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MessaggioInviato: 19/10/2009, 10:01 
Carissimo Giovanni

Ho voluto riflettere un po’ sulle cose che noi diciamo qui, soprattutto sulle due resurrezioni “Gnostiche”. Una descritta nei vangeli, ed una in Pistis Sophia, come viene esposto. Ora io leggendo nei tanti post di digilander libero ho letto che un altro padre della chiesa diceva che Cristo dopo resuscitato predicò ancora per 20 anni, e questo veniva pure contestato dal Grande grecista operatore capo dello stesso sito. A questo punto chiedo, c’è stata una terza resurrezione, o è il seguito degli 11 anni in Pistis?
Paolo disse. Se non c’è stata resurrezione, è vana la nostra religione.
S. Paolo si accontentava di una, noi gliene regaliamo tre. Non facciamo altro che dire, interpolazioni li, la, su, giù. Diciamo sempre, quello è un falso, l’altro pure. Hanno falsificato l’attore principale già alla sua nascita, per costruirne un mito. Di conseguenza noi non leggiamo altro che L.E.T.T.E.R.A.T.U.R.A mitologica, nelle pseudo sacre scritture. Lc.[1/41-42] Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo, ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! Elisabetta non sa, ma benedice il frutto nel grembo di Maria, che ancora neanche lei ha conferma della cosa, appena comunicato dall’angelo “Casanova” Penso che sia sbagliato, fare ricerca, infilando la testa nel pappone, prendere le cose, che fanno comodo alla idea che già ci siamo prefissata. Dice il prof. Filipponi, per fare una onesta ricerca, prima bisogna spogliarci dall’essere cattolici cristiani.(Spogliarsi dalle pseudo sacre scritture).

Salutissimi a tutti Cecco D’Ascoli


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MessaggioInviato: 23/10/2009, 03:53 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Ti chiedo, esclusivamente, per capire meglio e con poche e semplici parole, cosa significa, "resurrezione gnostica" queste resurrezioni le appuriamo su libri scritti da storici?
La mia ultra-super scetticità non è nei tuoi riguardi, assolutamente no,
ma se noi infiliamo la testa nelle pseudo sacre scritture, di qualsiasi setta, io sento solo puzzo di invenzioni-falsità, scusami ma a forza di leggere pseudo sacre scitture il puzzo di falso ce l'hò nelle narici.

Sinceri saluti Cecco



Mi rendo conto che il concetto sia piuttosto ostico, soprattutto per il fatto che sin da bambini i preti falsari ci hanno nutrito con la panzana della resurrezione 'fisica', cosa impossibile a tutti, tranne che ad un 'figlio di Dio'!.. Tale panzana fa il paio a quella della 'crocifissione', evento MAI avvenuto se non nella fantasia degli insulsi falsari della 'prima ora', i quali, 19 secoli fa circa, hanno approntato un 'manicaretto' che ancora stiamo 'sgranocchiando'!

Ti riporto quanto ho già postato in merito alla 'resurrezione gnostica':

Cita:
Non solo Gesù RISORSE, ma ciò avvenne in ben DUE occasioni!...

La prima volta accadde nel 33. Non fu una resurrezione fisica, ma SIMBOLICA: vale a dire una resurrezione gnostica. Infatti, secondo gli gnostici del tempo, soprattutto quelli della Palestina, 'risorgere dai morti' (come avvenne per Gesù) significava acquisire la conoscenza gnostica, vale a dire la conoscenza tramandata da ENOCH, secondo la setta gnostica guidata da Giovanni il Battista, tramandata da SETH, secondo le credenze della primitiva sètta gnostica fondata da Gesù, quando quest'ultimo si separò da Giovanni il Battista per mettersi in 'conto proprio'.



'risorgere dai morti'.... significava acquisire la conoscenza gnostica.."

La conoscenza gnostica (cioè la 'gnosis') consisteva nella conoscenza della 'verità': la stessa che Dio, secondo la tradizione kabbalistica ebraica, avrebbe rivelato ad ENOCH, il GIUSTO che marciò con lui, come è scritto nelle pagine della letteratura rabbinica. Questa 'verità' veniva tramandata oralmente, attraverso una necessaria iniziazione dei seguaci (chiamati anche 'eletti'), i quali non sarebbero stati in grado di percepirla, se essa fosse stata rivelata loro bruscamente, 'sic et simpliciter'.

A volte, in luogo della locuzione 'risorgere dai morti'(*), si trova anche 'risorto dai dormienti'. Questo concetto, come è facile intuire, è squisitamente analogo a quello del 'risveglio' buddista. Ciò non deve sorprendere, in quanto con le conquiste ad est di Alessandro Magno, si aprì una sorta di autostrada virtuale tra l'Oriente e l'Occidente, e molte conoscenze circa la storia e le tradizioni del mondo orientale, vennero 'traghettate' ad ovest dai cosiddetti 'monaci buddisti itineranti'.

Quanto sotto è il contenuto dei loghion 21 e 90 del vangelo di Filippo:

21.) Coloro che dicono che il Signore prima è morto e poi è risuscitato, si sbagliano, perché egli prima è risuscitato e poi è morto. Se uno non consegue prima la resurrezione non morirà, perché "come è vero che Dio vive" egli sarà già morto.

90.) Coloro che dicono che prima si muore e poi si risorge, si sbagliano. Se non si riceve prima la resurrezione, mentre si è vivi, quando si muore non si riceverà nulla....

"..perché egli prima è risuscitato e poi è morto.."

Mi sembra che questo passaggio lascia ben poco spazio ai dubbi circa il vero significato della resurrezione gnostica: vale a dire un evento puramente simbolico. Gesù ebbe la sua 'resurrezione' intorno al 33, tuttavia egli morì giustiziato per lapidazione intorno al 72.

Esistono alcuni indizi che permettono di stabilire confortevolmente che Gesù morì nel 72. Ultimamente ne ho 'scovato' uno che ritengo decisivo (sicuramente devo aver letto anche nel passato, tuttavia all'epoca non diedi la giusta imortanza alla cosa). Il dato di cui parlo si riferisce all''apostolo' Giuda Tomaso. Costui fu il fratello gemello di Gesù di Nazareth ed accompagnò il Nazareno costantemente ed inseparabilmente nel corso di tutta la sua vita, sino alla morte di quest'ultimo, condividendone la sorte, anche quella estrema.

Secondo la tradizione ecclesiastica, infatti, ed anche secondo i vari 'martiriologici', Giuda Tomaso sarebbe stato 'MARTIRIZZATO' in 'India' nel 72!


Il particolare dell'India non deve destare sorprese, dal momento che lo stesso Gesù di Nazareth è accreditato, dalle varie tradizioni-leggende, di un viaggio in India. In realtà si trattò di Babilonia. Per il fatto che all'epoca l'area mesopotamica, su cui insisteva la città di Babilonia, era dominio dei Parti e che la Parthia, secondo l'immaginario popolare del tempo, era considerata già India, si intuisce facilmente il motivo dell'origine della leggenda circa il viaggio in India di Gesù di Nazareth. In realtà, Giuda Tomaso venne giustiziato a Lydda nel 72, insieme al fratello Gesù.


Ancora dal vangelo di Filippo:

Cita:
110.) Colui che possiede la conoscenza della verità è un uomo libero; e l'uomo libero non pecca, perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. La madre è la verità, ma la gnosi è il padre. Coloro a cui non è permesso di peccare, il mondo li chiama liberi. A coloro a cui non è permesso di peccare, la conoscenza della verità eleva i cuori, cioè li rende liberi e li solleva al di sopra di tutto il luogo. Ma l'amore costruisce: colui che è diventato libero grazie alla gnosi, diventa schiavo di coloro che non si sono ancora potuti elevare fino alla libertà della gnosi; perché solo la gnosi li rende capaci di diventare liberi. L'amore non prende nulla. Infatti, come potrebbe prendere qualche cosa, dal momento che ogni cosa gli appartiene? Esso non dice: "Questo è mio" o "Quello è mio", ma dice: "Questo è tuo".

123.)......... Quanto a noi, ciascuno scavi profondamente fino alla radice dell'errore, che è dentro di lui e lo divelga dal suo cuore fino alla radice. Ed esso invero sarà divelto, quando noi lo riconosceremo. Che se noi siamo ignoranti a suo riguardo, esso affonda in noi le radici e produce i suoi frutti nei nostri cuori. Esso domina su di noi, e noi siamo suoi schiavi. Ci tiene prigionieri, cosicché noi facciamo ció che non vogliamo, e ciò che vogliamo non lo facciamo. Esso è potente perché noi non lo conosciamo, e finché esiste, esso lavora. L'ignoranza è per noi la madre dell'errore. L'ignoranza è al servizio della morte: ciò che viene dall'ignoranza né è esistita, né esiste, né esisterà. Invece coloro che sono nella verità saranno perfetti quando tutta la verità si manifesterà. Perché la verità è come l'ignoranza: quand'è nascosta, riposa in sè stessa, ma quando si rivela ed è riconosciuta, viene glorificata, in quanto è piú potente dell'ignoranza e dell'errore. Essa dà la libertà. Il Logos ha detto: " Se voi conoscerete la verità, la verità vi farà liberi ". L'ignoranza è uno schiavo, la conoscenza è libertà. Se noi riconosceremo la verità, troveremo i frutti della verità in noi stessi. Se ci uniremo con essa, essa produrrà il nostro perfezionamento.



Infine abbiamo questa importantissima testimonianza:

Cita:
Dopo aver dato il sudario al servo del sacerdote, il Signore andò da Giacomo e gli apparve. Giacomo infatti aveva assicurato che, dal momento in cui aveva bevuto al calice del Signore, non avrebbe più preso cibo fino a quando non l'avesse visto risorto dai dormienti. E poco dopo (prosegue): "Portate la tavola e il cibo" dice il Signore. E subito - detto: "Prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e diede a Giacomo il Giusto, dicendo: "Fratello mio, mangia il tuo pane, poiché il figlio dell'uomo - risorto dai dormienti"" (GEROLAMO, De viris ill., 2)



Quest'ultima testimonianza, che ci viene dall'autorevole 'penna' di Hieronimus, dovrebbe sgombrare la mente da qualsiasi dubbio residuo, circa la reale consistenza della resurrezione 'gnostica'. Girolamo cita da un documento che non è giunto sino a noi (perchè 'andato perduto'....), ma che era nella sua piena disponibilità, così come erano nella piena disponibilità di Origine i testi originari scritti da Giuseppe Flavio.

Estremamente importante è il riferimento al 'sacerdote', al cui servo Gesù, dopo la cerimonia della 'resurrezione', consegna la tunica da rituale, e per questo 'consacrata'. E' sin troppo evidente che l'ambiente in cui avvenne la resurrezione fu un tempio (e non certo quello 'ortodosso' di Gerusalemme!), luogo frequentato di solito dai sacerdoti, e non il cimitero di Gerusalemme, come i santi falsari ci hanno fatto credere sino ad oggi!

Altro particolare importantissimo, è l'episodio della suddivisione del pane da parte di Gesù, il quale poi ne consegna una parte al suo fratello (fratellastro) Giacomo il 'minore' o il 'giusto' (attributo di cui godevano tutti gli appartenenti alla setta di Giovanni il Battista, in virtù della figura carismatica di riferimento del loro culto: vale a dire ENOCH, il GIUSTO che camminò con Dio!). Giacomo, in segno di solidarietà verso il fratello Gesù, aveva digiunato anche lui nel giorno precedente alla cerimonia.

E' altamente probabile, se non addirittura certo, che l'evento della divisione del pane operata da Gesù, servì da ispirazione per i santi falsari fondatori dell'istituzione della "Eucarestia"! (**)


Saluti

_________________________________

Nota:

(*) - laddove i morti, come già spiegato, non erano i morti 'fisici', ma semplicemente coloro che ancora ignoravano la verità di cui sopra: cosa che, se avessero continuato ad ignorarla sino alla morte fisica (chiamata anche 'seconda morte', essendo stata la prima quella connessa all'esistenza condotta all'insegna delll'ignoranza della 'verità'), allora la 'seconda morte' sarebbe stata per sempre.

(**) - probabilmente per rimpiazzare il rito dell'assunzione del sangue e della carne di un determinato animale da sacrificio, che il 'pagano' Gesù istituì molto tempo dopo i fatti inerenti alla sua 'resurrezione' gnostica, quando decise di sconfinare scientemente nel dominio dei culti pagani, verso cui egli si sentì irresistibilmente attratto. Da non dimenticare che egli venne allevato da una comunità nazarena, la quale, come tutti i nazareni del suo tempo (e dei tempi passati), faceva riferimento all'ebraismo delle origini, il quale, come già affermato in più occasioni, fu squisitamente politeistico e quindi 'pagano'. Nella letteratura paolina vi è qualche accenno al rituale del sangue e della carne: vale a dire una sorta di 'eucarestia' di stampo 'pagano'.


Veritas

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MessaggioInviato: 23/10/2009, 10:33 
Di Veritas “Mi rendo conto che il concetto sia piuttosto ostico, soprattutto per il fatto che sin da bambini i preti falsari ci hanno nutrito con la panzana della resurrezione 'fisica', cosa impossibile a tutti, tranne che ad un 'figlio di Dio'!.. Tale panzana fa il paio a quella della 'crocifissione', evento MAI avvenuto se non nella fantasia degli insulsi falsari della 'prima ora', i quali, 19 secoli fa circa, hanno approntato un 'manicaretto' che ancora stiamo 'sgranocchiando'!” Certo carissimo amico, la crocifissione non è mai avvenuta, perche non si può crocifiggere chi non è mai esistito. Però dentro la sua fantastica leggenda ritroviamo la persona, quando ed il perche fu crocifisso; cioè, Giovanni il Galileo. E’su questa persona che gli “gnostici” come li chiami tu hanno INVENTATO Cabbalisticamente e SIMBOLICAMENTE due persone in nostro interesse, il Battista e Gesù. Partendo da più lontano. Caino(Kainos-il nuovo)si rigenerò in Abele. Gilgamesh si rigenerò in Enkidu, come Gesù si rigenerò nel Battista. (Lc.9/18-9)« Chi dice la gente ch’io sia’? ». Essi risposero: « Per alcuni Giovanni il Battista, per altri El-ya(forse dio sumero). Simbolicamente è l’uno che si rigenera, dopo, nella morte dell’altro. Leggendoti attentamente, per te sembra che questi gnostici ti danno la tua verità incondizionatamente, guarda che costoro(gostici) con Marcione ci hanno dato quello che tuttora abbiamo, cioè, questa immensa favola. Giuda il Galileo aveva 5 figli maschi come il vecchietto fantasma Giuseppe.
1)Giovanni il Galileo, 2)Giuda detto Teudas, 3)Giacomo Boanerghe, 4)Simone lo zelota, 5) Giuseppe-Menahem il sicario; infiliamoci anche il nipote in italiota, Lazzaro figlio di Giairo.
Andiamo a Giuseppe e Maria: Mt.[13/55] “Non è questi-(!!Giovanni!!)-il falegname, il figlio di Maria-!mne! e il fratello di Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?” Ragiona un po’ su questa mia ultima riflessione. Tutta la FAVOLA (cabalistica-esoterica- simbolica) è costruita sul personaggio veramente storico GIOVANNI L’ASMONEO o NAZIREO.
[gli gnostici, e chi sono, da darci tanta verità?]
Ti saluto sempre con grande stima Cecco


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MessaggioInviato: 23/10/2009, 12:42 
Cita:
Cecco ha scritto:


....Certo carissimo amico, la crocifissione non è mai avvenuta, perche non si può crocifiggere chi non è mai esistito. Però dentro la sua fantastica leggenda ritroviamo la persona, quando ed il perche fu crocifisso; cioè, Giovanni il Galileo. E’su questa persona che gli “gnostici” come li chiami tu hanno INVENTATO Cabbalisticamente e SIMBOLICAMENTE due persone in nostro interesse, il Battista e Gesù.



"..perche non si può crocifiggere chi non è mai esistito. "


Liberissimo di credere in tutto ciò!... Francamente, però, dubito che questa impostazione 'dogmatica' (almeno secondo il mio punto di vista, scaturito da anni ed anni di intense ricerche) aiuti a dirimere le nebbie densamente presenti nel corpus neotestamentario.


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 23/10/2009, 16:10 
Carissimo Giovanni

Del grande erudito online, grecista di primaria grandezza, che scrive;

Questa tradizione è stata riportata in particolare da Origene(185-250
e.v. circa). Nei testi canonici(sia nell’AT che nell’NT)non abbiamo
indicazioni del sacerdote Zaccaria che generò secondo Luca, Giovanni
detto il Battista. L’ipotesi è che il padre di Giovanni Battista sia stato effettivamente assassinato per qualche motivo legato alla predicazione del figlio.
In particolare nel protovangelo di Giacomo che contrasta il riportato da Origene. Prot.G.[23/1] Erode, nel mentre, cercava Il Giovanni !BIMBETTO!, ……………Allo spuntare del giorno, Zaccaria fu ucciso.
A un anno o due di età, con le sue innumerevoli predicazioni, il Battista causò la morte di Zaccaria suo padre.
Ce lo racconta il grande erudito grecista a pag. 24 di una delle sue tante favole postate. Erudizione da 110 e lode.
Saluti Cecco


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MessaggioInviato: 23/10/2009, 19:33 
Amen.



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MessaggioInviato: 23/10/2009, 19:37 
Cita:
Cecco ha scritto:

Di Veritas “Mi rendo conto che il concetto sia piuttosto ostico, soprattutto per il fatto che sin da bambini i preti falsari ci hanno nutrito con la panzana della resurrezione 'fisica', cosa impossibile a tutti, tranne che ad un 'figlio di Dio'!.. Tale panzana fa il paio a quella della 'crocifissione', evento MAI avvenuto se non nella fantasia degli insulsi falsari della 'prima ora', i quali, 19 secoli fa circa, hanno approntato un 'manicaretto' che ancora stiamo 'sgranocchiando'!” Certo carissimo amico, la crocifissione non è mai avvenuta, perche non si può crocifiggere chi non è mai esistito. Però dentro la sua fantastica leggenda ritroviamo la persona, quando ed il perche fu crocifisso; cioè, Giovanni il Galileo. E’su questa persona che gli “gnostici” come li chiami tu hanno INVENTATO Cabbalisticamente e SIMBOLICAMENTE due persone in nostro interesse, il Battista e Gesù. Partendo da più lontano. Caino(Kainos-il nuovo)si rigenerò in Abele. Gilgamesh si rigenerò in Enkidu, come Gesù si rigenerò nel Battista. (Lc.9/18-9)« Chi dice la gente ch’io sia’? ». Essi risposero: « Per alcuni Giovanni il Battista, per altri El-ya(forse dio sumero). Simbolicamente è l’uno che si rigenera, dopo, nella morte dell’altro. Leggendoti attentamente, per te sembra che questi gnostici ti danno la tua verità incondizionatamente, guarda che costoro(gostici) con Marcione ci hanno dato quello che tuttora abbiamo, cioè, questa immensa favola. Giuda il Galileo aveva 5 figli maschi come il vecchietto fantasma Giuseppe.
1)Giovanni il Galileo, 2)Giuda detto Teudas, 3)Giacomo Boanerghe, 4)Simone lo zelota, 5) Giuseppe-Menahem il sicario; infiliamoci anche il nipote in italiota, Lazzaro figlio di Giairo.
Andiamo a Giuseppe e Maria: Mt.[13/55] “Non è questi-(!!Giovanni!!)-il falegname, il figlio di Maria-!mne! e il fratello di Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?” Ragiona un po’ su questa mia ultima riflessione. Tutta la FAVOLA (cabalistica-esoterica- simbolica) è costruita sul personaggio veramente storico GIOVANNI L’ASMONEO o NAZIREO.
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Ti saluto sempre con grande stima Cecco





Relativamente a tutto questo ,una domanda,Cecco:se Giovanni l'Asmoneo non ebbe un un fratello di nome Giacomo il giusto,quest'ultimo chi ebbe come fratello ?
Forso quel Gesu' di Nazaret di cui parla Veritas?
Giacomo potrebbe essere la risposta a molti nostri quesiti?


Un saluto


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MessaggioInviato: 23/10/2009, 19:48 
Di Veritas;
**Altro particolare importantissimo, è l'episodio della suddivisione del pane da parte di Gesù, il quale poi ne consegna una parte al suo fratello (fratellastro) Giacomo il 'minore' o il 'giusto' (attributo di cui godevano tutti gli appartenenti alla setta di Giovanni il Battista, in virtù della figura carismatica di riferimento del loro culto: vale a dire ENOCH, il GIUSTO che camminò con Dio!). Giacomo, in segno di solidarietà verso il fratello Gesù, aveva digiunato anche lui nel giorno precedente alla cerimonia.


EUSEBIO DA CESAREA, STORIA ECCLESIASTICA
Vita degli apostoli dopo l'ascensione di Cristo
2. In quel tempo Giacomo, detto fratello del Signore, poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe - e Giuseppe era padre di Cristo e la Vergine sua promessa sposa, la quale, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo, come insegna il sacro testo evangelico --, [size=150]questo stesso Giacomo, dunque, soprannominato dagli antichi anche il Giusto[/size] in virtù dei suoi meriti, fu il primo, dicono, ad occupare il trono episcopale della Chiesa di Gerusalemme.
Mc.[6/3]Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?
Riflessione, ma da quale cilindro sbuca, Giacomo il minore, detto il giusto? Mi butto e provo ad indovinare, volete vedere che costui era i fratello di; in Flavio, Giacomo fratello di Gesù figlio di Damneo. Poi le penne miracolose con un colpo presero due piccioni; Giacomo fratello di Gesù,!!!soprannominato il Cristo!!!!
Testimonianza storica e secondo figlio con stesso nome per Maria.
Pensate che alto intelletto avevano questi procrispadri falsari.

Un saluto Cecco


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MessaggioInviato: 24/10/2009, 00:30 
Cita:
Cecco ha scritto:


EUSEBIO DA CESAREA, STORIA ECCLESIASTICA

Vita degli apostoli dopo l'ascensione di Cristo

2. In quel tempo Giacomo, detto fratello del Signore, poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe - e Giuseppe era padre di Cristo e la Vergine sua promessa sposa, la quale, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo, come insegna il sacro testo evangelico --, [size=150]questo stesso Giacomo, dunque, soprannominato dagli antichi anche il Giusto[/size] in virtù dei suoi meriti, fu il primo, dicono, ad occupare il trono episcopale della Chiesa di Gerusalemme.
Mc.[6/3]Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?
Riflessione, ma da quale cilindro sbuca, Giacomo il minore, detto il giusto? Mi butto e provo ad indovinare, volete vedere che costui era i fratello di; in Flavio, Giacomo fratello di Gesù figlio di Damneo. Poi le penne miracolose con un colpo presero due piccioni; Giacomo fratello di Gesù,!!!soprannominato il Cristo!!!!
Testimonianza storica e secondo figlio con stesso nome per Maria.
Pensate che alto intelletto avevano questi procrispadri falsari.

Un saluto Cecco



".... 2. In quel tempo Giacomo, detto fratello del Signore..."

In altri luoghi della sua Storia Ecclesiastica, Eusebio aggiunge: "...detto fratello di Gesù (o del 'Signore') secondo la carne.."

"...poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe - e Giuseppe era padre di Cristo e la Vergine sua promessa sposa.."

Tale insulsa parafrasi di Eusebio, finalizzata a confondere i 'poveri di spirito', testimonia pacificamente l'intenzione falsaria e mistificatrice di questo ineffabile individuo, considerato il falsario per antomasia della chiesa di tutti i tempi!

Se Giacomo era figlio di Giuseppe, il quale, a sua volta, era padre di Gesù di Nazareth, anche un minorato mongoloide riesce a risolvere che Giacomo era il fratello di Gesù!!.. Era necessario tutto questo giro di parole?... Ma, affermarlo chiaramente era molto 'doloroso' per Eusebio, dal momento che tale INSOPPRIMIBILE verità giocava contro l'allucinante panzana della 'verginità perpetua' di Maria Vergine!!...

Neppure Eusebio fa riferimento alla 'storiella'(*), ferocemente abusata da una parte del clero falsario, relativa alla circostanza che i fratelli di Gesù sarebbero stati dei figli che Giuseppe avrebbe avuto da un precedente matrimonio, salvando così 'capra e cavoli'. Evidentemente Eusebio la riteneva improponibile, tanto appariva inverosimile!...

"..questo stesso Giacomo, dunque, soprannominato dagli antichi anche il Giusto in virtù dei suoi meriti.."

Spudorata mistificazione di Eusebio, tesa a mistificare il VERO significato dell'attributo 'Giusto', nel contesto della setta dei 'nasurei': vale a dire i nazareni gnostici guidati da Giovanni il Battista, di cui Giacomo il Giusto (o il 'minore') ne fu l'erede spirituale e guida carismatica dei superstiti della sua setta (gli EBIONITI).

TUTTI gli adepti di tale setta erano definiti 'I GIUSTI', e prova ne sia il fatto che anche altri personaggi sono indicati con tale attributo: esattamente come "bar Abba", un altro atributo/patronimico con cui venivano indicati gli appartenenti alla stessa setta.

A volte tale presunto patronimico venne trasformato spudoratamente in 'Barsabba', a fini di 'depistaggio'. Come anche fu questione di depistaggio l'invenzione della panzana secondo la quale l'aggettivo il 'minore' venne coniato, per tale personaggio, al fine di distinguerlo dall'altro Giacomo, definito il 'maggiore'. In realtà, Giacomo veniva definito, dai giudei del tempo, il 'minore' in quanto era il più piccolo dei suoi fratellastri.

Per capire le ragioni che portarono i falsari ad obnubilare accuratamente un simile aspetto, è necessario calarsi nei panni dei giudei del tempo, e sforzarsi di vedere la realtà globale, circa Gesù e la sua famiglia 'estesa', secondo i loro occhi. Solo a quel punto si potranno capire molte cose stupefacenti, tutt'ora ignorate dalla totalità degli studiosi e ricercatori.

Saluti


_______________________________________

Nota:

(*) - questa 'storiella' risulta tale a cagione del modo e delle modalità attraverso cui il clero falsario l'ha proposta. Tuttavia, tale aspetto (assolutamente improponibile in termini storici, senza dover rivelare particolari che si volevano mantenere assolutamente nascosti), ha un fondo di verità storica, in quanto una parte dei fratelli di Gesù (fratellastri in questo caso), furono effettivamente dei figli che 'Giuseppe' ebbe da un precedente matrimonio. Ovviamente, il nome del personaggio NON fu affatto Guseppe, dal momento che QUESTO anziano personaggio fu il PADRE e NON il marito di Maria Vergine!..(la quale, tra l'altro, ne ebbe due di mariti)

Veritas

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Per Veritas... riproponendo

La “Storia ecclesiastica” di Eusebio di Cesarea
Libro II, Cap 1: Giacomo il Giusto
[II/2] Allora Giacomo, detto fratello del Signore, perché figlio di Giuseppe, (Giuseppe era padre [putativo] di Cristo, marito della Vergine, la quale, come c'insegna il sacro testo evangelico, prima che stesse con lui insieme fu trovata gravida di Spirito Santo); questo Giacomo, dunque, chiamato dagli antichi il Giusto per antonomasia per la Sua preminente virtù, fu, si dice, il primo che occupò il trono episcopale della Chiesa gerosolimitana.

Qui poi Eusebio fa il miracolo
[II/5] «Ci furono due di nome Giacomo: uno, il Giusto, che fu precipitato dal pinnacolo del tempio e morì sotto i colpi di bastone di un lavandaio; l'altro fu decapitato ».

Siccome noto che la tua fonte primaria è il pappone, dal quale attingi a piene mani, e dicendoci sempre che è pieno di falsificazioni.
Come fai tu a fare la cernita, di ciò che è vero da ciò che è falso?
Ho riproposto sopra due passi di H.H. e ti chiedo;
Quali dei due è il falso, Giacomo il Maggiore detto il Giusto figlio di Giuseppe e !Maria!.
O Giacomo il minore detto il Giusto, figlio di Alfeo e Maria di Cleofa?

Ora leggi attentamente il seguito sotto, tutto è pappone;

<font color="teal">Libro VI - Storia dei beati fratelli Giacomo, Simone e Giuda</font id="teal">[1] Simone, detto il Cananeo, Giuda detto Taddeo, e Giacomo, che alcuni chiamano il fratello del Signore, furono fratelli carnali, originari di Cana della Galilea, nati dai coniugi Alfeo e Maria figlia di Cleofa.[Qui Maria di Cleofa è amante-concubina di Alfeo, hanno procreato 3 figli in tre, triade perfetta].

L'ultimo di essi[cioè Giacomo]nacque dalla stessa madre, ma da padre diverso, e cioè da Giuseppe-(ihihihihihih),uomo giusto, quello al quale andò in sposa la beatissima Madre di Dio, Maria. Perciò Giacomo fu detto fratello del Signore, quanto alla carne però: a Giuseppe, infatti, padre di Giacomo, era sposata sebbene a lui non sia mai stata unita la Vergine Maria, resa poi incinta dallo Spirito santo, onde diede alla luce, vergine, il salvatore del mondo, il Signore nostro Gesù Cristo. A motivo di questo vincolo, questi tre figli di Maria di Cleofa-(ihihihihihih)furono assunti da Cristo tra i discepoli, e più tardi furono elevati alla dignità di apostoli.

””Si dice che egli veniva ad esser cugino del Salvatore: difatti, secondo l'affermazione di Egesippo, Cleofa era fratello di Giuseppe.””

Tu pensa che buona donna che era Maria di Cleofa, aveva tre figli con Alfeo, e tre col vecchietto(viagrato)Giuseppe. Ma avevano lo stesso nome. Ah scordavo Maria C. era nipote del vecchietto.
Queste favole sono stupende. Cecco D’Ascoli


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Qui poi Eusebio fa il miracolo
[II/5] «Ci furono due di nome Giacomo: uno, il Giusto, che fu precipitato dal pinnacolo del tempio e morì sotto i colpi di bastone di un lavandaio; l'altro fu decapitato ».

Siccome noto che la tua fonte primaria è il pappone, dal quale attingi a piene mani, e dicendoci sempre che è pieno di falsificazioni.
Come fai tu a fare la cernita, di ciò che è vero da ciò che è falso?
Ho riproposto sopra due passi di H.H. e ti chiedo;
Quali dei due è il falso, Giacomo il Maggiore detto il Giusto figlio di Giuseppe e !Maria!.
O Giacomo il minore detto il Giusto, figlio di Alfeo e Maria di Cleofa?



Non capisco a quale PAPPONE tu ti riferisca.....

Eusebio afferma il vero quando sostiene che vi furono DUE Giacomi! Uno di questi fu Giacomo il 'minore', detto anche il 'Giusto', e non per le sue doti morali, sicuramente tra le più positive che si possono riscontrare nei personaggi neotestamentari (tant'è che all'inizio della mia 'carriera' internettiana, io mi firmavo 'Giacomo_minor': nomignolo che pessimi figuri interpretavano come 'Giacomo il minorato', sight..) e fu un fratellastro di Gesù di Nazareth (ebbero la stessa madre, ma non lo stesso padre: a differenza di Giuda Tomaso, il quale condivise con Gesù la stessa madre e lo stesso padre, dal momento che furono gemelli).

L'altro Giacomo, detto anche il 'maggiore', fu uno dei fratelli di Giovanni di Gamala e venne fatto giustiziare mediante CROCIFISSIONE (e non per decapitazione!) dal procuratore romano Alessandro Tiberio, tra il 46 ed il 48.

L'odio verso il re Agrippa I, che i padri della chiesa ereditarono direttamente dall'apparato senatoriale del tempo, loro 'sponsor', portò questi falsari ad attribuire la responsabilità dell'esecuzione dei fratelli Giacomo e Simone, figli di Giuda il Galielo (e quindi fratelli di Giovanni di Gamala), al re giudaico Agrippa I, grande amico dell'imperatore Caio Caligola e per questo odiato visceralmente dall'oligarchia senatoriale, la quale dominava la vita pubblica ed economica di tutto l'impero.

L'autore (o gli autori) degli Atti degli Apostoli, rendendosi conto che la figura positiva di questo Simone figlio di Giuda il Galileo, entrato, insieme ai fratelli, nel culto giudeo-cristiano di Antiochia, centrato sulla figura di Giovanni di Gamala, poteva essere utile per 'ripulire' l'infame figura dell'assassino dei coniugi Anania e Sapphira (nonchè del tentato omicidio di Simon Mago, avvenuto a Roma intorno al 64), al secolo SIMON PIETRO, degno 'fondatore' del papato, ebbe la brillante idea di salvare 'letterariamente' il Simone fratello di Giovanni di Gamala, al fine di utilizzarlo ambiguamente quale controfigura di Simon Pietro. Da ciò l'assurda ambiguità delle figure di Simone lo 'zelota' e di Simone detto 'Cephas', fatto coincidere con la figura di Simon Pietro.

In realtà, Simone lo zelota e Simone 'Cephas' furono la stessa, identica persona, dal momento che l'attributo 'grecizzato' in 'Petròs', non significava affatto 'pietra' o roccia, come in effetti fu per l'aramaico 'Kefas' (o Cephas), ma PRIMOGENITO, in quanto esso derivò dalla corruzione greco-aramaica dell'ebraico PETER, il cui significato è appunto 'primogenito'!

Quasi sicuramente, i greci, durante il loro dominio sulla Palestina, durato circa due secoli, trasformarono il 'peter' ebraico in 'PETEROS', mentre coloro che parlavano quotidianamente l'aramaico, praticamente tutti gli abitanti della Palestina, escamotarono 'peteros' in PET'ROS: cosa che portò tale termine ad assomigliare sorprendemente al greco 'petra', il cui significato era veramente pietra, roccia.

Il VERO Simon 'Pietro', citato nelle liste 'apostoliche' presenti nei vangeli sinotttici, fu Simone il CANANEO: insulsa corruzione falsaria per "Simone il CAINITE", dal momento che egli fece inizialmente parte dei 'cainiti' di Giovanni il Battista (e poi di Giacomo il Giusto), secondo lo sprezzante punto di vista dei giudei ortodossi, i quali definirono gli adepti di tale setta nazarena-nasurea, 'cainites', quasi che fossero discendenti della pessima figura di Caino, quando invece l'originaria accezione del termine era relativa al fatto che Enoch, la figura mitologica di riferimento della setta giovannea, sarebbe stato, sempre secondo la mitologia biblica, il FIGLIO di CAINO!

Che Simon Pietro, insieme al fratello Andrea, sia stato in origine un seguace di Giovanni il Battista (e quindi un 'cainite') è riportato anche dai vangeli canonici.

L'attributo il "Giusto", che tu ci voglia credere o no, era applicato a TUTTI i seguaci della setta guidata da Giovanni il Battista. Ciò trova la sua spiegazione nel fatto che il personaggio semi-trascendentale della setta fu ENOCH, personaggio della mitologia biblica supposto essere stato il figlio buono del 'malvagio' CAINO (*). Enoch, come la tradizione ebraica riporta, fu il GIUSTO che marciò con Dio! Per i suoi seguaci (tra cui anche Gesù, quando faceva parte della setta giovannea) Giovanni il Battista era considerato la REINCARNAZIONE DI ENOCH, e NON di Elia, come riportato dagli evangelisti falsari!!..

Quando Gesù si mise per 'conto proprio', dopo aver lasciato Giovanni per inquietanti 'incomprensioni', egli diede vita ad una sua setta, in cui la figura biblica di riferimento fu SETH, il mitico figlio di ADAMO. Seth ed Enoch ebbero una caratteristica in comune, secondo il mondo kabbalistico ebraico: entrambi sarebbero stati 'depositari' di una 'conoscenza' segreta; una VERITA' che sarebbe derivata loro direttamente da Dio e che essi trasmisero ai cosiddetti 'eletti' attraverso una tradizione squisitamente 'iniziatica' (o 'misterica'), sino ai giorni di Giovanni il Battista.

Dai seguaci della sua setta, in analogia a quanto avveniva in 'casa' giovannea, Gesù era ritenuto la reincarnazione di Seth e da ciò la locuzione 'il FIGLIO dell'UOMO', laddove l'Uomo era Adamo: l'Uomo per antonomasia!(**) Come al solito, i santi falsari 'denaturarono' anche questa storica realtà, lasciando intendere che i seguaci di Gesù ritenevano quest'ultimo l'incarnazione di Giovanni il Battista!!.... Pazzesco!

I motivi che spinsero i falsari a trasformare la presunta reincarnazione di Enoch, nella figura di Giovanni il Battista, in quella di ELIA, come riportato dai 'sacri' vangeli, è meramente connessa al fatto che, secondo la tradizione ed il comune immaginario giudaico del tempo, prima della venuta del 'Messia' sarebbe dovuto 'ritornare' il profeta Elia, il quale avrebbe consacrato il Messia 'liberatore'. (per il mondo dei falsari cristiani, Gesù di Nazareth)

Terminerò il commento al tuo post in un prossimo messaggio, visto che il presente si è dilungato di molto.


Saluti

__________________________________________

Nota:

(*) - da cui l'attributo denigrante di 'CAINITES' (e NON 'canaites', come riportano gli evangelisti falsari nei loro vangeli!), che i giudei ortodossi usavano per indicare gli appartenenti a tale setta, di chiara derivazione kabbalistica, visto che ENOCH fu una figura celebrata soprattutto nell'ebraismo 'kabbalistico', indicato a volte come 'ebraismo enochico'. Col tempo e con la dominazione greca della Palestina (tolomei-seleucidi), la setta finì con il subire anche l'influenza dello gnosticismo ellenico, che vedeva nella figura di PITAGORA il suo massimo rappresentante. E' tuttavia anche probabile che l'influenza pitagorica su una parte del mondo nazareno (poi indicato come 'nasureo'), abbia avuto inizio nel periodo in cui Pitagora risiedette sul Monte Carmelo, ospite degli essseno-nazareni del tempo, da cui, pare, abbia mutuato l'abitudine di indossare una tunica bianca, stretta ai fianchi da una cinta, com'era costume tra i nazareni, e di camminare scalzo. (ciò corrisponde perfettamente a certa iconografia gesuana) Questo stile di abbigliamento è facilmente riscontrabile nelle figure umane, più o meno 'stilizzate', riportate nelle pitture murarie dei templi e delle tombe egizie, oltre che sui papiri ben conservati. Tutto ciò a testimonianza dello strettissimo legame tra la figura dei nazareni e quella degli antichi egizi, attraverso la corrente 'mosaica' del primitivo ebraismo. Estremamente importanti sono le registrazioni negli antichi documenti orientali (Parthia e Kashmir), secondo cui YUSU ASAPH, al secolo Gesù di Nazareth, affermava che il dio creatore dell'intero universo abitava nel centro del Sole: personificazione della massima divinità del pantheon egizio: vale a dire AMEN/AMON, cioè il dio nascosto ma 'VIVENTE'. (v. anche El-Chsai o Elxai)

(**) - la spinta emotiva che portò i seguaci delle due sètte gnostiche, quella di Giovanni e quella dei 'sethiani' di Gesù, a ritenere le loro figure carsimatiche come 'reincarnazioni' dei due personaggi mitologici, vale a dire Enoch e Seth, fu determinata dal fatto che sia Giovanni che Gesù furono DUE MAGHI, operatori di cose 'meravigliose' (leggi miracoli). Secondo i Mandei, epigoni moderni dell'antica setta di Giovanni il Battista, quest'ultimo sarebbe stato un operatore di 'opere meravigliose' PIU' POTENTI di quelle di Gesù (cosa che io ritengo assolutamente esagerata!), il che è tutto dire!...Del resto, solo i più sprovveduti possono restare meravigliati nell'apprendere che Giovanni il Battista sia stato un 'mago', dal momento che egli fu il maestro di Gesù, di Simon Mago e di Dositeo: tutti noti 'maghi' del tempo!


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MessaggioInviato: 24/10/2009, 16:18 
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Giovanni dalla Teva ha scritto:

Egregio Sig. Veritas, La ringrazio della sua risposta, utilissima per comprendere la sua opinione, certamente interessantissima che alla fine conduce sempre alla realtà storica di Giovanni di Gamala figlio di Giuda il Galileo utilizzata per la costruzione del Gesù Cristo Figlio di Dio.

Se al Giovanni di Gamala si sia cucito adosso, un personaggio mitologico, o semi mitologico non ha alcuna impotanza per il sottoscritto.



Non si è trattato di un personaggio 'mitologico' o semi-mitologico, ma di un carattere reale, in carne ed ossa.

Il reale profilo storico di questo personaggio, il quale, nel bene o nel male, ha rivoluzionato i costumi religiosi dell'antichità pagana (*), è estremamente complesso, in quanto, molto probabilmente, essendo mosso da uno spirito di rivalsa verso una società, quella giudaica, la quale lo aveva profondamente ferito e deriso nel suo amor proprio, a causa dei suoi 'discutibili' natali, sin troppo noti all'apparato giudaico che contava, egli cercò in tutte le direzioni di prevalere sulla massa, al fine di soddisfare il suo ego a lungo represso ed umiliato, durante la sua prima giovinezza tarscorsa in Giudea.

Fuori della Palestina, quando la fortuna iniziò ad arridergli, egli cercò disperatamente di far perdere le sue tracce anagrafiche, al fine di mantenere nell'oblio il suo umiliante segreto, relativo alla verità circa i suoi natali ed al 'mestiere' che, in un determinato periodo della sua vita, svolse la madre: una donna che fece sesso con molti uomini, come è registrato nel Talmud rabbinico, dove è pure detto che "..lei, che discendeva da principi e governanti, giocare a fare la prostituta con dei 'carpentieri..". (e c'è ancora chi ha il coraggio di sostenere che la Miryam, o la Stada, citata nelle pagine della letteratura rabbinica, non sia la madre di Gesù...pazzesco!)

Risulta facile capire, dunque, che tutto ciò contribuì enormemente a rendere complessa e sfuggevole la sua vera figura storica, con risvolti assolutamenti stupefacenti ed impensabili, e con la conseguente difficoltà nella identificazione storica del personaggio: cosa questa che giocò in assoluto favore del clero falsario, il quale, come se ciò non bastasse, contribuì 'satanicamente' a rendere ancora più complessa ed impenetrabile la figura storica di Gesù di Nazareth, attraverso un'allucinante cumulo di menzogne e di inganni!

Cita:
Per il sottoscritto ha importanza che in entrambi i casi, il risultato finale è sempre stato il prodotto di una enorme falsificazione.



Ritengo sia un errore 'semplificare' la faccenda in questi termini.

La teoria circa la non esistenza storica di Gesù di Nazareth, non è stata messa a punto da Cascioli, dal momento che essa data sin dagli inizi del XIX secolo. Il seguito che tale tesi ha avuto è stato sempre modesto, ed anche oggi, malgrado l'amplificazione data dai mass-media alla vicenda di Cascioli, tale teoria è confinata ad un segmento intellettuale di nicchia. Niente rivoluzioni 'fideistiche', niente ribaltamenti di 'fronti': tutto è rimasto com'era prima che si affacciassero sul palcoscenico della storia tali teorie 'negazioniste'.

Superfluo sottolineare che tale presa di posizione esegetica fa immenso gioco al clero falsario, il quale sa perfettamente che la teoria della non esistenza storica di Gesù di Nazaret, anche nel caso, estremamente improbabile, che fosse genuina, verrebbe rigettata dalla massa dei credenti cristiani, la cui maggioranza ha un 'disperato' bisogno di credere.

Molto più preoccupante invece, per il clero falsario, è che si 'scavi' nel retroterra umano di un Gesù storico, completamente diverso da quello della fede. Un Gesù che potrebbe essere, comunque, idealizzato dall'immaginario comune della massa dei fedeli, come in parte è anche avvenuto sino ad ora.

Cita:
Di certo i falsari padri del cristianesimo, per costruire il loro messia non hanno chiesto consulenze ai rabbini ebrei.

Di certo , la seguente precisazione"..Una persona che vuole sfruttare la circostanza della crocifissione non va a mutuare un personaggio che fu lapidato." pesa come un macigno nella sua meritevole stimata opinione.




Ho già spiegato che Gesù di Nazareth NON fu "un personaggio", ma IL personaggio: vale a dire un carattere che per il suo tempo fu più unico che raro! Dove avrebbero preso, i padri falsari, un personaggio con simili caratteristiche?...

Tra Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala vi furono straordinarie ed irripetibili analogie. Entrambi, nel loro proprio naturale 'entourage', furono due figure carismatiche; entrambi morirono di morte violenta (crocifisso Giovanni, lapidato Gesù: v. il Talmud); entrambi ebbero due fratelli che si chiamavamo Simone e Giacomo (Giacomo il 'maggiore' e Simone lo 'zelota' per Giovanni di Gamala); entrambi i loro cadaveri sparirono 'misteriosamente' (dalla croce quello di Giovanni di Gamala, dalla tomba quello di Gesù); entrambi 'risorsero'(**); entrambi furono al centro di movimenti religiosi: quello gnostico-gesuano, per quanto riguarda Gesù di Nazareth, e quello 'giudeo-cristiano', per quanto riguarda Giovanni di Gamala. Infine, l'uno (Giovanni di Gamala) venne definito CHRISTOS, mentre l'altro (soprattutto a Roma) venne appellato CHRESTOS: due attributi foneticamente molto simili, sebbene di significato nettamente diverso.


Cita:
Le chiedo scusa se riporto un'opinione del Sig. Negev:

"Il Nome di Gesù è inesistente sia nel Tanach che nel Talmud.
in quest'ultimo si parla di "Ieshu", che non ha nessuna analogia con il Gesù Cristiano (anzi "dei" Cristiani, perché il Nazireo tutto era tranne che Cristiano e di certo si rivolta nella tomba nel vedere come sia stato travisato, distorto, manipolato e strumentalizzato il suo normale insegnamento di Rabbi EBREO, dalle centinaia , mica una, delle chiese cristiane). I Cristiani che fanno riferimento a questo Ieshu, ignorano, o vogliono ignorare, che Ieshu è un acronimo e non un nome di persona e significa "che non sia mai più pronunciato il suo nome". tale definizione era attribuita a coloro che si macchiavano di colpe estremamente gravi verso il Popolo d'Israel.

Consideri inoltre che io sono un suo ammiratore, e per nulla voglio polemizzare con Lei, ma con il suo aiuto magari individuare una verità più attendibile.

Un caro saluto.



"..Il Nome di Gesù è inesistente sia nel Tanach che nel Talmud..."

Perfettamente d'accordo. Infatti, il vero nome di Gesù fu 'Y'SHAY' (o 'Yeshay'), traslitterato nei linguaggi occidentali con 'IESSE'. Questo spiega anche il motivo per cui nel mondo arabo Gesù è appellato ISA o anche ISSA (negli antichi testi persiani, ante-islamismo, è indicato anche con 'YUZU ASAPH'). Nelle pagine di Efrem il Siro si trova invece 'ISU'.

Il presunto nome indicato nelle Toldoth e nel Talmud, vale a dire 'Yeshu', altro non fu che un acronimo, il quale sottendeva una frase ingiuriosa all'indirizzo del malcapitato a cui tale attributo/acronimo era applicato. Si tratta della frase "YEmach SHemo Uezichro", la cui accezione è "possa il suo nome essere cancellato" (dal libro dei 'viventi').

Da una semplice riflessione, risulta palesemente acclarato il fatto che ben difficilmente un genitore ebraico avrebbe messo al proprio figlio un siffatto nome! E questo Giuseppe Flavio non poteva non saperlo: ergo, i vari 'Iesous' che appaiono nelle sue opere, in origine non erano altro che Yehoshuah o Yeshu'ah, traslitterati arbitrariamente con 'Gesù', quando la corretta traslitterazione sarebbe stata 'GIOSUE''!


Saluti

_________________________________________

Nota:

(*) - anche se l'artefice di questa rivoluzione non fu lui ma coloro che si impossessarono della sua figura storica per fondare un nuovo culto, travisando completamente sia il suo reale profilo, sia quello dei personaggi che gli furono da contorno, sia la vicenda umana che lo vide protagonista

(**) - per giustificare la sparizione del cadavere di Giovanni, i soldati di guardia alle croci, corrotti dai fratelli e dai seguaci di Giovanni (e forse perchè consigliati da 'qualcuno' a farlo: v. vangeli canonici), si inventarono la balla della resurrezione del 'messia giudaico'.


Veritas

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MessaggioInviato: 24/10/2009, 16:27 
Mi butto e provo ad indovinare, volete vedere che costui era i fratello di; in Flavio, Giacomo fratello di Gesù figlio di Damneo.

Si,Cecco,basta sostituire a"figlio di Damneo"a "...che era soprannominato il Cristo "(Antichita' XX,9) e il gioco e' fatto'
Ma questo Giacomo,ha a che fare col nostro Giacomo detto il Giusto?
Lasciamo stare Giuseppe Flavio e ritorniamo al "nostro" Giacomo !
Capo della setta degli Ebioniti,era sicuramente un punto di riferimento per i piu' nazionalisti,poiche' "Giusto fin dal seno materno",e nemico giurato dei Farisei-Sadducei piu' vicini a roma.
Nemico di Paolo,tanto da essere definito da quest'ultimo un ridicolo consumatore di cereali(Giacomo come sappiamo era un vegetariano),rigido osservante di quella legge mosaica oramai inutile e superata.
Dalle diatribe a volte rabbiose tra questi due personaggi ,si produrranno quei concetti che saranno utilizzati per costruire il Gesu' figlio di dio dei vangeli canonici.
E' incredibile di come gli Atti ignorino quasi del tutto Giacomo il Giusto e lo comincino a introdurre solo dopo la morte dell'altro Giacomo:il maggiore !
Cose' che la chiesa primitiva ha voluto nascondere o meglio a voluto censurare,relativamente al "Giusto"?
Ho la sensazione che Giacomo il Giusto fosse altrettanto importante come suo fratello Gesu',e che quest'ultimo fosse tutt'altra cosa che un semplice santone!


Un saluto


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MessaggioInviato: 24/10/2009, 16:53 
carissimo Veritas

Per me cristianesimo-pappone è la stessa cosa, perche è il cibo che ha fatto ingrassare a dismisura la chiesa. Seguitando ad infilare la testa nel pappone, cosa crediamo di tirar fuori, quello che fa comodo alle nostre idee già precostituite?

Carissimo Leviatan

Giovanni Dalla Teva è gran maestro, ci da e ci spiega tantissimi risultati comprovati, ma noi non sappiamo leggerlo perche abbiamo già convinzioni su leggende obsolete, e non ci fa vedere la storia vera.
Chiesi una volta al professor Girotti, cattolico osservante: professore, secondo te Adamo ed Eva sono esistiti? Risposta, è solo una leggenda letteraria. Detto da un cattolico cristiano.
Io aggiungerei, tutte le religioni sono, non storia ma leggende letterarie.T.u.t.t.e. Cecco


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Cecco ha scritto:

carissimo Veritas

Per me cristianesimo-pappone è la stessa cosa, perche è il cibo che ha fatto ingrassare a dismisura la chiesa. Seguitando ad infilare la testa nel pappone, cosa crediamo di tirar fuori, quello che fa comodo alle nostre idee già precostituite?




Temo che ci sia un'incomprensione di fondo. Qualunque cosa si potrebbe dire circa le mie 'idee', tranne che esse siano 'precostituite'!

Quando iniziai l'avventura internettiana, relativa alla ricerca storica su Gesù di Nazareth e sulle origini del cristianesimo, io ero ancora un 'tiepido' credente, il quale non credeva minimamente al clero, ma aveva una vaga fiducia nel Gesù idealizzato.

Le mie idee sono poi maturate man mano che acquisivo dati concreti dalle mie ricerche: dati che mi permettevano sintesi parziali via via sempre più accurate, nella misura in cui si arricchiva il mio 'thesaurus' di dati. Ora quelle sintesi 'parziali' si sono trasformate in una sintesi globale, come accade quando si riempie, o quasi, un 'puzzle' di difficile composizione, a cagione dell'incompletezza delle 'tesserine' che si hanno a disposizione...

Se c'è qualcosa che si può ritenere emblematicamente positivo, e quindi condivisibile, nel contesto della letteratura neotestamentaria, è quanto appare nel vangelo di Giovanni:

cap. 8

[31]Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; [32]conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

Niente di più vero!..

Non più l'insulso 'terrorismo' psicologico del clero falsario, attraverso il quale individui cinici e senza scrupoli soggiocano la mente dei più deboli, servendosene poi nei modi più disparati, anche per uccidere e farsi uccidere, secondo le necessità del momento e sempre per i loro lucrosi interessi ecomonici, come la storia, purtroppo, ci ha ampiamente insegnato. Non vi è ASSOLUTAMENTE nulla nel culto cattolico che possa rendere anche minimamente diverso tale culto da quello degli antichi culti 'pagani'!...

L'inconfutabile idolatria che si respira dentro le chiese e fuori di esse, nel contesto catto-cristiano, ci ricorda in modo drammatico tutto ciò!..

Esiste un abisso ideologico tra il Dio idealizzato dalla stragrande maggioranza dei cattolici, formata da quello che si può definire il 'credente della strada', ed il Dio a cui il clero sente di dovere le proprie fortune: sia in termini economici che in termini di potere secolare (due facce della stessa medaglia).

Una sorta di dio pagano: il DIO DEI FURBI, il quale premia e protegge coloro che in questa vita si comportano da furbi, e non da 'fessi' suscettibili di essere plagiati!.. Premia chi non indietreggia davanti alla menzogna ed all'inganno, nè davanti alla prospettiva di crimini tra i più efferati, come il genocidio di interi popoli, con la 'confortante' autogiustificazione che tutto ciò viene fatto per la 'maggior gloria di Dio' (OVVIAMENTE IL LORO!!).

Cosa veramente allucinante, oltre che ingiusta, è che questo Dio è inteso specularmente a quello della Bibbia ebraica!... Tuttavia, i lati 'negativi' di questa divinità, sono stati dilatati al massimo, quasi come un elastico, al fine di crerare una adeguata 'coperta' ideologica che potesse 'coprire' e giustificare i loro agghiaccianti crimini!...

Naturalmente, la stragrande maggioranza del clero, soprattutto quello 'marginale', evocato dalla figura del cosiddetto 'parroco di campagna', si trova, più o meno, nelle stesse condizioni dei comuni credenti plagiati, trovandosi, il punto di 'cesura', piuttosto in alto....


Saluti


Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 24/10/2009, 21:58, modificato 1 volta in totale.


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