bleffort ha scritto:
Mi dispiace che il mio pensiero di risolvere la crisi Italiana sia stato travisato,perchè non ho detto che le donne non devono lavorare ma che sia uno solo della famiglia (ho anche detto il padre di famiglia in generale e non il capo di famiglia) ad avere un lavoro
rimunerato adeguatamente per farli vivere agiati al punto che oltre a sostenersi gli restasse un po di surplus per spendere e far girare l'economia,nel frattempo i figli accuditi sempre per la presenza assidua di un genitore non prendono la strada sbagliata.
Poi se una donna è sola senza marito e pure con figli è logico che bisogna darle un lavoro!.
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Se il mio pensiero risulta retrodatato è per il fatto che la società Italiana è caduta in basso economicamente e socialmente e per aggiustarla bisognerebbe fare un passo indietro, riprendere da dove l'abbiamo lasciata quando esistevano le Famiglie normali e i figli crescevano con l'insegnamento del rispetto dell'onestà e del lavoro.
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Bleffort scusami, non volevo farti dispiace. Ovviamente si ragiona a livello di mentalità generale, non ce l' avevo con te ma mi premeva ribattere su un pensiero piuttosto diffuso.
Converrai con me che "rimodellare" i salari, per assicurarne uno più adeguato ( maggiore ) ai padri di famiglia non sarebbe equo, creerebbe delle disparità e di conseguenza delle ingiustizie sociali. Immaginiamo in un' azienda, due dipendenti ( uomo e donna o anche due uomini ) con lo stesso ruolo, che svolgono entrambi tot ore alle medesime condizioni, non sarebbe giusto che uno guadagnasse di più solo perché padre. E' un esempio semplice giusto per intenderci.
Le famiglie normali... le famiglie normali ci sono e secondo me sono proprio quelle che abbiamo adesso, in cui esiste almeno sulla carta una equiparazione di diritti e doveri, in cui entrambi i componenti di una coppia sono sufficientemente liberi per esprimersi e dare l' indirizzo desiderato alla propria vita. Sono quelle che abbiamo intorno tutti i giorni e che si arrabattano fra mille difficoltà. Quelle del passato, della generazione dei nostri genitori, nonni, bisnonni e avi a salire, sono state molto idealizzate ma non erano affatto “normali” nel senso di veritiere, secondo me. Erano l' espressione di un mondo in cui META' della società civile, ovvero le donne, non avevano libertà di scelta. Sposarsi e avere figli era l' unica via socialmente accettabile.
E' una distorsione pensare che andando a ritroso nel tempo tutte le donne ( e anche tutti gli uomini ) avessero maggiore desiderio di fare figli e maggiori valori. Tantissime (/i) non ne avranno voluti affatto e avranno vissuto vite che non erano le loro, pagandone un prezzo altissimo di cui nessuno sa nulla, nessuno si immedesima... eppure basterebbe un minimo di umana empatia.
Questi discorsi sembreranno strani in un ambiente come questo al 99% maschile ma immagino che tutti avrete compagne, mogli, madri, sorelle, figlie, nipoti... e che non desideriate per loro un mondo che le renda schiave. Perché di questo si tratta, se non si è liberi dai condizionamenti.