25/10/2014, 23:44
26/10/2014, 04:13
26/10/2014, 10:18
Pierluigi Scabini ha scritto:
Gli archetipi, un signore di nome pincherle penso li abbia studiati a lungo.........
Elementi primordiali di pensiero, "atomi" di pensiero primordiali e universali da cui tutto è emerso..............
Il pensiero che intendo io, è pensiero indefinito che puoi definire ma sostanzialmente è indefinito, è l'esistenza gia qui ed ora del tutto
conosciuto e del tutto sconosciuto.........
Rivelare un pensiero sconosciuto all'eternità significa portare alla luce un pensiero dal subconscio infinito e gia esistente, uno sconosciuto
indefinibile ma eternamente presente........
Il pensiero vibrazionale è il pensiero concepito come campo di consapevolezza ed energia e per me è cio che costruisce l'universo o potenziale
di infiniti universi da manifestare............ Ma dire pensiero vibrazionale è gia definire, il pensiero alla sua fonte è indefinibile..........
Gli archetipi forse sono "mattoni" di pensiero che costituiscono tutto il pensiero dell'universo e che manifestano l'universo stesso, nella loro natura essenziale
forse sono irrapresentabili e possono essere veicolati attraverso forme............. Pincherle pero in un suo libro, che non ho letto tutto, mi sembra li abbia
rappresentati con delle sonorità, una sorta di "atomi" di "sonorità verbali" che stanno alla base di qualunque linguaggio...............
Ma questo mi sembra sempre una rappresentazione..................
La consapevolezza astratta è piu che altro la consapevolezza del pensiero indefinibile dietro qualunque simbolo "sonoro" o "visivo", o vibrazionale, un infinito
pensiero che viene vissuto significativamente dall'osservatore attraverso il simbolo o la vibrazione che riceve.......... Ma la vibrazione o il simbolo ricevuto
è solo il "mezzo di trasporto" di questo pensiero indefinito che lo puoi rappresentare (ad esempio con numeri, si prestano bene), ma devi ricordarti che è solo
un tuo modo per riferirti ad esso, per esserne consapevole, in sostanza è indefinibile e irrapresentabile; il pensiero alla sua fonte è indefinibile e irrapresentabile.........
L'unita con la totalita del Pensiero è l'unita con Dio............ Dio in una comprensione piu ampia è totalita infinita e indefinita di Pensiero Infinito e Indefinito e
Irrapresentabile........... E anche noi siamo Dio; tutte le nostre comprensioni su noi stessi o le nostre interpretazioni su noi stessi, sono consapevolezza di noi stessi,
creazione di noi stessi, ma rimaniamo come tutto, alla fonte, eterno mistero..........
E tornare alla fonte nella consapevolezza, tornarci con la totalità del nostro sè, qui ed ora, significa trasformare noi stessi nella consapevolezza,
nella mente, nelle emozioni, nei sentimenti, nel corpo, fino ad un punto in cui possiamo manifestare all'istante o elevare la nostra vibbrazione
e [b]andarcene da qui, oppure sperimentare l'ebrezza di vivere il mondo senza alcun bisogno del mondo, e magari essere un dono per tutto e tutti...........[/b]
Ho sete di giustizia per questo mondo, una vera giustizia che trascenda cose come odio, risentimento verso i "soliti ignoti" di cui ormai sappiamo,
ma che sia protezione dai "soliti ignoti" di cui ormai sappiamo, "sacra protezione".............
Un saluto a tutti
gippo ha scritto:
Sarei curioso di sapere se nel racconto dell'esperienza del dott Alexander trovate riscontri alle vostre convinzioni
http://noiegliextraterrestri.blogspot.i ... -coma.html
In altre parole: per quel che può dire la neuroscienza, il mio viaggio non è stato qualcosa che è successo nella mia testa.
Molti scienziati hanno varie difficoltà davanti a questa affermazione. La mia esperienza minaccia tutto il loro sistema di credenze. Ma un luogo dove io ho trovato totale accettazione è nella chiesa, dove la mia storia spesso corrisponde alle aspettative della gente.
Il suo messaggio mi attraversò come un alito di vento. Difficile da spiegarsi a parole, ma l’essenza fu questa: “Sei caramente amato e adorato, per sempre. Non c’è nulla che devi temere. Nulla che tu possa fare di sbagliato".
26/10/2014, 11:52
Angel_ ha scritto:
il fatto che la "guida" ti rassicuri è sospetto
26/10/2014, 15:28
Thethirdeye ha scritto:
In fin dei conti, è proprio l'assenza di paura a renderci liberi.
Come disse qualcuno... "chi detiene il potere sulla terra non
desidera l'evoluzione, poiché essa comporta consapevolezza
e libertà".
In questo senso COSA può essere più potente di un....
"non esiste rassicurazione" o "non avete via di scampo"?
Angel_ ha scritto:
Le considerazioni sono state che ognuno trova "di là" proprio quello che si aspetta, mentre il fatto che la "guida" ti rassicuri è sospetto, se stai bene e sei in paradiso di cosa dovresti avere paura...
26/10/2014, 16:26
gippo ha scritto:
Se fossi in una di queste entità rassicuranti non lascerei tanti dubbi,
spiegherei chiaramente come stanno le cose in modo che quel povero
diavolo che va avanti e indietro non debba essere rassicurato ogni volta.
26/10/2014, 16:52
Thethirdeye ha scritto:
Ma a parte questo, non comprendo il concetto di "travaglio" che sarebbe insito nel
concetto di reincarnazione. Cosa c'è di più bello e meraviglioso del poter rinascere
ogni volta, rigenerarsi nel corpo e nello spirito, poter sperimentare molteplici esistenze
in molteplici luoghi, incontrare persone diverse in epoche diverse, etc etc...
26/10/2014, 20:16
26/10/2014, 21:32
rew63 ha scritto:
Per gli antichi egizi l'anima al momento del "trapasso" doveva pesare quanto una piuma di struzzo
Nell'immagine vi è raffigurata la condizione umana,prigioniera in un'ampolla,
un serpente come guardiano,
sullo sfondo i due "poteri" chiesa e re,simboleggiati dal campanile e dal castello
Lo struzzo simbolo di giustizia
26/10/2014, 22:15
27/10/2014, 00:29
Pierluigi Scabini ha scritto:
Le esperienze extracorporee che ho avuto sono state il riflesso della mia consapevolezza e quando le ho avute, spesso,
non le ho controllate per niente bene...........
In una di queste sono uscito, e ho vissuto un intensa gioia, quasi "mi ero scordato da dove venivo", me ne stavo per andare verso un cielo stellato,
ma i meccanismi subconsci della vita mi hanno fatto ritornare nel corpo.........
Controllare bene il viaggio astrale è una cosa che non so ancora fare.........
27/10/2014, 05:00
27/10/2014, 10:08
Angel_ ha scritto:rew63 ha scritto:
Per gli antichi egizi l'anima al momento del "trapasso" doveva pesare quanto una piuma di struzzo
Nell'immagine vi è raffigurata la condizione umana,prigioniera in un'ampolla,
un serpente come guardiano,
sullo sfondo i due "poteri" chiesa e re,simboleggiati dal campanile e dal castello
Lo struzzo simbolo di giustizia
A me è venuto di pensare che solo spargendo il sangue di un rettile si possa liberare l'anima, che è imprigionata senza saperlo...quindi metaforicamente o meno occorre uccidere il guardiano per liberarla...
L'ampolla di vetro permette di vedere fuori ma non permette di uscire...e questo mi fa pensare proprio all'inganno subito dall'anima che è prigioniera ma non lo sà...
Da segnalare anche che per gli antichi gnostici l'anima aveva sede nel sangue...
Lo struzzo è l’ eretico o il filosofo, perché è come se avesse le penne della sapienza però non vola
27/10/2014, 10:36
gippo ha scritto:
Le esperienze di premorte ci dicono anche che esiste una oggettività degli eventi.
Ci sono diversi punti in comune in tali esperienze che non possono essere consideti soggettivi, creati da noi.
Soggettive sono le interpretazioni che vengono date a questi eventi, ognuno vede lo svolgere di tali eventi secondo le proprie aspettative/credenze.
Il famoso tunnel di luce, l'entità che si avvicina, rivivere le esperienze della vita vissuta ...
Questi eventi sono oggettivi, vengono subiti non determinati dalla volontà soggettiva.
Se non possiamo modificare questi eventi significa che una volontà esterna si impone sulla nostra ...
27/10/2014, 16:32
rew63 ha scritto:
Il compito di uccidere il "guardiano" nell'iconografia spetta allo struzzo
quindi è qualcosa o qualcuno che viene in aiuto all'anima,perchè da sola non riesce
Allo struzzo viene data anche questa definizione:
Lo struzzo è l’ eretico o il filosofo, perché è come se avesse le penne della sapienza però non vola
Quindi per vincere il serpente dovremmo essere "eretici"
Definizione di eretico: Colui che sceglie
Ma la scelta implica conoscenza di sè (sapienza)