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Aztlan ha scritto: Cita:
vimana131 ha scritto:
Atari in bancarotta, chiude la storica società di videogame e console
Una notizia davvero molto triste, e non solo per gli appassionati. Penso a tutte le famiglie di chi avrà perso il posto.
La recente moria di Software House miete un' altra vittima eccellente: LUCAS ARTS.
Ma questo è un caso particolare, per non dire delittuoso: la celebre SH non è certo fallita, ma è stata chiusa dai suoi nuovi padroni.
Dopo l' acquisizione da parte della Disney di praticamente tutta l' opera di George Lucas, compresi i marchi Star Wars e Indiana Jones,
di cui tanto si è discusso ultimamente, giunge la terribile notizia che riguarda questo settore:
La Disney chiude Lucas Arts, licenzia i 150 dipendenti e cancella i progetti in sviluppo,
http://www.tomshw.it/cont/news/addio-lucasarts-disney-chiude-tutto-e-cancella-i-progetti/44546/1.htmlcompresi gli attesissimi titoli relativi a Star Wars, 1313 e First Assault, prova generale di Battlefront 3.
La Dinsey ha deciso di "abbandonare il modello di business di sviluppo interno e affidarsi alle licenze".
Non si esclude la cessione ad altri editori dei titoli suddetti, ma con il team di sviluppo disperso, le possibilità sono scarse.
Finisce così una grande parte di storia dei videogiochi.
Il necrologio di Stefano Gallarini, dalle colonne di "Videogiochi" sulla blogosfera:
http://videogiochi.blogosfere.it/2013/04/addio-a-lucasart.htmlCita:
Addio a LucasArt
La divisione LucasArt, acquistata recentemente da Disney, è stata chiusa. Con lei se ne va un pezzo importante della storia dei videogiochi.
E' dal 1982 che fa parte della mia vita. Inizialmene Lucas Film Games e dal 1990 LucasArt, questa software house creata da George Lucas ha segnato davvero la storia dei videogiochi soprattutto grazie al motore SCUMM, un linguaggio che ha reso possibili straordinarie avventure grafiche come Maniac Mansion, Zak McKracken and The Alien Mindbenders, Day Of The Tentacle, Indiana Jhones e la saga di Monkey Island.
Erano avventure che si attendevano con ansia, che si gustavano in tutti gli aspetti.
Il primo aspetto era la cura dei dettagli, sia dal punto di vista della scrittura, sia dal punto di vista della trama. C'era molto da raccontare perché rispetto a oggi c'era anche molto meno da vedere. La grafica "pixellosa" non poteva permettersi tanti dettagli, eppure si cercava comunque di rendere tutto estremamente preciso.
E poi le storie. Un turbinio di idee, di creatività, di fantasia. Un'immersione totale in giochi che per essere portati a termine avevano bisogno di tempo e riflessione, ma che una volta finiti ti lasciavano qualcosa nel cuore che a distanza di trent'anni non può essere dimenticato.
Il 3 aprile LucasArt ha lasciato a casa i suoi 150 sviluppatori e si è portata via un pezzo del mio cuore e della mia avventura videoludica.Non posso aggiungere molto a quanto è stato già detto, se non una nota personale:
Ricordo ancora il primo Battlefront e gioco ancora al secondo nonostante sia tecnicamente superato.
Ora ho la conferma che ad uccidere lo studio che aveva in sviluppo il terzo capitolo per conto della stessa Lucas Arts furono le manovre pre-acquisizione.
Decisamente, la Disney non ha cominciato col piede giusto per tenersi stretti i fans delle sue nuove proprietà.
Staremo a vedere come si muoverà sul versante cinematografico, dove è prevedibilmente molto attiva.
Ma questa è un' altra storia, che meriterebbe un topic a parte.
Buona Discussione,
Aztlan