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Teschio ha scritto:
Non importa quanti anni luce e' grande lo spazio, le particelle restano connesse non localmente indipendentemente dalla distanza.
Solo ed esclusivamente in campo sub-atomico. E senza scambio di informazione.
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Teschio ha scritto:
La fisica moderna ha dimostrato che il nulla non esiste
Non vorrei deluderti ma nessuno ha mai pensato che il nulla esistesse.
Diciamo che si è discusso sul vuoto. Non certo sul "nulla", che per la fisica non esiste proprio come concetto.
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Teschio ha scritto:
, quello che in passato era considerato vuoto, adesso viene considerato come un campo informativo delle possibilità
Il vuoto continua ad essere considerato vuoto. Anche perchè vuoto non ha mai significato "
senza niente dentro". A chi potrebbe venire in mente che il vuoto è davvero vuoto???
Il vuoto è un concetto "tendente al limite", tanto nella fisica quantistica che in quella classica. Il vuoto non è mai esistito come entità fisica. E sempre esistito come concetto teorico, come grandezza matematica. E come tale esiste ancora. Immutato.
In fisica quantistica TUTTO viene considerato "campo delle possibilità", vuoto compreso. Per la fisica quantistica tutto è espresso in termini probabilistici, non vedo perchè non dovrebbe esserlo il vuoto (che, ripeto, "vuoto" NON è neppure nella fisica classica)
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Teschio ha scritto:
L'universo organico e' una teoria molto affascinante, se pensiamo che la cellula e' l'unità di coscienza più piccola, anche l'uomo potrebbe essere un' unità cellulare dell'universo, infatti l'errore più grande e' quello di considerarsi come esseri indipendenti, noi siamo l'universo e l'universo e' noi. Non esistono divisioni su nessun livello e se accettiamo il fatto che tutto e' pensiero, l'universo e' cosciente perché e' lo specchio di noi stessi.
L'universo organico non è una teoria. E' una fantasia, un'applicazione esoterica. Così come non è vero che tutto è pensiero (ma che significa?). L' "universo cosciente specchio di noi stessi" è un concetto che fa pendant con il Quidditch di Harry Potter: parole in libertà.
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Teschio ha scritto:
Questo gioco di specchi e di coscienza potrebbe aver creato gli universi paralleli. Provate a mettere due specchi l'uno contro l'altro, il risultato e' il ripetersi all'infinito dell'oggetto che si trova in mezzo.
Siamo alla meditazione trascendentale

E allora perchè ...
non mettere un cristallo, che rinfrange la medesima luce nell'Universo, ripetendo sé stessa in un infinito ordito di fotoni, che, pur nascendo dalla stessa matrice, si scompongono come plurime facce di una medesima verità. Che si propaga dando più dimensioni ad una medesima manifestazione. Così come il cosmo è un'infinita somma di potenzialità che divengono atto nell'immanente, ma che in infiniti universi paralleli si manifestano in infiniti modi diversi... (proseguire inanellando parole a piacere)
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
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Teschio ha scritto:
La nostra individualità e' solo apparente, gli studi dell' università di Princeton hanno dimostrato che esiste una coscienza collettiva a cui tutti possiamo accedere anche se inconsciamente.
Ah, interessante. Dicci di più di questa "dimostrazione". Dicci chi l'ha svolta, e magari come. E, per cortesia, definisci "coscienza collettiva".
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Teschio ha scritto:
Quello che possiamo percepire con i nostri sensi e' solo la proiezione di un sistema più complesso dove tutto esiste contemporaneamente e i concetti di spazio, tempo ed energia vengono a cadere.
In che senso "spazio, tempo ed energia vengono a cadere"? Anche nel nostro sistema "meno complesso" tutto esiste contemporaneamente, non certo a rate o in ordine alfabetico.
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Teschio ha scritto:
Noi vediamo con la mente, la vista e i nostri sensi sono la causa della nostra cecità. L' esperimento delle due fessure e' eloquente, la particelle vengono influenzate dalle nostre osservazioni, la realtà e' solo il manifestarsi delle nostre aspettative.
Cosa c'entra l' "esperimento delle due fessure" con la psicologia dell'individuo? Ti sento confuso. Non solo le particelle non vengono influenzate dalle nostre osservazioni, ma questo continuo voler pasticciare la fisica quantistica con la psicologia, l'anima, la coscienza, è puro filosofeggiare esoterico. Il principio di indeterminazione non è un concetto filosofico, è un teorema matematico: non so se cogli la differenza. Non è che lo puoi usare dove ti pare per inneggiare alla "coscienza del cosmo" o "all'amore universale", passando per "l'universo organico". Useresti il teorema di Pitagora per spiegare il manifestarsi della realtà nella mente dell uomo?
La fisica quantistica vale solo con i quanti. E' lo stato dei quanti ad essere indeterminato. Non la realtà macroscopica. Alla realtà macroscopica non si può applicare "l'esperimento delle 2 fessure". Alla realtà macroscopica non si può applicare NESSUNA teoria della Fisica Quantistica.
E non è che perchè la materia macroscopica è formata da tantissima materia microscopica che alla prima possono essere applicate le leggi che regolano la seconda!! Se metti un sasso in una scatola, puoi aprire la scatola miliardi di volte, ma il sasso lo troverai sempre lì:
con buona pace delle tue aspettative.Le "fessure" non sono per tutti...
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Lasciatela riposare questa benedetta scienza, invece di tirarla sempre per la giacchetta, utilizzandola a capocchia per supportare ogni vostra visione lisergica del mondo!
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
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Teschio ha scritto:
Tornando al tema per cui e' stato aperto questo topic, penso che se la realtà e' così soggettiva, gli alieni sono nostri fratelli, condividono con noi la stessa origine, se così non fosse non potrebbero vedere la nostra stessa realtà e non potrebbero percepirci.
La realtà non è soggettiva. Può esserlo la sua percezione, entro certi limiti. Non certo la realtà.