sottovento ha scritto:
@ Mik, anche volendo pensare che tu abbia ragione ...........
perfetto...
su questo siamo d'accordo..sottovento ha scritto:
resta un punto fondamentale: al Pentagono si è sviluppato un incendio durato giorni prima di essere spento e ciò fu dovuto alla enorme quantità di carburante che solo un jet di linea può riversare nell'impatto. .
http://xoomer.virgilio.it/911_subito/nu ... nalisi.htmmò dopo il movente, i pali, ecc.
tocca al carburante..Il tipo di esplosione osservata al PentagonoL’8 marzo 2002, un mese dopo lo scoppio della polemica su internet e tre giorni prima dell’uscita del libro “La spaventosa impostura”, sono state pubblicate dalla CNN [2] cinque nuove immagini dell’attentato. Un’agenzia fotografica le ha, in seguito, largamente diffuse in numerosi giornali, in tutto il mondo. Queste immagini, tratte da una telecamera di sorveglianza, non avrebbero dovuto essere rese pubbliche dal Pentagono. Vi si vede svilupparsi la fiammata dell’impatto sulla facciata dell’edificio del Dipartimento della Difesa.
Deflagrazione o detonazione?Le materie esplosive si dividono in due gruppi, a seconda della loro progressività.
Gli esplosivi producono un’onda d’urto la cui velocità di propagazione è superiore ad un valore di circa duemila metri al secondo. Si dice che
“detonano”. Le materie esplosive la cui velocità di onda d’urto è inferiore non detonano.
Deflagrano. Si tratta, per esempio , di polveri o di idrocarburi.Questa immagine dell’impatto sul Pentagono dice molto a proposito dell’esplosione. Sotto la pressione dell’onda d’urto, l’acqua contenuta nell’aria circostante si è compressa ed ha formato un nugolo di vapore. La velocità della propagazione dell’onda d’urto è molto elevata.
Essa corrisponde ad una detonazione di esplosivo ad alto potere energetico. L’esplosione non corrisponde ad una deflagrazione da cherosene.

1. Traccia di fumo di un propulsore;
2. Nuvola di vapore d’acqua sotto pressione;
3. L’esplosione si dispiega all’interno dell’edificio.
La prima immagine (servizio fotografico, p II, riprodotta qui sopra) è quella di un getto banco che sembra essere una fumata bianca. Richiama, senza dubbio, la vaporizzazione dell’acqua contenuta nell’aria circostante al momento dell’iniziale spiegamento nell’atmosfera di un’onda d’urto supersonica di materia detonante. Si distinguono, tuttavia, tracce di fiamme rosse caratteristiche delle alte temperature che raggiunge l’aria sotto la pressione di un’onda d’urto rapida.
Ciò che salta agli occhi, è che l’onda d’urto si libera dall’interno dell’edificio. Si vede, al di sopra del tetto, l’uscita della bolla di energia che non è ancora una bolla di fuoco. Si può, legittimamente, pensare ad una detonazione di un esplosivo ad alto potere energetico, ma per il momento non si può ancora dire, in effetti, se si tratti o meno di una carica ad effetto diretto.
Si distingue, raso terra, partendo dalla destra della foto ed andando verso la base della massa di vapore bianco, un solco bianco di fumo. Lascia certamente pensare al fumo che sortisce dall’ugello di un propulsore di un congegno volante.
A differenza della fumata che sortirebbe dai due motori a cherosene, questa è troppo bianca. I turboreattori di un Boeing 757 avrebbero, in effetti, lasciato una traccia di fumo ben più nera. Il solo esame di questa foto lascia già pensare ad un apparecchio volante, monomotore, di taglia molto più piccola di un aereo di linea. Non a due turbopropulsori General Electric.

(DA WIKIPEDIA)Il colore giallo testimonia una più bassa temperatura di combustione. La fiamma è mescolata a fumate nere e pesanti.
E’ quella della combustione di idrocarburi nell’aria. La fiamma scende, abbastanza lentamente, sul davanti della facciata.
Al contrario, quella del Pentagono sale con forza dall' interno dell’edificio.