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MessaggioInviato: 09/11/2009, 14:34 
Carissimo Veritas

Per noi così detti “ARPIOLIDI”; Gesù di Nazareth è la controfigura dello spartito storico di Giovanni di Gamala il Nazireo.

Mentre per te; Gesù di Nazareth è la controfigura di Gesù di Nazareth da Lidda, il “lapidato”, non “crocifisso”.

Per noi, sempre chiamati “ARPIOLIDI” diamo tanta importanza a Mc.[6/3] Non è ?!?!costui!?!? “Gesù-Giovanni” il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? Per la ricerca partiamo da queste basi “ideali” per noi, poi spiegherò il perche.
Da questo passo evangelico cerchiamo di ricostruire tutta la famiglia di Giuda il Galileo.

Domanda, es.: Il tuo Gesù di Nazareth da Lidda è lo spartito storico- pseudo-patrist. di Gesù di Nazareth?
In Mc.[6/3] Non è ?!?!costui!?!? “Gesù-Gesù di Nazareth da Lidda” il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?

Flavio ci dice che Giuda il Galileo ebbe tre Figli, Giacomo, Simone e Ioses-Giuseppe-Menahem, accertati. Il primogenito Gesù-Giovanni, prende le redini degli Esseno-Zeloti che combatte contro Roma, e muore, crocifisso da Vitellio nel 36 e.v.. Ritrovato dal “GENIO” Emilio nostro, nei meandri di Antichità VII/263 camuffato-nascosto, affiancato a Simone Bar Ghiora.

Lo segue alle redini-comando, suo fratello gemello, Tommaso-Giuda-Didimo-Teudas-Taddeo e altro. Persona di alto rango, che dopo decapitato, la sua testa fu portata da Cuspio Fado a Gerusalemme come emblema.(Trofeo intimidatorio e scopo raggiunto).

A te Veritas chiedo, mi sapresti spiegare di chi Giuda Taddeo era
gemello?

Poi abbiamo i due fratelli, Giacomo e Simone, catturati e crocifissi da Tiberio Alessandro. I loro accadimenti storici-storia, è volata in cielo insieme alle fiamme che l’hanno bruciata. Hanno messo le mani-penne anche in Giuseppe d’Arimatea “prima” “poi” camuffandolo con Menahem, affinche non si scoprisse il vero nome dell’ultimo rampollo Asmoneo.
Mettiamoci anche Eleazar, nipote sia di Giuseppe-(“d’Arimatea”personalità anche lui di alto rango), sia di Giuda il Galileo, e per completare pronipote di Ezechia, personaggio di grande importanza, discendente dei Maccabei-Asmonei e di GIOVANNI Ircano. E' figlio di uno dei fratelli di Alessandro Janneo da Gamala. Queste sono ricerche che fanno gli ARPIOLIDI; Verità accertate insieme a possibili verità comparate, (storia-scritture-amanuensi).
Ora mi-ci piacerebbe che anche tu iniziassi a mettere qualche tassellino, magari spiegandoci della sacra famiglia del “da Lidda”, altrimenti tu stai scrivendo, da come percepisco, un’altra religione storica,(pro domo tua) come l’hanno scritta gli amanuensi prima di te.(pro domo loro) Dobbiamo crederti solo per fede! e non per riporti CONCRETI.

Saluti Cecco


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MessaggioInviato: 09/11/2009, 17:15 
Cita:
Sig. Cecco scrive:
Carissimo Veritas

Per noi così detti “ARPIOLIDI”; Gesù di Nazareth è la controfigura dello spartito storico di Giovanni di Gamala il Nazireo.

Mentre per te; Gesù di Nazareth è la controfigura di Gesù di Nazareth da Lidda, il “lapidato”, non “crocifisso”.

Per noi, sempre chiamati “ARPIOLIDI” diamo tanta importanza a Mc.[6/3] Non è ?!?!costui!?!? “Gesù-Giovanni” il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? Per la ricerca partiamo da queste basi “ideali” per noi, poi spiegherò il perche.
Da questo passo evangelico cerchiamo di ricostruire tutta la famiglia di Giuda il Galileo.

Domanda, es.: Il tuo Gesù di Nazareth da Lidda è lo spartito storico- pseudo-patrist. di Gesù di Nazareth?
In Mc.[6/3] Non è ?!?!costui!?!? “Gesù-Gesù di Nazareth da Lidda” il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?

Flavio ci dice che Giuda il Galileo ebbe tre Figli, Giacomo, Simone e Ioses-Giuseppe-Menahem, accertati. Il primogenito Gesù-Giovanni, prende le redini degli Esseno-Zeloti che combatte contro Roma, e muore, crocifisso da Vitellio nel 36 e.v.. Ritrovato dal “GENIO” Emilio nostro, nei meandri di Antichità VII/263 camuffato-nascosto, affiancato a Simone Bar Ghiora.

Lo segue alle redini-comando, suo fratello gemello, Tommaso-Giuda-Didimo-Teudas-Taddeo e altro. Persona di alto rango, che dopo decapitato, la sua testa fu portata da Cuspio Fado a Gerusalemme come emblema.(Trofeo intimidatorio e scopo raggiunto).

A te Veritas chiedo, mi sapresti spiegare di chi Giuda Taddeo era
gemello?
Poi abbiamo i due fratelli, Giacomo e Simone, catturati e crocifissi da Tiberio Alessandro. I loro accadimenti storici-storia, è volata in cielo insieme alle fiamme che l’hanno bruciata. Hanno messo le mani-penne anche in Giuseppe d’Arimatea “prima” “poi” camuffandolo con Menahem, affinche non si scoprisse il vero nome dell’ultimo rampollo Asmoneo.
Mettiamoci anche Eleazar, nipote sia di Giuseppe-(“d’Arimatea”personalità anche lui di alto rango), sia di Giuda il Galileo, e per completare pronipote di Ezechia, personaggio di grande importanza, discendente dei Maccabei-Asmonei e di GIOVANNI Ircano. E' figlio di uno dei fratelli di Alessandro Janneo da Gamala. Queste sono ricerche che fanno gli ARPIOLIDI; Verità accertate insieme a possibili verità comparate, (storia-scritture-amanuensi).
Ora mi-ci piacerebbe che anche tu iniziassi a mettere qualche tassellino, magari spiegandoci della sacra famiglia del “da Lidda”, altrimenti tu stai scrivendo, da come percepisco, un’altra religione storica,(pro domo tua) come l’hanno scritta gli amanuensi prima di te.(pro domo loro) Dobbiamo crederti solo per fede! e non per riporti CONCRETI.

Saluti Cecco



Straquoto e confermo che non sarei stato capace di scrivere bene come ha fatto il Sig. Cecco, che ringrazio infinitamente.


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MessaggioInviato: 09/11/2009, 19:27 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Per noi così detti “ARPIOLIDI”; Gesù di Nazareth è la controfigura dello spartito storico di Giovanni di Gamala il Nazireo.



Dove sarebbe attestato Giovanni di Gamala?.... Per voi “ARPIOLIDI” questo personaggio è un 'fantasma' di cui non potrete MAI provarne l'esistenza. Per me lo è un po' meno, visto che alcuni indizi almeno sono riuscito a recuperarli.

Con quale autorevolezza, dunque, potete affermare che per Gesù non ci sono sufficienti prove storiche, e quindi ne rigettate la storicità, mentre per Giovanni di Gamala, che di prove ce ne sono ancora meno, ne ribadite ad oltranza l'effettiva esistenza storica?... Se non risolvete prima questa vostra 'abissale' contraddizione, come sperate di apparire credibili a chi vi leggè?...

"...Mentre per te; Gesù di Nazareth è la controfigura di Gesù di Nazareth da Lidda, il “lapidato”, non “crocifisso”.

????!!.... Cos'è, uno scherzo?..

Mi state mettendo in 'bocca' cose assurde che io NON HO MAI scritto!!.. Trovo tutto questo profondamente scorretto! Il tutto mi legittima a credere che il vostro intento sia quello di obnubilare la mia tesi con qualsiasi mezzo, in quanto, evidentemente, vi dà molto fastidio!... Non bisogna dare per scontato, però, che ci ci legge sia così sprovveduto dal cadere nella 'trappola'...

Cita:
Per noi, sempre chiamati “ARPIOLIDI” diamo tanta importanza a Mc.[6/3] Non è ?!?!costui!?!? “Gesù-Giovanni” il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?

Per la ricerca partiamo da queste basi “ideali” per noi, poi spiegherò il perche.
Da questo passo evangelico cerchiamo di ricostruire tutta la famiglia di Giuda il Galileo.



Sicchè Marco in [6/3] avrebbe scritto che Gesù-Giovanni era il figlio del carpentiere?... Interessante... mi era sempre sfuggito questo passaggio...

"..Da questo passo evangelico cerchiamo di ricostruire tutta la famiglia di Giuda il Galileo."

Tutta la famiglia di chi?...

Se vuoi imparare una cosa utile dal passaggio che hai riportato, allora te la insegno io: il 'Giuseppe' citato nella lista dei fratelli di Gesù, in realtà si chiamava Giovanni. Che poi tu e gli altri 'arpiolidi' lo vogliate far diventare figlio di Giuda il Galileo, beh, sono 'cose vostre'...

Cita:
Domanda, es.: Il tuo Gesù di Nazareth da Lidda è lo spartito storico- pseudo-patrist. di Gesù di Nazareth?
In Mc.[6/3] Non è ?!?!costui!?!? “Gesù-Gesù di Nazareth da Lidda” il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?



"..Il tuo Gesù di Nazareth da Lidda è lo spartito storico- pseudo-patrist. di Gesù di Nazareth "

Che cosa vuol dire lo "spartito storico- pseudo-patrist. di Gesù di Nazareth"?.. Cerca di essere più chiaro, altrimenti dovrò astenermi dal commentare i tuoi posts...

".. Non è ?!?!costui!?!? “Gesù-Gesù di Nazareth da Lidda” il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? "

Insisti ancora assurdamente su questo punto senza chiarire bene cosa intendi!...

Secondo i vangeli canonici Gesù era il 'figlio del carpentiere': secondo Veritas no!, dal momento che egli fu il figlio di un soldato romano soprannominato Panthera (molto probabilmente Tiberius Iulius Abdes). Inoltre, non tutti i fratelli citati erano 'fratelli carnali' di Gesù. Alcuni erano fratellastri senza alcun vincolo di sangue: insomma, figli di un precedente matrimonio di 'Giuseppe'.

Cita:
Flavio ci dice che Giuda il Galileo ebbe tre Figli, Giacomo, Simone e Ioses-Giuseppe-Menahem



Forse mi sbaglierò, ma Giuseppe F. ci dice che Giuda il Galileo ebbe tre figli: Giacomo, Simone e Mehaem. Non è riportato in alcuna parte delle opere di Giuseppe che Giuda fu anche padre di Ioses-Giuseppe... Cos'è, avete una edizione inedita delle opere di Giuseppe Flavio?...

Cita:
Il primogenito Gesù-Giovanni, prende le redini degli Esseno-Zeloti che combatte contro Roma



Puoi fornirmi le 'coordinate' di questo passaggio flaviano, oppure si tratta di una 'libera' interpretazione degli arpiolidi?...Gli stessi che contestano le mie tesi, pure suffragate da un minimo di dati..

Cita:
...Ritrovato dal “GENIO” Emilio nostro, nei meandri di Antichità VII/263 camuffato-nascosto, affiancato a Simone Bar Ghiora.



Simone bar Ghiora appare nel contesto della ribellione giudaica del 66-70, mentre Giovanni di Gamala, per tua stessa ammissione, sarebbe stato crocifisso nel 36. Mi spieghi come potrebbero aver interagito tra loro questi due personaggi?...

Cita:
Lo segue alle redini-comando, suo fratello gemello, Tommaso-Giuda-Didimo-Teudas-Taddeo e altro. Persona di alto rango, che dopo decapitato, la sua testa fu portata da Cuspio Fado a Gerusalemme come emblema.(Trofeo intimidatorio e scopo raggiunto).



Immagino che anche questo sia tutto regolarmente 'attestato', al contrario di quanto invece avviene per Gesù di Nazareth, di cui non vi è nessuna attestazione storica....

"..A te Veritas chiedo, mi sapresti spiegare di chi Giuda Taddeo era gemello?.."

Ancora??!... Ma se l'ho spiegato mille volte??...

Giuda Tomaso e NON Taddeo, era il fratello gemello di Gesù. Dal momento che nel contesto patristico si tende ad eguagliare queste due figure (Giuda Tomaso = Giuda Taddeo) è evidente che siamo in presenza della medesima figura, vale a dire a quella di Giuda Tomaso fratello gemello di Gesù!.. Spero di non dover ritornare ancora una volta sopra questo argomento...Ho ancora un 'mucchio' di ricerche da fare...

Cita:
Poi abbiamo i due fratelli, Giacomo e Simone, catturati e crocifissi da Tiberio Alessandro. I loro accadimenti storici-storia, è volata in cielo insieme alle fiamme che l’hanno bruciata. Hanno messo le mani-penne anche in Giuseppe d’Arimatea “prima” “poi” camuffandolo con Menahem, affinche non si scoprisse il vero nome dell’ultimo rampollo Asmoneo.



Libera interpretazione come sopra, da contrapporre alle mie puntuali esposizioni!.. Semplicemente sconcertante!

Cita:
Mettiamoci anche Eleazar, nipote sia di Giuseppe-(“d’Arimatea”personalità anche lui di alto rango), sia di Giuda il Galileo, e per completare pronipote di Ezechia, personaggio di grande importanza, discendente dei Maccabei-Asmonei e di GIOVANNI Ircano. E' figlio di uno dei fratelli di Alessandro Janneo da Gamala. Queste sono ricerche che fanno gli ARPIOLIDI; Verità accertate insieme a possibili verità comparate, (storia-scritture-amanuensi).



"..Mettiamoci anche Eleazar, nipote sia di Giuseppe-(“d’Arimatea”personalità anche lui di alto rango) "

Qui addirittura si oltrepassa il muro del suono...delle risate! Neppure Walt Disney, con i suoi 'eroi', avrebbe saputo far di meglio!..

Cita:
Ora mi-ci piacerebbe che anche tu iniziassi a mettere qualche tassellino, magari spiegandoci della sacra famiglia del “da Lidda”, altrimenti tu stai scrivendo, da come percepisco, un’altra religione storica,(pro domo tua) come l’hanno scritta gli amanuensi prima di te.(pro domo loro) Dobbiamo crederti solo per fede! e non per riporti CONCRETI.

Saluti Cecco



Bene, mi sembra che tu mi abbia dato una grande lezione esegetica e di coerenza intellettuale. Cercherò di non dimenticarlo nel prosieguo..

Saluti

Veritas
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MessaggioInviato: 09/11/2009, 19:31 
Cita:
Giovanni dalla Teva ha scritto:

Cita:
Sig. Cecco scrive:
Carissimo Veritas

Per noi così detti “ARPIOLIDI”; Gesù di Nazareth è la controfigura dello spartito storico di Giovanni di Gamala il Nazireo.

Mentre per te; Gesù di Nazareth è la controfigura di Gesù di Nazareth da Lidda, il “lapidato”, non “crocifisso”.

..................

Saluti Cecco



Straquoto e confermo che non sarei stato capace di scrivere bene come ha fatto il Sig. Cecco, che ringrazio infinitamente.



Sì, hai ragione. Credo proprio che tutto ciò valga la pena di essere quotato..


Saluti


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MessaggioInviato: 09/11/2009, 20:20 
Cita:
Sig. Veritas scrive:
Forse mi sbaglierò, ma Giuseppe F. ci dice che Giuda il Galileo ebbe tre figli: Giacomo, Simone e Mehaem. Non è riportato in alcuna parte delle opere di Giuseppe che Giuda fu anche padre di Ioses-Giuseppe... Cos'è, avete una edizione inedita delle opere di Giuseppe Flavio?...





Quindi l'ultimo che rimaneva dei fratelli di Gesù riportati dai Vangeli canonici, Giuseppe, corrispondeva a Giuseppe l'unico figlio ancora in vita di Giuda il Galileo.

Infatti gli evangelisti nei vangeli, non potendo dire la sua paternità (figlio di Giuda il Galileo) e provenienza (Gamala); dovettero inventarsi Arimatea, città del discepolo segreto, un ebreo di alto rango (Lc 23,50), ricco (Mt 27,57), e onorevole (Mc 15,34). Il tutto corrisponde esattamente al ritratto che Giuseppe Flavio fa di Menahem. Tutta questa confusione perché nessuno doveva sapere chi effettivamente fosse, questo Giuseppe fratello del Gesù dei vangeli.

Osservando questa tabella

http://www.storiacristianesimo.it/giuse ... imatea.htm

Di certo il ritratto che ne fa Giuseppe Flavio è di un uomo ricco e potente, meglio ancora, appartenente a una famiglia potente. Ora dai vangeli sappiamo dell'esistenza di un uomo, ricco, potente appartenente ad una famiglia potente che faceva parte del Sinedrio, ed esattmente un discepolo segreto, un ebreo di alto rango (Lc 23,50), ricco (Mt 27,57), e onorevole (Mc 15,34) e che si chiamava Giuseppe e veniva da Arimatea. Una città come Gamala che stranamente, come Gamala si sono perso le tracce. Il Sig. Hard Rain dirà: potrebbe essere e giù tre e quattro nomi, ma questo dimostra solo che non c'è sicurezza.

E poi Giuseppe che vive a Arimatea, quasi sicuramente con tutta la sua famiglia viene a farsi il proprio sepolcro a Gerusalemme!!! (Vangelo Mt 27,57.59) Possibile ma moltro strano.

Inoltre c'è ancora della confusione, per il vangelo di Luca, Giuseppe di Arimatea era "membro del sinedrio, uomo giusto e buono, che non si era associato alla loro deliberazione ed alla loro azione" quidi ufficilamente, senza alcun timore l'opposto di quello che dice il Vangelo di Giovanni "ma segreto per paura dei giudei".

Osservando bene, sempre per il vangelo di Luca, Giuseppe di Arimatea era "membro del sinedrio, uomo giusto e buono, che non si era associato alla loro deliberazione ed alla loro azione"
invece per Matteo 27,1 "Quando si fece, giorno, tutti i sommi sacerdoti e anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire", e altrettanto Marco 14,64 "tutti lo giudicarono reo di morte" l'opposto, qui una posizione esclude l'altra.

Di questo Giuseppe, gli evangelisti sembrano concordare solo sul nome della città di provenienza Arimatea, infatti non potevano dire che era di Gamala e che suo padre era Giuda il Galileo.

Ecco, il vero nome di Menahem figlio di Giuda il Galileo era Giuseppe.

Non potevano dire, che Giuseppe, essendo il fratello minore di Giovanni il Galileo, appena crocifisso per insurrezione armata, il futuro Gesù Nazareno figlio di Dio per i Cristiani, era l'unico che poteva richiedere il suo corpo per la sepoltura.

Dal vangelo di Marco e poi di Giovanni si comprende che Giuseppe da Arimatea appoggiava la rivolta armata per edificare il regno di Dio in Israele (venne e si fece coraggio. Marco) ma non aveva partecipato personalmente alla rivolta della notte precedente.

In quei casi il corpo della persona crocifissa, potevano richiederlo per la sepoltura, solo i parenti più vicini. Se così era, Giuseppe da Arimatea non c'entrava niente, c'entrava invece suo fratello Giuseppe figlio di Giuda il Galileo.
Giuseppe, ancora giovane, era l'unico dei figli di Giuda il Galileo non ancora impegnato formalmente nella rivolta armata. Invece tutti gli altri fratelli non potevano presentarsi a Pilato perchè erano ricercati, come guerriglieri attivi nella sommossa appena avvenuta.
Il Vangelo Mc 15,43.45.46  "con coraggio andò da Pilato " conferma:
Anche se il codice concedeva ai parenti più intimi di richiedere la salma, se nessuno di questi osava comunque farlo non era tanto per la certezza di ricevere un rifiuto quanto per non correre il rischio di essere accusato di correità con il condannato per una postilla giuridica che si ritrova ancora nel Codice Teodosiano secondo la quale "doveva essere punito d'infamia chiunque avesse operato un intervento a favore del giustiziato". (vedi Plutarco anton.2-Cicerone Filippiche II 7,17; Filone in Flaccum 10,83; Svetonio in Augusto 13). La richiesta del corpo da parte di un certo Giuseppe D'Arimatea, per giunta anche estraneo ad ogni parentela con il crocifisso, non è che un'altra favola che si aggiunge a tutte le altre per sostenere la grande Favola di Cristo.- Luigi Cascioli- La Morte di cristo Cristiani e Cristicoli. pag.110,111.


Appare così, chiaro e veritiero il contenuto dei vangeli dove vengono elencati i nomi dei fratelli del presunto Messia, Vangelo di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)

Giovanni il Galileo, il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"
Giuda, Decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17".


Non c'é alcun dubbio che la descrizione della morte di Giacomo il Minore o il Giusto, che fa Eusebio di Cesarea "Storia Ecclesiastica II, 23 pag. 126 -127 - Città Nuova; è la stessa di quella fatta sempre da Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17", riguardante la morte di Memahem l'ultimo figlio di Giuda il Galileo nel settembre del 66 d. c.

E' lo stesso Eusebio di Cesarea che lo dichiara indirettamente, quando termina il suo racconto scrivendo "Subito dopo Vespasiano cinse d'assedio la città" (errore storico gravissimo). Infatti noi sappiamo che la morte di Menahem avenne nel 66 d.c. subito prima dell'assedio di Gerusalemme, mentre Eusebio da Cesarea costruisce il falso Giacomo il Giusto da un fatto successo nel 62 d. c. e lo collega alla morte di Festo governatore della Giudea.

Si può notare che tutta la descrizione di Eusebio inerente a Giacomo il giusto è un'invenzione, infatti l'autore in Storia Ecclesiastica libro II,23 pag. 126,127,128 ed. Città Nuova, collega l'inizio del falso martirio di Giacomo il giusto alla morte del governatore della giudea Festo nel 62 d.c. e lo fa terminare nel 67 d. c. o successivi con Vespasiano che cinse d'assedio la città di Gerusalemme (grave errore storico). Teoricamente i suoi assassini avrebbero impegnato cinque anni o più per ammazzarlo.

Vedere tabella

http://www.storiacristianesimo.it/giaco ... giusto.htm

Il personaggio in parte falsificato di Giacomo il Giusto doveva coprire l'operato di Menahem figlio di Giuda il Galileo, figura impresentabile per gli evangelisti e i padri della chiesa.

I padri della chiesa dovevano riportare nei loro scritti e in particolare negli atti degli apostoli, l'operato di Menahem l'ultimo figlio di Giuda il Galileo ma non il suo nome, perciò falsificarono in parte, un personaggio appunto Giacomo il Giusto o il minore.
Cita:
Infatti tutto quello che negli atti degli apostoli si riferisce a Giacomo il Giusto in realtà é il vissuto di Menahem
, quella persona che guidò effettivamente il movimento insurrezionale dei Nazirei o Galilei ereditato dalla sua famiglia (che va da Ezechia nel 47 a. c. fino probabilmente alla morte di Lazzaro nel 73 d. c. a Masada) dopo la morte dei suoi fratelli Simone e Giacomo crocifissi nel 46 d. c. in seguito ad una insurrezione contro il potere di Roma "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102" fino alla sua morte nel settembre del 66 d. c..

I falsari per rendere il personaggio Giacomo il Giusto, da loro in parte falsificato, più credibile alla gente di allora che forse conservava ancora qualche vago ricordo trasmesso oralmente, gli cucirono addosso la morte capitata al personaggio che doveva nascondere, cioè Menahem ultimo figlio di Giuda il Galileo.

Sempre i falsari dovendo attribuire al falsificato personaggio Giacomo il Giusto, solo l'operato di Menahem, per il resto gli costruirono le sue caratteristiche e qualità in linea con le loro esigenze. Infatti così lo descrissero:

«Costui Giacomo era santo fin dal grembo materno. Non beveva vino né altre bevande inebrianti e non mangiava assolutamente carne. Mai forbice toccò la sua testa; non si spalmava di olio e non prendeva il bagno. A lui solo era permesso entrare nel santuario: infatti non indossava abiti di lana, ma solo di lino. Era solito recarsi da solo nel Tempio. Lì stava in ginocchio implorando perdono per il popolo talché le sue ginocchia erano diventate callose come quelle di un cammello, perché stava continuamente genuflesso a pregare Dio» (Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl., II 23, 4-18).

Quanto riportato da Egesippo e ripreso da Eusebio in Hist: Heccl 2,23,6, secondo cui, a Giacomo fratello di Gesù, era permesso di entrare nel santuario del tempio, dove secondo la legge di Mosè poteva entrare solo il sommo sacerdote una volta l'anno, dimostra la falsità dell'intera descrizione, perchè storicamente impossibile.

Questa descrizione è storicamente impossibile, ma si adatta benissimo all'operato che gli autori degli "atti degli apostoli" fanno fare a Giacomo il Giusto personaggio appunto falsificato in parte, per nascondere il reale operato di Menahem figlio di Giuda il Galileo.


Come sempre, per avvallare e dar maggior credito alle falsificazioni si inserivano le profezie e anche in questo caso non poteva mancare tale espediente. Infatti é stata inserita una profezia di Isaia, da cui deriva il nome di Giacomo il Giusto."E gridando dissero: "Oh! Oh! Anche il Giusto si è sbagliato!" e compirono così ciò che è scritto in Isaia: Leviamo di qui il giusto, perché ci è molto scomodo; e allora mangeranno i frutti delle loro opere. Quindi salirono e lo gettarono di sotto."

Il personaggio di Giuseppe d'Arimatea dei Vangeli è servito per nascondere Giuseppe uno dei fratelli di Gesù dei vangeli "Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)", che nella realtà era Giuseppe l'ultimo figlio di Giuda il Galileo, falsificato, sostituendolo con il nome di Menahem.

Infatti,

Giuda il Galileo un dottore (esperto della legge di Mosè e della storia del popolo Ebreo) ebreo, sicuramente con una buona conoscenza dell'Antico Testamento, non avrebbe mai chiamato un proprio figlio con il nome di Menahem.

Infatti il nome Menahem coincide con due personaggi biblici estremamente negativi.

a)Menahem o Menachem era uno degli ultimi re d'Israele dal 745 al 736 a.c. circa che permise l'idolatria. Era un usurpatore, che assassinò Sallùm, che aveva ucciso il proprio predecessore un mese prima, e regnò in Samaria per dieci anni. Dopo l'invasione dell'Assiria, pagò una grossa somma di denaro al re per mantenere il potere.

b)Periodo 170 a.c. circa. Il sommo sacerdote Giasone fu deposto dagli ebrei conservatori e gli succedette Menahem , ellenizzato in Menelao. Quest'ultimo fece uccidere il vecchio sommo sacerdote Onia III, depredò il tesoro del tempio, per pagare il debito contratto con il re per comprarsi la sua elezione a sommo sacerdote. Successivamente permise che Antioco saccheggiasse il tempio.

Sicuramente Giuda il Galileo un dottore molto istruito, non poteva aver dato questo nome a uno dei suoi figli, sicuramente é stato cambiato successivamente per nascondere delle verità scomode ai padri della chiesa.

oppure


Ora, dopo aver maggiormente esaminato la figura storica di Teuda, mi sono convinto delle affinità che potrebbe aver avuto con suo fratello minore Menahem.


Ebbene, Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche identifica e riporta il personaggio storico di Teuda, non con il suo vero nome cioè Giuda, ma con il nome con cui veniva identificato dalla gente di quel tempo e luoghi.

Così potrebbe essere anche per Menahem, il cui vero nome era Giuseppe. Probabilmente non ci furono falsificazioni o censure, come io ho sostenuto in precedenza, sul nome riportato da Giuseppe Flavio.

Giuseppe Flavio potrebbe aver riportato esattamente il nome di Menahem, con cui veniva identificato da tantissime persone, tale personaggio.

Un nome dal significato estremamente negativo, che rifletteva la cattiva reputazione, che tale persona poteva godere fra la gente di quel tempo e di quei luoghi.

Non dimentichiamo che Giuseppe Flavio in Guerra Giudaica libro II, 143 definisce Menahem "boia paesano" un termine talmente dispregiativo che io personalmente non ricordo di aver più incontrato nei suoi scritti.




Un caro saluto.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 09/11/2009, 20:54, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
Giovanni dalla Teva ha scritto:

Cita:
Sig. Veritas scrive:
Forse mi sbaglierò, ma Giuseppe F. ci dice che Giuda il Galileo ebbe tre figli: Giacomo, Simone e Mehaem. Non è riportato in alcuna parte delle opere di Giuseppe che Giuda fu anche padre di Ioses-Giuseppe... Cos'è, avete una edizione inedita delle opere di Giuseppe Flavio?...



Quindi l'ultimo che rimaneva dei fratelli di Gesù riportati dai Vangeli canonici, Giuseppe, corrispondeva a Giuseppe l'unico figlio ancora in vita di Giuda il Galileo. Infatti gli evangelisti nei vangeli, non potendo dire la sua paternità (figlio di Giuda il Galileo) e provenienza (Gamala); dovettero inventarsi Arimatea, città del discepolo segreto, un ebreo di alto rango (Lc 23,50), ricco (Mt 27,57), e onorevole (Mc 15,34). Il tutto corrisponde esattamente al ritratto che Giuseppe Flavio fa di Menahem. Tutta questa confusione perché nessuno doveva sapere chi effettivamente fosse, questo Giuseppe fratello del Gesù dei vangeli.



"... Quindi l'ultimo che rimaneva dei fratelli di Gesù riportati dai Vangeli canonici, Giuseppe, corrispondeva a Giuseppe l'unico figlio ancora in vita di Giuda il Galileo "

Ripeto anche a te quello che ho già detto a Cecco: avete una versione inedita di Giuseppe Flavio?...

Dove sta scritto che Giuda il Galileo aveva un figlio che si chiamava Giuseppe?...

Io ho citato il fatto che il fratello di Gesù che gli evangelisti hanno chiamato 'Giuseppe', in realtà si chiamò Giovanni. A testimoniarlo ci sono ben 9 antichi manoscritti (v. 'La favola di Cascioli', di Silvio Barbaglia): forse per te e per il resto degli 'arpiolidi' è poco, ma per Giovanni di Gamala e per le vostre elucubrazioni a 'briglia sciolta', non v'è neppure tanto!

Cita:
Di certo il ritratto che ne fa Giuseppe Flavio è di un uomo ricco e potente, meglio ancora, appartenente a una famiglia potente. Ora dai vangeli sappiamo dell'esistenza di un uomo, ricco, potente appartenente ad una famiglia potente che faceva parte del Sinedrio, ed esattmente un discepolo segreto, un ebreo di alto rango (Lc 23,50), ricco (Mt 27,57), e onorevole (Mc 15,34) e che si chiamava Giuseppe e veniva da Arimatea



Sulla figura di Giuseppe d'Arimatea, proprio a cagione della scarsità di informazioni al riguardo, si possono fare tutte le speculazioni che si vuole. Tra tutte queste, ritengo la vostra la meno probabile. Personalmente sono orientato a credere che si sia trattato del padre di Maria Vergine: vale a dire l'anziano Giuseppe che nei vangeli canonici è stato fatto diventare il 'padre putativo di Gesù', quando in realtà ne fu il nonno. Non è da escludersi, comunque, che possa essersi trattato di un fratello di Maria Vergine. Tuttavia, se i vangeli dell'infanzia hanno un fondo di verità (e per me ce l'hanno), questa ipotesi 'perde quota', in quanto in tali vangeli, praticamente, è riportato che Maria fu la figlia unica di Gioacchino (Giuseppe) e di Anna (*******).

Cita:
Non c'é alcun dubbio che la descrizione della morte di Giacomo il Minore o il Giusto, che fa Eusebio di Cesarea "Storia Ecclesiastica II, 23 pag. 126 -127 - Città Nuova; è la stessa di quella fatta sempre da Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17", riguardante la morte di Memahem l'ultimo figlio di Giuda il Galileo nel settembre del 66 d. c.



La descrizione che fa Eusebio della morte di Giacomo il 'minore' o il 'Giusto', è lastessa a cui accenna Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche: libroXX, capitolo 9, parag. 1. Tutto questo non c'entra assolutamente nulla con Menahem. Dal momento che l'evento è situato attorno al 62, esso non viene citato nella Guerra Giudaica, ma solo in Antichità Giudaiche.

Da Antichità Giudaiche:

Cita:
Libro XX:200 Con il carattere che aveva, Anano pensò di avere un'occasione favorevole alla morte di Festo mentre Albino era ancora in viaggio: così convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l'accusa di avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidati.



Festo morì nel 62 e nello stesso anno Albino divenne procuratore di Giudea: ergo, fu in quest'anno che Giacomo fratello di Gesù detto il cristo, noto come il 'minore' e il 'Giusto', trovò la morte.

Cita:
Sempre i falsari dovendo attribuire al falsificato personaggio Giacomo il Giusto, solo l'operato di Menahem, per il resto gli costruirono le sue caratteristiche e qualità in linea con le loro esigenze. Infatti così lo descrissero:

«Costui Giacomo era santo fin dal grembo materno. Non beveva vino né altre bevande inebrianti e non mangiava assolutamente carne. Mai forbice toccò la sua testa; non si spalmava di olio e non prendeva il bagno. A lui solo era permesso entrare nel santuario: infatti non indossava abiti di lana, ma solo di lino. Era solito recarsi da solo nel Tempio. Lì stava in ginocchio implorando perdono per il popolo talché le sue ginocchia erano diventate callose come quelle di un cammello, perché stava continuamente genuflesso a pregare Dio» (Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl., II 23, 4-18).



"..Costui Giacomo era santo fin dal grembo materno "

Appiattarsi e fossilizzarsi sulle sconcertanti tesi negazioniste, significa fatalmente rinunciare a 'scavare' nel retrorerra della vicenda gesuana. Questo è lo scopo inconfessabile dell'attuale clero falsario, il quale sostiene e stimola 'derive' esegetiche di tale natura...Spero vivamente che non sia anche il vostro obiettivo...

Giacomo era santo fin dal 'grembo materno' per il semplicissmo motivo che la madre, al pari di Gesù, di Simone, di Andrea, di Giovanni il Battista, di Bartolomeo, di Levi, rtc. etc., apparteneva alla comunità che sin dai tempi più antichi dell'ebraismo era definita dei 'santi'.


Saluti


Veritas


PS: anzichè riempire i thread di pagine e pagine di 'copia ed incolla', è preferibile, quando possibile, di riportare solo la la sintesi del passaggio che si intende citare, magari aggiungendo il link relativo, in modo che chi lo desisdera può andare a leggersi il testo integrale.

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MessaggioInviato: 09/11/2009, 22:21 
Cita:
Sig. Veritas scrive:
La descrizione che fa Eusebio della morte di Giacomo il 'minore' o il 'Giusto', è lastessa a cui accenna Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche: libroXX, capitolo 9, parag. 1. Tutto questo non c'entra assolutamente nulla con Menahem. Dal momento che l'evento è situato attorno al 62, esso non viene citato nella Guerra Giudaica, ma solo in Antichità Giudaiche.




La descrizione che fa Eusebio della morte di Giacomo il 'minore' o il 'Giusto', non è la stessa a cui accenna Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche: libroXX, capitolo 9, parag. 1. Tutto questo c'entra con Menahem.

[center]A ogni lettore il proprio giudizio
[/center]

L'arresto di Giacomo il fratello di Gesù figlio di Damneo descritto da Giuseppe Flavio in "Ant. Giud. II libro 20.9. pag. 1246 e seguenti Libreria Utet a cura di Luigi Moraldi", è completamente diverso dal racconto descritto da Eusebio da Cesarea in Storia Ecclesiastica libro II, 23, pag. 126 -127 - Città Nuova;
tabella dimostrativa delle diversità dei due racconti riguardanti lo stesso evento
In questo caso bisogna notare che Giuseppe Flavio parla di un'azione riferita a un gruppo di persone, mentre Eusebio da Cesarea descrive la morte di una sola persona.


cliccare sopra per ingrandire, grazie.

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MessaggioInviato: 10/11/2009, 04:26 
Cita:
Veritas ha scritto:

Giacomo era santo fin dal 'grembo materno' per il semplicissmo motivo che la madre, al pari di Gesù, di Simone, di Andrea, di Giovanni il Battista, di Bartolomeo, di Levi, etc. etc., apparteneva alla comunità che sin dai tempi più antichi dell'ebraismo era definita dei 'santi'.



"..apparteneva alla comunità che sin dai tempi più antichi dell'ebraismo era definita dei 'santi' "

Più esattamente, i personaggi citati appartenevano ad una comunità derivata da quella che sin dai tempi antichi (tempi di Mosè e dei suoi immediati successori), era chiamata dei 'santi'. La stessa comunità era indicata anche con l'attributo 'benè Abba' (figli del Padre).


Veritas

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MessaggioInviato: 10/11/2009, 06:48 
Giovanni dalla Teva scrive:

Storicamente, tra i figli di Giuda il Galileo ci fu uno di nome Giacomo sopranominato "Il Giusto" perchè fedele osservante della legge, e morì crocifisso con suo fratello Simone sotto l'amministrazione del procuratore Tiberio Alessandro, che Governò in Giudea dal 46 al 48 d.c.



"Oltre a ciò, Giacomo e Simone, figli di Giuda Galileo, furono posti sotto processo e per ordine di Alessandro, vennero crocefissi; questi era il Giuda che — come ho spiegato sopra — aveva aizzato il popolo alla rivolta contro i Romani, mentre Quirino faceva il censimento in Giudea. I Erode, re della Calcide, rimosse Giuseppe, figlio di Camei, dalla carica di sommo sacerdote e assegnò come successore all’ufficio Anania figlio di.........." Giuseppe Flavio - Antichità Giudaiche -libro XX 102 e seguente

All'inizio la grande falsificazione del cristianesimo, incominciò con le lettere ritenute dai falsari autentiche di san Paolo o chi per lui, dove Giacomo lo troviamo:

1Corinzi 15,7Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.


Galati 1,19degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore.


Galati 2,9e riconoscendo la grazia a me conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Barnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi andassimo verso i pagani ed essi verso i circoncisi.


Galati 2,12Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi.

Chi successivamente scrisse il vangelo di Marco per inventarsi i dodici apostoli, dovette lavorare di fantasia e una delle strategie migliori per raggiungere il risultato, fu quella di doppiare alcuni fratelli del Gesù/Giovanni e così fu anche per Giacomo.


Infatti furono inventati:

Giacomo « IL MAGGIORE», apostolo, figlio di Zebedeo (e probabilmente di Salomè, e fratello di Giovanni, chiamato da Gesù con questi, e soprannominato, come il fratello, Boanerges (« figlio del tuono »);

Giacomo « IL MINORE », apostolo, figlio di Alfeo. La Chiesa cattolica, con il concilio di Trento, identifica — mentre altre, e i critici indipendenti li distin guono con questo ‘Giacomo anche il Giacomo « fratello del Signore» (Marco, 6,3; Matteo, 13,55), che appare come uno dei personaggi più importanti della primitiva Comunità di Gerusalemme.


Ecco alcuni esempi delle complessità create nei vangeli, per nascondere queste falsificazioni.

Tra le pie donne recatesi al sepolcro, Marco (15,40) ricorda tra Maria Maddalena e Salomè (al posto di questo nome, Matteo, 27,56 indica < la madre dei figli di Zebedeo >, come in 20,20 per la richiesta in favore dei figli) anche > Maria madre di Giacomo il piccolo e loseto;

in Matteo, Giuseppe », mentre Giovanni (19,25) menziona <la madre di lui (Gesù), la sorella della madre di lui Maria di Clopa e Maria Maddalena >.
La difficoltà che Maria, madre di Giacomo, figlio d’Alfeo, non poteva essere in pari tempo moglie di Clopa (o Cleofa) è superata generalmente dagli esegeti cattolici o identificando Alfeo con Cleofa (avrebbe avuto un nome doppio) o supponendo che Maria, vedova di Alfeo, sposasse poi Cleofa, fratello di s. Giuseppe e già padre di Giuda e Simone, che con Giacomo e Ioseto sono detti < fratelli>» (cioè: cugini) di Gesù e divenisse così < sorella > (ossia: cognata) di Maria Vergine.

Luca (6,16; cfr. Atti, 1,13) nomina anche <un Giuda di Giacomo > (al posto del quale Matteo ha Lebbeo, e Marco, Taddeo): espressione intesa dai cattolici come indicante fraternità, non filiazione (v. GIUDA).
Di Giacomo, soprannominato < il Giusto>, Egesippo, seguito probabilmente da Clemente Alessandrino (in Eusebio, Hist., eccl., II, 1 e 23) menziona il martirio (precipitato dall’alto del Tempio, lapidato e finito con una bastonata in testa citando anche, probabilmente da Origine un passo di Giuseppe Flavio, ritenuto interpolazione cristiana e che pone il fatto nel 62.

Cita:
Gli evangelisti Marco e Matteo scrissero i nomi dei fratelli del Gesù Nazareno, perchè non conoscevano le opere di Giuseppe Flavio.


Solo con i nomi dei fratelli di Gesù che compaino in Marco e Matteo, confrontandoli con gli scritti di Giuseppe Flavio (anche dopo le censure successive, figuriamoci prima delle censure) si riesce ad identificare i veri protagonisti storici dei vangeli, cioè i figli di Giuda il Galileo.



Tutto questo, gli evangelisti Marco e Matteo non lo potevano sapere o prevedere.

L'autore o gli autori degli Atti degli apostoli che scrivono avendo a disposizione i quattro vangeli (successivamente dichiarati canonici) e tutti gli scritti di Giuseppe Flavio, si accorgono che confrontando:
Non è costui il falegname,il figlio di Maria, il fratello di Giacomo,di Giuseppe, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi? (Marco 6,3)

Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55);
con gli scritti di Giuseppe Flavio, chiunque può comprendere che il Gesù Nazareno il figlio di Dio, non era altro che Giovanni di Gamala figlio di Giuda il Galileo.


Allora, furono costretti a chiamare in causa Gamaliele, un fariseo, un dottore della legge, stimato da tutto il popolo a testimoniare davanti al Simedio (niente meno che il conciglio dei capi degli Ebrei) che la famiglia di Giuda il Galileo e Teuda non avevano nulla a che fare con il pacifico e mite Gesù Nazareno figlio di Dio e i suoi apostoli.

Per dimostrare inoltre che Teuda, cioè Giuda , non aveva nulla a che fare anche con Giuda il Galileo, (quando in realtà era suo figlio) lo fanno operare cronologicamente prima di Giuda suo padre, in modo tale che sia impossibile per il lettore comprendere che invece era il Figlio)

Ad esempio se Roberto è il padre di Pierino, e io voglio falsamente negarlo, devo dichiarare che Pierino è vissuto prima di Roberto, esattamente quello che fece, l'autore degli atti degli apostoli, con Giuda il Galileo e suo figlio Teuda.

Ricordiamo, che in tale periodo i cristiani non erano ancora in grado di falsificare le opere di Giuseppe Flavio, in quanto, alcune copie erano custodite negli archivi imperiali o in possesso di pagani, né potevano prevedere tale loro capacità di censura, nel futuro.


Il far dichiarare a Gamaliele il falso, smascherò osservando le date storiche, il loro inganno.

Infatti il racconto di Gamaliele al Sinedrio, avviene con tutti gli apostoli vivi, molto prima del martirio dell'Apostolo Giacomo.

Ma poiché l'autore degli atti degli apostoli, dovette pure anticipare cronologicamente, la morte dell'apostolo Giacomo figlio di Zebbedeo nel 42, sotto il re Erode Agrippa, al potere dal 37 al 44 d.c..

Altrimenti, il lettore avrebbe compreso con facilità, leggendo Antichità Giudaiche libro XX, 102"Oltre a ciò, Giacomo e Simone, figli di Giuda Galileo, furono posti sotto processo e per ordine di Alessandro, vennero crocefissi; questi era il Giuda che — come ho spiegato sopra — aveva aizzato il popolo alla rivolta contro i Romani, mentre Quirìno faceva il censimento in Giudea."

che i due figli di Giuda il Galileo corrispondevano ai due apostoli, cioè i due fratelli di Gesù Nazareno "Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)..

Con tutto ciò rimaneva scoperto un periodo successivo al 42 d.c. senza Giacomi fratelli del Signore che andava a contraddire l'operato del Giacomo fratello del Signore, riportatoin precedenza nelle lettere di San Paolo.

In verità era rimasto Giacomo figlio di Alfeo ma quello era un cugino non un fratello del Cristo.


Allora i padri della chiesa sono andati a falsificare Giuseppe Flavio, "Antichità giudaiche libro XX capitolo IX verso 197, ricavando il personaggio Giacomo", fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo,

cliccare sopra la tabella per ingrandirla.

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Il personaggio in parte falsificato di Giacomo il Giusto doveva coprire l'operato di Menahem figlio di Giuda il Galileo, figura impresentabile per gli evangelisti e i padri della chiesa.

I padri della chiesa dovevano riportare nei loro scritti e in particolare negli atti degli apostoli, l'operato di Menahem l'ultimo figlio di Giuda il Galileo ma non il suo nome, perciò falsificarono in parte, un personaggio appunto Giacomo il Giusto o il minore.

Infatti tutto quello che negli atti degli apostoli si riferisce a Giacomo il Giusto in realtà é il vissuto di Menahem, quella persona che guidò effettivamente il movimento insurrezionale dei Nazirei o Galilei ereditato dalla sua famiglia (che va da Ezechia nel 47 a. c. fino probabilmente alla morte di Lazzaro nel 73 d. c. a Masada) dopo la morte dei suoi fratelli Simone e Giacomo crocifissi nel 46 d. c. in seguito ad una insurrezione contro il potere di Roma "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102" fino alla sua morte nel settembre del 66 d. c..

falsari per rendere il personaggio Giacomo il Giusto, da loro in parte falsificato, più credibile alla gente di allora che forse conservava ancora qualche vago ricordo trasmesso oralmente, gli cucirono addosso la morte capitata al personaggio che doveva nascondere, cioè Menahem ultimo figlio di Giuda il Galileo.

Sempre i falsari dovendo attribuire al falsificato personaggio Giacomo il Giusto, solo l'operato di Menahem, per il resto gli costruirono le sue caratteristiche e qualità in linea con le loro esigenze. Infatti così lo descrissero:

«Costui Giacomo era santo fin dal grembo materno. Non beveva vino né altre bevande inebrianti e non mangiava assolutamente carne. Mai forbice toccò la sua testa; non si spalmava di olio e non prendeva il bagno. A lui solo era permesso entrare nel santuario: infatti non indossava abiti di lana, ma solo di lino. Era solito recarsi da solo nel Tempio. Lì stava in ginocchio implorando perdono per il popolo talché le sue ginocchia erano diventate callose come quelle di un cammello, perché stava continuamente genuflesso a pregare Dio» (Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl., II 23, 4-18).


Quanto riportato da Egesippo e ripreso da Eusebio in Hist: Heccl 2,23,6, secondo cui, a Giacomo fratello di Gesù, era permesso di entrare nel santuario del tempio, dove secondo la legge di Mosè poteva entrare solo il sommo sacerdote una volta l'anno, dimostra la falsità dell'intera descrizione, perchè storicamente impossibile.


Questa descrizione è storicamente impossibile, ma si adatta benissimo all'operato che gli autori degli "atti degli apostoli" fanno fare a Giacomo il Giusto personaggio appunto falsificato in parte, per nascondere il reale operato di Menahem figlio di Giuda il Galileo.

Come sempre, per avallare e dar maggior credito alle falsificazioni si inserivano le profezie e anche in questo caso non poteva mancare tale espediente. Infatti é stata inserita una profezia di Isaia, da cui deriva il nome di Giacomo il Giusto."E gridando dissero: "Oh! Oh! Anche il Giusto si è sbagliato!" e compirono così ciò che è scritto in Isaia: Leviamo di qui il giusto, perché ci è molto scomodo; e allora mangeranno i frutti delle loro opere. Quindi salirono e lo gettarono di sotto."

La descrizione della morte di Giacomo il Minore o il Giusto, che fa Eusebio di Cesarea "Storia Ecclesiastica II, 23 pag. 126 -127 - Città Nuova; è quella fatta sempre da Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17", riguardante la morte di Memahem l'ultimo figlio di Giuda il Galileo nel settembre del 66 d. c.

a ogni lettore il proprio giudizio o considerazione


cliccare sopra la tabella per ingrandirla, grazie

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Però, così facendo i padri apostolici si trovarono come minimo con tre Giacomi, due cugini e un fratello di Gesù/Giovanni Cristo figlio di Dio. Successivamente la Chiesa con un suo concilio di Trento unificò nella stessa persona un fratello e un cugino, ecco così, Giacomo il minore e anche il Giusto.

Un caro saluto.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 10/11/2009, 06:58, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/11/2009, 09:29 
Carissimo Giovanni

La mia stima per te diventa sempre piu grande, perche, il lavoro di ricerca che si fa per le cose note che sappiamo. "storia bruciata" non vangeli e correlati bruciati. Lavoro molto duro. Malgrado ciò si cerca di arrivare ad un traguardo il piu veritiero possibile cercando di ricostruire tutto ciò che è volato in cielo insieme a Gesù di Nazareth. Purtroppo le dfficoltà aumentano, quando ci scontriamo con dei muri di cemento armato antisismico i quali sparando a zero su tutto l'apparato neotestamentario e correlati, da essi attingono tutte le loro veritas-ricerche. Da quando ho sentito la prima volta parlare della srittura di un certo libro, misi subito da parte in banca i 20 euro, "possibile costo", bene ad oggi solo con gli interessi ci posso comperare un'intera biblioteca.
Un caro saluto Cecco


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MessaggioInviato: 10/11/2009, 10:49 
Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Veritas

Le ALTRE lettere di Paolo(persona inventata), come tutto l'apparato Din, Don, Dan. Non è per caso che sono state scritte in qualche monastero e il gemello di Marcione le ha portate con ritardo perche aveva perso il viaggio in traghetto, così arrivò con ritardo a Roma.
Perche questo, perche tutte le tue acquisizioni Veritas le trai dalle scritture patristiche e correlate.

Un saluto Cecco



"..Non è per caso che sono state scritte in qualche monastero.."

Se ti fa piacere crederlo, nessuno te lo impedisce...

Trovo comunque strano che una persona che crede ad un personaggio 'fantasma', di cui non si rinviene uno straccio di citazione in NESSUN testo antico, sia esso cristiano, pagano, gnostico, manicheo, ebraico, 'eretico', etc., definisce poi inventato un personaggio di cui, nel bene e nel male, qualcuno ne ha parlato. Ciò vale tanto per Gesù di Nazareth che per Paolo di Tarso.

Cercare, per tutto ciò, di pormi sullo stesso piano del clero falsario, solo perchè quest'ultimo sostiene delle cose sulle quali io mi ritrovo d'accordo (ovviamente NON SU TUTTE quelle che il clero sostiene!), è davvero desolante, in quanto emerge fatalmente una volontà obnubilante e delegittimante la quale rende fortemente ambiguo questo modo di procedere.....

"..Le [b]ALTRE lettere di Paolo (persona inventata), come tutto l'apparato Din, Don, Dan.."[/b]

Per ora di inventato c'è solo la vostra assurda ricostruzione, la quale, pur basandosi su un carattere che potrebbe essere anche esistito (ma di cui non abbiamo alcuna solida evidenza, se non mere illazioni fatte sul nulla: almeno da parte vostra!), fa un uso assolutamente distorto delle notizie che, almeno potenzialmente, si possono ricavare dalla letteratura flaviana!

Assegnate rapporti di parentela e ruoli ASSOLUTAMENTE antistorici, dettati solo da una fantasia sfrenata e su mere supposizioni e, quello che è peggio, trasformate il tutto in un dogma indifendibile che fa 'acqua' da tutte le parti!... A mio avviso ciò è assolutamente pazzesco, in quanto le vostre ricostruzioni sono, almeno per l'80%, frutto di pura immaginazione, la quale NON HA ALCUN NESSO CON LA REALTA' STORICA!...Poi, come se non bastasse, pretendete addiritttura di voler dare dei 'punti' agli altri!..

Comunque, nel campo esegetico, per ciò che riguarda la vicenda di Gesù di Nazareth, si è detto di tutto, quindi trovano spazio anche le amenità...


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 10/11/2009, 11:15 
Per Veritas

Dici:3 - Tesi di Veritas di due caratteri storici: Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala.

Tale tesi, attualmente sostenuta dal solo Veritas, anche se non mancano 'simpatizzanti', contempla l'esistenza storica di entrambi i personaggi di cui sopra. Questa tesi ritiene che il carattere fittizio 'Gesù Cristo' sia stato ottenuto per somma letteraria (o sincretica) di due caratteri storici ben distinti: Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala

Successivamente:


Dove sarebbe attestato Giovanni di Gamala?.... Per voi “ARPIOLIDI” questo personaggio è un 'fantasma' di cui non potrete MAI provarne l'esistenza

Dico io:

Che fai ti contraddici !!






Francamente non riesco a capire dove tu abbia letto questo!.. I due personaggi, vale a dire Gesù e Giovanni di Gamala, ebbero DUE fratelli, tra gli altri, i quali avevano nomi identici: Giacomo e Simone!...Cosa c'entra Giuda Didimo Tomaso, fratello gemello del SOLO Gesù di Nazareth?...

Flavio in XX,5 nomina solo due fratelli ma non e’ detto che non fossero di piu’!




Potresti spiegarmi questo tuo punto di vista?... Intendi dire che ciò che è riportato nei vangeli canonici sia molto più intelligente di ciò che è riportato negli Atti di Tomaso?...

Be,i canonici fanno ridere di meno.

Come sopra! La tua riflessione è la stessa che sino ad oggi ha ingannato la quasi totalità (se non tutta) degli eruditi. Ripeto ancora: l'attributo Taddeo NON venne coniato per Giuda (Giuda Tomaso), ma per un altro apostolo. Si trattò, in pratica, di una sorta di 'fattore ereditario'

Sono contento di essere in buona compagnia!!



Detto questo come premessa, va tuttavia fatta una doverosa riflessione. I due fratelli gemelli, Gesù e Giuda Tomaso, vennero sicuramente catturati insieme (forse presso la città di Tiberiade), processati e poi giustiziati insieme mediante lapidazione. Ci sono confortevoli indizi secondo i quali Gesù ebbe un comportamento non proprio coraggioso davanti al tribunale sinedriale (insomma, si comportò da 'vigliacco' impaurito). Non è escluso, allora, che in tale contesto il suo fratello gemello, Giuda Tomaso, abbia mantenuto un comportamento più dignitoso, vale a dire da 'coraggioso'. Tutto questo, comunque, non toglie il fatto che il personaggio che gli evangelisti, nelle loro liste 'apostoliche', celano dietro l'attributo 'Taddeo', sia stato diverso da Giuda Tomaso
Ma ddai !!!



Vedi ,Veritas,per comprendere bene alcuni fatti e’ necessario un minimo di ragionamento, che nulla a che fare con la storia ma tutto con la psicologia di chi li racconta.
Luca ,il furbastro,in un primo momento cerca di far dimenticare l’apostolo” Taddeo “di Marco e Matteo, chiamandolo nel suo elenco di apostoli Giuda,come tu ben sai i vangeli di Marco e Matteo sono stati redatti prima di quello di Luca,e d’altra parte ritengo una operazione inutile andare a scomodare gli Atti di Giuda o similari essendo essi nella migliore delle ipotesi risalenti al III secolo ; poi in Atti 5,37 ,raccontando di Teuta(Taddeo) inverte la cronologia rispetto alla morte di Giuda il Galileo.Perche?
Luca conosceva sicuramente l’opera di Giuseppe Flavio,conosceva benissimo chi fosse Teuda,l’operazione di invertire la cronologia degli eventi tra i personaggi di cui sopra ha solo una spiegazione :la chiedo a te!

Chi l'ha detto che 'Theudas' sarebbe stato il fratello di Giovanni di Gamala?... Qualunque interpretazione si voglia dare a tale personaggio (Theudas), ti assicuro che egli non ebbe NULLA a che vedere con Giovanni di Gamala!

Se la risposta che darai sarà quella che la logica induce scopriremo che Teuda e Giovanni di Gamala erano fratelli !
D’altra parte il tuo Gesù’ di Nazareth non era chiamato pure “Galileo”?Se cosi’ e’, non ci sono dubbi che si tratta di Giovanni figlio di Giuda il Galileo,altrimenti di quale Gesù’di Nazareth parli?

Un saluto


Ultima modifica di leviatan il 10/11/2009, 11:24, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
Cecco ha scritto:

Carissimo Giovanni

La mia stima per te diventa sempre piu grande, perche, il lavoro di ricerca che si fa per le cose note che sappiamo. "storia bruciata" non vangeli e correlati bruciati. Lavoro molto duro. Malgrado ciò si cerca di arrivare ad un traguardo il piu veritiero possibile cercando di ricostruire tutto ciò che è volato in cielo insieme a Gesù di Nazareth. Purtroppo le dfficoltà aumentano, quando ci scontriamo con dei muri di cemento armato antisismico i quali sparando a zero su tutto l'apparato neotestamentario e correlati, da essi attingono tutte le loro veritas-ricerche. Da quando ho sentito la prima volta parlare della srittura di un certo libro, misi subito da parte in banca i 20 euro, "possibile costo", bene ad oggi solo con gli interessi ci posso comperare un'intera biblioteca.
Un caro saluto Cecco



"...Da quando ho sentito la prima volta parlare della scrittura di un certo libro, misi subito da parte in banca i 20 euro, "possibile costo", bene ad oggi solo con gli interessi ci posso comperare un'intera biblioteca. "

Questo dimostra che ti sei 'affezionato' ai miei scritti (sebbene in modo polemico, mi sembra), già da diversi anni, il che rende la tua presenza in questo forum non del tutto casuale. Comunque, sono convinto che la tua somma sarà spesa bene.. (in caso contrario potrai sempre chiedere un rimborso alla casa madre!..)

In quanto alla 'dilatazione' dei tempi di stesura, per me sarebbe sufficiente cucire insieme buona parte dei messaggi che ho già pubblicato nei vari forums e che il 'grande pubblico' ancora ignora, integrandoli con il materiale, quello più importante, che non ho ancora pubblicato. Tuttavia, se lo avessi fatto, avrei rinunciato ad una messe di dati importantissimi, scaturiti dalle mie ultime ricerche. La consapevolezza di ciò, mi spinge ad esperire prima tutte le
potenziali fonti di dati, senza riguardo alla loro origine ed alla loro datazione, prima di dedicarmi completamente alla stesura del libro.

All'inizio dell''offensiva' strategica clericale, i 'pasdaran' filoclericali, nell'errata convinzione che io ignorassi quanto era in loro conoscenza, cercavano di contestarmi per dimostrare, in modo del tutto esilarante, l'infondatezza dellla mia teoria, circa un Gesù di Nazareth diverso da quello che loro hanno stampato nel proprio cervello e che porta il marchio 'made in Vaticano'!

Quando gli ameni strateghi della cupola 'porporata' hanno cominicato a rendersi conto che oggi, con l'avvento dei computers e della rete WEB, il loro castello di menzogne cominciava ad essere indifendibile, SPECIALMENTE SE SI CONTINUA A SCAVARE NEL LORO ORTICELLO, qualche 'testa d'uovo' ha avuto la brillante idea di sguinzagliare nei forum dei finti atei i quali, manco a dirlo, proponevano le stesse istanze clericali, pensando di essere più convincenti dei loro 'paralleli' credenti per il solo fatto che si dichiaravano atei!

Visto che anche questa iniziativa è fallita (è un po' come negare di aver saccheggiato il barattolo della marmellata avendo tutto il muso 'sporco' di tale delizia!), allora gli strateghi di cui sopra hanno deciso, al fine di spingere gli 'antagonisti' a desistere dalle loro ricerche, di appoggiare le strampalate teorie negazioniste, convinti che nessuno se ne sarebbe accorto!.. Ora spettiamo la prossima mossa..


Saluti


Veritas

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MessaggioInviato: 10/11/2009, 13:13 
Cita:
leviatan ha scritto:

Per Veritas

Dici:3 - Tesi di Veritas di due caratteri storici: Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala.

Tale tesi, attualmente sostenuta dal solo Veritas, anche se non mancano 'simpatizzanti', contempla l'esistenza storica di entrambi i personaggi di cui sopra. Questa tesi ritiene che il carattere fittizio 'Gesù Cristo' sia stato ottenuto per somma letteraria (o sincretica) di due caratteri storici ben distinti: Gesù di Nazareth e Giovanni di Gamala

Successivamente:

Dove sarebbe attestato Giovanni di Gamala?.... Per voi “ARPIOLIDI” questo personaggio è un 'fantasma' di cui non potrete MAI provarne l'esistenza

Dico io:

Che fai ti contraddici !!



Immaginavo una simile 'esternazione' e trovo strano che essa non sia arrivata prima dagli 'arpiolidi'.

NESSUNA contraddizione! Se tu ti rileggi bene i miei posts troverai che io ho scritto che Giovanni di Gamala appare tale, cioè inesistente, solo per gli arpiolidi, i quali hanno fondato le loro strampalate teorie negazioniste su mere illazioni, sia per quanto riguarda il carattere Giovanni di Gamala, sia per quanto riguarda i personaggi evangelici che essi, nel loro parossismo immaginifico, hanno associato ARBITRARIAMENTE ai vari personaggi citati da Giuseppe Flavio: quasi che fosse sufficiente rifarsi alle opere (e neppure tutte!) di questo antico storico ebraico, per arrivare alla soluzione dell'enigma delle origini del cristianesimo!

Per me la cosa è diversa, in quanto io ho trovato dgli indizi (praticamente certi) che conducono a questa figura: indizi che gli arpiolidi ignorano, cosa che rende del tutto fumosa la loro evocazione di questo personaggio!...Spero di essere stato chiaro..

Cita:
Cita:
Francamente non riesco a capire dove tu abbia letto questo!.. I due personaggi, vale a dire Gesù e Giovanni di Gamala, ebbero DUE fratelli, tra gli altri, i quali avevano nomi identici: Giacomo e Simone!...Cosa c'entra Giuda Didimo Tomaso, fratello gemello del SOLO Gesù di Nazareth?...



Flavio in XX,5 nomina solo due fratelli ma non e’ detto che non fossero di piu’!



Già, è vero... Non è detto che se mio nonno avesse avuto due ruote non poteva essere stato anche un carretto! (filosofia 'romana')

Cita:
Cita:
Potresti spiegarmi questo tuo punto di vista?... Intendi dire che ciò che è riportato nei vangeli canonici sia molto più intelligente di ciò che è riportato negli Atti di Tomaso?...



Be,i canonici fanno ridere di meno.



Punti di vista.... Quando mi annoiavo con le letture disneyane, mi mettevo a leggere i vangeli, per farmi delle sane risate!.. La consapevolezza del fatto che molti ci credevano, mi faceva stare ancora più allegro!

Cita:
Cita:
Come sopra! La tua riflessione è la stessa che sino ad oggi ha ingannato la quasi totalità (se non tutta) degli eruditi. Ripeto ancora: l'attributo Taddeo NON venne coniato per Giuda (Giuda Tomaso), ma per un altro apostolo. Si trattò, in pratica, di una sorta di 'fattore ereditario'



Sono contento di essere in buona compagnia!!



Beh, si sta parlando di Eruditi, non di 'scalzacani' in vena di 'voli pindarici'....

Cita:
Cita:
Detto questo come premessa, va tuttavia fatta una doverosa riflessione. I due fratelli gemelli, Gesù e Giuda Tomaso, vennero sicuramente catturati insieme (forse presso la città di Tiberiade), processati e poi giustiziati insieme mediante lapidazione. Ci sono confortevoli indizi secondo i quali Gesù ebbe un comportamento non proprio coraggioso davanti al tribunale sinedriale (insomma, si comportò da 'vigliacco' impaurito). Non è escluso, allora, che in tale contesto il suo fratello gemello, Giuda Tomaso, abbia mantenuto un comportamento più dignitoso, vale a dire da 'coraggioso'. Tutto questo, comunque, non toglie il fatto che il personaggio che gli evangelisti, nelle loro liste 'apostoliche', celano dietro l'attributo 'Taddeo', sia stato diverso da Giuda Tomaso



Ma ddai !!!



Ma 'dai!' che cosa?... Cos'è che contesti in particolare di quello che hai citato?....

Cita:
Vedi ,Veritas,per comprendere bene alcuni fatti e’ necessario un minimo di ragionamento, che nulla a che fare con la storia ma tutto con la psicologia di chi li racconta.
Luca ,il furbastro,in un primo momento cerca di far dimenticare l’apostolo” Taddeo “di Marco e Matteo, chiamandolo nel suo elenco di apostoli Giuda,come tu ben sai i vangeli di Marco e Matteo sono stati redatti prima di quello di Luca,e d’altra parte ritengo una operazione inutile andare a scomodare gli Atti di Giuda o similari essendo essi nella migliore delle ipotesi risalenti al III secolo ; poi in Atti 5,37 ,raccontando di Teuta(Taddeo) inverte la cronologia rispetto alla morte di Giuda il Galileo.Perche?
Luca conosceva sicuramente l’opera di Giuseppe Flavio,conosceva benissimo chi fosse Teuda,l’operazione di invertire la cronologia degli eventi tra i personaggi di cui sopra ha solo una spiegazione :la chiedo a te!



"..come tu ben sai i vangeli di Marco e Matteo sono stati redatti prima di quello di Luca"

Sì, lo so: per una volta tanto il clero falsario sostiene la verità. Tuttavia si è ben guardato dallo spiegare i reali meccanismi storici che portarono alla loro stesura, i quali sono sensibilmente diversi da quelli riportati con le panzane 'evangeliche'!

"..raccontando di Teuta(Taddeo) inverte la cronologia rispetto alla morte di Giuda il Galileo.Perche? "

Esiste una spiegazione logica per tutto ciò. Tuttavia, per i motivi ormai noti, non posso fornire per il momento tutti i dettagli relativi. Per ora basti notare che se l'episodio narrato negli Atti è da collocarsi a pochi anni dalla presunta morte di Gesù, avvenuta, secondo il clero falsario, intorno al 33, allora è sin troppo evidente che Gamaliele NON POTEVA conoscere di questo Theudas, visto che l''exploit' di quest'ultimo, come citato da Giuseppe Flavio, avenne quando Fado era procuratore della Giudea, vale a dire tra il 44-46.

Cita:
Cita:
Chi l'ha detto che 'Theudas' sarebbe stato il fratello di Giovanni di Gamala?... Qualunque interpretazione si voglia dare a tale personaggio (Theudas), ti assicuro che egli non ebbe NULLA a che vedere con Giovanni di Gamala!



Se la risposta che darai sarà quella che la logica induce scopriremo che Teuda e Giovanni di Gamala erano fratelli !
D’altra parte il tuo Gesù’ di Nazareth non era chiamato pure “Galileo”?Se cosi’ e’, non ci sono dubbi che si tratta di Giovanni figlio di Giuda il Galileo, altrimenti di quale Gesù’di Nazareth parli?

Un saluto



"..Se la risposta che darai sarà quella che la logica induce scopriremo che Teuda e Giovanni di Gamala erano fratelli.."

Ti ripeto che il Theudas di Giuseppe Flavio NON ha nulla a che vedere con Giovanni di Gamala. Rivelarti il motivo per cui sono convinto di ciò, significa anche rivelare una discreta parte del mio libro. Sarò anche un 'bonaccione', ma non si può onestamente pretendere che al contempo io sia anche un 'coglionaccione'!..

Per poter affermare tutto quello che affermo nei miei posts, mi ci sono voluti oltre 12 anni di ricerche 'extreme', il cui impegno assoluto rasenta quasi la follia!.. Ti basti pensare che da alcuni anni ormai ho 'disertato' il 'talamo nuziale', per acquartierarmi nella cameretta lasciata libera da mio figlio. In essa dormo, ricerco e studio, senza soluzione di continuità: sia di giorno che di notte, in funzione degli stimoli del sonno...

Comunque sia, se a voi 'arpiolidi' fa piacere credere che Theudas e Giovanni di Gamala furono fratelli, nessuno ve lo impedisce. Io ho voluto solo mettervi in guardia dall'errore in cui siete caduti...

"..D’altra parte il tuo Gesù’ di Nazareth non era chiamato pure “Galileo”?Se cosi’ e’, non ci sono dubbi che si tratta di Giovanni figlio di Giuda il Galileo, altrimenti di quale Gesù’di Nazareth parli? "

Nei vangeli si parla di Gesù il 'galileo'. Inoltre, in base a quanto riportato circa l'episodio dell'arresto di Gesù e del suo successivo trasferimento presso la casa di Caifa, sappiamo che anche i suoi 'seguaci' erano definiti 'galilei'.

Nelle opere di Giuseppe Flavio è pure detto che un 'certo' galileo, di nome Gesù, si era insediato in Gerusalemme alla testa dei suoi 600 giovani GALILEI armati. Inoltre, sempre nei vangeli canonici è narrato che Gesù entrò nel tempio di Gerusalemme e fece il 'diavolo a quattro'! (agli dèi è consentito anche trasformarsi in 'diavoli!).

Ora è ormai opinione comune, nel mondo all'Alta Critica, che se Gesù potè fare tutto quello che fece nel tempio, fu perchè egli aveva le spalle ben coperte. 600 giovani galilei armati al suo comando, penso che rappresentavano una 'copertura' più che buona! (anche in considerazione del fatto che la guarnigione romana aveva da tempo abbandonato la città, visto il pericoloso clima di ribellione da parte dei suoi abitanti). Questo episodio è narrato anche nella letteratura rabbinica, con la differnza che anzichè di 600 'seguaci', si parla solo di 310.

Tornando alla tua 'riflessione', mi sembra che tu dimentichi alla grande la circostanza che secondo la teoria degli 'arpiolidi' (ma anche mia) Giovanni di Gamala venne fatto giustiziare negli anni trenta, mentre la ribellione giudaica avvenne oltre 30 anni dopo...

Il Gesù di Nazareth di cui parlo, è un personaggio assolutamente distinto da Giovanni di Gamala. Non vi fu ALCUNA interazione tra i due, dal momento che quando Giovanni venne giustizaito, Gesù era un mero predicatore-guaritore esseno-nazareno, senza alcuna velleità ribelle, in attesa di trasformarsi, dopo il suo viaggio in Egitto, nel mago che tutti sappiamo e che la chiesa cattolica apostolica romana si rifiuta di ammettere!


Saluti


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MessaggioInviato: 10/11/2009, 15:54 
Giovanni dalla Teva scrive:

Solo con i nomi dei fratelli di Gesù che compaino in Marco e Matteo, confrontandoli con gli scritti di Giuseppe Flavio (anche dopo le censure successive, figuriamoci prima delle censure) si riesce ad identificare i veri protagonisti storici dei vangeli, cioè i figli di Giuda il Galileo.


Tutto questo, gli evangelisti Marco e Matteo non lo potevano sapere o prevedere.


L'evangelista Luca, che invece quando scriveva il suo vangelo, aveva a disposizione tutti gli scritti di Giuseppe Flavio, si accorse di tutto ciò, e non ricopiò dal vangelo di Marco, i nomi dei fratelli di Gesù, per limitare il danno.

cliccare sull'immagine per ingrandirla e verificare, grazie.

vangelo di Matteo ---- vangelo di Marco ---- Vangelo di Luca

Immagine:
Immagine
168 KB


Nella stesura dei loro vangeli, Matteo e Luca utilizzano il vangelo secondo Marco come struttura portante. Organizzano i contenuti, che traggono dal vangelo secondo Marco prevalentemente secondo la sequenza che già trovano in Marco.
Da ciò emerge che il filo rosso comune che Matteo e Luca seguono è il vangelo secondo Marco, a tratti i tre vangeli concordano nella sequenza, nel contenuto e nella lettera, rivelando parallelismi in alcuni testi identici parola per parola.



Si può notare e osservare che Matteo copia tutto Marco, anche Luca copia tutto Marco, tranne però i nomi dei fratelli di Gesù.

La chiara dimostrazione che


l'evangelista Luca, avendo a disposizione tutti gli scritti di Giuseppe Flavio, si accorse che, con i nomi dei fratelli di Gesù che compaino in Marco confrontandoli con gli scritti di Giuseppe Flavio (anche dopo le censure successive, figuriamoci prima delle censure) si riusciva ad identificare i veri protagonisti storici dei vangeli, cioè i figli di Giuda il Galileoe per ciò, non ricopiò dal vangelo di Marco, i nomi dei fratelli di Gesù, per limitare il danno.


Questo è un dato oggettivo, non soggettivo.

Non può essere criticato o valutato, deve essere solo, con il buon senso accettato.

Un caro saluto.

N.B. Si può osservare dalla sinosssi, che l'evangelista Marco, non conosceva il nome del padre del suo Gesù.


.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 10/11/2009, 16:21, modificato 1 volta in totale.

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