Da: cristianesimoprimitivo
Cita:
(
operanuova@10/12/2009, 12:18)
Cita:
(barionu@10/12/2009, 01:05)
...Cerchiamo di non fare confusione. Niente, assolutamente niente identifica la Maddalena con la peccatrice redenta e l'adultera.
Convengo con te, barionu. Il bravo Talità, però, ha scritto d’ipotesi e l'ipotesi, a partire da Gregorio Magno, è stata spesso riformulata. Ciò a causa dell’equivoco della Maddalena posseduta da “sette demoni”. La possessione demoniaca, nei testi evangelici, è però connessa alla malattia (cfr. Mt 9,32-34 e 12, 21-25) piuttosto che al peccato. Non ho verificato l’originalità delle pericopi e le relative varianti ma da Gv 9,1-3 (“Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori...”) possiamo escludere che la malattia, altrove attribuita ai demoni, sia conseguenza del peccato e che quindi l’indemoniato sia necessariamente un peccatore.
Cita:
Possiamo solo focalizzare le anomalie che sarebbero " scivolate di penna " ai manipolatori.
L'analisi del testo che ho riportato evidenzia che adagiato supinamente in grembo a Gesù nell' ultima cena può esserci una figura identificabile in un quasi infante o più propriamente in una donna.
Ma sappiamo che difficilmente un quasi infante sarebbe diventato il " tutore " della madre di Gesù.
Qui non sono d’accordo con te e ti diffido

, in un sito di studiosi di testi, dal commentare con tanta sottigliezza :45.gif: . Scrivendo “quasi infante” induci il lettore a darti ragione. Avresti potuto, però, definire Giovanni “poco più di un fanciullo” e il lettore ti avrebbe dato torto assegnando al testo un’alta coerenza: essendo poco più di un fanciullo, quindi un quasi giovanotto

, peraltro appartenente a una famiglia con buone relazioni come si argomenta a proposito di Gv. 18, 15-16 citato da Hard-Rain, Giovanni avrebbe potuto fare tutte quelle cose.
Come nel caso della 'verginità' di Maria, anche qui siamo in presenza di una sconcertante interpretazione del passaggio dei 'sette demoni' legati alla figura della Maddalena, la quale FU una 'peccatrice', in quanto "giocò a fare sesso con dei carpentieri", come si legge nel Talmud! (dove la madre di Gesù è detta 'Miryam M'GADDELA')
Ovviamente, la responsabilità circa l'errata interpretazione di cui sopra (sia per la 'verginità' che per i 'sette demoni'), la quale coinvolge, praticamente, tutto il comparto dell'erudizione ufficiale, ricade totalmente sulla 'testa' dell'allegro clero falsario, i cui primi esponenti, vale a dire i padri fondatori (o santi padri falsari), '
blindarono' la vicenda evangelica con le loro menzogne devianti e mistificanti!..
Colpa dell'erudizione di tutti i tempi è quella di essersi 'appiattita' troppo sul 'path' di ricerca preparato sapientemente dai falsari di 19 secoli fa, al fine di allontanare i 'curiosi' dalla verità storica.
"... Ciò a causa dell’equivoco della Maddalena posseduta da “sette demoni”. La possessione demoniaca, nei testi evangelici, è però connessa alla malattia..." Si potrebbe accusare 'Opera Nuova" di aver scritto qui un'allucinante enormità. Tuttavia, considerando che questo è, purtroppo, l'orientamento dell'erudizione ufficiale, quella con la 'e' maiuscola, nessuna remora può essere mossa nei confronti dell'autore del passaggio citato.
L'allucinante panzana dell' "indemoniata" (Maria Maddalena), da cui Gesù avrebbe fatto uscire 'sette demoni', è stata un fantasiosa quanto geniale invenzione dei 'padri' falsari fondatori, al fine di celare un aspetto assolutamente devastante per il 'sacro' castello di menzogne edificato dai padri falsari!
Episodi del genere se ne contano ad iosa nel contesto neotestamentario, come, ad esempio, l'aspetto riguardante i 'Boanerghes': in ebraico, originalmente, "Benè r'm", vale a dire 'figli del Tuono'.
Questa sconcertante locuzione ha provocato, e continua a provocare, un'infinità di speculazioni ed illazioni nel mondo erudito e non: una più sballata dell'altra!!... Infatti, ancora nessun ricercatore ha risolto, sebbene ne esistano CHIARAMENTE le premesse, che il patronimico ebraico NON ERA rivolto al padre dei due discepoli, ma alla MADRE!!!...
Un altro esempio di stupefacente 'defaillance' da parte dell'esegesi professionale, riguarda il cosiddetto 'ROTOLO DI RAME', rinvenuto insieme agli altri celebri documenti nelle grotte di Qumran.
Si tratta, per chi lo ignorasse, di una sottile lastra di rame su cui è stata incisa una sorta di 'mappa del tesoro', tanto da aver fatto ipotizare, da parte di alcuni ricercatori 'spensierati', che gli antichi abitanti di Qumran si divertissero con tale genere di passatempi. Alcuni ricercatori, guidati da un maggior senso pratico, si sono messi alla ricerca (senza però alcun risultato) delle 'favolose' ricchezze presuntamente nascoste in Gerusalemme, presso i luoghi indicati da tale mappa. Anche in questo caso, esistono testimonianze concrete che spiegano il motivo per cui tale ricerca è risultata vana....
Ho voluto citare questi esempi per dare una testimoninza 'tangibile' di ciò che si rischia seguendo pedissequamente (e quindi acriticamente) il percorso 'segnato' da altri, i quali hanno mancato qualsiasi 'solido' risultato degno di tale nome.... Fatalmente si finisce per commettere gli stessi errori!
Saluti
Veritas
.