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Rettiloide
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MessaggioInviato: 27/10/2013, 09:05 
I FOTONI non hanno massa.

Ne hanno una infinitesima di moto,ma la massa di moto non ha niente a che fare
con quella ....a riposo...

Quindi,non è possibile aggiungere massa a un fotone,neppure di moto...altrimenti decade e si annichilisce...sempre se si potesse tentare questo esperimento.

Quello che si puo fare con i fotoni,invece,è caricarli di informazioni:

le informazioni non hanno massa,energia,sono immateriali

In meccanica quantistica si definisce l'informazione come una variabile immateriale
di probabilità relativa al fenomeno ondulatorio e corpuscolare della materia.

Quindi,puo essere annessa al fotone.

IL fotone la puo trasportare ovunque e poi rilasciare senza problemi.

Il ...problema .... è avere le conoscenze e la tecnologia per immettere informazione
in un fotone facendo in modo che la porti a destinazione e poi la rilasci.

Si sono fatti esperimenti su questo e si è parlato di teletrasporto di informazioni.

QUESTO NON È CORRETTO.

NOn si è mai verificato nessun teletrasporto di informazioni.

Vi posto una interessante intervista ad uno dei pochissimi esperti in materia:



Si tratta di un brano tratto da una intervista fatta ad Anton Zellinger,un fisico quantistico che lavora in questo ambito particolare di ricerca:


Prof. Zellinger:
"Quando due particelle colidono come palle da biliardo nel mondo quantistico, esse sono immediatamente collegate o correlate. Nessuna delle due ha una posizione chiaramente definita o un preciso momento (quantità di energia): posizione e velocità sono incerte, appunto.

Intervistatore:

Il famoso principio di indeterminazione di Heisemberg.

Prof. Zellinger:

Esattamente. Ma poi io posso fare una misura, diciamo, del momento di una delle particelle correlate. A causa di questa misura, il momento che era prima incerto, adesso può essere determinato. La cosa particolare è che nello stesso istante la seconda particella acquista un ben preciso momento. Non ha importanza quanto distante essa sia.

Intervistatore:

Albert Einstein chiamò questo effetto "azione imprevedibile[spooky] a distanza".

Prof.Zellinger:

Esatto. Ma il veramente strano deve ancora venire.

Intervistatore:

Non vedo l'ora.

Prof.Zellinger:

Il risultato delle mie misure sulla prima particella è totalmete casuale. Non c'è modo di predirlo, in linea di principio. Ma appena ho il risultato, posso dedurre il momento della seconda particella.

Intervistatore:

Quindi posso misurare accuratamente il momento della seconda particella, anche se è a miliardi di chilometri di distanza.

Prof.Zellinger:

Teoricamente sì. L'effetto è stato provato al massimo con una distanza di cento chilometri. La cosa pazzesca è che non c'è stato scambio di informazione tra le due particelle. Esse reagiscono assolutamente in sincrono, sebbene ognuna di esse non può sapere nulla dell'esistenza dell'altra. Può pensare a due dadi lontani tra loro che si fermano sempre sullo stesso numero, senza che ci sia nessun tipo di meccanismo che li connette. Assurdo!


:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::..

Vi metto il link dell'intervista:

http://www.altrogiornale.org/comment.ph ... t.news.753

ciau


Ultima modifica di star-man il 27/10/2013, 09:18, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/10/2013, 15:58 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Come ho già detto nel post precedente, anche io non escludo affatto a priori questo tipo di teletrasporto, è perfetttamente plausibile.

Il problema come detto è che è in grado di trasportare solo informazioni: come le si fanno diventare qualcosa altro [?]

Il punto che sfugge è proprio questo: supponi anche di inviare il "progetto" di una mega base completa di personale su un altro pianeta... in che modo il progetto si auto-realizza [?]


Una nanomacchina può pure auto-replicarsi raccogliendo le risorse locali e assemblando suoi simili, e avrebbe questa possibilità,

ma il progetto di una nanomacchina non si contruisce mica da solo, per il solo fatto di essere quello di una nanomacchina piuttosto che di una macchina per il caffè.

C'è un salto logico completamente ignorato tra le due cose che è la differenza tra la Scienza e il pensiero magico...


Il DNA è un altro discorso, in quanto se esiste una forma di vita compatibile, si può ipotizzare sufficiente la trasmissione dell' informazione ad essa, in quanto sarà questa a usare i suoi sistemi riproduttivi.

Ma tutto ciò che non è vivente, NO.

Supponi pure di teletrasportare con questo sistema il progetto di una nanomacchina, in che modo questa informazione, che è solo informazione, può mettersi a estrarre il metallo e costruire qualcosa [?]


L' unica possibilità di effettuare viaggi interstellari in tempi brevi che non sia pura fantasia ma possibile scientificamente, almeno allo stato attuale delle conoscenze teoriche, è la curvatura spazio-tempo.

Il teletrasporto, sempre allo stato attuale delle conoscenze, come dimostrato da questi esperimenti (sono stato il primo a citarli), è capace solo di inviare informazioni.


E quell' informazione, senza nessuno che la recepisce e utilizza, da sola non potrà generare alcunchè e verrebbe solo dispersa nelle profondità del cosmo.


sottoforma di radiazione posso mutare un organismo e farlo evolvere.



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MessaggioInviato: 27/10/2013, 22:00 
La discussione è estremamente interessante ma ha preso diverse direzioni. Stiamo perdendo il filo del discorso. [8)]

Il tema di fondo, cruciale nell'Ufologia, è spiegare definitivamente come fanno gli alieni ad arrivare da noi considerando che le distanze da attraversare sono, nella migliore delle ipotesi, almeno 5/10 anni luce (forse molto di più!). [8)]

l problema non è mai stato veramente risolto ma ognuno ha la sua spiegazione. Si va dal l'ipotesi parafisica al multiverso, dalla curvatura spazio-temporale al teletrasporto su base quantistica. Ognuno si innamora della teoria che gli sta più simpatica. Ma come avvengono le cose... non lo sa nessuno! [}:)]

Una delle più accreditate, secondo me, è quella che prevede il trasporto di "informazioni" più che di entità materiali, informazioni che una volta giunte a destinazione permettono di ricreare in loco macchine ed esseri viventi sulla base di istruzioni pre- codificate in partenza .

La meccanica quantistica ci viene in aiuto poiché è una delle poche teorie capace di azzerare le distanze spazio temporali introducendo il concetto di istantaneità senza presupporre lo spostamento reale di qualcosa (sia materiale sia sotto forma di informazioni che viaggiano in una dimensione spaziale effettiva). [:D]




DOMANDA DA UN MILIONE DI DOLLARI :



Allo stato attuale delle conoscenze condivise anche con la scienza ufficiale (che gran degli utenti dei forum ufologici parte tende a rifiutare aprioristicamente), sulla base di dei dati di fatto raccolti fino ad oggi, scomodando anche contattisti, studiosi e addotti di ogni specie, a quale teoria possiamo dare più credito e... soprattutto perché ? [?] [?] [?]



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MessaggioInviato: 29/10/2013, 21:13 
il teletrasporto è plausibile quanto il superamento del principio di indeterminatezza che permea la fisica delle particelle, cioè, mai.



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MessaggioInviato: 29/10/2013, 22:31 
Bisogna vedere cosa si intende per "teletrasporto". [:)]

Lo spostamento di "informazioni" da un punto all'altro dell'Universo utilizzando onde elettromagnetiche non è fantascienza. Sulle piccole distanze lo facciamo quotidianamente da almeno cent'anni. La velocità di questo processo è circa di 300.000 km al secondo. Una velocità formidabile su scala planetaria e direi anche a livello di sistema solare. [:D]

La stessa velocità, su scala galattica, non è un granché ma ha una sua dignità. È comunque la massima velocità conosciuta e riproducibile dall'essere umano, abituato comunque a spostamenti relativamente modesti.

Come è stato ripetuto più volte spostare materia a questa velocità è praticamente impossibile. Per particelle molto piccole e molte "leggere" ci si può avvicinare a livello sperimentale negli acceleratori. Ma lanciare astronavi a velocità del genere possiamo scordarcelo! [;)]

In breve va da se che se invece di spostare "ferraglia" decidiamo di spostare " informazioni " siamo a cavallo! Lasciamo da parte per un attimo la fisica quantistica che prevede la possibilità di trasmettere in modo "istantaneo" lo stato di una particella ad un'altra particella che si trova altrove.
Parliamo solo di quello che sappiamo fare adesso. [^]

Manca solo un passaggio logico importantissimo: trasformare le informazioni in azioni concrete che si palesano in clonazione di esseri viventi e macchine in un altro punto dell'Universo. [8)]

Caspita! Con le nostre conoscenze attuali una buona teoria sul teletrasporto è quella che va più lontano senza violare alcun principio della fisica. Non dobbiamo nemmeno scomodare la fisica relativistica! [8]

Purtroppo per molti è molto più comodo fantasticare e fare le capriole con la curvatura spazio temporale. Che è una bellissima teoria per la letteratura fantascientifica ma che, al momento ha una fattibilità concreta pari a... Zerooo! Le quantità di energie richieste sono assolutamente proibitive. Se noi riuscissimo a produrre queste quantità sulla Terra il problema energetico sarebbe sorpassato da un bel po'. [:0]

Conosco già la risposta: NOI non siamo capaci, ma qualcuno SI'. [}:)]

EVVAIII! [:D]

E vabbuò! continuiamo così. FACCIAMOCI DEL MALE... [:(]



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MessaggioInviato: 29/10/2013, 23:03 
Cita:
Manca solo un passaggio logico importantissimo: trasformare le informazioni in azioni concrete che si palesano in clonazione di esseri viventi e macchine in un altro punto dell'Universo.


il problema è uno solo, per quel che riguarda gli oggetti inanimati ci può stare, ma per quel che riguarda le persone? Trasportare le informazioni che mi riguardano per ricrearmi in un altro luogo comporterebbe la creazione di un altro me stesso? Ed io sarei sempre me stesso? O sarebbe semplicemente un altro me in un altro luogo ma non sarei comunque IO.

Come ricolleghi la coscienza a quel corpo fisico? E soprattutto cosa accade alla coscienza nel momento in cui la materia in cui risiede scompare? Scompare anche la coscienza? E siamo sicuri che poi ricostruendo il corpo fisico in maniera identica automaticamente si ristabilisce anche la coscienza?

E, se come pare da gli ultimi studi, questa non risiede fisicamente nel cervello ma viene da questo captata, uno spostamento così rapido, di fatto istantaneo e non convenzionale non rischierebbe di farci perdere la "sintonia" con il flusso di dati che il nostro cervello riceve ed elabora come coscienza e cioè ciò che ci rende noi stessi.


Ultima modifica di MaxpoweR il 29/10/2013, 23:08, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/10/2013, 23:47 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Cita:
Manca solo un passaggio logico importantissimo: trasformare le informazioni in azioni concrete che si palesano in clonazione di esseri viventi e macchine in un altro punto dell'Universo.


il problema è uno solo, per quel che riguarda gli oggetti inanimati ci può stare, ma per quel che riguarda le persone? Trasportare le informazioni che mi riguardano per ricrearmi in un altro luogo comporterebbe la creazione di un altro me stesso? Ed io sarei sempre me stesso? O sarebbe semplicemente un altro me in un altro luogo ma non sarei comunque IO.

Come ricolleghi la coscienza a quel corpo fisico? E soprattutto cosa accade alla coscienza nel momento in cui la materia in cui risiede scompare? Scompare anche la coscienza? E siamo sicuri che poi ricostruendo il corpo fisico in maniera identica automaticamente si ristabilisce anche la coscienza?

E, se come pare da gli ultimi studi, questa non risiede fisicamente nel cervello ma viene da questo captata, uno spostamento così rapido, di fatto istantaneo e non convenzionale non rischierebbe di farci perdere la "sintonia" con il flusso di dati che il nostro cervello riceve ed elabora come coscienza e cioè ciò che ci rende noi stessi.


La questione che poni è interessantissima. Ma più che i viaggi spaziali riguarda la "clonazione" degli esseri umani. [:0]

Tornando a noi non sarebbe poi così strano ipotizzare che le poche entità biologiche extra-terrestri che sono state viste sulla Terra altro non siano che "cloni", magari anche mal riusciti, di individui residenti altrove. [8)]

Non a caso molti hanno ipotizzato che i "grigi" non sono "persone" ma macchine biologiche progettate per i viaggi cosmici. [;)]

Sicuramente si sono visti più velivoli che alieni. Trascurando i contattisti poi, individui alieni con una loro personalità e dotati di una coscienza paragonabile alla nostra se ne sono visti veramente molto pochi. Tutto depone verso una gestione dei viaggi interstellari fatta a distanza con molte sonde automatiche e pochissime entità biologiche viventi. [8D]

Io ho anche ipotizzato che individui viventi di natura realmente extraterrestre non siano mai venuti sulla Terra. Cosi come noi non abbiamo mai mandato persone oltre alla Luna. Mentre di sonde senza equipaggio... molte! [;)]

Sicuramente il teletrasporto è più fattibile a livello di esseri inanimati senza una coscienza propria.

Potrebbe essere una buona tecnica per diffondere la vita nel cosmo. Ma non per duplicare delle persone reali e pensanti in luoghi remoti... [xx(]


Ultima modifica di BOBBY il 29/10/2013, 23:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/10/2013, 03:38 
No per quel che riguarda la clonazione penso invece che non ci siano affatto dubbi si tratta di individui identici solo dal punto di vista genetico ma sono entità separate con coscienze separate e IO propri.

Io mi riferisco alla scomposizione materiale di un corpo in pura informazione e poi alla istantanea ricomposizione in un altro punto dell'universo sfruttando una qualunque delle ipotesi qui paventate. Mi chiedevo come la coscienza di se avrebbe reagito visto che ne conosciamo ben poco sia della sua natura che della sua reale sede (interna e\o esterna al cervello) :)

E soprattutto mi chiedevo se questo processo non andasse incontro ad un paradosso. Se il trasferimento è di fatto istantaneo vuol dire che nello stesso momento esisteranno 2 versioni di me stesso, quello scomposto e quello ricomposto (il processo è simultaneo) dunque io chi sarò dei 2? La mia coscienza in quale dei 2 me rimarrà nell'istante del trasferimento?


Ultima modifica di MaxpoweR il 30/10/2013, 03:40, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/10/2013, 07:49 
Diamo per scontato che la ricomposizione di un oggetto e/o individuo avvenga in modo istantaneo. Non è detto che sia così.[:0]

Le onde elettromagnetiche viaggiano velocissime. La ricostruzione il loco sulla base di istruzioni pre-codificate potrebbe essere molto più lenta e laboriosa.[:)]

Un conto è spostare i dati. Altro discorso è mettere in moto il processo di produzione che restituisce un oggetto sulla base delle istruzioni inputate.

Quanto all'individuo clonato, riprodotto in un lontano eso-pianeta, si tratterebbe in fondo di quello che in natura è un gemello omozigote. Un individuo con caratteristiche quasi identiche all'originale ma comunque "diverso" dal momento che, anche se abbiamo re-installato tutto il suo software con i suoi files e le sue memorie costui sta vivendo una esperienza diversa in un ambiente completamente diverso.[:D]

Ok, stiamo fantasticando. Ma la fattibilità di un progetto del genere potrebbe essere alla portata del genere umano entro pochi decenni. La padronanza e l'uso delle onde elettromagnetiche ce l'abbiamo già. La mappatura del genoma è stata fatta. La clonazione dell'uomo è alla nostra portata (forse è stata già fatta...). La tecnologia informatica in genere è sempre più spinta. La robotica permette di realizzare manufatti tecnologici complessi con un intervento di manodopera umana sempre più ridotto.[:D]

Questi sono solo degli spunti. Volevo solo dare risalto al concetto generale di "teletrasporto" nelle sue varie declinazioni. A me sembra una ipotesi di lavoro promettente. Ma assai poco considerata dalla scienza spaziale in generale.[:(]

Ovviamente devo/dobbiamo ringraziare morpheus85 che ha sollevato una questione solo apparentemente... "super fantasiosa".

Spesso le ottime idee nascono quasi per caso...[:D]



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MessaggioInviato: 30/10/2013, 09:42 
la fusione e la fissione nucleare dimostrano quanta energia si liberi operando su una quantità piccola di materiale...

QUINDI,per poter teletrasportare anche solo un chicco di riso ci vorrebbe:

1)un punto di partenza con il chicco e le apparecchiature

2)una scansione totale e perfetta del chicco,a tutti i livelli,dal subatomico al molecolare

3)l'immagazinamento di queste informazioni.

Leggevo ieri una intervista con uno scienziato di cui mi sfugge ora il nome,il quale diceva che per poter teletrasportare un essere umano,soltanto dal punto di vista materialeenergetico si intende,occorerebbe un pila di CD lunga da qui ad Alpha Centauri,cvome minimo....e questa pila conterrebbe soltanto le informazioni relative.

Poi occorrerebbe una energia incredibile per poterlo smontare e poi rimontare,nonchè per...wspedirlo.

INfine,diceva giustamente,ci vorrebbe un punto di partenza e uno di arrivo,e ognuno di questi due punti dovrebbe avere tutte le apparecchiature del caso.

MA SE IL PUNTO DI ARRIVO DOVREBBE GIA ESSERE ATTREZZATO ALLO SCOPO,SIGNIFICHEREBBE CHE,IN QUALCHE MODO,DOVREMMMO ESSERCI GIÀ ARRIVATI PRIMA...PRIMA DELL'INIZIO DEL TLTRASPORTO.

Dunque,il tltrasporto,come ipotesi di viaggio spazialer,è una assurdità edf è impossibile per tutti i motivi spiegati prima.

Un'altra cosa:

tutti i ricercatori attuali nel campo di questi esperimenti,sono concordi nel dire che,in ogni caso,se,per assurdo dovremmo essere in grado di tltrasportare materiaenergia...lo potremmo fare solo in questo modo:

a)un chicco di riso alla partenza

b)una pila di CD lunghissima piena di info sul chicco.

c)al punto di arrivo...non arrrverebbe il chicco...MA CI SAREBBE UNA MASSA ,CIOÈ UNA MATERIANERGIA CORRISPONDENTE A QUELLA DEL CHICCO...

QUESTA MASSA RICEVEREBBE LE INFO E SI COMPORREBBE IN QUEI TERMINI DIVENTANDO UN CHICCO.

Ma,il chicco sul puntodi partenza,rimarrebbe li,tale e quale.

PROPRIO COME SUCCEDE CON I FOTONI:

a parte cvhe non c'è mai stata comunicazione o tltrasporto di info tra fotoni,MA SOLTANTO LA LORO MESSA IN SINTONIA DI SIMPATIA ATTRAVERSO L'ENTANGLEMENT QUANTISTICO.

L'ENTANGLEMENT NON TRASMETTE INFORMAZIONI..al massimo le interfaccia per un momento brevissimo.

Su questo ci sono le relazioni scientifiche universitarie.

Bene,per chiarire le cose.

RESTA LA BUONA VECCHIA PROPULSIONE..oppure quella Rubbia (6 mesi un viaggio di a/r per Marte....3 ore per la Luna....che volete di piu???)...oppure la possibilità che al 57% della velocità della luce,come afferma quel fisico di cui vi ho parlato,cadano i problemi supposti da EInstein e colleghi...

Buona giornata



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MessaggioInviato: 30/10/2013, 10:17 
Cita:
star-man ha scritto:

la fusione e la fissione nucleare dimostrano quanta energia si liberi operando su una quantità piccola di materiale...

QUINDI,per poter teletrasportare anche solo un chicco di riso ci vorrebbe:

1)un punto di partenza con il chicco e le apparecchiature

2)una scansione totale e perfetta del chicco,a tutti i livelli,dal subatomico al molecolare

3)l'immagazinamento di queste informazioni.

Leggevo ieri una intervista con uno scienziato di cui mi sfugge ora il nome,il quale diceva che per poter teletrasportare un essere umano,soltanto dal punto di vista materialeenergetico si intende,occorerebbe un pila di CD lunga da qui ad Alpha Centauri,cvome minimo....e questa pila conterrebbe soltanto le informazioni relative.





Non so bene cosa sia il punto di vista materiale-energetico. Sicuramente qualcosa non torna. Uno spermatozoo, così come un ovulo, contengono tutte le informazioni per costruire un essere umano finito. E si tratta di cellule non visibili all'occhio umano!

Ovvio che parliamo di un differente modo di codificare e immagazzinare le informazioni. Ma una pila di CD che va da qui ad Alfa-Centauri... beh, a me sembra veramente una sparata senza senso! [8)]

Scusami star-man no so che 'ggente frequenti... [;)]

Buona giornata [:X]


Ultima modifica di BOBBY il 30/10/2013, 10:18, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
star-man ha scritto:
a parte cvhe non c'è mai stata comunicazione o tltrasporto di info tra fotoni,MA SOLTANTO LA LORO MESSA IN SINTONIA DI SIMPATIA ATTRAVERSO L'ENTANGLEMENT QUANTISTICO.

L'ENTANGLEMENT NON TRASMETTE INFORMAZIONI..al massimo le interfaccia per un momento brevissimo.

Su questo ci sono le relazioni scientifiche universitarie.


Ne sei proprio sicuro?

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=258462
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=300692


Cita:
...oppure la possibilità che al 57% della velocità della luce,come afferma quel fisico di cui vi ho parlato,cadano i problemi supposti da EInstein e colleghi...


Questa la trovo decisamente piu' promettente. Ricordi dove ne hai parlato?



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MessaggioInviato: 30/10/2013, 18:38 
le informazioni possono essere spostate certo, anche alla velocità della luce, ma non è teletrasporto... Per teletrasporto, come comunemente inteso, si intende, credo, un oggetto materiale scomposto in informazione trasportabile (supponiamo della radiazione modulata) e poi ricostruibile nello STESSO oggetto, con la stessa materia trasformata in radiazione.
Un compito davvero non banale per usare una minimizzazione cara ai fisici!

Ma secondo me, a parte il principio di indeterminatezza che impedirebbe a prescindere di ricostruire QUELL' oggetto particolare e non un altro solo simile, e sorvolando sulle immense difficoltà tecniche e dei materiali necessari piuttosto che sulle energie, qui si va alla fine della fiera a scontrare con uno dei più profondi enigmi della Vita.

Parlando in soldoni, se tu riduci ad un fascio di radiazione pura un essere vivente costituito di materia lo Uccidi. E' un dato di fatto e non ci sono scappatoie. Qualcosa è Vivo perché esso rappresenta un insieme di atomi in una STRUTTURA coerente assurdamente complessa che riesce ad autoreplicarsi a muoversi, a mantenersi in vita, addirittura a pensare, insomma ciò che noi chiamiamo vita.
Quando la struttura collassa, o viene meno, il disordine prevarica l'ordine, faticosamente automantenuto dalla Struttura per un certo tempo, e il corpo diviene esanime, senza vita. Ora, far detonare una bomba nucleare a un metro di distanza da un essere umano e irradiarlo con energia fino a ridurlo a radiazione pura è sostanzialmente la Stessa cosa. La Struttura riceve talmente tanta energia che si sgretola in nanosecondi (ma per inciso, anche quando si riceve una bastonata in testa si riceve Energia, tanta, troppa, che conduce la struttura a sgretolarsi e il corpo ne muore), ora la differenza è che nel primo caso la radiazione dell'uomo si disperde, nel secondo i nostri eroi hanno predisposto macchinari avveneristici per "intrappolare" quella radiazione.

Tuttavia, siamo d'accordo che in ENTRAMBI i casi quell'uomo è morto? Sì spero.

Ora, vi rendete conto che, ripetendo, anche eludendo il principio di Heisenberg, che non si può fare, anche disponendo di tecnologia ed energia adeguati, il teletrasporto, di fatto, significa far RISORGERE un essere umano, o addirittura CREARLO, un po' come Riker in un episodio di Star Trek in cui si formò un suo doppio il quale continuò poi la sua carriera come una sorta di fratello gemello del "vero" comandante.

A me pare ce ne sia abbastanza per avere implicazioni davvero decisive su tutta la nostra stessa idea di esistenza e di vita.



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MessaggioInviato: 30/10/2013, 22:17 
Ammetto di aver dato una interpretazione un po' particolare sul concetto di "teletrasporto" .[:)]

Secondo la mia visione non si tratterebbe di distruggere un essere vivente per ricrearlo altrove. Questa è solo fantascienza. Non credo che ciò sia fattibile. Né adesso né in futuro.[8)]

Tanto è vero che la clonazione non richiede lo smontaggio di in individuo ma semplicemente la riproduzione dello stesso attraverso materiale cellulare. La cellula contiene da sola tutte le informazioni per ricreare lo stesso soggetto altrove.[;)]

Al di là delle implicazioni etiche, che pure hanno la loro importanza, gli esseri viventi sono riconducibili a un pacchetto di informazioni strutturate e codificate. Idem per gli oggetti materiali che pur avendo una complessità inferiore sono riconducibili a informazioni che ne permettono la riproduzione altrove, mantenendo inalterate le caratteristiche di partenza. Con questo principio io posso riprodurre un oggetto tecnologico in un contesto nuovo e diverso, semplicemente rielaborando delle informazioni che descrivono le caratteristiche del manufatto stesso.[:D]

Dal momento che trasportare tutto ciò attraverso gli spazi interstellari è complicatissimo, perlomeno in tempi ragionevoli, lo spostamento di informazioni attraverso onde elettromagnetiche (o se preferite attraverso stati quantici) rimane una delle poche strade percorribili. Perlomeno allo stato attuale delle conoscenze umane.[V]



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MessaggioInviato: 30/10/2013, 23:24 
Visto che ne stavate parlando ho pensato potesse interessarvi questo articolo... [:I]

Test quantistico sulla Stazione Spaziale Internazionale

Immagine

Una particolare versione di teletrasporto quantistico, conosciuta come SuperDense quantum teleportation – sarà presto testata sulla Stazione Spaziale Internazionale. Proposta più di dieci anni fa dal fisico Herbert Bernstein, docente all’Università di Hampshire, la teoria cerca di spiegare in quanti modi è possibile teletrasportare uno stato quantico da una parte di un laboratorio ad un luogo o stazione remota.

Due dei suoi esperimenti hanno contribuito a far nascere due branche della fisica contemporanea, l’interferometria quantistica e l’uso molto spinto dell’entanglement nel teletrasporto tra fotoni. Ora, Herbert Bernstein è membro di un gruppo di ricerca guidato da Paolo Kwiat, fisico dell’Università dell’Illinois che ha effettuato il primo esperimento di teletrasporto di stati superdensi.

La NASA ha finanziato il lavoro per i prossimi tre anni, e il team collaborerà con il Jet Propulsion Laboratory che fornirà il supporto tecnologico ed ingegneristico per realizzare il progetto. E’ la seconda volta che finanzia questa forma di teletrasporto quantistico: la prima risale al 2010 e costituisce, storicamente, la prima testimonianza dell’effettiva esistenza di questa possibilità.

Per capire di cosa si tratta facciamo un esempio. Il teletrasporto è, genericamente, un modo per connettere due realtà che naturalmente non lo sono. Si prepara adeguatamente un fotone A in uno stato quantistico xy e si fa in modo di teletrasportare quello stato al fotone B che non lo possedeva.

Detto con le parole di Herbert Bernstein, “lo stato quantistico è essenzialmente l’informazione di base riguardo alla micro-realtà”. Dal momento che la computazione quantistica sfrutta mirabilmente le proprietà dei qubit di trovarsi nello stesso tempo in un numero infinito di stati – e non solo 0 o 1 come accade ai bit classici – sono già stati effettuati numerosi esperimenti di teletrasporto sfruttando soprattutto il fenomeno dell’entanglement.

Ma l’idea di Herbert Bernstein si differenzia dai protocolli tradizionali: con “teletrasporto quantistico superdenso” si intende la possibilità di inviare il doppio delle informazioni che attualmente gli scienziati inviano nei loro esperimenti pur utilizzando lo stesso numero di bit e byte. Di per sé uno stato quantico che va da A a B è già “denso”: il contributo di Herbert Bernstein è quello di insistere nel potenziare al massimo (e testare eventualmente i limiti) di questa super-densità informazionale.

Ed è naturale che i progressi nel campo dell’informatica quantistica saranno sempre più interessanti per la NASA, non solo per l’invio sicuro di informazioni nello spazio profondo, ma soprattutto per elaborare meccanismi sempre più sofisticati per proteggere le comunicazioni da attacchi e hackeraggi.

http://www.enricobaccarini.com/test-qua ... nazionale/



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