi del mondo, e mentre il debito obbligazionario sta prosciugando le liquidità dai mercati azionari e dal mercato immobiliare.

Ma, nei prossimi 24 mesi, si dovrà cambiare trend dato che la situazione diventa sempre più insostenibile. La fine del capitalismo keynesiano è ormai prossima. Presto o tardi giungeremo al momento di massimo panico, momento in cui le borse scenderanno ai minimi e tutti quelli che hanno investito nei debiti insostenibili di determinati Paesi , come l'Italia, vedranno saltare in aria i propri risparmi.

La fine del sistema attuale, ovviamente, non avverrà in maniera graduale, ma sarà rapida e violenta.

Sono in tanti, ancora oggi, a non sapere come si possa uscire dalla trappola del debito e dai suoi effetti, fatti di iperinflazione, svalutazione delle monete, ristrutturazione dei debiti, espropri e creazioni di guerre.

La soluzione a tutto sarebbe riappropriarsi della sovranità monetaria, uscendo dai vincoli di BCE, FMI, Banca Mondiale e dalle interferenze private nelle banche centrali, ma lottare per tale obiettivo, oggi, non è ancora possibile. La quasi totalità della gente non è per niente informata a riguardo.

Per questo, in attesa che l'informazione si diffonda come dovrebbe, e la maggior parte della popolazione inizi a far sentire la propria voce per un cambiamento reale, è bene mettere a riparo i propri risparmi di una vita, anche se piccoli, seguendo i seguenti consigli:

1- i risparmi vanno depositati in quei Paesi che non stanno subendo gli effetti della crisi che stiamo vivendo noi stessi in prima persona in Italia, e che, dunque, non avranno mai problemi relativi a congelamento di capitali, espropri, perdita dei diritti sui risparmi e cambi forzosi di valuta;

2 - i risparmi vanno tenuti lontani dai Paesi dell'area-euro (il miglior posto è la Svizzera) e non depositati in Euro;

3 - è consigliabile investire una parte di risparmi in metalli preziosi, a partire dall'oro, fisicamente detenuti in cassette di sicurezza proprie o in appositi caveau. Diversamente, dato il futuro poco roseo che si prospetta all'orizzonte, si rivelerà una scelta azzeccata l'aver acquistato un appezzamento di terreno da coltivare;

4 - evitare di avere più immobili in Paesi con alti debiti poichè in essi aumenterà ulteriormente la pressione fiscale. E' consigliabile, invece, investire in immobiliare in quelle aree del mondo dove i prezzi sono ancora vicini al costo di costruzione, dove la popolazione è giovane, dove sono attratti gli investimenti, dove, dunque, è stimabile una rivalutazione (Brasile ad esempio). E' bene prediligere, inoltre, acquisti di gruppo per ottenere sconti e dimezzare, o annullare, il peso di tasse locali, notai e spese di agenzia;

5 - evitare di avere in portafoglio non solo titoli di debito di Paesi a rischio fallimento ma anche titoli di debito di qualsiasi tipo con scadenza medio-lunga (se non per piccolissime quote e a meno che non offrano un adeguato premio al rischio - ma in questo contesto di tassi troppo bassi è quasi impossibile);

6 - evitare di avere in portafoglio una grande quantità di Euro poichè, da 9 mesi a questa parte, è in atto la fuga dall'Euro da parte dei grandi e dei piccoli investitori (la stessa BCE ha favorito in questi mesi la svalutazione dell'Euro con i tagli dei tassi). Al contrario, è necessario avere un'ampia selezione di obbligazioni di alto rating, di breve durata, espresse in diverse valute estere;

7- evitare di avere in portafoglio polizze assicurative/SICAV di compagnie imbottite di obbligazioni spazzatura;

8 - per chi ha la possibilità e vuole proteggersi dal rischio di una possibile tassa sul patrimonio si consiglia di delocalizzare il lavoro e la propria famiglia all'estero, spostando altrove il centro dei propri interessi economici, oltre che la propria residenza fiscale. Infatti, il semplice spostamento di capitali potrebbe non essere sufficiente in futuro per eludere una patrimoniale su case e risparmi spostati all'estero.

Il presente articolo è ispirato dai consigli del gestore del blog http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.it/.

http://vedosentoeparlo-bacab.blogspot.c ... parmi.html


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SPAGNA,ALLA PROTESTA SI UNISCONO ANCHE POLIZIA E MILITARI: E IN ITALIA TUTTO TACE.

martedì 17 luglio 2012


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di Debora Billi
Passa doverosamente sotto silenzio, qui da noi, quel che sta succedendo in Spagna. Dopo larivolta dei minatori delle Asturie, repressa pesantemente, la protesta degli spagnoli contro le misure di austerity non si ferma e anzi, pian piano, sembra dilagare. (foto:Flickr)

Come accadde in Grecia, anche tra la Polizia inizia a serpeggiare il malcontento: ma a differenza dei colleghi greci i poliziotti spagnoli sono direttamente scesi in piazza insieme ai Vigili del Fuoco, dando via ad una rumorosa ed affollata manifestazione (foto qui).

L’ultima notizia, più clamorosa, è delle ultime ore: un comunicato delle Forze Armate spagnole, che recita:

Le Forze armate spagnole si associano alla protestacontro “lo smantellamento dei diritti che non avremmo mai dovuto perdere”. E’ quanto si legge in una nota dell’Associazione di categoria I militari, in quanto statali, sono colpiti dalla manovra del governo Rajoy che prevede l’eliminazione della tredicesima e la riduzione delle ferie. Il comunicato critica il governo, “a corto di idee” e sottolinea:“la nostra capacità di sopportazione ha un limite”.

L’ultima frase suona come velata minaccia. Non contate troppo sui militari per mantenere l’ordine, se i militari sono tra i colpiti dalle vostre manovre e dai vostri tagli.

La rivolta spagnola sembra montare lentamente ma inesorabilmente: è probabile che vedremo sempre più scontri nelle prossime settimane. Tutto ciò ricorda molto la vicenda argentina, e c’è da sperare che gli spagnoli, a differenza dei greci, riescano a prendere in mano la situazione anziché subirla.

L’Italia, come sempre, è non pervenuta.

http://crisis.blogosfere.it/2012/07/spa ... olare.html

http://www.free-italy.info/]Free Italy


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Wolframio ha scritto:

L’Italia, come sempre, è non pervenuta.



....aspetta solo che Monti affondi ancora un pò il coltello
nella carne.. e poi ne riparliamo...[;)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Wolframio ha scritto:

16 luglio 2012

Otto regole per proteggere i risparmi

2 - i risparmi vanno tenuti lontani dai Paesi dell'area-euro (il miglior posto è la Svizzera) e non depositati in Euro;



.... ma in Marchi Svizzeri... [:)]



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MessaggioInviato: 19/07/2012, 18:29 
Spagna, già saremmo falliti senza Bce

Grazie BCE.... come è buona lei....... [:D]




Spagna: 'Senza un soldo nelle casse'
Cala domanda titoli Madrid, salgono tassi


Confindustria: maggior spread brucia 0,9% di Pil "insicurezza" ancora "pesa" sulla situazione economica

19 luglio, 18:18

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 01322.html

SCHAEUBLE, INSICUREZZA PESA SU ECONOMIA EUROZONA, BANCHE MADRID RISCHIO PER ALTRI PAESI - L' "insicurezza" ancora "pesa" sulla situazione economica della eurozona come è visibile dal'andamento dei mercati. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, davanti al Bundestag, dove oggi si vota per gli aiuti a Madrid. ''La situazione finanziaria delle banche spagnole costituisce un rischio potenziale per gli altri Paesi dell'eurozona se non si interviene velocemente', ha aggiunto il ministro Schaeuble al Bundestag.

ll Bundestag tedesco ha poi approvato gli aiuti a Madrid per rifinanziare le banche

CONFINDUSTRIA, MAGGIOR SPREAD BRUCIA 0,9% PIL - Il maggior spread BTp-Bund di 300 punti rispetto a quello giustificato dai fondamentali, calcola il centro studi di Confindustria, causa "perdite pari allo 0,9% del Pil e a 144mila posti di lavoro e maggiori oneri per interessi pari a 12,4 mld per il bilancio pubblico, 12,1 mld sui conti delle famiglie e 23,7 su quelli delle imprese".

PASSERA,SULL' EURO NON SI PUO' ESSERE INCERTI - "L'euro è un progetto su cui non si può essere incerti. E' il nostro progetto e lo porteremo fino in fondo". Così il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, commenta l'allarme del Fondo Monetario Internazionale che solleva dubbi sulla sopravvivenza dell'eurozona.

"Quello che c'era da fare l'abbiamo fatto e Grilli l'ha spiegato benissimo". Così Passera risponde a chi gli chiede dell'ipotesi di una manovra bis per l'Italia.

MONTORO, FINITI SOLDI, SAREMMO FALLITI SENZA BCE - La Spagna "non ha un soldo in cassa per pagare i servizi pubblici e se la Bce non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito". Lo ha affermato il ministro del bilancio spagnolo, Cristobal Montoro, al parlamento di Madrid, secondo quanto riferisce Bloomberg.

ASTA TITOLI SPAGNOLI, DOMANDA GIU' E TASSI IN RIALZO - La Spagna ha venduto bond con scadenza 2014, 2017 e 2019 per 2,98 miliardi, poco sotto l'obiettivo di 3 miliardi, con tassi in deciso rialzo e domanda in calo. Il rendimento medio del biennale è balzato al 5,204% dal 4,335% di giugno, quello del 5 anni al 6,459% dal 6,072%. Il tasso sulla scadenza 2019 si è attestato al 6,701%

ASIA BRILLANTE CON DATI USA E ATTESE PER MOSSE CINA - - L'attesa per politiche espansive da parte della Cina e i buoni dati di ieri sul mercato immobiliare Usa spingono le borse asiatiche, che mettono a segno la miglior seduta delle ultime tre settimane, trainate dai listini di Sydney (+2%), Hong Kong (+1,6%) e Seul (+1,5%). Meno effervescente Tokyo, che ha limitato i guadagni allo 0,8%. L'indice Hong Seng China Enterprises, che sintetizza l'andamento delle società cinesi quotate a Hong Kong, balza del 2,4% sulle attese per un allentamento da parte del governo di Pechino dei requisiti patrimoniali delle banche, allo scopo di contrastare il rallentamento della crescita del colosso asiatico. China Construction Bank è salita del 2,7% e Bank of Communications del 3,5%. I mercati hanno guardato ai segnali confortanti arrivati ieri dagli Stati Uniti dove la costruzione di nuove case è salita a giugno del 6,9%, ben oltre le attese degli analisti. Il ritorno del petrolio sopra i 90 dollari al barile ha poi alimentato la corsa dei titoli del settore, con Bhp Billiton e Cnooc in crescita del 2,5%. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse dell'area dell'Asia-Pacifico: - Tokyo +0,79% - Hong Kong +1,62% (in corso) - Shanghai +0,95% (in corso) - Taiwan +1,41% - Seul +1,56% - Sydney +2,02% (in corso) - Mumbai +0,55% (in corso) - Singapore +0,31% (in corso) - Bangkok -0,40% - Giakarta -0,07% (in corso).

ALLARME DELL'FMI: L'EURO È A RISCHIO
di Andrea D'Ortenzio

L'Italia deve "tagliare la spesa per diminuire le tasse e distribuire in maniera migliore il peso della correzione dei conti", oltre che "aiutare la crescita". Il fondo monetario internazionale sprona il nostro Paese ad andare avanti nelle riforme e mettere ordine nel comparto bancario, che deve anche fare pulizia nei bilanci e rafforzarsi. La nuova occasione per gli esperti di Washington di stimolare il nostro Paese arriva nell'art IV sulla zona euro, la quale attraversa "una fase critica" aumentando "i dubbi sulla stessa tenuta" della moneta unica. I mercati "finanziari restano sotto pressione", avvisa l'Fmi in una giornata in cui le Borse comunque chiudono tutte in positivo, sebbene lo spread rimanga sempre elevato sopra i 480 punti. Non aiutano le dichiarazioni della Merkel, secondo cui "non è certo" che il progetto europeo funzionerà, e quindi "dobbiamo continuare a lavorarci".

Per questo, anche se le decisioni adottate dal vertice Ue come la supervisione unica bancaria e le riforme dei Paesi siano giuste, ci si deve muovere verso una Unione più completa e occorre varare "misure per la crescita immediata". Il fondo ribadisce, come già fatto nelle scorse settimane, che a muoversi per prima debba essere la Bce tagliando ulteriormente i tassi, realizzando un quantitative easing e immettendo nuova liquidità alle banche oltre che acquistare i titoli di Stato. Tutte ricette viste come la peste da alcuni Paesi rigoristi, Germania in testa. Fra i provvedimenti necessari subito vi è l'uso flessibile del fondo Esm che deve poter ricapitalizzare direttamente le banche deboli, altra questione delicata in Europa. Un tema su cui, ricorda il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, l'Italia si è battuta in sede europea, anche se, assicura il titolare di Via XX Settembre, non ci sono problemi sul fatto che il fondo non sia operativo ad agosto, perché ancora non ratificato o in attesa delle decisioni dell'alta corte tedesca.

L'Italia infatti non prevede aste di titoli di Stato nel mese che si prospetta il più caldo dell'anno, e non solo dal punto di vista climatico. Malgrado i Paesi della zona euro impegnati nelle correzioni di bilancio abbiano poco spazio di manovra, secondo il Fondo, occorre comunque non deprimere troppo l'economia. La disoccupazione della zona euro rimarrà alta, anche se con diseguaglianze fra i Paesi enormi come il 5,5% della Germania e il 24% della Spagna. A molti paesi, fra cui l'Italia, non basteranno i prossimi 4 anni per tornare ai livelli di disoccupazione pre-crisi, data una crescita troppo debole. Ma alla fine del rapporto il Fondo mette nero su bianco una serie di raccomandazioni per i Paesi più a rischio. Per l'Italia, appunto, si tratta di "tagliare la spesa per diminuire le tasse e distribuire in maniera migliore il peso della correzione dei conti", oltre che "aiutare la crescita". Va costituito un "surplus strutturale dell'1% del Pil, come ancoraggio alle nuove regole di bilancio dovrebbero essere inseriti tagli di spesa nel medio termine allo scopo di rendere inattaccabili i miglioramenti nei conti".



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MessaggioInviato: 20/07/2012, 15:35 
Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco supera quota 500
Borse ko, spread Bonos-Bund oltre i 600 punti Eurogruppo approva aiuti banche spagnole
Per gli istituti di credito iberici pronti 100 miliardi di euro di cui 30 entro fine mese
Fonte:http://www.corriere.it/economia/12_luglio_20/borsa-mercati-finanza-eurogruppo_d5679bac-d23d-11e1-8c20-46cab27756be.shtml



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MessaggioInviato: 20/07/2012, 16:37 
E intanto silenzio quasi assoluto su quanto sta accadendo in Spagna, dove le centinaia di migliaia di manifestanti sono trattati come terroristi o quasi, per ora "solo" con proiettili di gomma.
Ho letto in rete, ma non ho trovato conferme (potrebbe essere bufale) di alcuni poliziotti che in un settore di Madrid avrebbero tolto il caschetto e si sarebbero uniti ai manifestanti.


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MessaggioInviato: 20/07/2012, 17:22 
Cita:
iLGambero ha scritto:

Ho letto in rete, ma non ho trovato conferme (potrebbe essere bufale) di alcuni poliziotti che in un settore di Madrid avrebbero tolto il caschetto e si sarebbero uniti ai manifestanti.


TTe ha segnalato questo articolo nell'altra discussione:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13380

Poliziotti senza divisa contro i colleghi in servizio

Gli organizzatori hanno parlato addirittura di 800 mila persone in protesta, la polizia di 25 mila. In ogni caso sono stati in tanti a manifestare, soprattutto tra i dipendenti pubblici, fra cui poliziotti senza divisa che si sono trovati faccia a faccia con i colleghi in servizio.
Fonte:http://www.lettera43.it/economia/macro/la-spagna-si-ribella-ai-tagli_4367558526.htm

La situazione in Spagna sta precipitando...



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Stiamo attenti, perchè se i militari dicono "siamo stufi", e lo hanno già fatto, la "partita" rischia di finire come tutte le rivoluzioni spontanee (coi carri armati).

Questa però lasciatemela citare



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