Thethirdeye ha scritto: Cita:
rmnd ha scritto:
Il mio voleva essere un discorso più terra-terra, nel senso che posso aver visto 'dischi volanti', alieni antropomorfi, essere stato rapito o quant'altro. Ma se la mia esperienza resta individuale, il fenomeno ufo continua ad essere un fenomeno puramente soggettivo.
Detto così, sembra che l'esperienza soggettiva non abbia alcun valore....
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
In ogni caso, non è "il fenomeno ufo" (nella tatalità dei casi) ad essere soggettivo...
ma il limite dell'approccio (oggettivo a tutto tondo) della Scienza che impedisce di
valutare e riconoscere il fenomeno ufo come "esistente".
Tutti sappiamo infatti che "le cose accadono"... indipendentemente
dalla possibilità, opportunità, capacità ed efficacia degli gli strumenti
messi in campo per misurare l'eventuale "fenomeno osservato".
Einstein, tanto per fare un esempio, diceva che il "tempo che scorre"
tutto è fuorché oggettivo.
Einstein nello spiegare in poche parole la sua teoria sulla relatività disse:
“Quando un uomo siede un’ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia
passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà
più lungo di qualsiasi ora”. Questa frase è ideale per riassumere l’antinomia che
esiste fra il “tempo della scienza” e il tempo percepito. Il tempo misurato
attraverso lo strumento orologio – come ben si capisce dalla frase di Einstein –
è ben diverso dal tempo che viviamo quotidianamente, che è tutto fuorché oggettivo.
Segnalo un articolo....
Il ruolo della soggettività nella scienzaLa soggettività ha sempre avuto, e sempre avrà, un ruolo decisivo, per non dire
preponderante, nell’ambito di ogni attività umana. Sembra un’affermazione scontata,
o almeno difficile da contestare. Curiosamente, tuttavia, il consenso svanisce quando
essa viene riferita alla scienza fisica. http://www.inattuale.paolocalabro.info/ ... nella.html uhm..gia è un laureato in scienza dell'informazione (ovvero classica laurea da diplomficio )..quindi ho molte perplessità a riguardo...ah no..rettifico ..quella è scienze della comunicazione...
Poi non so sei hai fatto caso, i due trafiletti che hai postato affermano due cose diametralmente opposte. Einstein negava l'oggettività del fenomeno, mentre il tizio sotto afferma l'esatto opposto.
Comunque in realtà Einstein era un sostenitore della realtà oggettiva piuttosto che soggettiva.
La stessa teoria della relatività è un'insieme di leggi invarianti rispetto a un sistema di riferimento (indipendenti dall'osservatore o soggetto) per non parlare della velocità della luce, invariante rispetto ad ogni sistema di riferimento.