Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 162 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ... 11  Prossimo
Autore Messaggio

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 08/01/2010, 21:27 
Cita:

Iron-Iko ha scritto:

Un dì del mese di giugno del 2008 un certo Ferruccio da Caserta, medico, in visita al Museo del Louvre, tra una "fatica" congressuale e un'altra, si sofferma nella sala egizia davanti ad una statua cubica che rappresenta Haroua. La grande base riporta un'iscrizione la cui parziale traduzione in francese è trascritta su una placchetta fissata alla vetrina.

Il testo francese è il seguente:

Traduction partielle : - "Le grand intendant de la divine adoratrice d'Amon, Haroua, dit : "Je vous le dis, à vous qui viendrez dans l'avenir dans des millions d'années : ma maîtresse m'a élevé dans ma petite enfance, elle m'a poussé dans mon adolescence, le roi m'a confié des missions dans ma jeunesse et je les ai accomplies au mieux ... J'ai donné à celui qui n'avait rien, j'ai enrichi l'orphelin dans sa ville, j'ai fait vr qu'aient les hommes et ce qui plaisaient aux dieux ...
J'ai donné du pain à celui qui avait faim, des vêtements à celui qui était nu, j'ai chassé la souffrance et éloigné l'adversité.""

Il congressista in relax legge e trasalisce: "Ma questo è... questo è... ma sì, è il Vengelo di Matteo... il Giudizio Finale!" Immediatamente si attacca al cellulare e chiama l'amico Giancarlo Tranfo per comunicargli la sensazionale scoperta. "Giancarlo, qui siamo al 7mo secolo a.c.!!!" - "Peccato che La croce di Spine è già in stampa", gli risponde Giancarlo, "altrimenti come minimo gli dedicherei un paragrafo". E così la cosa è finita sul suo sito.

Ebbene sì l'avete capito: quel Ferruccio da Caserta è.... Iron (ferro) Iko




"....Ma questo è... questo è... ma sì, è il Vangelo di Matteo... il Giudizio Finale!.."

E' probabile che ciò che è riportato dal vangelo di Matteo sia materiale redazionale. Da tenere presente che una delle persone del 'team', a cui i poteri 'forti' dell'antica Roma avevano affidato il compito di costruire a 'tavolino' il culto catto-cristiano, fu il celebre Valentino di Alessandria, il quale, sicuramente, conosceva molto la mitologia e le tradizioni dell'antico Egitto, essendo stato egli un erudito di grande levatura per quei tempi.

Tuttavia, non è neppure da escludere a priori che tale materiale potesse aver fatto parte della predicazione di Gesù, dal momento che anche quest'ultimo passò circa 3 anni in Egitto (ma NON da bambino, come vorrebbe il vangelo di Matteo, ma da adulto: v. Celso ed il Talmud) e proprio nella città di Alessandria, dove le possibilità di formarsi un'erudizione di prestigio erano immense, essendovi in questa città numerosissime scuole condotte da maestri di prestigio, oltre che la biblioteca più grande dell'impero.


Saluti


Veritas
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/01/2010, 03:03 
Cita:
Maria G. ha scritto:

«...c'è un tale luigi cascioli che dice che la vicenda di gesù cristo sia stata ricalcata sulla vita di giovanni di gamala realmente esistito, ma anche le prove a sostegno che porta lui sono purtroppo insufficenti»



La tesi di Luigi Cascioli è valida solo a metà. Infatti, egli ha pienamente ragione quando sostiene che vi fu uno scambio di persona riguardo al personaggio crocifisso. Tuttavia, egli ha torto quando sostiene che Gesù di Nazareth non fu un carattere storico, ma che fu 'inventato' al solo scopo di dare un nome fittizio a Giovanni di Gamala. In realtà, entrambi i personaggi furono due caratteri storici, anche se del secondo gli inventori del catto-cristianesimo hanno cercato di far scomparire tutte le tracce storiche. Esistono però ancora delle 'briciole' di tali tracce, disperse nella varia letteratura patristica e neotestamentaria, sia canonica che apocrifa, e queste briciole sono oggi preziosissime per ristabilire la verità storica, per lungo tempo celata agli sguardi dei 'curiosi'.

Per la 'cronaca', il personaggio oggi conosciuto in tutto il pianeta come 'Gesù Cristo', altri non fu che il risultato della 'fusione' sincretica di due personaggi storici ben distinti: Gesù di Nazareth, una sorta di guaritore taumaturgico, nonchè 'mago' e 'stregone' (illusionista) autore di 'miracoli', giustiziato dai giudei mediante lapidazione, e Giovanni di Gamala, di discendenza asmonea (e per questo sedicente legittimo pretendente al trono di Israele).

Giovanni fu il VERO 'Cristo' crocifisso ai tempi di Pilato. (Gesù, invece, venne giustiziato nel 72, a due anni dalla fine della prima guerra giudaica, a cui aveva partecipato come uno dei capi ribelli: questo fu il VERO motivo per cui venne giustiziato).

Dalla sovrapposizione sincretica di questi due personaggi scaturì la figura fittizia di 'Gesù Cristo': vale a dire Gesù + Cristo; in altre parole Gesù di Nazareth + Giovanni di Gamala (il 'Cristo')


Saluti


Veritas
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/01/2010, 00:19 
Cita:
Giuseppe ha scritto:

...Sono rimasto piuttosto sorpreso nello scoprire che è nato un gruppo a sostegno della beatificazione di Isabella, regina di Castiglia tra il XV e il XVI secolo...Una donna che introdusse in Castiglia la "santa" Inquisizione e che insieme al marito Ferdinando espulse gli Ebrei non convertiti e li confinò nei ghetti (coniando per loro il termine "marranos", maiali); convertì forzosamente il regno di Granada, fece dono a papa Borgia del primo oro arrivato dalle Americhe (con il quale fu rivestito il soffitto di Santa Maria Maggiore)... E' questo il genere di "santi" che la chiesa addita come modello ai propri fedeli? C'è poco da sorprendersi...in genere, il cattolico medio non sa nemmeno chi fossero e quali malefatte abbiano commesso personaggi come Isabella o (per rimanere nei "ranghi") "illustri" ecclesiastici come Girolamo, Ambrogio, Cirillo & Co....



Con pochissime eccezioni, i più grandi criminali della storia passata (ma, almeno in parte, anche di quella più recente) vennero fatti 'santi' e 'beati', a partire dallo stesso Simon Pietro, responsabile dell'assassinio dei coniugi Anania e Sapphira e del tentato omicidio nei confronti di Simon Mago: un'infame azione condotta cinicamente, sfruttando la fiducia che Simone Mago nutriva per Pietro, avendolo conosciuto in Samaria. Tale azione, però, finì con il costargli la vita (dopo essere stato crudelmente torturato, sebbene non più giovane, ormai). Giustamente, dunque, l'imperatore Nerone lo condannò ad essere crocifisso a testa in giù.

Per cercare di sfruttare l'immagine del 'fondatore del papato' morto 'martire' a Roma, senza però rivelare le vere cause della sua morte, l'alto clero romano del XIV-XV secolo, per motivi 'strategici (connessi al desiderio del clero capitolino di far ritornare la sede papale a Roma, dato che in quel periodo essa era stata trasferita in Francia, ad Avignone) diede incarico a dei copisti falsari (quasi sicuramente Poggio Bracciolini & company) di falsificare la storia riguardante Nerone, facendo apparire truffaldinamente che Pietro, insieme ad altri 'cristiani', venne ucciso ingiustamente in quanto i cristiani erano sospettati di aver appiccato il fuoco a Roma! Inutile rimarcare che in tale anno NON vi fu alcun incendio catastrofico a Roma(*): e comunque non come ne parla 'Tacito' (o chi per lui!).

Del resto, la prova più tangibile di ciò è rappresentata dal fatto che TUTTI gli storici della chiesa (come Eusebio di Cesarea, ad esempio) i quali parlano del presunto 'martirio' di Pietro a Roma per colpa di Nerone, nulla ci dicono dell'incendio e men che meno della punizione di Nerone per tale motivo. Gli Atti di Pietro e gli Atti di Pietro e Paolo, redatti nella seconda metà del II secolo, narrano entrambi della morte violenta di Pietro, ma nessuno fa accenno all'incendio, dal momento che la causa che portò all'esecuzione di Pietro e degli altri 'cristiani è chiaramente affermata: per aver causato la morte di Simon Mago, protetto dallo stesso imperatore Nerone.

La vicenda di Simone Pietro (elevato, tra l'altro, a fondatore del papato: come dire, "..il buongiorno si vede dal mattino"!) e degli altri personaggi 'cristiani' dei secoli successivi, sta a dimostrare che la chiesa del Medioevo (periodo in cui il 'santo' clero raggiunse il punto più basso della sua moralità) non fu una deviazione dalla chiesa delle origini, la quale invece aveva nel proprio 'DNA' le sue aberrazioni interne, essendo la 'chiesa cattolica cristiana' di assoluta emanazione e sponsorizzazione del potere secolare del II secolo d.c....

Infine, da non dimenticare, tanto per ribadire il concetto appena esposto, che nel secolo appena passato criminali politici come Mussolini, Franco, Hitler, Pavelich, etc., vennero definiti dalla chiesa di Pio XII "uomini inviati dalla provvidenza": il che è tutto dire, per ciò che concerne l'origine secolare della chiesa catto-cristiana!....

____________________________________

Nota:

(*) - tuttavia non è assolutamente escluso (anzi, è piuttosto probabile) che qualche anno prima del 64, data di morte di Simon Pietro, a Roma si sia verificato effettivamente un incendio: ma NON di quella portata, come appare assurdamente nell'opera di Tacito e, soprattutto, NON nel 64, visto che proprio in quell'anno si trovava a Roma il più noto degli storici ebraici del I secolo d.c., vale a dire Giuseppe Flavio, il quale NULLA ci dice di tale famigerato incendio. In Dione Cassio ed in Plinio il Vecchio si trovano indicazioni circa un incendio di cui si era cercato di dare la responsabilità a Nerone, ma nessun accenno ad una presunta persecuzione di 'cristiani' per tale motivo. Probabilmente fu proprio tale incendio (uno dei tanti che si sviluppavano a Roma in quei tempi), assolutamente circoscritto e tale da non suscitare quindi l'interesse degli storici (proprio per la frequente ricorrenza di tali eventi), che venne preso come base per la falsificazione degli Annales di Tacito.

Un'Epitome della Storia dei Cesari, scritta nel III secolo, ci parla del catastrofico incendio avvenuto nel penultimo anno di vita dell'Imperatore Tito, ma nessun accenno al 'catastrofico' incendio del 64, durante il regno di Nerone. E' dunque altamente probabile che i falsificatori di Tacito si siano ispirati proprio all'incendio della Roma di Tito, dalle conseguenze effettivamente devastanti, trasponendolo ai tempi di Nerone. Persino il racconto dei 'cristiani' trasformati dal 'perfido' Nerone in torce umane venne estrapolato dalla vita di Tito e si riferiscono all'inaugurazione dell'Anfiteatro Flavio (Colosseo), voluto da Vespasiano, padre di Tito. Si narra di disgraziati che avevano commesso gravi reati e per questo condannati alla pena capitale. Sembra che costoro, dopo essere stati denudati, venissero cosparsi con grasso e con altre sostanze combustibili; dopodichè venivano condotti al centro dell'arena dell'Anfiteatro ed incendiati. La gente sugli spalti rideva a crepapelle nel vedere quegli sciagurati urlare dal dolore e rotolarsi 'buffamente' in terra nell'inutile tentativo di spegnere le fiamme.

In aggiunta ai personaggi appena citati, vi è da dire che anche Svetonio parla dell'incendio di Roma ai tempi di Nerone, senza tuttavia fare alcun accenno circa la punizione dei cristiani', come appare truffaldinamente in Tacito (anche perchè i primi cattolici-cristiani fecero la loro prima comparsa tra il 140 ed il 150, periodo in cui venne fondato a Roma il 'catto-crisrianesimo'). E' dunque probabile che Svetonio faccia riferimento al VERO incendio scoppiato durante il regno di Nerone (ma non nel 64!), vale a dire quello citato anche da Plinio il Vecchio e da Dione Cassio. E' opinione largamente accettata, comunque, che la descrizione ed il commento che ne fa Dione Cassio è ampiamente ispirato a ciò che scrisse Svetonio, fortemente avverso a Nerone, come gran parte dell'aristocrazia patrizio-senatoriale. Quasi tutti gli intelletuali e scrittori del tempo provenivano dalle classi agiate, le cui famiglie erano in grado di sostenere l'onere finanziario per l'istruzione dei propri rampolli, i quali, fatalmente, finivano per mutuare la 'filosofia' dei capofamiglia (che, nel caso di Nerone, erano fortemente avversi nei confronti di quest'ultimo). Questo 'gratuito' ostracismo nei confronti dell'imperatore più discusso della storia (sia nel bene che nel male), vale a dire Claudio Nerone, è stigmatizzato da Giuseppe Flavio, sebbene egli non risparmi comunque critiche a detto imperatore.


Veritas

_________________________________________

Tutto il materiale postato da Veritas, o con altri nicknames riconducibili a lui, deve essere considerato rigorosamente copyright®



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 80
Iscritto il: 01/04/2009, 22:17
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/01/2010, 22:29 
Cita:
Veritas ha scritto:

Cita:
Giuseppe ha scritto:

...Sono rimasto piuttosto sorpreso nello scoprire che è nato un gruppo a sostegno della beatificazione di Isabella, regina di Castiglia tra il XV e il XVI secolo...Una donna che introdusse in Castiglia la "santa" Inquisizione e che insieme al marito Ferdinando espulse gli Ebrei non convertiti e li confinò nei ghetti (coniando per loro il termine "marranos", maiali); convertì forzosamente il regno di Granada, fece dono a papa Borgia del primo oro arrivato dalle Americhe (con il quale fu rivestito il soffitto di Santa Maria Maggiore)... E' questo il genere di "santi" che la chiesa addita come modello ai propri fedeli? C'è poco da sorprendersi...in genere, il cattolico medio non sa nemmeno chi fossero e quali malefatte abbiano commesso personaggi come Isabella o (per rimanere nei "ranghi") "illustri" ecclesiastici come Girolamo, Ambrogio, Cirillo & Co....



Con pochissime eccezioni, i più grandi criminali della storia passata (ma, almeno in parte, anche di quella più recente) vennero fatti 'santi' e 'beati', a partire dallo stesso Simon Pietro, responsabile dell'assassinio dei coniugi Anania e Sapphira e del tentato omicidio nei confronti di Simon Mago: un'infame azione condotta cinicamente, sfruttando la fiducia che Simone Mago nutriva per Pietro, avendolo conosciuto in Samaria. Tale azione, però, finì con il costargli la vita (dopo essere stato crudelmente torturato, sebbene non più giovane, ormai). Giustamente, dunque, l'imperatore Nerone lo condannò ad essere crocifisso a testa in giù.

Per cercare di sfruttare l'immagine del 'fondatore del papato' morto 'martire' a Roma, senza però rivelare le vere cause della sua morte, l'alto clero romano del XIV-XV secolo, per motivi 'strategici (connessi al desiderio del clero capitolino di far ritornare la sede papale a Roma, dato che in quel periodo essa era stata trasferita in Francia, ad Avignone) diede incarico a dei copisti falsari (quasi sicuramente Poggio Bracciolini & company) di falsificare la storia riguardante Nerone, facendo apparire truffaldinamente che Pietro, insieme ad altri 'cristiani', venne ucciso ingiustamente in quanto i cristiani erano sospettati di aver appiccato il fuoco a Roma! Inutile rimarcare che in tale anno NON vi fu alcun incendio catastrofico a Roma(*): e comunque non come ne parla 'Tacito' (o chi per lui!).

Del resto, la prova più tangibile di ciò è rappresentata dal fatto che TUTTI gli storici della chiesa (come Eusebio di Cesarea, ad esempio) i quali parlano del presunto 'martirio' di Pietro a Roma per colpa di Nerone, nulla ci dicono dell'incendio e men che meno della punizione di Nerone per tale motivo. Gli Atti di Pietro e gli Atti di Pietro e Paolo, redatti nella seconda metà del II secolo, narrano entrambi della morte violenta di Pietro, ma nessuno fa accenno all'incendio, dal momento che la causa che portò all'esecuzione di Pietro e degli altri 'cristiani è chiaramente affermata: per aver causato la morte di Simon Mago, protetto dallo stesso imperatore Nerone.

La vicenda di Simone Pietro (elevato, tra l'altro, a fondatore del papato: come dire, "..il buongiorno si vede dal mattino"!) e degli altri personaggi 'cristiani' dei secoli successivi, sta a dimostrare che la chiesa del Medioevo (periodo in cui il 'santo' clero raggiunse il punto più basso della sua moralità) non fu una deviazione dalla chiesa delle origini, la quale invece aveva nel proprio 'DNA' le sue aberrazioni interne, essendo la 'chiesa cattolica cristiana' di assoluta emanazione e sponsorizzazione del potere secolare del II secolo d.c....

Infine, da non dimenticare, tanto per ribadire il concetto appena esposto, che nel secolo appena passato criminali politici come Mussolini, Franco, Hitler, Pavelich, etc., vennero definiti dalla chiesa di Pio XII "uomini inviati dalla provvidenza": il che è tutto dire, per ciò che concerne l'origine secolare della chiesa catto-cristiana!....

____________________________________

Nota:

(*) - tuttavia non è assolutamente escluso (anzi, è piuttosto probabile) che qualche anno prima del 64, data di morte di Simon Pietro, a Roma si sia verificato effettivamente un incendio: ma NON di quella portata, come appare assurdamente nell'opera di Tacito e, soprattutto, NON nel 64, visto che proprio in quell'anno si trovava a Roma il più noto degli storici ebraici del I secolo d.c., vale a dire Giuseppe Flavio, il quale NULLA ci dice di tale famigerato incendio. In Dione Cassio ed in Plinio il Vecchio si trovano indicazioni circa un incendio di cui si era cercato di dare la responsabilità a Nerone, ma nessun accenno ad una presunta persecuzione di 'cristiani' per tale motivo. Probabilmente fu proprio tale incendio (uno dei tanti che si sviluppavano a Roma in quei tempi), assolutamente circoscritto e tale da non suscitare quindi l'interesse degli storici (proprio per la frequente ricorrenza di tali eventi), che venne preso come base per la falsificazione degli Annales di Tacito.

Un'Epitome della Storia dei Cesari, scritta nel III secolo, ci parla del catastrofico incendio avvenuto nel penultimo anno di vita dell'Imperatore Tito, ma nessun accenno al 'catastrofico' incendio del 64, durante il regno di Nerone. E' dunque altamente probabile che i falsificatori di Tacito si siano ispirati proprio all'incendio della Roma di Tito, dalle conseguenze effettivamente devastanti, trasponendolo ai tempi di Nerone. Persino il racconto dei 'cristiani' trasformati dal 'perfido' Nerone in torce umane venne estrapolato dalla vita di Tito e si riferiscono all'inaugurazione dell'Anfiteatro Flavio (Colosseo), voluto da Vespasiano, padre di Tito. Si narra di disgraziati che avevano commesso gravi reati e per questo condannati alla pena capitale. Sembra che costoro, dopo essere stati denudati, venissero cosparsi con grasso e con altre sostanze combustibili; dopodichè venivano condotti al centro dell'arena dell'Anfiteatro ed incendiati. La gente sugli spalti rideva a crepapelle nel vedere quegli sciagurati urlare dal dolore e rotolarsi 'buffamente' in terra nell'inutile tentativo di spegnere le fiamme.

In aggiunta ai personaggi appena citati, vi è da dire che anche Svetonio parla dell'incendio di Roma ai tempi di Nerone, senza tuttavia fare alcun accenno circa la punizione dei cristiani', come appare truffaldinamente in Tacito (anche perchè i primi cattolici-cristiani fecero la loro prima comparsa tra il 140 ed il 150, periodo in cui venne fondato a Roma il 'catto-crisrianesimo'). E' dunque probabile che Svetonio faccia riferimento al VERO incendio scoppiato durante il regno di Nerone (ma non nel 64!), vale a dire quello citato anche da Plinio il Vecchio e da Dione Cassio. E' opinione largamente accettata, comunque, che la descrizione ed il commento che ne fa Dione Cassio è ampiamente ispirato a ciò che scrisse Svetonio, fortemente avverso a Nerone, come gran parte dell'aristocrazia patrizio-senatoriale. Quasi tutti gli intelletuali e scrittori del tempo provenivano dalle classi agiate, le cui famiglie erano in grado di sostenere l'onere finanziario per l'istruzione dei propri rampolli, i quali, fatalmente, finivano per mutuare la 'filosofia' dei capofamiglia (che, nel caso di Nerone, erano fortemente avversi nei confronti di quest'ultimo). Questo 'gratuito' ostracismo nei confronti dell'imperatore più discusso della storia (sia nel bene che nel male), vale a dire Claudio Nerone, è stigmatizzato da Giuseppe Flavio, sebbene egli non risparmi comunque critiche a detto imperatore.


Veritas

_________________________________________

Tutto il materiale postato da Veritas, o con altri nicknames riconducibili a lui, deve essere considerato rigorosamente copyright®





per correttezza ti informo di aver postato a Emilio Salsi ("il falso dei martiri di Nerone") quanto segue:

<<Nel forum del Cristo Storico - 3d Il cristo storico di Veritas, in una nota in calce al post delle 00:19:04 di oggi 13.1.2010, parlando di Simon Pietro, Veritas scrive

(*) - tuttavia non è assolutamente escluso (anzi, è piuttosto probabile) che qualche anno prima del 64, data di morte di Simon Pietro, a Roma si sia verificato effettivamente un incendio: ma NON di quella portata, come appare assurdamente nell'opera di Tacito e, soprattutto, NON nel 64, visto che proprio in quell'anno si trovava a Roma il più noto degli storici ebraici del I secolo d.c., vale a dire Giuseppe Flavio, il quale NULLA ci dice di tale famigerato incendio. In Dione Cassio ed in Plinio il Vecchio si trovano indicazioni circa un incendio di cui si era cercato di dare la responsabilità a Nerone, ma nessun accenno ad una presunta persecuzione di 'cristiani' per tale motivo. Probabilmente fu proprio tale incendio (uno dei tanti che si sviluppavano a Roma in quei tempi), assolutamente circoscritto e tale da non suscitare quindi l'interesse degli storici (proprio per la frequente ricorrenza di tali eventi), che venne preso come base per la falsificazione degli Annales di Tacito.

Credo, caro Emilio, che sia necessario un tuo intervento.
Saluti
Iron>>

Saluti anche a te Veritas
Iron


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Non connesso


Messaggi: 1663
Iscritto il: 03/12/2008, 19:05
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/01/2010, 23:46 
cosa ne pensate?
http://www.edicolaweb.net/librs92i.htm

http://www.edgarcayce.it/media/educazione.htm


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 251
Iscritto il: 16/09/2009, 17:48
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/01/2010, 09:39 
Per Weboi

Relativamente a http://www.edgarcayce.it Sedicesima domanda e conseguente sedicesima risposta:


D- Per favore descrivete le iniziazioni di Gesù in Egitto e dite se il riferimento del Vangelo ai “tre giorni e notti nel sepolcro o nella tomba (Matteo 12:40)”, forse a forma di croce, indica un’iniziazione particolare.
R- Questa è una parte dell’iniziazione, -- è una parte del passaggio attraverso ciò che ogni anima deve raggiungere nel suo sviluppo, come ha fatto il mondo attraverso ogni periodo della propria incarnazione sulla terra. Come si suppone, la testimonianza della terra attraverso il passaggio attraverso la tomba, o la piramide, è ciò attraverso cui ogni entità, ogni anima, come iniziato deve passare per raggiungere la liberazione dalla stessa, -- come indicato dalla tomba vuota che non è mai stata riempita, chiaro ? Solo Gesù fu capace di soggiogarla quando diventò ciò che indicava il Suo compimento. E là, come iniziato, Egli uscì, -- per superare l’iniziazione, compiendola – come indicato nel battesimo nel Giordano; non standovi dentro in piedi e nemmeno facendosi versare o spruzzare addosso l’acqua ! quando passò da quell’attività nel deserto ad affrontare ciò che era stata la sua rovina in principio.











Demenziale,non credi.

Questo e' quello che penso!


Ultima modifica di leviatan il 14/01/2010, 09:40, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/01/2010, 15:01 
Cita:
Iron Iko ha scritto:

per correttezza ti informo di aver postato a Emilio Salsi ("il falso dei martiri di Nerone") quanto segue:

<<Nel forum del Cristo Storico - 3d Il cristo storico di Veritas, in una nota in calce al post delle 00:19:04 di oggi 13.1.2010, parlando di Simon Pietro, Veritas scrive

(*) - tuttavia non è assolutamente escluso (anzi, è piuttosto probabile) che qualche anno prima del 64, data di morte di Simon Pietro, a Roma si sia verificato effettivamente un incendio: ma NON di quella portata, come appare assurdamente nell'opera di Tacito e, soprattutto, NON nel 64, visto che proprio in quell'anno si trovava a Roma il più noto degli storici ebraici del I secolo d.c., vale a dire Giuseppe Flavio, il quale NULLA ci dice di tale famigerato incendio. In Dione Cassio ed in Plinio il Vecchio si trovano indicazioni circa un incendio di cui si era cercato di dare la responsabilità a Nerone, ma nessun accenno ad una presunta persecuzione di 'cristiani' per tale motivo. Probabilmente fu proprio tale incendio (uno dei tanti che si sviluppavano a Roma in quei tempi), assolutamente circoscritto e tale da non suscitare quindi l'interesse degli storici (proprio per la frequente ricorrenza di tali eventi), che venne preso come base per la falsificazione degli Annales di Tacito.

Credo, caro Emilio, che sia necessario un tuo intervento.
Saluti
Iron>>

Saluti anche a te Veritas
Iron



Quanto ho postato circa l'incendio della Roma di Nerone, è solo un 'remake', dal momento che il mio primo intervento in merito a ciò risale a circa 10 anni fa. Pubblicai il mio articolo in diversi forums e qualcuno lo ha anche ripreso per pubblicarlo nel suo sito. Tutto ciò a testimonianza dell'interesse suscitato dalla mia 'speculazione' su tali fatti. E' bene rimarcare che, a causa di questa allucinante mistificazione e manipolazione storica, ancora oggi il mondo crede che durante il regno di Nerone vi sia stato un incendio così devastante, quando, in realtà, esso va ricollocato al tempo dell'imperatore Tito.

La fandonia riportata da Svetonio(*), circa il fatto che Nerone si sarebbe messo a cantare cinicamente mentre Roma bruciava, la dice lunga sulla predisposizione faziosa di questo storico nei riguardi di Nerone. Del resto, basta leggere anche superficialmente la 'Vita di Nerone', nella sua Storia dei Cesari, per rendersi conto della squallida faziosità di Svetonio nei confronti di Nerone. L'immagine che noi tutti oggi abbiamo di Claudio Nerone deriva essenzialmente dai luoghi comuni creati artificiosamente da tali ineffabili individui, dalla cui matrice sociale emerse poi il 'santo' clero cattolico, destinato a durare sino ai giorni nostri.

Il tentato assassinio di Simon Mago, maturò proprio in ambiente patrizio-senatoriale. Questo perchè tale infernale apparato riteneva Simone responsabile delle 'derive' sociali di Nerone, le quali finivano con il colpire i loro secolari interessi, fondati sui privilegi di casta (quella patrizia, ovviamente!).

Pochi storici (se non nessuno!) hanno tenuto conto del fatto che Simon Mago (la cui figura storica è stata orrendamente distorta dai falsari della 'prima ora': padri, dottori ed affini!) proveniva dalla scuola di Giovanni il Battista, la quale, oltre ad essere un scuola gnostica, era soprattutto una scuola etica, fondata sui valori etici degli esseno-nazareni. Nerone, il quale era rimasto affascinato dalla figura carismatica di Simon Mago (non a caso ritenuto il fondatore della scuola gnostico-gesuana dai padri apostolici ed apologisti), probabilmente finì con il mettere in pratica alcuni precetti della visione etica di Simon Mago, suscitando l'odio assassino delle classi privilegiate, le quali si sentivano colpite con ciò nei loro interessi.

Tutto ciò è testimoniato proprio dagli scritti di uno dei suoi più 'perfidi' denigratori, vale a dire Tacito. (Ammesso e non concesso che sia stato proprio lui l'autore di ciò che appare nel cap. 44 del XV libro dei suoi Annales). Infatti, proprio nella descrizione dell'incendio, Tacito afferma che Nerone si prodigò molto per alleviare le sofferenze dei romani coinvolti nella sciagura dell'incendio, il quale, con tutta probabilità, venne appiccato da delinquenti che rispondevano a dei mandanti molto vicini al mondo del patriziato senatoriale, interessato alla caduta di Nerone. Tutto ciò a motivo della sua politica 'sociale'(**), la quale stava ledendo in modo sensibile gli egoistici interessi di tale classe sociale, il cui parallelo va ricercato nell'attuale destra reazionaria ed assassina (v. fascismo, nazismo e clericalismo reazionario).

Il complotto contro Simon Mago (il quale coinvolse molti personaggi 'illustri' del tempo, tra cui, probabilmente, lo stesso Seneca, esponente anch'egli di tale mondo reazionario e conservatore) fu sicuramente pianificato in casa patrizia. La sua esecuzione venne affidata ad elementi 'fidati' del mondo della diaspora ebraica: soprattutto tra quelli che odiavano a morte Simon Mago, in quanto visto come un giudeo 'degenere', disprezzato e condannato dal mondo rabbinico-farisaico.

Non ci vuole molto per intuire il motivo di tale scelta 'strategica', dal momento che il comparto sociale artefice e mandante del complotto contro Simon Mago, era ben memore di quanto accaduto ad esponenti di tale mondo in seguito al complotto assassino che portò alla morte l'imperatore Caio Caligola, odiato dall'apparato senatoriale e patrizio, non meno di quanto avvenne anche per Nerone. Con la scelta di sicari nel campo giudaico della diaspora, i mandanti, sicuramente, speravano di indurre le autorità della Roma del tempo, a credere che l'uccisione di Simone fosse stata una sorta di 'regolamento di conti' all'interno del 'milieu' giudaico della diaspora.

Tuttavia, contro ogni loro aspettativa, Simon Pietro (il quale, trovandosi occasionalmente a Roma, venne scelto come capo del nucleo dei sicari assassini(***), in virtù del suo ben noto odio verso il 'mago' Simone) venne catturato dai pretoriani del questore Agrippa, mentre fuggiva di notte lungo la via Appia: probabilmente con l'intenzione di raggiungere Puteoli (Pozzuoli), da dove sperava di imbarcarsi per la Pelestina, grazie all'aiuto di amici fidati.

Si hanno testimonianze storiche proprio dal tessuto della letteratura patristica, circa le torture inflitte a Simon Pietro (il quale verrà poi crocifisso a testa in giù per 'lesa maestà' nei confronti dell'imperatore Nerone, il quale considerava Simon Mago come persona di 'famiglia') al fine di fargli confessare i nomi dei suoi mandanti.

In seguito a tale imprevista confessione, molto 'teste' eccelse caddero, soprattutto nell'ambiente senatoriale e patrizio. In seguito, al fine di mascherare e camuffare il tutto, si manipolò la storia facendo credere che il complotto fosse rivolto verso la persona di Nerone, da parte di personaggi appartenenti al mondo patrizio dell'epoca, come ad esempio i Calpurni-Pisoni! (è evidente l'interesse da parte catto-falsaria a non far apparire, in questa truce quanto infame vicenda, la figura di Simon Pietro, destinato ad essere elevato a fondatore del papato, sic!).

Dopo l'eliminazione di vari esponenti del mondo patrizio (sia senatoriale che non), probabilmente la rabbia e l'odio contro Nerone crebbero a dismisura e con essi l'anelante desiderio di sbarazzarsi di questo 'ingombrante' imperatore, vendicando nel contenpo anche i loro morti.

Il 'disegno' successivo di questa genia di malvagi egoistici, fu quella di fomentare disordini, attraverso la 'compiacente' collaborazione di funzionari romani vicini al mondo patrizio romano (v., ad esempio, Gessio Florio, appartentente all'Ordine Equestre, di genuina espressione patrizia) in una delle aree più 'calde' e più turbolente dell'impero: la Palestina! Con ciò, i complottisti si aspettavano il fatale isolamento di Nerone, costretto a privarsi dei suoi più validi collaboratori e protettori, come ad esempio il fidato e capace generale Vespasiano, al fine di sedare la rivolta in Palestina. Il resto è storia...


Saluti

________________________________________

Note:

(*) - sicuramente già circolante ai tempi in cui era ancora in vita Giuseppe Flavio, il quale si scaglia contro questi 'intellettuali' che ostentavano palesemente disprezzo contro Nerone, in quanto esponenti di un 'milieu' reazionario il quale era ferocemente avverso alla politica di Nerone, dal momento che essa, nell'interesse più generale dei sudditi dell'impero, tendeva a colpire gli enormi interessi parassitari dei 'boiardi' ante-litteram di regime: leggi patriziato e corpo senatoriale.

(**) - ritenuta ispirata dall' 'infernale' Simon Mago: opinione che, come ben sappiamo, è largamente condivisa dall'apparato clericale che si sviluppò successivamnete a tali fatti (nel II secolo), a motivo della comune matrice sociale del mondo patrizio ed alto-borghese, e presente tutt'ora nell'orientamento catto-clericale.

(***) - è proprio da tale aspetto, totalmente sconosciuto al mondo dell'esegetica 'ufficiale', che scaturisce la figura fittizia di Giuda Iscariota, dietro alla quale i falsari della 'prima ora' intesero celare la compromessa figura di Simon Pietro. Infatti, l'origine di tutto ciò si deve alla locuzione latina 'Simonem Iudaeus Sicarius' (Simone il sicario giudeo), con la quale i complottisti sicuramente usavano per indicare Simon Pietro. (da 'Iudaeus Sicarius' --> Giuda Iscariota: questultimo attributo una deformazione di 'Sicariotes, come appare nella Vulgata di Gerolamo, considerata dalla chiesa un testo 'canonico' per oltre 15 secoli. ('Sicariotes', sembra, è una leggera deformazione dell'aramaico 'sicariota', con cui venne reso in tale lingua il termine latino 'sicarios', il cui significato è ben conosciuto)



Veritas

__________________________________________

Tutto il materiale postato da Veritas, o con altri nicknames riconducibili a lui, deve essere considerato rigorosamente copyright®



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Non connesso


Messaggi: 1663
Iscritto il: 03/12/2008, 19:05
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/01/2010, 17:22 
Cita:
leviatan ha scritto:

Per Weboi

Relativamente a http://www.edgarcayce.it Sedicesima domanda e conseguente sedicesima risposta:


D- Per favore descrivete le iniziazioni di Gesù in Egitto e dite se il riferimento del Vangelo ai “tre giorni e notti nel sepolcro o nella tomba (Matteo 12:40)”, forse a forma di croce, indica un’iniziazione particolare.
R- Questa è una parte dell’iniziazione, -- è una parte del passaggio attraverso ciò che ogni anima deve raggiungere nel suo sviluppo, come ha fatto il mondo attraverso ogni periodo della propria incarnazione sulla terra. Come si suppone, la testimonianza della terra attraverso il passaggio attraverso la tomba, o la piramide, è ciò attraverso cui ogni entità, ogni anima, come iniziato deve passare per raggiungere la liberazione dalla stessa, -- come indicato dalla tomba vuota che non è mai stata riempita, chiaro ? Solo Gesù fu capace di soggiogarla quando diventò ciò che indicava il Suo compimento. E là, come iniziato, Egli uscì, -- per superare l’iniziazione, compiendola – come indicato nel battesimo nel Giordano; non standovi dentro in piedi e nemmeno facendosi versare o spruzzare addosso l’acqua ! quando passò da quell’attività nel deserto ad affrontare ciò che era stata la sua rovina in principio.











Demenziale,non credi.

Questo e' quello che penso!


no non lo credo


Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/01/2010, 17:54 
Cita:
leviatan ha scritto:

Per Weboi:

Relativamente a http://www.edgarcayce.it Sedicesima domanda e conseguente sedicesima risposta:

D- Per favore descrivete le iniziazioni di Gesù in Egitto e dite se il riferimento del Vangelo ai “tre giorni e notti nel sepolcro o nella tomba (Matteo 12:40)”, forse a forma di croce, indica un’iniziazione particolare.

R- Questa è una parte dell’iniziazione, -- è una parte del passaggio attraverso ciò che ogni anima deve raggiungere nel suo sviluppo, come ha fatto il mondo attraverso ogni periodo della propria incarnazione sulla terra. Come si suppone, la testimonianza della terra attraverso il passaggio attraverso la tomba, o la piramide, è ciò attraverso cui ogni entità, ogni anima, come iniziato deve passare per raggiungere la liberazione dalla stessa, -- come indicato dalla tomba vuota che non è mai stata riempita, chiaro? Solo Gesù fu capace di soggiogarla quando diventò ciò che indicava il Suo compimento. E là, come iniziato, Egli uscì, -- per superare l’iniziazione, compiendola – come indicato nel battesimo nel Giordano; non standovi dentro in piedi e nemmeno facendosi versare o spruzzare addosso l’acqua! Quando passò da quell’attività nel deserto ad affrontare ciò che era stata la sua rovina in principio.



Edgar Cayce è stato un mio grande 'ispiratore', dal tempo in cui scoprii che molte delle conclusioni a cui ero giunto erano state già 'predette' da lui. (probabilmente, più che predette, frutto di una sua personale e razionale speculazione circa i fatti a lui già noti). Ho finito anche con il sognarmelo di notte!

Ho persino tentato di 'riesumare' un passatempo dimenticato ormai da diverso tempo, vale a dire dal tempo della gioventù: le 'voci' di Raudive. Tuttavia senza alcun successo...

"..Quando passò da quell’attività nel deserto ad affrontare ciò che era stata la sua rovina in principio."

Non solo Gesù, ma anche Giovnni il Battista trascorse 40 giorni nel deserto (tanti quanti furono gli anni che i protagonisti dell'Esodo, guidati da Mosè, trascorsero nel deserto)(*). Non solo, ma sicuramente TUTTI gli appartenenti alle varie sette che si originarono dagli antichi 'benè Abba' ('figli del Padre', da cui il singolare 'bar Abba') trascorsero un eguale periodo di tempo nel deserto, simbolo di purificazione, dal momento che indugiando nel deserto si rimaneva lontani dalle città 'contaminate'.

Da tenere sempre ben presente che i nazareni, i 'nasurei' (gli gnostici di Giovanni il Battista) e quant'altri derivarono dall'antica matrice dei 'benè Abba', facevano strettissimo riferimento alla figura carismatica di Mosè. Non per nulla, nella letteratura Mandea, i cui esponenti non sono altro che l'estremo epigono di quella che 2000 anni fa, circa, fu la setta guidata da Giovanni il Battista, si trova che "...ai tempi di Mosè la religione giusta era quella degli egiziani..", vale a dire quella legata alla figura mitologica del dio Amon/Amen (successivamente chiamato semplicemente 'YHWH', al quale acronimo corrisponde la frase "Yod He Waw He": Io Sono Colui che E')(**), di cui Mosè fu un sommo sacerdote presso il tempio di Eliopolis (o Tebe), dedicato a tale divinità: elevata poi a capo del pantheon egizio, quando venne legata al dio Rha (da cui il nome composito 'Amon-Rha'), massima divinità adorata nell'Egitto settentrionale (zona del delta).


Saluti

__________________________________________

Note:

(*) - tuttavia, l'occupazione del territorio di Canaan NON avvenne subito dopo il citato periodo di 40 anni, dal momento che tra la fuoriuscita di Mosè e della sua gente dall'Egitto (primo Esodo) e l'insediamento in Canaan, passò oltre un secolo. Probabilmente, dando un minimo di credibilità alla storia del lungo tempo trascorso a girovagare nel deserto, i protagonisti dell'Esodo (o i loro primi discendenti) dopo tale periodo di 40 anni riuscirono ad insediarsi stabilmente nel territorio divenuto poi noto come "tribù dei benei Amon", cioè dei 'figli di Amon', i quali, nei linguaggi occidentali, finirono con l'essere indicati come 'Ammoniti'. Non è certo un caso, infatti, la circostanza che gli archeologi impegnati negli scavi archeologici presso Amman (l'antica Rahab, capitale degli Ammoniti), abbiamo scoperto numerosi reperti di chiara fattura egizia. Una porzione del territorio occupato (quello più a sud) e di cui Rahab divenne la capitale, faceva sicuramente parte del regno dei Moabiti: da qui, molto probabilmente, l'origine dei numerosi conflitti tra gli Ebrei/Ammoniti ed i Moabiti. Dai Canaanei, diverso tempo prima dell'invasione della loro terra (conseguenza della dura sconfitta subita per opera dell'esercito del faraone Merenptah, a cui gli Ammoniti, di chiara origine egizia, si erano sicuramente alleati) i 'benei Ammon' erano chiamati genericamente gli "eber ha-nahar", vale a dire coloro che si trovavano 'oltre il fiume' o coloro che 'attraversano il fiume' (ovviamente il Giordano). Da 'EBER' (aldilà, oltre), cioè la prima parola della locuzione, derivò il plurale EBERIM, traslitterato nei linguaggi occidentali con EBREI.

QUESTA è, dunque, la vera etimologia del termine 'ebrei' e NON quella proposta, con intenti chiaramente mistificatori, dal mondo rabbinico di tutti i tempi, vale a dire la presunta derivazione del terminre dalla parola 'apirù' o 'habirù', con il quale, secondo gli storici, venivano appellati gli umili lavoratori che si adattavano a fare lavori particolarmente gravosi e tutt'altro che gratificanti, rifiutati dagli altri lavoratori che potevano fare a meno di tale 'occasione' di lavoro.

(**) - nell'antica lingua egizia, tale concetto riferito ad Amen/Amon ('Amwn' nell'alto Egitto, dove tale divinità ebbe i 'natali'), era espresso dalla locuzione "Nuk Pu Nuk", significante 'Sono chi Sono' (o 'colui che è'), codificata dal triletterale NPN. Anche nella versione ebraica, almeno nell'ebraismo delle origini, tale concetto era espresso da un trigramma: He Waw He (HWH, cioè 'sono chi sono'). Sembra che la 'Yod', (Io) la quale oggi precede il trigramma originario appena menzionato, venne aggiunta in un secondo tempo: probabilmente nel corso della truffaldina riforma voluta dal re Giosia, la quale trasformò il politeismo dell'ebraismo delle origni in un rigido monoteismo, con tutto ciò che ne conseguì: persecuzioni ed ostracismo nei confronti di coloro, tra cui i 'nazareni', che si rifiutavano di accettare tale riforma. A tali azioni di coercizione, (del tutto simili a quelle che si manifesteranno nell'impero romano circa 10 secoli dopo, durante il dominio della dinastia costantiniana) si accompagnarono anche le distruzioni di tutti i templi e degli altari eretti alle divinità che sino ad allora gli ebrei, al pari degli altri popoli presenti in e fuori della Palestina, avevano adorato, tra cui la 'paredra' di Yahweh: la dea Asherath/Astharte, legame 'abramitico' tra il mondo egizio, principale matrice dell'ebraismo, e l'altra importante matrice: quella mesopotamica!

COME SI VEDE, i cattolici, a partire da papa Damaso (o forse anche un po' prima) non si inventarono proprio nulla a danno dei pagani e di tutti i vari 'refrattari' ('eretici', gnostici, manichei, etc.), in quanto essi non fecero che applicare un 'clichè' ben collaudato, di cui, ironia della sorte, finiranno per farne pesantentemente le spese anche i giudei, possessori del 'brevetto'!!....


Veritas

_______________________________________________

Tutto il materiale postato da Veritas, o con altri nicknames riconducibili a lui, deve essere considerato rigorosamente copyright®


Ultima modifica di Veritas il 14/01/2010, 18:17, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Non connesso


Messaggi: 1663
Iscritto il: 03/12/2008, 19:05
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/01/2010, 21:40 
Recdente Pubblicazione di N.Haramein theresonanceproject.org

http://www.youtube.com/watch?v=D8IcciRH ... r_embedded

traduzione


Voglio parlare della recente pubblicazione The Schwarzchild Proton,non solo accettata ma scelta da un pannello di peer reviewers dell'Università di Liege in Belgio come vincitrice di un prestigioso premio nel campo della fisica, meccanica quantistica, relatività , teoria del campo e gravitazione.
Questa pubblicazione segna un nuovo paradigma nel mondo della teoria quantistica, descrivendo il nucleo di un atomo come mini-buco nero dove i protoni sono attratti per gravitazione piuttosto che da una misteriosa e indefinita "forza nucleare forte".
Questa visione del mondo quantistico produce una unificazione delle forze e predice correttamente i valori misurati per il nucleo dell'atomo.
Inizia con la densità del vacuum quantistico misurata in 5.16x10^93gm/cm^3, quindi calcola quanta energia dal vacuum esisterebbe in un protone che ha il raggio di 1.32 Femtometri Fm, moltiplicato per 4/3Pir^3 per ottenere il volume .
La densità è massaxunità di volume, quindi se moltiplicate una densità per un volume ottenete la massa 1:07 contenuta in un protone 4.98x10^55 gr, che corrisponde alla massa dell'intero universo, esistente dentro ogni protone.
Nassim crede anche che questa sia evidenza dell'entanglement di tutti i protoni ..pensate che ogni singolo protone in ogni singolo atomo del vostro corpo sono connessi attraverso il vacuum con ogni altro protone nell'universo, quindi calcoliamo quale proporzione di questa densita energetica totale del vacuum disponibile nel volume di un protone sia necessaria perche il nucleo obbedisca alla condizione di Schwarzchild per un buco nero , dove il raggio di un buco nero ora è di 1.32 Fm , quello del protone, otteniamo 8.85x10^14 gm. Haramein quindi usa questa massa per calcolare la forza gravitazionale tra due protoni di Schwarzschild adiacenti usando questo approccio semiclassico 2:19. Abbiamo una forza gravitazionale di 7.49x10^47 dynes, quindi se calcoliamo la velocità relativistica di due protoni di Schwarzschild che orbitano tra loro, col centro separato dal diametro di un protone, otteniamo 2.99x10^10 cm/s uguale alla velocità della luce nel vacuum!
Questo significa che i protoni dentro un nucleo possono vedersi come buchi neri che orbitano tra loro alla velocità della luce, un concetto Affascinante. Quindi se calcoliamo il periodo di rotazione del sistema abbiamo 5.55x10^-23s il tempo misurato di interazione della "Forza Forte"! Quindi sembra che la forza forte sia in realtà la gravità quantistica al lavoro per la natura di buco nero del protone di Schwarzschild.
Ora viene fuori che se segnamo ogni oggetto conosciuto dell'Universo in una scala logaritmica con Massa contro Raggio, troviamo una progressione quasi lineare e il protone di Schwarzschild è sulla linea, mentre il Protone Standard è molto fuori, 3:25
Suggerendo che il modello standard è incorretto, mi è piaciuto come Nassim ha mostrato come ottenere simili risultati usando il volume del protone alla scala di planck moltiplicato per la massa di Planck per ottenere sempre 4.98x10^55 gm/pr.volume la massa dell'universo in ogni atomo
Questo è importante perche la lunghezza di planck si relaziona direttamente al rapporto aureo e ai numeri di fibonacci elemento matematico chiave per i sistemi che si replicano , la domanda è COSA STA REPLICANDO SE STESSO? E PERCHE'?
Le risposte arriveranno..[/blockquote]
la pubblicazione di Haramein:
http://www.theresonanceproject.org/pdf/ ... ton_a4.pdf

Edgar Cayce
Si è visto che ogni atomo, ogni corpuscolo, ha all'interno la stessa forma dell'intero universo - dentro la sua STESSA struttura. (Edgar Cayce - Lettura 281-024 29/06/35)


------------------

Haramein partendo dai suoi interessi in fisica ha fatto una ricerca di 20 anni
prendendo in considerazione vari campi e in particolare la simbologia antica
ha quindi incluso Cayce come fonte cominciando a capire a che livello di profondità arrivasse


http://www.youtube.com/watch?v=kxHN6lJh ... r_embedded

ha colpito la Terra, questo meteorite poteva essere spostato dagli Dei Solari ma non l'hanno fatto perchè la nostra evoluzione era divenuta pericolosa con questo potere e gli Dei Solari hanno deciso che dovevamo apprendere la distruzione, in questo periodo di 5000 anni abbiamo compreso guerra, fuoco, distruzione ecc..in modo da essere pronti per tornare all'Arca, al potere del vacuum in questo tempo con maturità che ci serve per avere tale potere
Io credo che ci avviciniamo al ritorno dell'Arca dell'Alleanza, 1:14 quando seguite le tradizioni siamo nel tempo in cui dovrebbe tornare l'Arca, quando vediamo la sua evoluzione capiamo che ha passato molti eventi che hanno portato conoscenza in tutto il mondo e tutta la nostra evoluzione è basata sul ritorno di tale potere nella nostra civilizzazione, perche ci porta alla liberta dall'entropia e dalla carenza
2:05 ci permette di venire centropici e avere energia infinita e potere e di riguadagnare il nostro posto nella fratellanza della Galassia e rientrare in contatto con civilta avanzate che ci osservano da 5000 anni ,ma questa volta dobbiamo arrivarci da soli
2:55 Quindi l'Arca nella Bibbia, nel Vecchio Testamento è la tecnologia, nel nuovo testamento Gesu, vero nome Emmanuel, era l'Arca vivente.....bene c'è una cosa interessante, vedete? quando gli Alti Sacerdoti nel Tempio di Salomone sapevano che se Gerusalemme veniva attaccata loro dovevano portare via l'Arca, c'era un piano B in caso di attacco, il Tempio di Salomone aveva mura concentriche con luogo sacro in mezzo e questi muri erano molto spessi e proteggevano gli iniziati dall'Arca, questi dovevano passare l'iniziazione da un muro all'altro per arrivare al centro ,era il Tempio piu grande sulla Terra
4:30 nel primo secolo AD i Filistei attaccano Gerusalemme e c'era un piano B per l'Arca chiamato, c'era una comunità vicina al mar morto, gli Esseni, la prima persona che ne ha parlato è stato Edgar Cayce in una lettura, disse che c'era una comunità vicina al mar morto con rotoli scritti che avremmo trovato
quando lo disse gli archeologi dissero che era una cavolata perchè non c'era scrittura su questa societa in nessun luogo, questo perchè era il piano B per l'Arca non facevano pubblicità

5:52 Quando portarono via l'Arca dal Tempio di Salomone la portarono agli Esseni, sempre pronti in caso dell'arrivo dell'arca, (pubblico) io penso che tutta la sua famiglia sia stata a lungo con gli Esseni, questi registrarono l'arrivo dell'Arca, nei rotoli degli Esseni, ne hanno trovati 300 e solo 100 sono stati rilasciati, uno di questi è molto eccentrico, non è su papiro ma su rame
6:56 il rame è il piu puro mai trovato sulla Terra, non esiste un rame piu puro altrove, ...ovviamente il rotolo di rame era scritto cosi perche sopravvivesse lungo le ere e parla dell'arrivo dell'Arca agli Esseni e dice letteralmente che l'Arca arrivo al loro tempio e descrive dove erano tutti i componenti attorno all'Arca, quanti componenti pensate che fossero? 64! Esattamente 64 linee che descrivono i componenti dell'Arca, alcuni ora sono stati ritrovati! Olio ed essenze che tenevano attorno all'Arca per coprirsi quando ci si avvicinava, si dovevano coprire gli occhi e la pelle per la conduttività..tutto questo capite?
8:50 Alcuni di voi hanno letto il libro di Elizabeth Initiation, racconta che è stata iniziata davanti all'Arca dell'Alleanza nella piramide di Giza, ho fatto molta ricerca e il suo libro è accurato, lei descrive che andava verso l'arca e sentiva ioni negativi nell'aria, lei parla dell'Arca che genera un campo elettromagnetico ionizzando l'aria..bene sapete
9:55 hanno trovato alcuni componenti dell'Arca ed è risultato che...non ho l'immagine..ma hanno trovato il posto dove gli Esseni dicono di aver nascosto l'Arca era una caverna che quando l'hanno aperta, c'era un punto blu..un ingegnere NASA..



la storia di Jeshua è stata ampiamente censurata
forse sarebbe bene ripassare cosa disse Cayce in merito


http://www.altrogiornale.org/_/forum/fo ... p?82557.14


Ultima modifica di weboy il 14/01/2010, 21:45, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Non connesso


Messaggi: 1663
Iscritto il: 03/12/2008, 19:05
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/01/2010, 21:50 
Cita:
Veritas ha scritto:

Cita:
leviatan ha scritto:

Per Weboi:

Relativamente a http://www.edgarcayce.it Sedicesima domanda e conseguente sedicesima risposta:

D- Per favore descrivete le iniziazioni di Gesù in Egitto e dite se il riferimento del Vangelo ai “tre giorni e notti nel sepolcro o nella tomba (Matteo 12:40)”, forse a forma di croce, indica un’iniziazione particolare.

R- Questa è una parte dell’iniziazione, -- è una parte del passaggio attraverso ciò che ogni anima deve raggiungere nel suo sviluppo, come ha fatto il mondo attraverso ogni periodo della propria incarnazione sulla terra. Come si suppone, la testimonianza della terra attraverso il passaggio attraverso la tomba, o la piramide, è ciò attraverso cui ogni entità, ogni anima, come iniziato deve passare per raggiungere la liberazione dalla stessa, -- come indicato dalla tomba vuota che non è mai stata riempita, chiaro? Solo Gesù fu capace di soggiogarla quando diventò ciò che indicava il Suo compimento. E là, come iniziato, Egli uscì, -- per superare l’iniziazione, compiendola – come indicato nel battesimo nel Giordano; non standovi dentro in piedi e nemmeno facendosi versare o spruzzare addosso l’acqua! Quando passò da quell’attività nel deserto ad affrontare ciò che era stata la sua rovina in principio.



Edgar Cayce è stato un mio grande 'ispiratore', dal tempo in cui scoprii che molte delle conclusioni a cui ero giunto erano state già 'predette' da lui. (probabilmente, più che predette, frutto di una sua personale e razionale speculazione circa i fatti a lui già noti). Ho finito anche con il sognarmelo di notte!

Ho persino tentato di 'riesumare' un passatempo dimenticato ormai da diverso tempo, vale a dire dal tempo della gioventù: le 'voci' di Raudive. Tuttavia senza alcun successo...

"..Quando passò da quell’attività nel deserto ad affrontare ciò che era stata la sua rovina in principio."

Non solo Gesù, ma anche Giovnni il Battista trascorse 40 giorni nel deserto (tanti quanti furono gli anni che i protagonisti dell'Esodo, guidati da Mosè, trascorsero nel deserto)(*). Non solo, ma sicuramente TUTTI gli appartenenti alle varie sette che si originarono dagli antichi 'benè Abba' ('figli del Padre', da cui il singolare 'bar Abba') trascorsero un eguale periodo di tempo nel deserto, simbolo di purificazione, dal momento che indugiando nel deserto si rimaneva lontani dalle città 'contaminate'.

Da tenere sempre ben presente che i nazareni, i 'nasurei' (gli gnostici di Giovanni il Battista) e quant'altri derivarono dall'antica matrice dei 'benè Abba', facevano strettissimo riferimento alla figura carismatica di Mosè. Non per nulla, nella letteratura Mandea, i cui esponenti non sono altro che l'estremo epigono di quella che 2000 anni fa, circa, fu la setta guidata da Giovanni il Battista, si trova che "...ai tempi di Mosè la religione giusta era quella degli egiziani..", vale a dire quella legata alla figura mitologica del dio Amon/Amen (successivamente chiamato semplicemente 'YHWH', al quale acronimo corrisponde la frase "Yod He Waw He": Io Sono Colui che E')(**), di cui Mosè fu un sommo sacerdote presso il tempio di Eliopolis (o Tebe), dedicato a tale divinità: elevata poi a capo del pantheon egizio, quando venne legata al dio Rha (da cui il nome composito 'Amon-Rha'), massima divinità adorata nell'Egitto settentrionale (zona del delta).


Saluti

__________________________________________

Note:

(*) - tuttavia, l'occupazione del territorio di Canaan NON avvenne subito dopo il citato periodo di 40 anni, dal momento che tra la fuoriuscita di Mosè e della sua gente dall'Egitto (primo Esodo) e l'insediamento in Canaan, passò oltre un secolo. Probabilmente, dando un minimo di credibilità alla storia del lungo tempo trascorso a girovagare nel deserto, i protagonisti dell'Esodo (o i loro primi discendenti) dopo tale periodo di 40 anni riuscirono ad insediarsi stabilmente nel territorio divenuto poi noto come "tribù dei benei Amon", cioè dei 'figli di Amon', i quali, nei linguaggi occidentali, finirono con l'essere indicati come 'Ammoniti'. Non è certo un caso, infatti, la circostanza che gli archeologi impegnati negli scavi archeologici presso Amman (l'antica Rahab, capitale degli Ammoniti), abbiamo scoperto numerosi reperti di chiara fattura egizia. Una porzione del territorio occupato (quello più a sud) e di cui Rahab divenne la capitale, faceva sicuramente parte del regno dei Moabiti: da qui, molto probabilmente, l'origine dei numerosi conflitti tra gli Ebrei/Ammoniti ed i Moabiti. Dai Canaanei, diverso tempo prima dell'invasione della loro terra (conseguenza della dura sconfitta subita per opera dell'esercito del faraone Merenptah, a cui gli Ammoniti, di chiara origine egizia, si erano sicuramente alleati) i 'benei Ammon' erano chiamati genericamente gli "eber ha-nahar", vale a dire coloro che si trovavano 'oltre il fiume' o coloro che 'attraversano il fiume' (ovviamente il Giordano). Da 'EBER' (aldilà, oltre), cioè la prima parola della locuzione, derivò il plurale EBERIM, traslitterato nei linguaggi occidentali con EBREI.

QUESTA è, dunque, la vera etimologia del termine 'ebrei' e NON quella proposta, con intenti chiaramente mistificatori, dal mondo rabbinico di tutti i tempi, vale a dire la presunta derivazione del terminre dalla parola 'apirù' o 'habirù', con il quale, secondo gli storici, venivano appellati gli umili lavoratori che si adattavano a fare lavori particolarmente gravosi e tutt'altro che gratificanti, rifiutati dagli altri lavoratori che potevano fare a meno di tale 'occasione' di lavoro.

(**) - nell'antica lingua egizia, tale concetto riferito ad Amen/Amon ('Amwn' nell'alto Egitto, dove tale divinità ebbe i 'natali'), era espresso dalla locuzione "Nuk Pu Nuk", significante 'Sono chi Sono' (o 'colui che è'), codificata dal triletterale NPN. Anche nella versione ebraica, almeno nell'ebraismo delle origini, tale concetto era espresso da un trigramma: He Waw He (HWH, cioè 'sono chi sono'). Sembra che la 'Yod', (Io) la quale oggi precede il trigramma originario appena menzionato, venne aggiunta in un secondo tempo: probabilmente nel corso della truffaldina riforma voluta dal re Giosia, la quale trasformò il politeismo dell'ebraismo delle origni in un rigido monoteismo, con tutto ciò che ne conseguì: persecuzioni ed ostracismo nei confronti di coloro, tra cui i 'nazareni', che si rifiutavano di accettare tale riforma. A tali azioni di coercizione, (del tutto simili a quelle che si manifesteranno nell'impero romano circa 10 secoli dopo, durante il dominio della dinastia costantiniana) si accompagnarono anche le distruzioni di tutti i templi e degli altari eretti alle divinità che sino ad allora gli ebrei, al pari degli altri popoli presenti in e fuori della Palestina, avevano adorato, tra cui la 'paredra' di Yahweh: la dea Asherath/Astharte, legame 'abramitico' tra il mondo egizio, principale matrice dell'ebraismo, e l'altra importante matrice: quella mesopotamica!

COME SI VEDE, i cattolici, a partire da papa Damaso (o forse anche un po' prima) non si inventarono proprio nulla a danno dei pagani e di tutti i vari 'refrattari' ('eretici', gnostici, manichei, etc.), in quanto essi non fecero che applicare un 'clichè' ben collaudato, di cui, ironia della sorte, finiranno per farne pesantentemente le spese anche i giudei, possessori del 'brevetto'!!....


Veritas

_______________________________________________

Tutto il materiale postato da Veritas, o con altri nicknames riconducibili a lui, deve essere considerato rigorosamente copyright®



Io penso che Cayce leggesse veramente la cosiddetta Akasha


http://www.youtube.com/watch?v=jrG83OAF8wo

Ero emozionato per questo, ok funziona! E' un vortice e stavo tornando sul Sole lo guardava andare dietro le montagne in tramonto, non è forte che il sole sembra tramontare e invece è la Terra che gira? Allora ho avuto una illuminazione,meccanicamente, aspetta ci viene detto ora che il sole è qua al centro del sistema solare ok? Da Galileo e Copernico...e i pianeti girano cosi ok?

1:00 E' vero? No! In realtà non ha nulla a che vedere con la dinamica del sistema solare, (ndt disegna il sistema solare) Questo viene insegnato ai bimbi a scuola, io avevo quel giochino che giri la maniglia e gira il sistema solare, è completamente incorretto! Sono sistemi chiusi e isolati che ci confondono, il sole si muove a 200km per sec e i pianeti seguono l'equatore del sole generando un enorme vortice e non ha nulla a che fare con pianeti che tornano sullo stesso percorso continuamente, E' diverso o no? Ho realizzato che sono tutti vortici, quando guardate

2:30 potete dire che questo punto è il 2000, questo il 2001 (ndt disegna i punti lungo il vortice alla lavagna, punti allineati conseguenti), 2002 e cosi via, tutto questo non ha nulla a che vedere con lo stesso punto nello spazio-tempo, dopo un anno di rotazione attorno al sole, la Terra è a milioni di miglia di distanza da dov'era lo scorso anno!

3:05 Vedete come questo inizia ad aprire la vostra mente? aprire la coscienza su cosa davvero avviene?
(pubblico)
Si, sai, il compleanno, esiste un compleanno perche tu cambi, infatti se la terra tornasse sempre nelle stesse coordinate dello spazio tempo tu non cambieresti! Sarebbe noioso, lo stesso anno ogni anno! Quindi ho realizzato perche ogni momento è diverso, ogni momento è diverso perche ci muoviamo nella geometria dello spazio tempo e ogni punto su questa spirale è diverso, in diversa relazione rispetto al resto.
(pubblico)

4:33 l'effetto coriolis..mm..è troppo complesso ora, lo faro dopo
(pubblico) si, il tempo non è e lo discuteremo, questo è come un concetto di tempo su una spirale e non una linea questa è la vera dinamica dei pianeti, perche è importante?

Lo uso anche in psicologia, quando lo usi, puoi dire che in ogni punto di tempo sul pianeta tu hai lasciato uno stampo sulla struttura dello spazio tempo in cui si muove il pianeta, ogni evento sul pianeta è stampato e irradia nel vacuum in queste specifiche coordinate spaziotemporali

6:18 quando capisci puoi aiutare qualcuno a visualizzare il passato seguendo il vero tipo di percorso del pianeta nello spazio e tornare a un evento drammatico e quando lo fai,loro ci arrivano e fa differenza, se usi il modello sbagliato non lo puoi fare si confondono, perche lo spazio tempo si sovraimpone

7:12 con la giusta meccanica riescono a visualizzare e tornano all'evento che ha causato il problema e visualizzandolo, sperimentandolo dal punto contrario di osservazione, un incidente o altro..allora abusi vari, puoi osservare da 90° opposti di quando lo osservasti, divieni tu quello che ha fatto l'abuso ad esempio

8:22 è dura perche sentono il dolore e la paura che la persona provava e per cui ha fatto quella azione, quindi le due onde di osservazione cancellano l'evento e improvvisamente vedi in faccia a loro, l'ho fatto diverse volte, cancellando la geometria che segue l'evento nel vortice, loro cambiano davanti a voi e risolvono anche problemi fisici dovuti alla psiche

9:28 tutte le possibilita future quindi cambiando, perche quell'evento non esiste piu nella loro spirale temporale..molto efficace con susy, è ancora qua? Ho collaborato su un libro di psicologia per applicare questo e questa teoria tocca tutti i livelli, è una visione unificata veramente, ho capito che l'onda è un vortice e le meccaniche degli oggetti celesti sono vorticose, spirali, come allora visualizzo bene per farlo capire alla gente..pensavo e pensavo..


http://www.youtube.com/watch?v=O3nT6oNHho4


Ultima modifica di weboy il 14/01/2010, 21:59, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/01/2010, 07:00 
Cita:
Emilio Salsi ha scritto:

Amici lettori,

Cita:
“Fuori dagli scritti neotestamentari e patristici non si trova alcuna traccia di Simon Mago. Solo in Svetonio troviamo un vago accenno ad un certo Icaro, il quale, cadendo in seguito ad un tentativo di volo, spruzzò del proprio sangue l’imperatore Nerone. Aldilà dell’insulsa esagerazione di Svetonio, di cui è sin troppo nota la sua vena dissacrante e sarcastica nei confronti di Nerone, e stigmatizzata dallo stesso Giuseppe Flavio, sebbene quest’ultimo non faccia apertamente il nome di Svetonio, vi sono pochi dubbi circa il fatto che il personaggio evocato da questo storico latino non sia stato Simon Mago”.



Ho risposto a questo post di Veritas sull’argomento Paolo di Tarso, pag. 1 del 4.11.09, dimostrando la sua incapacità a distinguere fra storia e fantasia personale. Chi voglia prendersi la briga di rileggerlo potrà verificare che è l’unico storico al mondo capace di confondere il volo di Icaro con quello di Simon Mago.A questa cantonata se ne aggiunge un’altra:

Cita:
“stigmatizzata da … G. Flavio, sebbene quest’ultimo non faccia apertamente il nome di Svetonio”.



Solo un incompetente, incapace, può rilasciare un’affermazione simile: come avrebbe potuto Giuseppe Flavio fare “apertamente il nome di Svetonio” se l’ebreo mori il 103 d.C. e Svetonio scrisse “Vita dei Cesari” il 125 d.C.?
Fu Svetonio a leggere Giuseppe Flavio, e lo scrisse, ovviamente senza averlo potuto conoscere.



Devo confessare che, per quanto possa sembrare assurdo (un altro avrebbe provato ben altri sentimenti!), mi sono divertito non poco a leggere questo post! Questa è una prova tangilbile, una delle tante, (Angioliero docet!) di cosa avviene quando ad un dogma se ne sostituisce un altro: in questo caso quello dell'esilarante tesi secondo cui Gesù di Nazareth non fu un carattere storico!.. Una tesi, come più volte ho avuto occasione di rimarcare, del tutto ignorata dagli eruditi 'ufficiali': vale a dire quelli con la 'e' maiuscola e non quelli che, credendosi tali, finiscono con il sollazzare il prossimo che si imbatte nelle loro amenità! (a volte qualcosa anche di peggio, come in questo caso)

"..capace di confondere il volo di Icaro con quello di Simon Mago.."

Il personaggio SIMON MAGO è un personaggio STORICO, che piaccia o no, così come storici sono Gesù di Nazareth e Paolo di Tarso (oltre che Paolo/Saul, citato anche da Giuseppe Flavio). L'unico riferimento che abbiamo nella letteratura pagana (che, come anche i 'gatti del vicolo miracoli' sanno, è stata sottoposta a tormenti a non finire, al fine di adattarla alla 'santa' verità cattolica), relativamente ad un personaggio il quale, nel corso di un 'certo' evento, cadde rovinosamente nei pressi dell'imperatore Nerone, spettatore insieme a migliaia di altri romani, è l' 'Icaro' citato da Svetonio.

Negli Atti di Pietro e di Pietro e Paolo si trova che Simon Mago, mentre dava una prova delle sue capacità 'aerospaziali', cadde rovinosamente al cospetto di Nerone, il quale, insieme ad altre migliaia di romani, fu spettatore dell'evento 'catastrofico' (almeno per il povero Simon Mago, il quale riportò nella caduta varie fratture ad una gamba).

Come non vedere in tutto ciò una stretta analogia con quanto appare nella "Vita di Nerone" di Svetonio??... Nulla toglie che il personaggio 'Icaro' possa essere stato interpretato dallo stesso Simon Mago, per motivi che attualmente sfuggono all'analisi storica!...

Da tenere presente che tanto Gesù quanto Simon Mago NON vennero conosciuti dai romani con tali presunti nomi. Gesù, oltre ad essere conosciuto dai romani con un altro nome ('Iesous' NON fu il suo nome, ma un mero attributo di origine ellenica e quindi NON ebraica!), divenne noto anche con l'attributo CHRESTOS (Chrestus in latino), correttamente riportato da SVETONIO ('...impulsore Chrestus').

Dalla parola-attributo Chrestus (il 'Buono') derivò l'attributo 'chrestianus', con cui una certa categoria di romani (quella erudita, la quale era a conoscenza di molti aspetti 'scottanti', relativi all'allucinante castello di menzogne edificato dai 'padri' fondatori per dar vita al culto catto-cristiano) appellavano gli aderenti al culto cristiano. (o, più correttamente, 'catto-cristiano'). Abbiamo la testimonianza di Giustino Martire, di Tertulliano e di Lattanzio, i quali si lamentavano del fatto che i romani 'storpiassero' il termine cristiani in 'crestiani'.

Un'altra tangibile testimonianza è rappresentata dal fatto che, ancora oggi, in Francia i cristiani sono chiamati 'crestiani' (chrètien = chrestien = crestiano).

Tutto ciò ha una precisa spiegazione storica, dovuta al fatto che il PRIMO a far conoscere agli abitanti della Gallia meridionale (oggi Provenza-Linguadoca) il personaggio Gesù di Nazareth, fu il suo secondogenito Giovanni detto 'Marco' (fondatore, proprio in Gallia, della setta dei 'marcosiani', dal 'nickname' che egli si era scelto).

Naturalmente, Giovanni parlò ai suoi 'uditori', con riferimento al padre Gesù, di 'Chrestos', dal momento che egli all'epoca ignorava che, verso gli ultimi anni della sua vita (68-72), i gerosolimitani (il quali vollero illudersi con ciò che Gesù li avrebbe aiutati ad uscire fuori dalla drammatica situazione, in cui li avevano cacciati i fautori della ribellione contro Roma) chiamarono il Nazareno anche 'Meshiah' (Christos): un Messia che, però, nulla potè fare per loro, se non fuggire (v. Tertulliano) per salvare la propria pelle, facendo poi perdere le sue tracce!.. (da cui la panzana della sua presunta "assunzione in cielo"!!...). Un velato richiamo a questa vicenda si trova ancora in Giuseppe Flavio, laddove si parla di un certo 'Egiziano'(*).... Idem per ciò che concerne gli Atti degli Apostoli. (tuttavia, in questo caso il contesto temporale risulta alterato)

"..Solo un incompetente, incapace, può rilasciare un’affermazione simile: come avrebbe potuto Giuseppe Flavio fare “apertamente il nome di Svetonio...etc.”

A prescindere dal fatto che io ho affermato chiaramente che Giuseppe NON FECE il nome di Svetonio, ma si espresse in modo generico, senza fare alcun nome, chiamando però in causa più di un personaggio, v'è da precisare che Svetonio NON nacque nel 125, come qualunque persona di buonsenso è in grado di capire, ma nel 70 d.c. e quando scrisse la sua opera 'Vite dei Cesari', doveva avere all'incirca 55 anni, assumendo per buona la data del 125, come anno di redazione. Ora è quanto di più ameno e puerile sostenere che Svetonio si formò la sua opinione nel 125. Di sicuro il suo ambiente di estrazione era proprio quello tra i più avversi alla figura di Nerone, oltrechè, probabilmente, a quelle degli altri Cesari (v. Giulio Cesare, Tiberio, Caligola, Claudio, per citare solo quelli della dinastia 'giulio-claudia'). é dunque probabile che negli anni in cui Giuseppe Flavio era ancora in vita, il 'Gaio' Svetonio avesse unito la sua voce al coro (e, in base a ciò che ha scritto nei confronti di Nerone, la sua voce si elevave al di sopra della media!..

Tornando a Svetonio, non è neppure escluso che prima della sua 'masterpiece' egli abbia scritto anche qualche libello nei confronti di Nerone o di altri Cesari. Nel 125, poi, egli non fece altro che riassumere parte del materiale già 'accantonato' in precedenza. Ecco cosa ebbe a scrivere Giuseppe F. a proposito di Nerone:

Antichità Giudaiche - libro XX - cap. 8:

«3. Ma io ometto qualsiasi ulteriore discorso circa questi argomenti, poichè ci sono stati molti che hanno composto la storia di Nerone; alcuni dei quali si sono allontanati dalla verità dei fatti dopo che Nerone era caduto in disgrazia, sebbene avessero ricevuto benefici da lui; mentre altri, pieni di odio e rancore che continuano a portare per lui, lo hanno impudentemente ingiuriato con le loro menzogne, e meritano giustamente di essere censurati. Neppure mi meraviglia il fatto che abbiano raccontato bugie su Nerone, in quanto nei loro scritti non hanno conservato la verità storica, come avrebbero dovuto fare, dal momento che tali fatti accaddero prima del loro tempo, e che quindi gli attori della vicenda non potevano in alcun modo suscitare il loro odio, dal momento che questi scrittori vivevano distanti dal tempo in cui i protagonisti della storia vissero. Ma poichè coloro che non hanno alcun riguardo per la verità, possono scrivere quello che vogliono, in quanto essi lo fanno per puro diletto, mentre noi, al contrario, abbiamo fatto della verità il nostro diretto obiettivo, toccheremo brevemente solo quello attinente a questo compito, riferendo solo quello che accadde a noi giudei con grande accuratezza, e non ci doleremo di dare un racconto sia delle calamità che abbiamo sofferto, sia dei crimini di cui ci siamo resi colpevoli. Ora, perciò, ritornerò a parlare di ciò che ci riguarda da vicino.»

Cita:
...L’incapacità di comprendere la storia da parte di Veritas è dimostrata ulteriormente dalla sua ultima stramba dichiarazione sull’inesistenza del catastrofico incendio avvenuto a Roma nel luglio del 64 d.C.. Questa “boutade” si commenta da sé e, sin dalle prime battute, ho capito che le sue tesi sono pure contorsioni mentali, basate sul nulla, nascoste dietro un anonimato gratuito quindi irresponsabile, tipico degli acchiappacitrulli.
La Storia, intesa scientificamente, deve essere basata esclusivamente su constatazioni.



"... L’incapacità di comprendere la storia da parte di Veritas..."

Una persona di mia conoscenza direbbe: "il bue che disse cornuto all'asino"...ma lasciamo andare. Ancora non ho capito: secondo lei c'è stato o no un incendio catastrofico, come quello narrato da 'Tacito', al tempo di Nerone?...

Nel 64, anno in cui sarebbe scoppiato tale 'catastrofico' incendio (10 rioni della Capitale distrutti, su 14 , sic!) lo storico ebreo Giuseppe Flavio SI TROVAVA A ROMA, in qualità di 'avvocato' difensore di due suoi amici rabbini che a Gerusalemme erano stati accusati, dalle autorità romane della Giudea, di essere contigui al movimento della ribellione. Per tale motivo essi, insieme al loro difensore Giuseppe Flavio, erani stati inviati a Roma per giustificarsi davanti all'imperatore Nerone. Ebbene, in NESSUNA delle sue opere Giuseppe fa il minimo accenno a tale famigerato incendio!.. Come è possibile tutto ciò?... Come giustificare in modo razionale un tale silenzio??... Come ignorare un evento così catastrofico che avrebbe potuto minacciare anche la sua stessa incolumità, vista la sua presenza a Roma?...Forse perchè Giuseppe non era un pompiere e che quindi non spettava a lui parlarne?... E cosa dire di tutti gli altri scrittori e storici romani, contemporanei di Nerone e Giuseppe Flavio, i quali anche loro nulla ci dicono di tale incendio?...

Secondo l'obiettivo di coloro che commissionarono lo stupefacente falso storico, sarebbe dovuto apparire che nella rappresaglia neroniana contro i 'cristiani' (ancora di là da venire!) sarebbero periti anche Pietro e Paolo. Ebbene, nè Eusebio di Cesarea (autore di una Storia della Chiesa, scritta agli inizi del IV secolo) nè tutti gli altri padri vissuti prima di lui, soprattutto quelli che parlarono dell'uccisione di Pietro per volontà di Nerone, hanno fatto il minimo accenno a tale icendio, nè tantomeno hanno indicato tale presunto evento come causa della morte di Pietro e degli altri 'cristiani'!.. Agostino, autore di una vasta opera intitolata 'De civitate Dei', enumera un considerevole numero di eventi disastrosi in cui la Capitale rimase coinvolta; tuttavia, al pari degli altri suoi colleghi, egli non fa il minimo accenno al presunto incendio di Roma del 64!... Ancora, nella Epitome della Vita dei Cesari, redatta all'inizio del III secolo, sebbene si accenni al disastroso incendio avvenuto durante il regno di Tito, nulla è detto a proposito dell'incendio di Roma del 64. Tutto ciò è 'normale' per un negazionista 'esperto' di storia?....

Una persona che è 'capace' di intendere la storia, come dovrebbe interpretare tutto ciò?...

"...nascoste dietro un anonimato gratuito quindi irresponsabile, tipico degli acchiappacitrulli."

A volte non è necessario correre dietro i 'citrulli' per acchiapparli, visto che essi si 'costituiscono' spontaneamente....
In quanto all' 'anonimato', non mi sembra che io sia il solo ad usare un 'nickname'...

"... Questa “boutade” si commenta da sé e, sin dalle prime battute, ho capito che le sue tesi sono pure contorsioni mentali.."

Io credo, e ne sono anche convinto, che la 'boutade' sia quella che diede origine alla favola su cui si basa il catto- cristianesimo. Ma, ancora più 'boutade' è quella interpretata da coloro che pretendono di 'spiegare' l'origine del cristianesimo anteponendo a quello confessionale un dogma non meno esilarante di quello cattolico: quello 'negazionista'!...

Almeno i cattolici non sostengono tesi assurde come quella dell'inesistenza storica di Gesù di Nazareth: tesi acritica, sostenuta ad oltranza in modo assolutamente assurdo ed inspiegabile, visto che l'esistenza fisica di Gesù di Nazareth NON INFICIA minimamente la verità storica, secondo cui il cristianesimo è un'allucinante truffa ordita ai danni dei 'poveri di spirito', o dei 'creduli devoti', per dirla con il poeta!

Cita:
....Ogni lettore, se realmente interessato, prima di esprimere un qualsiasi giudizio, deve sentire il bisogno di verificare le affermazioni fatte da chiunque riporti le proprie “veritas”, ad iniziare dalle mie.
Che l’incendio di Roma sia avvenuto si può accertare tramite una semplice ricerca: dopo traetene le conclusioni.
Quando Veritas afferma che “la presenza di Simone Pietro era attestata a Roma prima del 64” lui deve fornire la fonte di chi la “attesta”.



"...Che l’incendio di Roma sia avvenuto si può accertare tramite una semplice ricerca.."

Secondo le amene teorie 'negazioniste', i padri falsari non solo si inventarono il personaggio Gesù di Nazareth, i vangeli e tutto il resto della letteratura neotestamentaria (una fonte storica pesantemente travisata, ma NON inventata!), ma addirittura si inventarono anche l'esistenza di oltre 80 DIVERSE sètte gnostiche, ed anche tutta la letteratura che esse produssero. Spinsero i Mandei, Ebrei ed i manichei ad inventarsi anche loro un 'Gesù della fede'! (poi si parla di male interpretazione storica da parte degli altri: da che pulpito viene la predica!). Ebbene, di fronte a questo enorme numero di 'invenzioni', cosa avrebbe impedito a questi fantasiosi falsari di inventarsi anche un 'semplicissimo' incendio, sebbene di ampiezza un po' 'inusuale'?....

A cappello di tutto, va comunque detto che il sottoscritto NON esclude affatto l'ipotesi che un incendio possa essersi sviluppato effettivamente ai tempi di Nerone (Roma ne conobbe molti di questi nefasti avvenimenti, come ci narrano gli storici, a motivo del fatto che le case più popolari, ed anche le più numerose, erano fatte di legno), tuttavia NON di quella portata nè in quell'anno, vale a dire il 64!..

Secondo gli storici, Nerone morì agli inizi del Giugno del 68. Secondo Svetonio, Nerone fece incendiare la zona dell'Esquilino, del Palatino e del Celio, su cui insisteva un antichissimo bosco 'sacro', che la tradizione voleva fosse il luogo storico in cui venne fondata Roma (e per questo l'assoluto divieto per chiunque di edificarvi), al fine di recuperare delle aree utili per la costruzione della sua immensa reggia: la Domus Aurea. Ora, è legittimamente ipotizzabile che tra i lavori di sistemazione dell'area, della pianificazione e messa a punto del vasto progetto, oltre ad altri necessari lavori preventivi, la costruzione fisica della Domus NON può essere iniziata prima del 65. Del resto, almeno a partire dal 67, Nerone potette già usufruire della sua splendida reggia. Come fu possibile, dunque, che in così brevissimo tempo (solo 2 anni!) potesse essere portato a termine un lavoro così vasto?...E' evidente che bisogna essere in possesso di doti interpretative della storia non comuni, per pretendere di capirlo....

Cita:
...Quando afferma che Simone Pietro non era Simone lo Zelota ne consegue che la sua “fonte” sono i vangeli; ma i vangeli documentano la fuga di Simone Pietro, incatenato e sorvegliato da 18 guardie, grazie all’intervento dell’angelo del Signore. Questa è la “storia” di Veritas: una “storia” documentata dagli “Atti degli Apostoli”, cioè carta straccia; dimostrata attraverso prove in “Non sono esistiti gli Apostoli” e in “Paolo di Tarso”.



Questa NON è la storia di Veritas!..Io non ho mai affermato una scemenza del genere! Chiunque abbia letto i miei scritti con un minimo di attenzione (e con un minimo di 'grano salis'), sa che io ho affermato che durante il periodo (46-48) in cui fu procuratore della Giudea Alessandro Tiberio, nipote di Filone Alessandrino, vennero giustiziati Simone lo 'zelota' e suo fratello Giacomo detto il 'maggiore': definizione di comodo per far credere che l'attributo il 'minore', riservato all'altro Giacomo, significasse semplicemente 'una persona diversa' da Giacomo il 'maggiore', quando in realtà Giacomo il 'minore' era così appellato in quanto egli era il più piccolo tra i suoi suoi fratelli (era nato intorno all'11 d.c.)

Dal momento che Simone lo zelota (figlio di Giuda il Galileo, come suo fratello Giacomo) godeva di una fama positiva, al contrario di Simon Pietro, conosciuto come uno squallido farabutto (autore, tra l'altro, dell'uccisione dei coniugi Anania e Sapphira, a scopo di rapina), i falsari autori dei testi 'sacri' del catto-cristianesimo si trovarono nella necessità di far coincidere, 'sovrapponendole', le figure di Simone lo zelota e di Simon Pietro, indicato anche come il 'cananeo': quasi sicuramente una voluta distorsione di 'cainites', dal momento che tanto lui, quanto i seguaci di Giovanni il Battista, erano indicati spregiativamente come 'cainiti' dai giudei loro contemporanei, a motivo del fatto che essi facevano stretto riferimento, per ciò che concerne l'aspetto gnostico delle loro convinzioni religiose, alla figura carismatica del mitico Enoch, presunto figlio di CAINO.

Fu dunque per tale motivo, vale a dire quello di recuperare, sul piano etico, la figura fortemente compromessa di Simon Pietro, che venne deciso di 'salvare' in modo 'miracoloso' (v. Atti degli Apostoli) il Simone lo 'zelota' (in realtà giustiziato tra il 46-48), figura sicuramente credibile sul piano etico, in modo da far credere che si trattasse di Simon Pietro (come del resto avviene ancor oggi!..). Da tale necessità scaturì, per il tramite del solito 'fantasista' del gruppo dei 'fondatori', l'esilarante panzana circa il salvataggio miracoloso di Simon Pietro! (dispositivo letterario usato ed abusato più voltte nel contesto neotestamentario, sia 'canonico' che apocrifo)

Cita:
Quando distingue “Simone san Pietro” da “Simone lo Zelota” dimentica che san Pietro è chiamato anche “Bariona”, che vuol dire “latitante ricercato”. Chi governava la Giudea dava la caccia agli Zeloti, vale a dire “fanatici nazionalisti” perché nemici del dominio di Roma: quindi “Simon Pietro Bariona detto anche Galileo” e “Simone Zelota” sono la stessa persona replicata.

Dalla semplice lettura dei vangeli si verifica che i nomi degli apostoli si sovrappongono a quelli dei fratelli di “Gesù”; i nomi si duplicano o triplicano; non solo quello di Simone.
Conclusione: dopo essere stato liberato da un angelo, Simon Pietro si reca a Roma e là si scontra con Simon Mago, un amico di Nerone, e lo schianta per terra dopo una gara di levitazione … il tutto “attestato” dagli “Atti di Pietro” in cui si “attesta” che Pietro fa ricercare un pauroso Simon Mago da un cane miracolato che parlava in latino ciceroniano e, poco prima, aveva risuscitato una aringa affumicata facendola “sguazzare in una piscina natatoria”.
Dopo tanti studi pubblicati, tutti basati su vicende storiche reali, mi sarei aspettato che altri avessero acquisito il metodo della ricerca storiologica … l’unico che ci permette di far luce sugli eventi all’origine del cristianesimo … gesuita.

E, soprattutto, evitare di perdere tempo dietro tesi basate su personaggi “sincretici”: assurdo contro senso nel termine stesso della parola.


Emilio Salsi




"...dimentica che san Pietro è chiamato anche “Bariona”, che vuol dire “latitante ricercato”.. "

Altra esilarante conseguenza dell'uso ed abuso prolungato del dogma negazionista!..

Nel vangelo di Giovanni è riportato per ben TRE VOLTE 'Simone figlio di Giovanni', e non Simone Bargiona (o 'Barjona')

A causa della 'scripta continua' con cui venenro redatti i testi greci del Nuovo Testamento, la scritta Bargiona appare 'BARIONA', traslitterazione dell'ebraico 'bar Yohnah'. Il potenziale lettore di tali testi, che conosceva gli esatti significati dei termini 'bar' e 'Iona' ('Yohnah', personaggio biblico), non aveva alcuna difficoltà a mettere mentalmente lo spazio tra bar e Iona. Al contrario, chi non conosceva nulla di tutto ciò era naturalmente portato a ritenere il patronimico come un nome a sè stante. (Bariona, per l'appunto)

Tuttavia, l'ambiguità non fu affatto accidentale, ma scientemente voluta, al fine di mistifcare il fatto che Simone ed il fratello Andrea erano figli di un certo Giovanni, di cui l'esegesi più accreditata non è stata ancora capace di darci una valida indicazione. Tuttavia, si può dire che la vera esegesi sia iniziata con l'avvento di Internet e siamo praticamente agli 'inizi'. Da notare che in ebraico Giovanni è riportato come 'Yochanan', foneticamente molto simile a Yohnah. La speculazione più prossima all'oggetto dell'argomento, potrebbe essere 'Giovanni di Gamala'. Tuttavia ritengo ciò una strada difficilmente praticabile. (probabilmente, tra Simon Pietro e Giovanni di Gamala non v'era quella necessaria distanza temporale tale da poter insinuare confortevolmente l'ipotesi che il secondo fosse stato il padre del primo)

"..si scontra con Simon Mago, un amico di Nerone, e lo schianta per terra dopo una gara di levitazione.."

Questa è la versione costruita per i 'poveri di spirito'!... l'uomo del terzo millennio dovrebbe saper interpretare tutto ciò con un minimo di 'grano salis'!...

Quasi sicuramente, Simon Mago stava dando una dimostrazione di 'volo', usando una di quelle macchine utilizzate nei teatri del tempo per sollevare il cosiddetto 'Deus ex machina', e che Nerone aveva fatto costruire appositamente, probabilmente su indicazione dello stesso Simon Mago. Ma le cose non andarono come previsto da Simone (un sabotaggio?), ed egli cadde rovinosamente a terra fratturandosi una gamba in più punti. Simon Pietro entrò in azione in un secondo tempo, quando Simon Mago era degente presso la casa del sen. Marcello (v. Atti di Pietro).

Spacciandosi per amico di Simon Mago, il quale non aveva nessun motivo, almeno sino ad allora, per non fidarsi di lui, Simon Pietro ed i suoi complici vennero ammessi alla presenza di Simon Mago, per poi aggredirlo con fini omicidi non appena si fosse allentata la sorveglianza dei servi del sen. Marcello. Ovviamente, in Atti di Pietro, un testo 'ortodosso', seppure 'apocrifo', la responsabilità dell'aggressione venne attribuita assurdamente ai servi di Marcello. La verità, però, è come un elefante in un salotto: difficile da eludersi, almeno per le persone che la storia la studiano, oltre che leggerla....

Per ciò che concerne tutte le altre citazioni relative all'aspetto favolistico e 'miracoloso' della narrativa degli Atti di Pietro, vale la pena rimarcare che solo coloro che 'sanno' come interpretare la storia, possono pensare di fare un'esegesi dell'apparente contenuto letterario dei testi, i quali, nella migliore delle ipotesi, sono costruiti secondo regole gnostiche non facilmente deducibili a priori.

Nel caso degli Atti di Pietro e di tutti gli altri testi consimili, non abbiamo a che fare con dei testi gnostici (come già detto, si tratta di opere contigue alla letteratura catto-ortodossa). Tuttavia, gli autori (o l'autore) hanno interpretato i fatti in maniera favolistica, dato che non potevano rappresentarli in 'chiaro', sia che non conoscessero il reale svolgimento dei fatti (affidandosi, quindi, alla 'voci di corridoio'), sia che li conoscessero a 'menadito' (cosa sicuramente certa in molti casi!)


-------------------------

Nota:

(*) - non è difficile intuire il motivo per cui i giudei contemporanei di Gesù lo chiamassero ironicamente 'Egiziano'. Infatti, ciò fu in stretta relazione alla circostanza, citata da Celso e dal Talmud, che Gesù si trasferi per alcuni anni (circa 3) in Alessandria d'Egitto, dove imparò le arti 'magiche' per cui gli egiziani erano famosi nel mondo occidentale del tempo. Sebbene in modo 'criptico', anche la letteratura patristica cita la circostanza che Gesù, per un certo periodo, 'emigrò' in Egitto. Infine, abbiamo gli stessi vangeli canonici (vangelo di Matteo) che ci confermano tale circostanza, sebbene il racconto sia stato lì mistificato, facendo apparire Gesù come un bambino e quindi assolutamente NON in grado di imparare le arti magiche degli egizi, come si 'mormorava' in giro: QUESTO fu il reale motivo per cui i falsari decisero di inserire l'amena storiella della natività nel vangelo di Matteo, vale a dire quello di far apparire come 'calunnie', agli occhi dei 'creduli devoti' o poveri di spirito, se si preferisce, le voci 'malevoli' dei pagani e dei giudei, i quali affermavano che Gesù era stato in Egitto e che lì aveva imparato le arti magiche di cui faceva sfoggio, spacciate dai padri falsari come capacità 'divine' di compiere miracoli!


Veritas

______________________________________________________

Tutto il materiale postato da Veritas, o con altri nicknames riconducibili a lui, deve essere considerato rigorosamente copyright®
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 251
Iscritto il: 16/09/2009, 17:48
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/01/2010, 14:41 
Dice Veritas

A prescindere dal fatto che io ho affermato chiaramente che Giuseppe NON FECE il nome di Svetonio, ma si espresse in modo generico, senza fare alcun nome, chiamando però in causa più di un personaggio, v'è da precisare che Svetonio NON nacque nel 125, come qualunque persona di buonsenso è in grado di capire, ma nel 70 d.c.,


Scusa ,Veritas,ma chi e' che afferma che Svetonio nacque nel 125 ,su questo forum non mi risulta!


Nel 64, anno in cui sarebbe scoppiato tale 'catastrofico' incendio (10 rioni della Capitale distrutti, su 14 , sic!) lo storico ebreo Giuseppe Flavio SI TROVAVA A ROMA, in qualità di 'avvocato' difensore di due suoi amici rabbini che a Gerusalemme erano stati accusati, dalle autorità romane della Giudea, di essere contigui al movimento della ribellione. Per tale motivo essi, insieme al loro difensore Giuseppe Flavio, erano stati inviati a Roma per giustificarsi davanti all'imperatore Nerone. Ebbene, in NESSUNA delle sue opere Giuseppe fa il minimo accenno a tale famigerato incendio!.. Come è possibile tutto ciò?... Come giustificare in modo razionale un tale silenzio??...

Questo e' davvero strano bisogna riconoscerlo !



Quanto ho postato circa l'incendio della Roma di Nerone, è solo un 'remake', dal momento che il mio primo intervento in merito a ciò risale a circa 10 anni fa. Pubblicai il mio articolo in diversi forums e qualcuno lo ha anche ripreso per pubblicarlo nel suo sito. Tutto ciò a testimonianza dell'interesse suscitato dalla mia 'speculazione' su tali fatti. E' bene rimarcare che, a causa di questa allucinante mistificazione e manipolazione storica, ancora oggi il mondo crede che durante il regno di Nerone vi sia stato un incendio così devastante, quando, in realtà, esso va ricollocato al tempo dell'imperatore Tito

Di quest'ultimo incendio ti risulta che G. Flavio ne parlo' nelle sue opere ?
Anche in questo caso non averne parlato sarebbe stato molto strano ,non credi ?


Un saluto


Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/01/2010, 00:12 
Cita:
leviatan ha scritto:

Dice Veritas:

"...Quanto ho postato circa l'incendio della Roma di Nerone, è solo un 'remake', dal momento che il mio primo intervento in merito a ciò risale a circa 10 anni fa. Pubblicai il mio articolo in diversi forums e qualcuno lo ha anche ripreso per pubblicarlo nel suo sito. Tutto ciò a testimonianza dell'interesse suscitato dalla mia 'speculazione' su tali fatti. E' bene rimarcare che, a causa di questa allucinante mistificazione e manipolazione storica, ancora oggi il mondo crede che durante il regno di Nerone vi sia stato un incendio così devastante, quando, in realtà, esso va ricollocato al tempo dell'imperatore Tito"

Di quest'ultimo incendio ti risulta che G. Flavio ne parlo' nelle sue opere ?
Anche in questo caso non averne parlato sarebbe stato molto strano ,non credi ?

Un saluto



E' molto meno strano di quanto credi, dal momento che la narrativa di Antichità Giudaiche si arresta a prima dello scoppio della prima guerra giudaica (66-70); mentre quella di Guerra Giudaica finisce attorno al 73, con la caduta di Masada.

Il catastrofico incendio della Roma di Tito si sviluppò intorno al 79.


Saluti


Veritas

.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/01/2010, 15:26 
già pubblicato nel forum 'consulenzaebraica'.

Cita:
(Negev@14/1/2010, 08:28)

Cita:
il paradosso é che Gesù era ebreo e non cristiano...


Come ha scritto il grande storico laico del cristianesimo, il Prof. Mauro Pesce



Il fatto è che Gesù fu sì un ebreo, ma non un 'giudeo'!... Questo aspetto non si riferisce soltanto alla religione (*), ma anche all'appartenza etnica.

Da un punto di vista etnico, Gesù fu per metà romano (ammesso che Tiberius Iulius Abdes Panthera, il padre naturale di Gesù e di Giuda Tomaso, sia stato davvero un cittadino romano) e per metà IDUMEO. Quest'ultimo particolare appare nella stessa letteratura rabbinica (Lexicon), in cui è detto che il regno di Gesù era quello di 'Esaù'. Non c'è di sicuro bisogno che spieghi io agli amici israeliti il significato di tutto ciò!...

Dal punto di vista religioso, Gesù, sebbene non originario di tale comunità, venne allevato sin dalla più tenera età dai NAZARENI, i quali NON erano semplicemente degli abitanti del villaggio di Nazareth (in quanto tale era al tempo di Gesù e NON una città!), dal momento che questo sito mutuò il suo nome dalle famiglie nazarene che lo abitavano, in quanto i 'nazareni' costituivano una comunità a sè stante, le cui origini vanno sicuramente ricercate nelle conseguenze della riforma impressa dal re giudaico Giosia e dal suo sommo sacerdote Helkya (o Chelkya) all'ebraismo delle origini, essenzialmente politeistico, come è 'facile' rilevare da un'attenta lettura della stessa Bibbia, il quale venne trasformato in un RIGIDO monoteismo, con distruzioni di templi e persecuzioni dei 'refrattari': del tutto simili a quelle che si ebbero nell'impero romano ai tempi degli immediati successori dell'imperatore Costantino I.

I nazareni(**), come pure i samaritani, si rifiutarono di accettare tale riforma monoteistica (con tutte le conseguenze del caso) e si separarono dal nuovo corso ebraico, vale a dire quello giudaico (da cui 'giudaismo'). Questo comportò il fatto che i nazareni, per sfuggire alle feroci persecuzioni scatenate da Giosia e dai suoi 'compari' del tempio di Gerusalemme, furono costretti ad abbandonare le loro terre (situate prevalentemente nel territorio dei beniamiti) ed a spostarsi nell'area in cui insiste la catena montuosa del Monte Carmelo(***), all'epoca sotto il dominio dei 'pagani' fenici, da cui i nazareni, 'pagani' anche loro, non avevano nulla da temere.

Nazareth ed altri siti analoghi dispersi nelle vicinanze, furono i villaggi costruiti dalle famiglie nazarene, le quali avevano adottato un comportamento etico simile a quello di tutti gli esseni (come anche quelli di Qumran), vale a dire l'accoglimento in seno alle proprie famiglie di bambini orfani o abbandonati, destinati ad un misero destino senza l'amorevole accoglienza che le famiglie nazarene offrivano loro. Fu questo il motivo per cui la madre di Gesù e di Giuda Tomaso, il suo gemello, decise di affidare i suoi due piccoli ad una o più famiglie nazarene. (è probabile che la cura di questi piccoli avvenisse in modo 'corale' da parte delle donne nazarene)


Saluti

_________________________________

Note:

(*) - il giudaismo NON E' 'tout-court' l'ebraismo, ma semplicemente un'ERESIA di quest'ultimo: esattamente come il cristianesimo cattolico, o cristianesimo delle origini, fu un' ERESIA del 'gesuanismo': il vero movimento religioso a cui diede vita Gesù di Nazareth, caratterizzato da un genuino gnosticismo.

(**) - il termine 'nazareni' (in ebraico "notzrim") è ciò che rimane dell'originaria locuzione "NOTZRIM A-BERYTH", letteralmente "I Custodi dell'Alleanza", cioè la Legge mosaica. Dal momento che i nazareni, in vivace contrasto con i sacerdoti del tempio, ritenuti dai nazareni 'corruttori' della Legge (ed avevano ragione!!), asserivano di custodire ed osservare scrupolosamente la VERA Legge, cioè quella che Mosè aveva consegnato effettivamente al suo popolo, con il tempo il termine 'notzrim' assunse il significato indotto di 'quelli della verità'. Questo si trova chiaramente spiegato nel vangelo gnostico di Filippo. Vale la pena di osservare che se è vero che la comunità dei nazareni scaturì dalle conseguenze della riforma monoteistica di Giosia, è altrettanto vero che tale comunità fiorì dal 'tessuto' sociale di una comunità ancora più antica, risalente, con tutta probabilità, al periodo degli immediati successori di Mosè: la comunità dei 'BENE' ABBA', o dei 'Figli del Padre' (al singolare 'BAR ABBA'), locuzione che non aveva NULLA di trascendentale, dal momento che il riferimento non era ad un padre 'celeste', ma ad un padre terreno!.. Idem per ciò che concerne la comunità dei 'nasurei' guidati da Giovanni il Battista.

(***) - In una delle valli formate dal Monte Carmelo, la Wadi Essay (valle degli esseno-nazareni), i nazareni costruirono il loro tempio, quasi a suggellare la definitiva separazione dai giudei, costretti a seguire la legge corrotta dai sacerdoti del tempio di Gerusalemme. Allo stesso modo si comportarono i samaritani, i quali a loro volta decisero di separarsi dal nuovo corso dell'ebraismo giudaico. Infatti, alla maniera dei nazareni anch'essi costruirono un loro tempio, localizzandolo sul monte Gharazim, divenuto per loro 'sacro'. (o forse lo era già)


Veritas

.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 162 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ... 11  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 22/05/2025, 17:44
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org