09/05/2013, 14:31
09/05/2013, 15:41
Blissenobiarella ha scritto:
Per questo chiediamo al Governo di:
- impegnarsi presso le opportune sedi europee per una rinegoziazione del Trattato di Maastricht e del Fiscal Compact;
- attuare una decisa riqualificazione della spesa pubblica eliminandogli sprechi;
- adottare un'efficace riduzione dei costi della politica (abolizione delle province, contenimento delle“esternalizzazioni”, taglio dei compensi dei politici, abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti, ecc.);
- rafforzare le misure di contrasto all'evasione fiscale;
- rivedere Equitalia: in particolare accelerare il ritorno ad sistema di riscossione da parte degli Enti territoriali al fine di una maggiore equità;
- adoperarsi in ambito internazionale per l’abolizione dei “paradisi fiscali”;
- prevedere una tassazione aggiuntiva per le operazioni di rimpatrio o di regolarizzazione delle attività finanziarie (ex Scudo Fiscale);
- aumentare la tassazione sui redditi di natura finanziaria, sulle transazioni finanziarie, sui derivati e sui giochi, al fine di diminuire l’imposta di bollo su estratti conto e libretti, abolire l’IMU sulla prima casa per chi ha redditi bassi, abrogare gradualmente l’IRAP ed evitare l’aumento dell’IVA;
- istituire un nuovo strumento chiamato “politometro”, finalizzato a garantire la pubblicità della situazione reddituale e patrimoniale di ogni membro di assemblea elettiva o esecutiva degli enti pubblici o a partecipazione pubblica;
- attuare una totale separazione tra banche d’affari e banche commerciali ordinarie, vietando altresì gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale;
- riformare la disciplina della selezione dei dirigenti pubblici per fare in modo che il management sia scelto sulla base di criteri di trasparenza ed evidenza pubblica;
- vietare il cumulo di incarichi e il cumulo dei compensi con eventuali trattamenti pensionistici;
- sostituire la vigente Legge Frattini con una normativa che contrasti in modo efficiente il fenomeno del conflitto d’interessi;
- risolvere gli annosi problemi della mancanza di mezzi e risorse per le forze dell’ordine, di polizia e di soccorso civile;
- introdurre l’uso di numeri identificativi sui caschi del personale di ordine pubblico e sicurezza, al fine di salvaguardare tutti gli operatori della pubblica sicurezza rispettosi della legge;
- ridurre il finanziamento delle missioni all’estero e rivalutarne la necessità;
- potenziare le competenze e l’organico della DIA – Direzione Investigativa Antimafia;
- abbandonare il programma per la produzione e l'acquisto dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter (F-35);
- ridurre l’onerosità a carico dei cittadini e delle imprese connesse alla richiesta di dati e documenti da parte delle PP.AA. e disporre l’entrata invigore immediata di tutte le nuove disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale;
- garantire una ragionevole durata dei processi intervenendo soprattutto sulla digitalizzazione e sullo snellimento dei codici semplificandone la procedura;
- intensificare la lotta alla corruzione e alla concussione attraverso un inasprimento delle pene per i reati di falso inbilancio e frode fiscale, introdurre il reato di auto-riciclaggio e rivalutare la normativa sulla prescrizione, che si ritiene essere troppo breve;
- contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici;
- garantire maggiori ed adeguate risorse per Scuola, Università e Ricerca e per la messa insicurezza delle infrastrutture a rischio sismico ed idrogeologico;
- realizzare un piano d’investimenti pluriennale per i beni culturali, adottare politiche finalizzate al rifinanziamento della sanità (es. presa in carico a livello locale edomiciliare da parte di equipe multidisciplinari);
- istituire il ”Reddito di cittadinanza”;
- porre maggiore attenzione alle misure nel campo della disabilità, definendo iniziative in termini di benefici economici a tuttii familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile;
- promuovere una vera conversione della politica economica, puntando sulla valorizzazione dell’economia verde;
- rendere strutturali le detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
- tutelare il paesaggio e la difesa del suolo, impedendo nuovo consumo di suolo;
- rivalutare il piano delle opere pubbliche, espungendone quelle più costose e più dannose per il territorio e per l’ambiente come la tratta Alta Velocità Ferroviaria Torino-Lione;
- sviluppare una politica energetica che punti chiaramente alla riduzione del consumo di combustibili fossili;
- affrontare le criticità preesistenti, in particolare per quanto attiene le bonifiche dei siti di interesse nazionale a partire dalla straordinaria emergenza sanitaria ed ambientale dell’ILVA di Taranto;
- velocizzare i pagamenti dei debiti dello Stato con le imprese e i cittadini;
- avviare una riforma del lavoro che contempla quale prima tipologia di contratto quella a tempo indeterminato e, solo per esigenze organizzative quella a tempo determinato;
- riformare la “riformaFornero”, prevedendo, in particolare, l’abrogazione delle norme previdenziali come punto di partenza per un riordino dell’intero ambito al fine di garantire il diritto alla pensione a tutti i lavoratori ad un’età dignitosa, in particolare per chi svolge lavori usuranti;
- garantire l’erogazione della cassa integrazione in deroga che verrà usufruita nel corso del 2013 e la stabilizzazione del personale precario non dirigenziale nella pubblica amministrazione;
- riformare la Legge Treu e la Riforma Biagi;
- incrementare il tasso di occupazione femminile, anche attraverso la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro;
- definire una strategia di lotta al lavoro nero (maggiori controllo e repressione);
- attuare una reale e dura lotta alla criminalità organizzata;
- in materia di agricoltura:
- individuare strade alternative alla palese inefficacia della PAC. Puntare sulla salvaguardia dei prodotti locali e specie autoctone;
- sostenere i piccoli produttori valorizzando la filiera corta e la tutela del marchio “Made in Italy”;
- disincentivare gli allevamenti intensivi.
QUI trovate il nostro documento completo:
http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori ... INTERO.pdf
11/05/2013, 18:25
Atlanticus81 ha scritto:
Riporto il seguente comunicato stampa tratto da: http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it
Questo il Comunicato stampa:“Siamo Cittadini Italiani indignati per una riunione di Ministri in stile Bilderberg indetta dal Premier Letta (su suggerimento della Merkel), nell’Abbazia di Spineto nei pressi di Chianciano Terme.
Siamo Cittadini Italiani preoccupati per lo spreco di risorse economiche e delle Forze dell’Ordine impiegate per un evento che avrebbe potuto e dovuto svolgersi nei luoghi Istituzionali preposti, Palazzo Chigi.
Siamo Cittadini Italiani indignati e preoccupati per una riunione in perfetto stile Bilderberg indetta da Enrico Letta membro della Trilaterale, del Bilderberg e di Aspen Institute, nonchè Presidente del Consiglio di questo Paese che non c’è più, che si terrà domenica 12 e lunedì 13 Maggio nell’Abbazia di Spineto nel Comune di Sarteano , in provincia di Siena.
Noi Cittadini Italiani, non riusciamo a comprendere quali siano le motivazioni di questa riunione “fuori sede” ma più che altro ”fuori di testa” che comporta uno spreco enorme di risorse sia economiche che umane. Per garantire loro la sicurezza saranno impiegate un gran numero di uomini e mezzi delle FF.OO e dei Servizi di Sicurezza.
L’Italia in Europa e i Cittadini Italiani con l’euro, sono divenuti ostaggio del capitalismo finanziario, rappresentato dalla Troika (Fmi, Bce,Commissione Europea) creata ad hoc ed organizzata per distruggere gli Stati sottraendo loro la Sovranità, e soprattutto rendendo i Cittadini Italaiani schiavi del debito e dell’austerità.
La crisi, l’austerità, creata, indotta e pilotata dalla finanziocrazia europea mondialista, ha compiuto il più grande crimine della storia economica, un vero e proprio economicidio facendo fallire centinaia di migliaia di aziende, mettendo in ginocchio milioni cittadini che reclamano lavoro e diritti, ponendo milioni di piccole e medie imprese che chiedono equità fiscale nelle condizioni di chiudere i battenti.
E mentre accade tutto ciò, dove tutti i Cittadini Italiani soprattutto dopo nelle recenti elezioni politiche chiedevano e chiedono la massima trasparenza ddlle Istituzioni, chiedevano di ripristinare la Democrazia e riscattare la Sovranità nazionale e monetaria, il premier Letta pensa a “fare gruppo”, ad “amalgamarsi”, per imbonirsi i suoi Ministri al servizio degli immigrati, dei clandestini, dei rifugiati, dei rom.
Noi crediamo che sarebbe cosa buona e giusta se questa riunione si tenesse nel luogo Istituzionale preposto e cioè a Palazzo Chigi. Invece, che in un luogo privato dove nessuno, vede, nessuno sente ma il tutto a spese della collettività. Noi Cittadini Italiani, facciamo appello a qualche Parlamentare onestodi fare sua questa nostra richiesta e che presenti una Interrogazione Parlamentare per chiedere il dettaglio delle spese di questa “scamagnata”.
In un momento storico così drammatico, non valutare i costi di questa infantile, inopportuna e ipocrita riunione dove centinaia di uomini e donne delle forze dell’ordine e centinaia di mezzi militari, aerei e elicotteri, dove sarà interdetto anche lo spazio aereo sull’area interessata, tra l’altro, corridoio di alcune linee aeree importanti, provate a immaginare qaunti soldi sprecati, buttati, tutto l’ammontare dei costi a carico della collettività.
Oppure, siate positivi, provate a pensatr a quante altre cose avremmo potuto fare con quei soldi….
Cittadini Italiani per la Trasparenza, la Democrazia e la Sovranità, uniti contro la Troika
http://www.frontediliberazionedaibanchi ... 16422.html
26/05/2013, 23:36
27/05/2013, 00:18
Thethirdeye ha scritto:
La lettera di Letta a Van Rompuy (il NON eletto)
25 maggio, 20:16
27/05/2013, 01:12
rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
La lettera di Letta a Van Rompuy (il NON eletto)
25 maggio, 20:16
Non eletto?
Si che è eletto. Dal consiglio europeo.
27/05/2013, 09:39
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
La lettera di Letta a Van Rompuy (il NON eletto)
25 maggio, 20:16
Non eletto?
Si che è eletto. Dal consiglio europeo.
Ah beh allora......Tratto da: http://www.criticalibera.it/lunione-eur ... oli-13733/
La democrazia è un meccanismo attraverso il quale il popolo esprime con il voto i propri rappresenti a governare. Più il meccanismo democratico assicura l’effettiva partecipazione del popolo alle decisioni della comunità, più alto sarà il contatto democratico tra popolo e governanti (es. elezione diretta del Capo dello Stato). Più il potere è mediato da uno strato di rappresentanti su rappresentanti, delegati e subdelegati tratti dalla burocrazia, più la democrazia è rarefatta e maggiore sarà il tasso oligarchico presente nelle istituzioni che sfuggono al controllo popolare.
Ebbene l’Unione Europea assomiglia più a un organismo oligarchico della seconda specie che a un ente democratico. L’unico organo capace di esprimere sul serio la volontà dei popoli europei è il Parlamento Europeo, che però ha poteri limitati e non può in alcun modo formare il Governo europeo, né influenzarlo se non nei limiti di una blanda moral suasion. Peraltro le sue funzioni di produzione legislativa sono esercitate in concorrenza con il Consiglio dell’Unione Europea, che è organo non eletto da nessuno come spiego più avanti.
La Commissione Europea è la mano esecutiva del sistema Europa, e per farla semplice esso è composto dai delegati dei singoli governi dell’Europa, con una nota importante e fondamentale: il Commissario Europeo non risponde al Governo che lo ha nominato, ma è un organo a sé, indipendente e autonomo. Va da sé dunque che egli non risponderà nemmeno al popolo della propria nazione, semplicemente perché quel popolo non lo ha eletto in alcun modo. I suoi poteri — come ho detto — sono per lo più esecutivi (è il Governo europeo) con la possibilità della iniziativa legislativa e della rappresentanza dell’Unione Europea verso l’esterno.
Accanto alla Commissione Europea abbiamo il Consiglio dell’Unione Europea. Altro organo non eletto direttamente dal popolo europeo, ma espressione dei Governi nazionali. Il Consiglio dell’Unione Europea è il cuore vero dell’Europa, il centro dove si assumono tutte le decisioni di strategia europea che poi vengono attuate dalla Commissione Europea. È un organo concorrente con il Parlamento europeo nella produzione legislativa, ma a esso prevale. Il fatto stesso che esso sia espressione dei Governi nazionali non lo pone automaticamente tra gli organi democratici, poiché i Governi nazionali hanno ampia possibilità di inviare un loro rappresentante ministeriale, che spesso è ai più sconosciuto. In altre parole, a livello europeo, potremmo avere persone mai elette dal popolo italiano che assumono decisioni fondamentali per il popolo stesso. Questa è democrazia?
Chiaramente ci sono anche altri organismi che qui non cito. Ognuno di loro non rappresenta direttamente il popolo europeo nel senso che non è espressione della volontà di quel popolo. L’Europa è strutturata in modo tale che i singoli popoli nazionali non possono in alcun modo influenzare con il loro voto le sue decisioni. È una struttura più propriamente tecnocratica e burocratica a cui sono stati affidati poteri immensi nella decisione dei destini dell’Europa; poteri a cui non si ricollegano in alcun modo istituti di democrazia popolare se non latamente mediata.
27/05/2013, 11:07
rmnd ha scritto:
Poi se volete eleggere direttamente il capo di stato europeo, (che non esiste e non ricopre il ruolo di Van Rompuy), allora dovreste anche accettare la nascita di un'unione politica europea. Ma invece volete due cose antitetiche: eleggere direttamente il presidente del consiglio europeo, e nello stesso tempo rifiutate ogni forma di unione politica europea (stati uniti di Europa o altro)
27/05/2013, 12:17
29/05/2013, 10:19
31/05/2013, 00:45
rmnd ha scritto:
vedremo quanti e in che misura verranno attuati i punti principali del programma e dove si reperiranno le coperture finanziarie:
http://www.repubblica.it/politica/2013/04/29/news/punti_letta-57714658/?ref=HREA-1[color=blue]Reddito minimo, esodati e stop province:
il programma del governo Letta punto per punto
Nel discorso di presentazione a Montecitorio il presidente del Consiglio anticipa alcuni degli obiettivi dell'esecutivo di larghe intese. Dallo stop all'Imu di giugno all'estensione degli ammortizzatori per i precari, dalla cancellazione dei rimborsi elettorali alla riduzione del costo del lavoro
ROMA - Ecco in sintesi, attraverso i dieci punti principali, le proposte di intervento annunciate da Enrico Letta nel discorso di presentazione del governo di larghe intese prima del voto di fiducia del Parlamento. Elementi quasi sempre annunciati solo in maniera superficiale, senza mai entrare nel dettaglio delle cifre e delle coperture finanziarie.
Lavoro. Enrico Letta lo ha definito "la prima priorità" del suo governo. "Bisogna ridurre le restrizioni ai contratti a termine, aiuteremo le imprese ad assumere giovani a tempo indeterminato in una politica generale di riduzione del costo del lavoro. Non bastano gli incentivi monetari", ha promesso poi il presidente del Consiglio. "Serve una politica industriale moderna che valorizzi i grandi attori ma anche piccole e medie imprese che sono il motore di sviluppo" e si deve "investire su ambiente e tecnologia".
Europa. Altra priorità dell'esecutivo è rassicurare l'Europa. "Se avrò la vostra fiducia - dice Letta - visiterò in un unico viaggio Bruxelles, Parigi e Berlino per dare subito il segno che il nostro è un governo europeista"
Fisco. Risanamento e rispetto degli impegni europei, ma senza minacciare la ripresa della crescita che manca ormai da un decennio. Per questo Letta promette uno stop all'Imu di giugno in attesa di una sua revisione e sacrifici ripartiti finalmente in maniuera equa. "Basta sacrifici per i soliti noti - avverte il premier - questo significa ferrea lotta all'evasione, ma senza che la parola Equitalia faccia venire i brividi alla gente".
Welfare. L'ambizione del governo di larghe intese è quella di riformare profondamente il welfare. "Dobbiamo rilanciare il welfare tradizionale europeo - spiega Letta - il nostro modello non basta più, deve essere più universalistico e meno corporativo aiutando i più bisognosi, migliorando gli ammortizzatori sociali estendendoli ai precari e si potranno studiare forme di reddito minimo per le famiglie bisognose con figli".
Esodati. Strettamente collegato alla questione del welfare, il dramma degli esodati ereditato dal governo Monti. "Con la vicenda degli esodati la comunità nazionale ha rotto un patto: bisogna trovare una soluzione strutturale. E' un impegno prioritario di questo governo ristabilire la situazione", ha promesso il premier.
Costi della politica. In sintonia con gli umori del momento, Letta annuncia che i ministri-parlamentari del suo governo non recepiranno lo stipendio previsto sino ad oggi in aggiunta all'indennità. Oltre a questo risparmio simbolico, il presidente del Consiglio promette la cancellazione della legge sui rimborsi elettorali. "Aboliamo la legge approvata e introduciamo più controlli e sanzioni anche sui gruppi regionali", imboccando la strada della "contribuzione" dei cittadini attraverso la dichiarazione dei redditi "all'attività politica dei partiti". Sempre in materia di tagli, Letta ha annunciato la soppressione delle Province.
Riforme. L'intenzione del governo è quella di affidarle ad una Convenzione aperta a tutte le forze politiche e ai contributi esterni, ma su due punti - bicameralismo e legge elettorale - Letta vuole indicare la strada: "Dobbiamo superare il bicameralismo paritario, evitare ingorghi istituzionali affidando a una sola Camera il compito di conferire o ritirare la fiducia al governo. La seconda Camera dovrebbe avere competenze legate alle autonomie". "La legge elettorale - aggiunge - è legata alla forma di governo", ma "qui dobbiamo solennemente prendere l'impegno che a febbraio sia stata "l'ultima volta" del Porcellum.
Mezzogiorno. "Metteremo in condizione il Sud di crescere da solo, attraverso l'annullamento del divario con il Nord", afferma il presidente del Consiglio. Per Letta si deve continuare il lavoro del governo Monti "puntando su una buona gestione dei fondi europei".
Giovani. In questo caso dal premier arriva solo un'enunciazione di principio, senza impegni precisi. "Quello del rinnovamento generazione è una questione drammatica che stanno vivendo milioni di giovani. Porta con se sconforto e rabbia di chi non studia né lavora - dice Letta - Chiediamoci quanti bambini non nascono in Italia per la precarietà".
Donne. Discorso simile sulle pari opportunità, dove il premier non entra nel dettaglio della futura azione di governo. "Sull'occupazione femminile occorre fare molto di più - afferma - La maggiore presenza delle donne nella vita economica, sociale e politica dà straordinari contributi, ma siamo lontani dagli obiettivi europei: non siamo ancora un paese delle pari opportunità".[/color]
31/05/2013, 00:46
31/05/2013, 10:04
ubatuba ha scritto:
... eletto o no, il buon letta e'andato ad elemosinare chiedendo venia ed assicurando la continuazione della "medicinaeuropea", in cambio di no si cosa ......................
31/05/2013, 10:12